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«Questa poesia è stata pubblicata - la prima parte, quella del sogno - sul primo numero della rivista di moda "Eye". Ho cercato di rappresentare le sensazioni che provo quando cammino nella natura e mi fermo ad osservarla oppure medito in un bosco. Purtroppo le città sono inquinate e i luoghi belli dove la natura fiorisce sono sempre minori. Per cui ho dovuto descrivere questo mondo come un sogno, la speranza che in futuro l'uomo cessi di distruggere e sfruttare la natura. Una speranza disillusa nel momento in cui esco dal sogno. Speriamo comunque che il futuro sia migliore e che questo sogno si avveri. Se tutti ci impegnamo a proteggere la natura il sogno diverrà realtà.» |
Inserita il 28/10/2011 |
Ho sognato
verdi foreste di smeraldo,
rivi d'acqua cristallina e pura
che corrono splendenti
tra pietre di zaffiro, giada e topazi,
gente felice sotto l'azzurro cielo
di quei giardini d'Eden scomparso,
libero di volare oltre le barriere del vento,
senza il dolore della sofferenza,
oltre la paura dell'abbandono,
al di là del grigiore della vecchiaia.
Poi improvviso son sveglio e demente,
di nuovo preda del corpo prigione,
ancora terreno legato
al triste vivere d'appassita bellezza. | |
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Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
«Quando entro in un bosco, vedo i raggi del sole attraversare le fronde degli alberi, e odo il vento che le muove, allora sento la presenza del Divino nella natura e in me. E' allora che vorrei liberarmi di tutto ciò che mi impedisce di fondermi in Lui, che in realtà è il mio stesso Sé, l'anima universale. Questa poesia l'ho scritta nel parco "Floridiana", a Napoli, nel quartiere Vomero, dove vivo attualmente.» |
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