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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’956Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Ho sempre avuto torto
quando mi sono innamorato
di qualche luna perfida
senza una ragione
e sognavo cieli di buio
da percorrere con la pelle
e un segno di tenebra
nello stendardo del cuore.
Ho sempre avuto ragione
quando baciavo labbra
per
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Mi nasce la pace del cuore.
Mi gronda la luce nella mente.
I prati sono sempre fioriti
e le le vette mi aprono
all’Altissimo che là aspetta.
Non scendo dai sogni,
né salgo per una giusta gloria,
semino anche sulle rocce
per una passibile
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| Stanze chiuse ormai
senza luce piene d’istanti da ricercare
da riportare tra i ricordi della mente
e del cuore
Albe senza fine dove gli occhi
di ieri ritrovano l’amore istanti di
gioia ormai lontani che vivono
nei sogni in colori di tinte
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| Idealizzati mormorii
nello scorcio d’urla
annodate all’estensione
d’una sintonia controcorrente.
Si proiettano emblemi di
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Ad adagiar su acqua afflitto e stanco,
relitto che facesti cantar la gente,
canzoni di mare e lunghe passeggiate sulla sponda
caparbio e costante, sopravvissuto all ‘intemperie.
Or rassegnato giaci sul bagno schiuma,
il tempo ha logorato la tua
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| Oggi sei arrivata dal nulla
mentre guardavo l’orizzonte
Una nuvola su di un monte
nascondeva una fanciulla
Gli occhi socchiusi per seguire
dei lineamenti sconosciuti
Ricordare se l’avevo già veduti
nella mia mente a definire
un’immagine
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| Tenere sotto controllo il tutto
non sempre è possibile
fare in modo che questo avvenga
dovrebbe essere la normalità
anche se situazioni improvvise potrebbero intralciare
non perdere la pazienza è d’uopo
inserire questa evenienza nel nostro
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| S’è fatto giorno, sono insonnolita,
son stata sveglia tutta la nottata
pensando e ripensando al mio Giovanni,
mi sento
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| Muore la notte
si sveglia il sogno
e mi ritrovo solo senza di te.
Nel mio sguardo un blu di speranza
non so che sia
forse è un orizzonte in lontananza.
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| Non mi è mai piaciuto come hai girato il mondo,
e usa la tua bellezza e la tua arguzia per controllare
qualsiasi cosa nelle
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| Le onde spumeggianti
si infrangevano
sugli scogli.
Il grido dei gabbiani
si univano ai suoni del mare.
Nelle vicinanze
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| Come
scintillanti
riflessi sulle onde
insieme
danzavamo
al ritmo
delle imperscrutabili stagioni dell’Essenza.
Nell’incanto
sempre rinnovato
della Sua
onnipervadente
materna
Presenza
un Sogno condiviso
sognavamo.
Ritornavano
a
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Cosa vuoi che resti del tempo sospeso
nell’attesa di un respiro che non espande i polmoni,
di un giorno qualunque
asfaltato di lacrime:
- non piangere, non vedi che piove? -
E sono muri
e sono tormenti,
ed è polvere che imperla quell’unico
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| Fragranze speziate
indugiano i giorni
mentre s’appresta la sera
con tenera dolcezza
piove luce ai miei occhi
fissi dove la mano stringe la tua mano
Giacigli di tempo
accolgono lacrime di vento
la notte non può più dormire
su quel cuscino che
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Divenire ove tutto cambia
dal tramonto all’aurora
che a volte si scolora
prima d’una giornata nuova.
Non basterà assolutamente
sanar le ferite solamente
- riscattando il male -
senza la felicità dell’amore.
Lacrime in un mare di pianto
coprono
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Ti ricordo ancora
come trama fitta
di tempo andato
nei giorni tessuti
d’inedia
quando a cuore aperto
cacciavi pensieri insani
dalla tua mente
intrisa di dolore.
Avevi braccia grandi
e un sorriso
per ogni emozione.
Io con la clessidra in
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Anche i merli come il pettirosso
ringraziare vogliono per l’ospitalità
che trovan nel giardino non solo
per le briciole di pane quanto peri vermi
che beccando trovano qui nel terreno
ma tra gli uccelli sono tra i più schivi
incerti timorosi e con
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Vorrei scrivere solo versi
che cantino la mia gioia
il mio vivere quotidiano
la mia vita accanto alla donna,
madre dei miei tesori,
ora genitori di scriccioli,
fonte del mio sognare.
Altrove proiettano la mia mente,
ove mi illudo di esserci
e il
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Da regazze pe pià marito
dovevimo recamà o corredo e portasselo pè dote.
I credenzò traboccaveno de linzoli e sciugamani
cè l’avevimo da fa bastà finché campavimo.
Ereno de puro lino da “ bassetti” i mejo do mercato.
“Quilli ereno i tempi de moie e
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E c’è una donna in fondo a questo cuore
nascosta nei segreti maniacali
così precisa e splendida di ali
che il tempo non cancella il suo splendore.
