Hanno ingannato l'attesa
con una pista fasulla,
han torturato il passato
che confessasse il suo nulla
(piangeva come un bimbo abbandonato
in chiesa o al cinema),
hanno drogato la notte
con una tazza di nebbia,
hanno spiazzato anche i pochi
la cui speranza era indubbia,
hanno confuso le fila
con un ordigno di fuochi
a scoppio nel futuro
(uno sul davanzale, e gli altri
agli angoli della stanza, volto al muro),
hanno evitato i proiettili
con dei congegni elettrici,
han trasformato le pallottole
in pepite, le granate in vita-
mine, il piombo in oro,
additato sulla mappa
la croce del tesoro,
hanno sgranato la data
sulla manopola a zigrino,
allo scadere del secolo,
sul fare del mattino,
sono saliti dalla spiaggia
lungo una linea a uncino,
hanno pescato la chiave
in uno scrigno di sabbia,
hanno disciolto la chiave
e hanno sfasciato la gabbia,
hanno scortato fuori l'uomo
con passo lieve di animali di montagna,
passamontagna e ali,
Gabriele e i suoi angeli sponsali.