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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Su un letto di nuvole bianche
ignaro del ruolo assegnato
si rifugiano le nostre speranze
uno sguardo, una intesa nascosta
un abbraccio, poi un bacio poi un altro
carezze, sussurri e trepide attese
gli occhi curiosi, aspettano
conferme dettate dai cuori
Mani timide, lente frementi
scoprono i corpi impazienti.
Dolorosi e tristi ricordi
frenano voglie da tempo represse
mani leggere, avide, morbide
dolci piume che sfioran la pelle
piccole perle affiorano, e annegano
le ultime fragili e vecchie paure.
il corpo sussulta, asseconda
la voglia che prende vigore
una mano indecisa mi ferma laddove
più forte si sente il rumore
le dita decise e convinte
a sciogliere gli ultimi dubbi
tu cedi, abbandoni i timori
ti apri lasciandomi entrare
una lacrima raggiunge il tuo labbro
finalmente serena, il tuo viso
si scioglie in un dolce sorriso,
preso da un ricordo ancestrale
bacio il tuo splendido seno
corpi avvinti, sudati, ansimanti
intrecciati, risciolti e legati
il sangue corre copioso
un rally che esplode sinuoso
spinti da un bolero assordante
il respiro si fa più affannoso
la musica si fa più incalzante
lamenti sorrisi sospiri
il sussulto ora è come imballato
è continuo, si ferma
riprende il suo moto impazzito
poi... due grida, si uniscono in coro
felici, le menti svuotate
quel letto prima estraneo ora accoglie
i fiumi bollenti di voglie.
visi distesi, morbidi umidi
corpi stanchi, stremati esultanti. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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