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UNA DONNA
Post n°1414 pubblicato il 18 Aprile 2015 da luccardin
Un respiro pieno di profumi
è ciò che rimane
mentre scavo
una fossa sempre più profonda
per seppellire i giorni di tristezza.
Inutile fuggire
quando un respiro ritorna
sguardo di
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Grazie alle donne,
leggere e ossequiose al tempo,
pazienti nel cogliere il momento di volare con ali di libertà.
Donne che bagnano gli occhi nella lavanda del dolore,
non hanno segni del peccato,
ma un’impronta sottile,
di mano ferma e
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| Ciao, ti scrivo dal fronte
da questo antro maledetto
dove si corre inesorabilmente
verso un futuro ch’é un trabocchetto.
Qui non v’è giustizia né speranza
attorniati da idioti come noi
pronti a una mattanza
in virtù dell’obbedienza.
Orge di
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| Fiocchi gialli
oggi l’alba mi ha dato
e sorrisi di donna
ho subito incontrato,
la bellezza del giorno
la voglio vivere tutta,
passeggio con mia madre
e mi sento grande,
con la mia donna,
mi par d’essere un leone,
poi, con la figlia,
sento la
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| Per scrivere attendo le mie notti.
Non serve luce ai miei ricordi per rinnovare
la sensazione amara di giorni troppo uguali,
decostruite immagini di questo
inconsapevole vivere pietrificato,
di questa quotidiana omologazione
che il tempo non
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| Tra gocce di un temporale
accesi colori di vita
parabola sentimentale
di intensa beltà fuggita
Sei tu il mio arcobaleno
due fuochi inizio e fine
l’emozione non ha confine
un vertice d’amore pieno
Ed ora rifletto ancora
nel vivere che ci
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| Volevi soltanto vivere una doppia vita
rimembrando con accuratezza con chi
si è prodigato in tutto il suo ingegno
unitamente alla forza che sprigionava
sfogliando pagine d’un tempo
quando capelli bianchi
si sarebbero uniti in un abbraccio
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| Abbiam contato insieme mille passi
ed altri mille e poi mille altri ancora,
in questo lungo viale pien di rose
sopra un selciato ruvido, bruciato.
Abbiam veduto insieme mari e monti
con alte cime ed innevate al cielo,
con onde fragorose e a volte
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Sarà una brutta stagione
l’inverno è stato lungo
e le ceneri del cielo
sono state sparse
dove il vento ha soffiato
via l’amore dei giorni
passati a dimenticare
il dolore della pelle.
Sarà una buia primavera
con le nuvole e la pioggia
che
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Riccioli di parole intersecati come perle
volano nel vento,
vecchi ritagli scivolano nel mare.
Il silenzio si fa assordante,
a occhi chiusi, sdraiato su una foglia
cullato su un fiume
senza sponde e senza foce,
scaldato dalle stelle
ascolto il
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D’istante
appari ma non sembri
come una luna pallida
corpo estraneo di una notte
d’istante in istante
spoglia di parole
è nuda la tua voce
come i giorni senza memoria
vestito consunto la tua pelle
avari anche di lacrime
si assentano
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- . -
Il tempo passa
e pian piano
tutto ciò che ci lega
a questa dimensione
della vita
sbiadisce e scompare
Ma non ci si deve
preoccupare
perché il senso vero
di tutto quello
che siamo
e che facciamo
è appunto
soprattutto nel
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Luci. Ombre. Pioggia.
Il cielo si era spalancato un solo istante,
come il singolo volo di un merlo
che si posa leggero
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Vecchio calesse
tu mi parli di lei,
dei miei anni esplosivi
così li chiamavo
mentre lei e solo lei
io amavo e nei sogni
è ancora presente.
