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L'ore fuggono incalzate dal soffrir
d'un core che troppi momenti visse
all'ombra dello spirto che l'affisse
a quel diniego che sa solo ferir,
allorquando esso va allontanando aspro
i sinceri desii d'un Amor vero
che fino a svanire si fia più fiero
sìccome morituro un frale astro.
E' tardi, madama, per amar il cor
che tanto ignorare un giorno si volle!...
Dianzi a te sereno quegli s'estolle,
e l'addio incauto volge al terreno Amor
perché librarsi possa dalle pene
contra le quali repente mosso fu
da te, immago crudele, che quaggiù
l'alma mi denudasti delle lene.
E' tardi per amar colui che s'obliò
obliando i suoi palpiti affannosi,
e pur i doni e i fiori deliziosi
ch'eroico un dì festante ti regalò.
E' tardi ché ieri v'era mezzogiorno,
mentr'oggi la mezzanotte risòna
nel colmo d'una tempesta che tòna
sclamandomi- D'Amor non farti adorno-.
Follia!... Amar in guerra colui che s'ama
per amar poi non corrisposti in pace
lui che ci interessa ma non ci piace
immemori dell'acciar, della lama!...
Eppur tanto il travaglio negativo
render puote i cori onesti e veraci,
allorquando non s'hanno più alte faci
per discerner nell'Oscuro qui Divo.
Parmi allor un detto di compassione
che sommesso suggerisce rispetto
verso l'alma tua che senza diletto
mi fè, e senza la bramata passione.
Ma in quest'attimo di Poesia sincera
rimembro pure l'aspra repressione
nella quale con crudele pressione
mi scagliasti un giorno, Tiranna altera.
Cielo! Han dassenno valor di Pietade
il mio desiato Amor, la Libertade?...
Stender è d'uopo la mano clemente
per ottenere il bel premio gaudente?...
L'Amor non ha prezzo nell'Orbe infausto
degli Uomini che son mesti e perduti
poiché, dal piacevol Cielo caduti,
poggiano sur d'un suolo di devasto,
ove per fugare la schiavitude
soltanto amare dischiude Virtude.
Eppur ti scordo ché so che m'illudo...
Indi il Carme finisco e il poetar chiudo.
Dopotutto v'ha Amor soltanto in Iddio.
Addio, terrena amata, Amore mio! |
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