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Come questa bottiglia rotta,
che vedo per terra,
la mia vita è distrutta.
I quattro pezzi più grandi
risplendono di luce,
mettendosi in risalto
tra il grigio dell'asfalto.
In quei pezzi io rivedo
i momenti più belli
della mia vita:
ora mi fermo, apro la mente
e nei miei ricordi lento accedo.
Ricordo di una ragazza
che conobbi in un parco.
Una donna come le altre,
ma diversa completamente.
C'era il fiume, il tramonto,
una dolce atmosfera.
Continuammo a parlare
finché divenne sera.
L'accompagnai felice,
mano per mano,
fino a casa sua.
Quando arrivammo lì,
successe qualcosa di strano:
le nostre mani non volevano staccarsi
e intensamente continuavamo a guardarci.
I nostri visi
si avvicinarono
e le nostre labbra
si accarezzarono.
Ricordo di una creatura
che nacque dal grembo di quella ragazza,
che un giorno sposai.
I suoi vagiti, i suoi capricci,
le prime parole e primi pasticci.
La sua gioia quando scartò il regalo
e trovò il trenino giocattolo
che tanto desiderava.
L'abbraccio che mi diede per ringraziarmi
e la felicità con cui ci giocava.
Quando, come feci io,
trovò l'altra parte del suo cuore,
si sposò e mise su famiglia.
Ricordo della mia casa,
una casa di campagna,
ereditata da mio nonno.
I campi di viti che la circondano
e gli alberi di pesco
che sul fiume si affacciano.
Quando lavoravo col vecchio trattore
e finivo a mezzogiorno,
bagnato di sudore.
Quando ritornavo a casa
e sorseggiavo un'aranciata
insieme a mio padre.
Dopo il lungo lavoro
era sempre un piacere
sedersi a riposare
e con mio padre,
mettermi a parlare,
a scherzare.
L'ultimo ricordo è quello più tangibile.
C'era la terra sporca,
il cielo scuro,
i corvi nel cielo,
un presagio oscuro.
Una sensazione indescrivibile:
come se ti osserva qualcuno,
qualcuno di invisibile.
Mi ritrovai per terra:
sopra di me c'era un'altra persona.
Mi disse di star fermo
o altrimenti sarei morto:
"Quelle raffiche di proiettili
ti lacerano il corpo!"
Mi salvò quel giorno buio,
mi salvò rischiando la vita.
Divenni suo amico,
ma alla fine della guerra
dovetti separarmi
e non lo vidi più.
Ma di lui sempre
mi ricorderò
e mai lo dimenticherò.
Ma la vita,
come una bottiglia
che prima è intatta
e dopo si rompe,
può cadere e distruggersi.
In quella bottiglia io rivedo la mia vita,
che quando era piena poteva essere utile,
ma quando si è svuotata
è stata lanciata
e per terra si è spaccata. |
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