Quante lune ho guardato
e le stelle che ho contato
e i baci che non t’ho dato
figlia dei fiori, così ti
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trema il terremoto corpulento del silenzio
scende tra le vie del cuore la verità dell’acqua purissima come memoria
chiaro furiosissimo battito del cuore che urli il ricordo di giorni passati
santa croce che piangi il destino sciolto in una voce
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Su’ viecchio comme è vecchia chesta vita
ca ancora va cercanno mille cose
e sbatte dint’a chiocca na canzona
smanianno ‘ncopp’a terra ‘o paraviso
annascunnuto areto a na guagliona
‘nfaccia a na voglia strana ‘e di’ “Sto cca”
sotto a nu cielo
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| Polvere, niente altro che granelli,
Su nel soffitto solo carabattole e tele intessute da ragni instancabili,
Costruttori di regni argentati dalla luna baciati;
Cerco il mio ricordo, una foto ingiallita dal tempo; È vuota, sparito il ritratto di un
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Ti sei fatto arcobaleno sui miei desideri,
sorriso di speranza e di dolcezza,
pensiero riposante e cortese brezza,
solerte a bruire piano sulle ferite,
a spalancare le braccia, a stringermi la vita.
Ti sei fatto fiore in un’arida terra
contro le
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Bacio il passato
sulla bocca che il tempo di te
nascose al mio sguardo.
La terra umida affonda di solitudine
sotto il passo del mio cercare
la casa di campagna è ancora lì
silenziosa nelle ore che bussano ai ricordi.
Tra il fuoco del camino
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Nell’aria il respiro si sente
l’anima gode l’attesa festa
il colle e la valle gonfi di verde
vivono la gioia che porto in cuore
è risorto il Redentore e la sua luce
a tutti dal cielo si dona
il dolore, appena vissuto, si fa leggero
ed il mio passo,
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Mi crogiolo nella memoria di te
sino ad inebriare il riposo.
Ti rivedrò _forse_ tra colori autunnali
le foglie saranno
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Le carezze sono amorevole dolcezza
in uno slancio di bellezza,
un delicato sognare
mentre un bimbo scopre il mare.
Assordante armonia,
sboccia una poesia,
il tuo ricordo angustia e cheta la vita.
Ci sei tu nel mio mondo,
ti ritrovo nelle rughe
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Lascia stare
una carezza non è una promessa
e io lo so
che non ci vedremo più
se non nei sogni
che mi ostino a non finire
quando il mattino preme
per un nuovo giorno.
Lascia perdere
non sprecare parole
per quello che è stato
e non sarà
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Nel buio nero e duro della roccia
il freddo della sconfitta
la voce calda e piena
della verità detta e scritta
muore con l’Uomo che l’ha data
anima mia che l’avevi gustata
aggrappati ad ogni Sua parola
capirai quanto è bello il sole
e l’alba, il
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E maschera tu sei dono e mistero
su questa terra madre derelitta
coi passi contemplati da Giuditta
che ti rovina il volto e che sia vero
lo dice il libro sacro al mondo intero.
E maschera sarai falsata e abbitta
da quella forza viva mai
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Tornano le rondini a far dei giorni
libertà di respiri
primavera di sogni c’è odore di te.
Gli sguardi in fuga
verso orizzonti smarriti
nei tramonti rosati
tu che riposi nel cuore.
Chi non ha confini
conosce l’infinito respiro
del cielo.
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Interrati alcuni nomi, come fossero bulbi
posso riposare ora.
Ho l’identità di un fiore oggi
sono leggera ho la corolla bianca
il corpo- foglia che reagisce appena appena.
Nel cuore la mappa delle radici resiste
ricorda il vento alle spalle che
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L’aurora ci trova abbracciati
nell’intensità di un’emozione.
Tu, l’altra metà del mio cielo,
lo sguardo perso nel ridente infinito.
Ti ritrovo nei miei sogni,
inciso nel mio cuore,
nel verso che descrive amore.
Lampi di gioia, baci
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Entro
come un filo di spine
e cerco di essere leggero
aria assetata d’estate
che attende l’autunno
per trovare la pioggia
o l’amore alle prime luci
di un’alba incompiuta.
Esco
come un vento d’inverno
fra le porte aperte
di un lungo
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AL CALAR DEL SOLE
Ogni giorno al calar del sole
un peso qua nel petto mi divora
è come una serpe che ogni ora
distrugge tutto ciò che vuole
Niente e nessuno la può fermare
silenziosa e viscida sul mìo tetto
mentre il disgusto mi freme il
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| Tu soltanto, se vuoi puoi disperder
quel ribaldo ch’è sempre tra i piedi,
ora basta ti prego, procedi.
