Mi risveglio, come ad un richiamo,
mentre scolora il nero della notte
e si inabissano le stelle nell'universo.
Silenziosa avanzo nel buio della stanza,
sola, nella pace dei miei pensieri.
Sperimento un tempo finalmente mio.
Distillo, filtro, assaporo ogni istante,
ogni suono, ogni umore, ogni fragranza,
come sospesa nell'aria leggera,
ebbra di libertà cercata sul far del mattino,
ogni volta perduta nel giorno che incede.
Allodola dell'ora mattutina,
non innalzo canto a salutar l'aurora.
Mi beo di questa tregua per recitar
le lodi della mia anima profana.
Non prego e non ringrazio un Dio
che non conosco che ad altri
ha dato onore di svelarsi.
Lasciatemi il mistero.