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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’942Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die |
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Oh ad ampiezza di mente
vagano le ombre e
sfumano lontano,
assopiscono e dileguano
fra la nostalgia del quotidiano,
son attimi voraci a nascere violenti e
cader nel pozzo dell’irriducibile pensiero...
Oh naviga la nave oltre il porto, direzione
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Come quadri si delineano stralci di vita
ove aggrapparsi per non inciampare
lasciando sul selciato
quanto d’inutile potrebbe risultare
grande lo sforzo affinché niente possa trapelare
guantoni da box vorrebbero collaborare
incitando a gettare
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“T’ho chiesto solo come sta tua madre!
D’altronde sei ancora mio marito,
ci siamo solamente separati,
perché sei stato
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si staglia nel blu
il colore
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Scrivi storie improbabili come sogni
perché solo così le avrai alla tua portata!
Desidera la pelle d’oca fra i tuoi bisogni
affinché la tua mente ne resti impigliata!
Se guardi le cose con i tuoi occhi,
non dimenticare di osservarle col cuore,
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Come un sogno
incanta la tua
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| Come foglie rinsecchite appese
d’un anno trascorso tra diffide
dall’alto subendo dinieghi
e ovunque reclusi.
Cimento in contesi vaccini
sfornati in concorso a bizzeffe,
osando, tentando, sperando,
la vita ancor duri.
Ma ormai si può dire
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| La notte è bianca,
stelle brina si guardano,
io ti accompagno
e mi lascio guardare,
pure io, abbracciato a te,
sento sospiri e frasi,
mi par di essere luce,
l’infinito lassù
chissà se ci vede?
Mentre io ti sento
calda nel gelo della
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| Ier’zera l’anno novo s’è affacciato
co’ discrezzione, guasi co’ timore,
niscosto da un tendone aricamato
de fitta
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| Bello sarebbe se questa Notte Santa
il mondo tutto coprisse col suo manto
al suono di musica dolce e celestiale
e qui dell’Angelo del Signor la voce
come allora ascolto avesse e a portar
quell’auspicio di pace a compimento
sì che non più l’orfano
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| Nella notte
sul libro della vita
dita invisibili voltano pagine.
Un altro anno è passato.
Giorno per giorno procede la storia
tra prolessi e analessi
avanzano i mesi e silenziosi
quasi invisibili gli anni.
Resta un segreto l finale.
La fabula è
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| Nulla di nuovo
all’alba del nuovo anno,
nessun rinnovo,
il solito affanno
s’alterna al sorriso,
le solite urla
a frammenti di paradiso,
avverti ch’è una burla
il passar la mezzanotte,
perché oltre, è nient’altro
che le solite scarpe rotte
da
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| Il mio angelo si è distratto.
Ho perso
quel sottile filo di cielo.
La coscienza
è uno straccio sfilacciato
che non assorbe .
La voce
è scucita dalla gola
gli altri sono ombre
ore rinchiuse
un quadrato oscuro
usato per vani paragoni
macerato
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Il nuovo anno un altro anno ancora
col tempo inalterato all’aggiotaggio
dei voli attenzionati dal coraggio
venuti sulla terra a far da spora
signora di una vita in parte nuora
felicemente nuda in questo viaggio
voluto in ogni modo scevro e
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Vibrano Le corde
del violino
le note
saziano il cuore,
ma inciuci
e dolori
afflitti da menti
maniaci ramificano
nella lor via
solo un’immagine
filosofica di sapere,
usurpanti leggi.
Poteri di stati
che violano
valore liberale
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Perché mai abbandonare un divertimento
sarebbe come rinnegare quanto sino ad oggi
ha collaborato a raggiungere ogni desiderio represso
avendo aperto quello scrigno custode indiscusso
di una vita fatta soltanto di paura e di terrore
quando non
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le grida di un bimbo che nasce
le poesie che racconta il mare
il cuore di una madre
ali su cui vola un nuovo giorno
paure sotterrate
dal timido risveglio di un sorriso
pareti d’azzurro da colorare con gli occhi
e tante stelle che escono dalla
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| Amo tutti i colori,
mi innamoro di qualsiasi cosa
non c’è nulla di brutto ...
nulla mi appartiene
eppure possiedo tutto.