Ripugnanza convinta mi desta
quando appare e repente lo schivo,
e se pur mi si presti gentile
io per nulla gli mostro riguardi
Or che a te
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| Dal legno insanguinato
alla dura pietra
dal profumo del vivere
a l’odore della morte
il panno morbido e bianco
l’ultimo atto d’amore
ora il nero lo copre
ed il buio cade pure in me
enorme un peso mi pesa
la festa del vivere
ha perso la sua
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| Nubi come ovatta sfilacciata
cingono le cime dei monti.
Si fondono
sì da sembrare zucchero filato
che bimbo morde ingordo
del suo dolce piacere.
È una giornata di pioggia fine,
a tanti uggiosa.
I miei pensieri,
attratti e distratti,
si fondono
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Amore delicato e ardimentoso,
nato d’estate in modo avventuroso
sotto un cielo fremente di stelle
respirando con te le cose più belle.
Scivola lentamente come un tenue sospiro
la brezza marina sui miei capelli,
disegna onde nel mare dei
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| Quella scacchiera capace amorevolmente
di chiamare sull’attenti
onde non disperdere il passato
cigola di ricordi che imperterriti scalciano
come fanciulli nel grembo
vagiti quasi impercettibili rapiscono
creando un ponte talmente lungo
da far
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| Consumato il corpo, ha sete
non acqua, ma aceto
non una mano, ma una spada
e uomini armati, violenti
la bellezza della primavera
si fa terrore, buio da notte fonda
nella mia paura sento un germoglio
sì lo voglio far fiorire, dare frutti
ho atteso
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Questo non è un mondo
è un oceano di sale
dove le lacrime
sono pioggia di ieri
e le nuvole sporche
illudono la terra
con il loro vento acido
che sussurra cose morte.
Questa non è una città
è una tomba a cielo aperto
che qualcuno ha
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Laddove tutto è karma
il pensiero alberga
e poi si modifica
per divenire altro pensiero
in una continua somma di essi,
laddove nulla è materia
ma solo azione
tutto pian piano prende forma
per diventare dapprima speranza
e poi certezza
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I miei occhi mi fan vedere
quello che non esiste,
sono come i miraggi nel deserto.
Come l’acqua fresca che avverto
sul
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Sei ancor più bella con i capelli al vento,
l’amore è mistero che nasce in un momento.
Mi perdo nel silenzio delle tue parole,
sei tu il mio raggio di sole.
Sfioro con lo sguardo l’incanto dei tuoi occhi,
rapito accolgo note vibranti di emozioni
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Se d’amor il cuor parlasse, parla,
ed eleva l’essenza della vita.
Amor che non tace, amor donato ed avuto,
ciclo mai sospeso.
Se d’amor cantasse il cuor, canta,
lievi odi a sospirar nel cielo e
scender a terra con armonia.
Se d’amor il cuor
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| Appese ar sole
su la ringhiera,
una è de Iole,
l’artra de Vera.
Dice gioiosa
quella de Vera:
“noi, cor moroso
se va ‘n riviera”.
L’artra je dice
co’ basso tono:
“tu sei felice
io nun lo sono,
esce co’ lui
d’amore invasa
ragion per cui
me
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| Credere di poter arrivare dappertutto
non è più ammissibile
subentrando con fare deciso
in ogni scaletta che si pone
tutto appare di un livello enorme
graffiando così quanto sino ad oggi
preservato da situazioni imminenti
non di poco
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| Marzo compagno mio... mio grande amico
Attento a bozze e bizze a basso costo
Romantico acciarino e assai disposto
Zittendo il tuo tremore in te mi intrico.
Oggi domani e sempre e lo ridico
È il modo più opportuno e men nascosto
Nel mentre mente e
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Briciole di sogni
si cullano nella luce della luna.
Soffi di desideri
accarezzano l’anima
dipingendo attimi d’amore
profumo di baci,
di languide carezze,
sciabordii nel cuore
e ti sento nelle carezze del vento,
nel profumo dell’erba
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Ho trovato cielo
senza sapere dove andare
e per tante volte
ho guardato le stelle
per trovare il nord
e seguire il vento
fino alla fine delle nuvole
dove c’era il tuo cuore.
