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Poesia sul tema Qualcosa di me (Ognuno parli di se stesso)
Da quarche tempo, me diverto a scrive,
ner sito nostro de 'e poesie
e quà quarcun'ormai me po' conosce,
p'avenne già gustata quarcheduna.
Artre ne mannerò,che ce l'ho pronte.
Ma nun penzate mo, che so montato!
che li limiti mia, pur li conosco;
nun zò manco romano d'ocche tutto un pezzo,
che 'ngiorno venni dalla Ciociaria...
E beh, che v'hò da dì? Me manifesto:
Sò 'ntipo brutto basso e turzoluto;
pé mejo camminà, vò cor bastone.
Ma so convinto, senza presunzione,
che quer che ar fisico manca e alle donne attizza,
'o so ricuperà co 'a curtura.
Che 'n vita mia, da ché so nnato studio,
studio e, studio ancora...
Leggo sortanto cose 'ntelliggenti.
Tempo nun perdo cor televisore!
Conosco ben benino lingue e scienze
e de diploma c' ho le superiori.
Ma ancora c'hò da mette in rilevanza,
che stò popò de studi, da solo ho fatto,
mentre che lavoravo da ferraro.
E mò che ormai so' vvecchio;
che ve penzate, che me so fermato?
Manco pé sonno!
Coll'informatica puro, mo jel'ammollo!
Giunto alla fine de stà tiritera,
state penzanno forze che me voja fà dì bravo?
E pecché no? Si voja voi n'avete,
pé qquanto m'ariguarda a mmé,
io v' o prometto...
che nun m'offenderò, si voi m' ò dite! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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