E c’è un mistero vivo in questo cuore
posato con gran cura e intromettente
così tenace e tanto
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Vivevo in una casa in riva al mare,
in mezzo alla miseria, quando un dì
mia madre di malaria mi morì,
di notte, mentre
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Inutile rimandare
quando le cose devono essere fatte
poltrire non è mai conveniente
allungare i tempi non è certo consigliabile
togliersi il pensiero prima possibile
darà sicuramente i suoi frutti
sin da piccoli insegnano in tal senso
sui banchi
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Pensieri
vaganti, contorti
abusano d’una mente
fragile ma forte
intenta al tacere
dolori che affilati coltelli disconoscono
Illusa
persa in sogni in cui nessuno crede
questa donna
allunga braccia esili
consunte
verso un cielo che più non
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I fiori del mio giardino
tutti i petali hanno aperto,
e se il cielo è pur coperto
splende il sole nel tuo cuor.
E settembre è già tornato
con la dolce sua frescura,
e sorride alla Natura
che ringrazia con amor.
Mentre tu prosegui il
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Ti ho sentito
Nel mio piccolo cuore
Preso a morsi
Dal dolore.
E Tu mi donavi
Amore senza riserve
E Tu mi cantavi
Melodie
In quel silenzio
Che parla di Te.
Ti ho guardato
E in quel Tuo sguardo
Si e’ persa l’anima mia,
A Te si e’ donata
Come
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Nobili mani che tremano,
un crinale appoggiato al comò
e due occhi che si spengono
al sorgere di ogni giorno.
Non sono pazza,
solo, non ricordo...
no so come né da quando
l’ombra della confusione
abita in questa casa,
scivolando tra le
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Una spira avvolge i miei pensieri
che si frammentano per poi ricompattarsi,
sono come circuiti che paion forieri
di gioie e di inganni a districarsi.
Sono lancette di un tempo passato e rincorso,
quei pensieri assorti del presente
che, come
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Spingo via il cielo
perché non posso ricordare
le ultime nuvole
che mi hanno portato via
da te che piangevi
solo qualche foglia d’amore
perduto per sempre
e le piccole stelle
che la notte regalava ancora
a chi non sapeva
più respirare il
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E poi il sorriso
Torno’ sulle labbra sue
Guardando il cielo
E quel sole
Senza piu’ nuvole
Ad adombrarlo.
E poi pianse
di felicita’
Guardando prati
Ricoperti di profumati
Fiori
E splendide farfalle
Variopinte
Adagiarsi su di loro.
Senti’ il
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Troppo alto il canto dei gabbiani
sui gigli di mare che svelano la macchia.
Le onde dal piumaggio screziato
passano di tanto in tanto a consolarmi
regalando agli occhi
le loro affascinanti azzurrità.
Si sente la voce silenziosa dei nuraghi
nei
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E ritornano quei momenti...
danze di golose mani
e intreccio di bocche bollenti
labbra sospinte da sfacciati sguardi
nell’avanzare di fiati avvolgenti.
E torna prepotente l’attimo...
l’istante di ieri che stuzzica il presente
con due corpi
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Ti riconoscerò un dì, tra la solita gente,
tra la folla stremata che inutile vaga,
senza domani, fra gli alberi spogli
lungo viali innevati.
Saprò che sei tu, avrai un cappello di cielo,
guanti di trine, tante care intenzioni,
io vicino a quel muro
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Non c’è più coscienza
nemmeno accoglienza.
La porta serrata
l’anima sbarrata.
Rabbia, odio sociale
il mondo va male
la violenza aumenta
il conto presenta.
Mutare il percorso
cambiare il discorso
trovare il rimedio
con nuovo episodio.
Il
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So’ rosso verace e pizzicoso
e faccio tana anche
a l’anima tua risvejandola
da ‘n griggiore de’ senzi.
Inzaporo ‘na ricca
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Insieme nel giorno
onde vivere ancora momenti di passione
istanti indimenticabili
sotterfugi promuovevano senza vergogna
ogni più piccolo sentire
affinché il domani
potesse essere ricordato dolcemente
capelli bianchi come stagioni
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Noi siamo tutti dei sopravvissuti,
il virus resta un pessimo ricordo,
ma ora seppelliamolo per sempre
quel verme
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Ti dipingo mia amata
sulla tavolozza
dei colori eclissati
nell’angolo stropicciato
dell’autunno ramato di nostalgia.
oh mia pallida luna
tu fosti il sigillo
dei nostri incontri furtivi
nelle Langhe profumate
di mosto selvatico.
Non v’è
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| Quando
la mente è a disagio,
la felicità umana scorre e
passa ... come un sogno;
visto questi nobili cuori,
è meglio tacere.
L’ingerenza di
vari fattori, filtra queste
informazioni; influenza la
nostra percezione, per la
gravità delle
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| Una voce forte e terribile
di urla incessanti
dietro il mio silenzio
A un tratto se n’è andata
senza alcun accenno
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| Viene e va‘,
va’ e viene.
Come un eco
rimbalza sulle pareti.
Gira, gira,
prima lontano,
poi più vicino.
