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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Ascolto il bisbiglio del vento
come freccia velenosa
che trapassa il mio cuore,
nell'immortal silenzio
della pioggia di rose
su riccioli irti che sento già mie.
E s'intreccia
come lingua di serpe
la mia sulla tua,
mentre il fiume assetato
segue il suo corso
per bere saliva
e asciugarsi negli occhi.
Come giovani caprioli
le tue cosce
addolcite alla siepe
aspettano giovane dita
per giocare e frugare
dentro una fragile rete.
Romperò le mie note
nei gorgheggi alla fonte
mentre avido consumo
ai capezzoli inermi
il vino di mosto...
e le tue mani
più forti e violente
in lenzuola pulite
stringeranno il mio corpo
nella luce soffusa
di una calda notte d'agosto. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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