Ho trovato morte
al posto di una carezza
e per poche volte
ho
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Oscillano le spighe al sole,
suonano al soffio del vento
come corde d’arpa.
Le onde si stiracchiano
riflettendo l’azzurro
cristallino del cielo.
Il silenzio sembra ascoltare
il firmamento velato
da nubi mingherline.
Nei prati petali
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Martello chiodi sguardi cattivi
il legno duro è lì che aspetta
il Maestro della verità, della vita
senza più forze si adagia
non un cenno di pietà
sole e nuvole si preparano al pianto
sento il mio cuore che si spacca
mi trovo nullo e povero
una
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| Svelti i tuoi passi sul selciato
in questa notte senza luna
taglieranno i fili del passato
in cerca di un po’ di fortuna.
Via, dalla tua fredda stanza
piena di emozioni mosce
dove regna solo l’apparenza
che cela sciami di angosce
che divorano i
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Di quel baglior m’innamorai
anima ad elevar al tramontar del sole.
Son languidi pensieri,
tratto scosceso a condurre lontano,
a scriver parole mai trascritte,
pensier ad elevar nel cielo,
preghiere a contemplar il Signore.
M’innamorai del
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Guardarsi attorno
trovare il fulcro di quanto respira
non è soltanto una illusione
bensì un’accettazione
di come il vissuto ha collaborato
per arrivare sino ad oggi
colpevole soltanto di voler essere alla pari
con chi vuoi per amore vuoi con
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quanto sacrificio spezza le prime ore dell’eternità
guardo negli occhi della gente cosa cerco non so
io innamorato del centimetro di verità che brucia l’infinito
mi batte fortissimo il cuore quando sogno il figlio dell’uomo
non dimentico il lento
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La veste che onorava la Tua bellezza
strappata dalla Tua pelle insanguinata
quale oltraggio può essere più offensivo
ma Tu non puoi opporti gridare
sei in mano a loro e loro
tirano a sorte, umiliano pure Tua madre
io guardo altrove, la bellezza
che
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Quando sarò grande
non sarò più un bersaglio
da colpire
anche il giorno di Natale.
Quando sarò grande
pregherò il mio Dio
affinché si ricordi
delle bombe
che ci buttano addosso.
Quando sarò grande
farò il soldato
per sconfiggere il
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Voler essere aggiornati
comporta una miriade di conoscenze
da prendere in considerazione affinché
il nostro vocabolario non debba mai cadere in disuso
volontà recepibile sino a quando ad una certa età
alleggerendosi il desiderio del sapere
avviene
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Denso è il buio nella sua materia
e la luce si spense negli occhi e nel cuore.
Dove brillano le stelle là si perde lo sguardo
nei tramonti di passione
negli anni che fuggono via dalla morte
quando negli occhi
una luce diversa dagli astri
brilla
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Non ti preoccupare
qui c’è tanto amore
da toccare il giorno
e il timore non è mai
entrato nelle stanze
dove la mia mano
sfiora cose vuote
senza sapere quando.
Tu puoi riposare
io sono tranquillo
e i fiori che hai amato
sono già
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Tre volte nella polvere
le mani rotte, il viso ferito
gli occhi sulla terra
il sasso duro sotto le ginocchia
una mistica ferita, passa
anche ne mio essere
il mio spirito si unisce al Tuo
trascino le mie cadute, spariranno
nella Tua amata
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Io tengo dint’a chiocca na speranza
ca è vecchia assaie ma ca porta autanza.
Me conta certi vote cu piacere
ca vrucculosa s’abbracciava aiere
areto a chella vita ca affiurava
quanno criatura ‘e notte se sunnava
‘a terra ‘e stelle ‘o scuro e po’
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Imprimi le parole nel vento,
lasciati accarezzare dalle emozioni.
Accogli il loro fremito,
un breve sobbalzo
ravviva i pensieri
di estrose e stravaganti fantasie.
Colorano i sogni,
accendono le speranze e i desideri
dentro i pensieri
ove aleggia
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333799 poesie trovate. In questa pagina dal n° 986 al n° 1045.
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