Ora è a un passo
lo senti, puoi toccarlo.
La sua presenza
riscalda la casa, le stanze
illumina i passi per strada.
Entra dentro, esce
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I nostri pensieri viaggiano
insieme... eternamente,
s’incontrano, come per mano
ci prendiamo saldamente,
per non separare i
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Le foglie di settembre
cadono senza motivo
e il vento sa
che non torneranno mai
al loro cielo
fatto di ricordi
e di autunni che ancora
devono arrivare.
Gli amori di settembre
nascono
senza una ragione
e la pelle sa
che una sola
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| Restano fredde le giornate.
Quelle senza sorrisi.
Eppure il sole sorge e brilla ancora
alto nel cielo e scalda
e imperla
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| A mio figlio.
Mai più dolce fu
di ogni altra cosa,
assaggiare dall’albero dei desideri
il frutto maturo.
Sapete come nasce un frutto?
Mentre i rami anelano al cielo
già dal fiore cadono i petali
un primo abbozzo si affaccia,
sole acqua e
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| Ieri si è presentato in bella vista
un pettirosso ben fermo su un ramo
del nespolo in giardino e mi ha fissato
come a dirmi con parole sue il capin
muovendo e scuotendo un poco l’ali
ti ringrazio per quelle briciole
di pane messe lì su quella
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| Madre mia
manchi
in queste ore sospese
mancano le tue vene
quando mi tenevi la mano,
manca quella pelle distesa
che emanava pazienza
mancano
i tuoi occhi velati
di sofferta tenacia.
Manchi
nelle parole
che sapevano curare,
ammorbidire
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In questo orizzonte che si chiude
per dilaniarmi m’hai detto addio
io ancora a rimpiangere il tuo fascino
e torno così a farmi male da sola.
Tu nel gestire questo amaro gioco
dal suono amaro di parole spezzate,
ceneri vaganti nel tremulo
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| Racchiuso tra altissime vette
pieno di steppe
e deserti rocciosi
dove la misera vita è possibile
solo lungo le vallate dei fiumi.
Un popolo diviso in fazioni
ma che si unisce contro
le guerre portate da altre nazioni
e mai si è piegato ad un
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Sminuzzati e coriacei fossili
s’intonano al suono vaporoso
di smaniose risacche.
Il mare indiziato da spalancati
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Sento un soave profumo,
che mi ricorda l’odore tuo di pulito.
che impregnava i tuoi vestiti neri.
E’ quasi sera, l’ora del crepuscolo,
ma il tuo
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Soffermarsi prendere fiato
affinché niente possa essere deturpato
da problemi che ogni volta si pongono
ricetta che non ha eguali
attendere momento migliore
onde intrufolarsi in un vivere
che non sempre riconosciamo
è auspicabile per il
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“Voglio fare l’amore con te,
lo so bene che sei fidanzato,
mi son chiesta più volte perché ...,
ma il motivo non l’ho mai
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| Semplicemente esisto e sono donna...
il mio dolore
colei che ride infiorando il silenzio
quella che ha perso il sonno
che non vuol chiedere
né levare la voce contro il vento.
Non sono santa e neppure un soldato
sono una donna
l’urlo feroce d’un
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E ti dipingo
con le mie carezze
con le poche
gocce di pioggia
che la sera piange
quasi tu fossi
una nuvola smarrita
dal tempo passato.
E ti respiro
con le prime preghiere
pronunciate
su morti antiche
e sulle tombe perdute
di un sole
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Sarà l’odore del vento oppure quella
brina sui fiori, saranno forse le gocce
di pioggia sulle bianche tue ali.
Cade la pioggia sui davanzali e sui balconi,
sento che fanno più male i dolori, forse
sarà che se non scrivo più l’amore e non
sì inonda
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| Sul viso travestito
d’ancor immondo velo,
salvi soltanto gli occhi
accesi fari su chi vuoi puntati.
Colori variopinti, accattivanti
di resistenza al morbo
e in dialogar suadenti.
Guizzanti le pupille a ogni saluto
gioiose increspature in
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Tu dice ca sta capa n’arraggiona
ca nun ce sente e nun te pare bbona
ca va piscanno dint’o strafalario
‘o poco ‘e ‘nzogna pe pute’ sfila’
ma essa sola e annura vò stagna’.
È stanca notte e juorno ‘e sta menesta
ca ‘nce arravoglia ‘a chiocca e pure
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Tiepida è l’aria
piacevole il sole,
foglie di ruggine e alberi d’oro.
Equilibrata bellezza, il riserbo autunnale
è ormai lontana la sfacciataggine estiva,
si placano gli animi,
in una pausa contemplativa.
Tutto si assopisce.
Il sole
tramonta
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I capelli dei vecchi
non sono bianchi
hanno il color dell’agento
la luna li baccia e amanta
son scrigno di favole
di vecchi che tornano bimbi .
Percorrono il ponte
che sovrasta il canale
osservando un laghetto
con famiglie di papere
e
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334117 poesie trovate. In questa pagina dal n° 9661 al n° 9720.
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