Filigrana d'Orione di RaggiodiSole (Riflessioni)

Il mio corpo indugia
su acuti intinti di miele delle note liriche
scivolando piano
tra amido di riso e sali profumati
ritrovandomi nella fiammella di una candela
la cera rossa borda l'orlo del cristallo e i sensi
languo sospesa su di una bolla di sapone
e sfioro la pelle del Cobra
nella cesta rivestita di fiammingo velluto
attorcigliato alla Radice
aspetta sonnacchioso e ferino
colui che detiene il Potere dell'Incanto.
E... dimmi...
come mi vuoi stasera?
selvaggia amazzone
su di un cavallo nero e bizzarro
sciogliendo i tuoi deliri
che tieni legati con un fiocco rosso?
si...
so come farti impazzire
cavalcando nella fitta nebbia
la brughiera in bianco e nero
dei tuoi desideri di maschio
proprio quelli ancestrali
che ti prendono a tradimento
e che non sai confessare.
Te li leggo negli occhi
nei gesti ...
nei respiri stazzonati come panni vecchi
eh si...
Donna dalle multiformi menti
fluirai nell'ansa del Cuore
nuotando in laghi di Bambina
Femmina Nera dall'Occhio Smeraldo
sarò io per te
ma non pensare di sottomettermi:
le Pantere non si domano.
Ti permetterò
di disegnarmi sulla pelle ali di farfalle
con la punta della lingua intrisa di cioccolata
incidere nome e cognome
con il pennello sulle porte del mio Tempio
e coccolarmi sulla scia delle navi da guerra
da sempre e per sempre
Padrone di un tempo remoto.
Mi vesto danzando nel tuo Respiro
in leggere semovenze in Diaspro Sanguigno
e indosso cantando sommessa
collane di piume e arance candite
colorando tra ombre e trasparenze
Pesci Pavone e Draghi Dorati
d'acquerelli ed acquazzoni estivi
e sul Niqab in seta d'argento laminato
catturerò emozioni di carta velina
trasformandole in Stelle Comete.
Non temere
quando la carovana del circo dei desideri
si metterà in viaggio
corri...
non perderti nel labirinto di Cheope
scappa via veloce
stringendo tra le dita la Rosa dei Venti
spacca bussole e infrangi clessidre
seguendo il richiamo delle gole riarse
nel Crotto del Serpente.
Ti lascerò andare dove vorrai
pioniere di nuovi territori e praterie
guadare fiumi in zattere di canne da zucchero
scivolare su pietre muschiate di Maggio
e bagnarti nei torrenti di lingue di fuoco
tra cercatori d'oro e notti bianche
aggrappato a sogni di felci arboree
dondolandoti nelle correnti dei ricordi.
Vai...
non seguirò le tue orme
le tue Lune non sono le mie
ho dune calde di Sole dentro di me
mentre tu
sei solo un famelico predone di stille di pioggia.
Ma...
se mai un giorno dovessi scorgere
la tua Anima di Rugiada
incastonata sulla corolla della Rosa del Deserto
in Goccia risplendente del Raggio di Luce Blu
solo allora
sulla mia Corona di Lotus dai mille petali
deporrai viole e nasturzi intrecciati a covoni di grano
e nell'incanto dell'oscurità più densa
ti accoglierò tra bagliori di Tanzanite
nell'alcova della Filigrana d'Orione.

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