La Luce che filtra nella nebbia
come un faro, richiama
coloro che si addentrano
nei meandri
della Via del Risveglio.

Traghettata sulla barca
della rinascita,
la coscienza si espande
ed approda sulla sponda
dell'altra riva,
dove parte dell'anima
si era già arenata.

Tra fitti canneti
e terreni paludosi,
esausta,
dopo un lungo viaggio,
e profonde riflessioni,
il morbido tappeto sabbioso
appare
come una benedizione.

Nessuno ad accogliere
il mio sbarco,
ma poco importa,
sono circondata
dai compagni di Vita
che mi hanno sostenuta
nei momenti umanamente
impercorribili...

Momenti la cui storia,
svuotata del suo significato,
riveste,
proprio per questo motivo,
la dignità
di essere raccontata.

Non ci sono lacrime
per definire
la desolazione cui ho assistito,
nè lamenti
per descrivere
l'angoscia
di cui sono stata vittima
e testimone.

Non singhiozzi
con cui riempire il petto
quando sembra
che ti abbiano cavato il cuore
in stato di veglia.

Non c'è respiro
che possa ossigenare
la mente offuscata dal dolore
causato dalla perdita
di una parte di te
e che con te è Uno.

Quando assisti, inerme,
alla tribolazione di chi ti è caro,
vorresti urlare dalla disperazione
ma non riesci che ad emettere
un grido soffocato...

E' come se ti succhiassero
la vita dalle membra ...
con la stessa selvaggia crudeltà
con cui viene estirpata la gramigna
che soffoca il manto erboso.

I profumi delle parole
che inebriano il cuore,
i colori dei suoni
che ridestano lo spirito,
la magia del silenzio
che rinfranca la mente ...

Tutto questo l'ho ritrovato qui:
sull'altra riva ...
dove la risacca dei pensieri
trasporta nuova linfa
e una fresca corrente di speranza.