Il mondo è a colori
ma anche in bianco e nero
ed ogni suo aspetto affascina
colpendo le immense
profondità
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| E’ facile sparlare di una donna
perché s’è rifiutata a far l’amore
coprendola di termini scurrili,
ledendole i princìpi
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| Gli aspetti
negativi sono stati molti,
non solo l’ansia di vivere
in questo periodo difficile
ne siamo stati tantissimo
costretti!
Il sentimento
stesso della paura ci ha
resi ciechi, proprio così
il virus ci ha offuscato la
mente costretti
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Abbiamo un corpo
un’anima e un cuore
per narrare belle storie d’amore
dobbiamo crederci fino in fondo
che non arriva la fine del mondo.
Da domani è un altro anno
tutto è uguale è un po’ diverso
con le stesse sensazioni
e magari nuove
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| Ci lascia l’anno vecchio
senza alcun rimpianto,
siamo stati tristi,
ci ha fatto soffrire tanto.
Continua a imperversare
il nemico letale
che tanto ci opprime
e ci fa star male.
Non si contano i morti
son milioni i contagiati,
non c’è
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| Prendevi la mano sul viottolo stretto
il tuo gesto d’affetto nel pomeriggio agostano.
Sulla riva del lago tra le erbe palustri
il tempo di lustri ci sembrava vago
Le foto sbiadite sono ormai un ricordo
lo sguardo balordo su linee infinite
Ti
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| Nulla termina
tutto si trasforma
mentre nell’Anima
poesia assume forma?
Ci insegnano le stelle
- cellule noi uguali -
dalla notte gemmelle
a brillar vitali!
Soli non siamo nati
- tutt’uno con l’universo -
ma insieme creati
lettere stesso
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| L’Asino zoppo
a passo lento avanza
col suo fardello pien da scaricare
al nuovo mulo che vede a distanza
e che va saltellando su mondi e mare.
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Mentre una stella
dal cielo s’appresta
a dipinger la freccia del cammino,
l’Asino stanco si ferma e
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Ci vorrebbe qualcuno che ci ricordasse insieme,
dicesse: Ah sì, si sono amati anche lontani
nell’anno palindromo e in
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Amore ammalia
la vita
in un delirio
di baci e abbracci.
Fili di luce
splendono all’oriente,
occhi alzati
nel limbo d’anime
una colomba
porta
un
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A te nuovo anno, in un angolo di cielo appartato,
arreso e silenzioso un bimbo a nascer giocondo,
con una cesta di speranza e sapori ricolma,
ad ombre e luci vieni ad illuminar la vita.
Mondo impaurito ed oltraggiato,
dalla pandemia straziato,
anno
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Dimentico dimentica la breve storia della vita
l’età del silenzio vive in questa notte che parla di te.
Mi mancano i tuoi occhi
i giorni vissuti di te in questa anima
che bussa in ogni parte del cielo.
A volte mi guardo intorno e non c’è altro
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È bello vivere
perché vivere è cominciare
anche se a volte
si vorrebbe proseguire
nel tracciare un cammino
e non dover resettare tutto.
È bello vivere
sentire la normalità
riappropriarsi dei gesti banali
quelli che allineano il
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Vado a chiudere l’anno,
l’anno dell’amore:
ha fatto sbocciare
per la mia gioia
e per quella di chi amo,
colline e valli incantevoli,
con distese colorate:
da luminose albe,
da rossi tramonti
sotto infiniti cieli azzurri.
Si è rallegrato
mille
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I miei amici,
sinceri e forti,
ad uno ad uno
son tutti morti!
Anche i colleghi
d’un tempo andato
hanno seguito
lo stesso fato!
I miei parenti
...destino nero,
stanno dormendo
...al cimitero!
Ed i congiunti,
con gran
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| Balbettante sulla via
nello scorcio d’un estuario di luna
assottiglia gli ultimi passi
l’anno vissuto.
Geografie
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| Tirare le somme è quanto verrebbe da pensare quest’oggi
spulciando nei meandri del passato
trecentosessantacinque giorni ormai andati
situazioni non sempre accettabili si rifanno vive
indispensabile diventa un esame di coscienza
onde non ripetere
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| Giulia non faceva niente
di giorno e di notte
quando allattava sua figlia,
ed erano botte
se la bimba piangeva
e lui non dormiva.
Non faceva niente
quando lui tornava
e lei lo abbracciava
e lo baciava,
gli preparava il pranzo
seppur respinta
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Piovono spicchi di
sole,
hanno la forma di
parole.
Rami d’inchiostro, scrivo
d’amore.
Una veste rosa
fatta di
parole
ricopre il
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Per sei persone sei stata
protagonista assoluta
assenza- presenza
Infiammata di luce
ora porta,
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Ora che ci siamo ritrovati,
disse lei:
Cosa sarà di noi?
Tranne che perdersi, tutto,
rispose
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Solo
comodo sulla panca
già leggiadra
da una coltre bianca
a ora tarda in quel centro
anche ora dormiente.
Ecco!
aspettare quella
lunga notte
e la speranza
di una natività
già annunciata.
La tramontana
gelido vento
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Siamo in sostanza
materiale in polvere
su cui è trascritta
la nostra scadenza,
che puoi scongiurare
se ti farai prendere
dalla tua vera essenza,
quell’alito vitale
di anima vivente
da cui sgorga l’amore,
pura carica spirituale
che ti fa tanto
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| Schiude stella
sui prati del Natale
svestita rosso più bella
d’ogni dea floreale!
Seducente danza
lunarie femminilità
candida in stanza ...
sitibondo sensualità.
Su gambe profumate
adagerò viso
respirando fatate
note che hai intriso.
Alma
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Doveva durare un attimo
quella tempesta
e quel vento maldestro
che soffiava sulle nostre vite.
I tuoi occhi, gonfi d’amarezza,
come fiaccole d’argento
s’accendevano al mio sguardo.
Mi fissavano con dolcezza
e sentivo il tuo amore, accarezzarmi
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Resta qui
con le mie paure
e con il buio
di queste sere
che scavano
dentro nel profondo
finché il cuore
non sarà un’ombra.
Rimani con me
fino all’alba
e niente potrà
morire con noi
che piangiamo
le nuvole appena
sfiorate dal vento
e
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Nell’infinità del firmamento
ove intemperie e gioie
si depositano nel tempo
si assiste a un’escalation
di cronache e paure
ma... l’umano sentimento
appiana il senso
introverso dell’ora.
Gioie e dolori accantonati
in un pacchetto d’informazione
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| Io sono colei che ritrovato la propria sessualità
quel piacere pulito
negato e oscurato.
Io sono colei che ama il mare
amante devoto e onesto
parla al mio corpo
bagna la pelle
scorre tra le gambe
mi mostra scogliere
lo accolgo come una grotta
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| Amo le vecchie cose
i laconici padri e le matriarche
antiche e ulivi e rose
e lepri ed instancabili formiche.
Non saprei cosa farmene d’un mondo
aperto e sconfinato
dove i consumi sono mete ambite
degli uomini senz’anima
che confondono canti di
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| Scavalco i muri,
i monti e le tempeste,
per venire alle tue feste
dove tu balli e mi inviti
a tenerti stretta stretta.
Ed io cammino
in quella musica
che tu ami tanto
e l’amor tuo, io mi sento
e tu sei troppo bella
e bella balli e innamori
i
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Il rubino
Uscito dalla speranza, finalmente incontrai il mondo...
Intriso da desideri rubati alle memorie,
arrivò prepotente l’odore del vento.
In quell’istante una domanda assalì
Il mio cuore...
Io chi sono.
Le stagioni fiorirono troppo in
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Non chiedermi della vita
che si disperde in quotidiane
insensate cose.
Ti dirò delle improvvise emozioni
guadagnate in quei giorni
erosi all’invadenza del male.
Chi siamo non ce lo dice
lo specchio, ma guarda e ama
ciò che tu vedi.
Dalla piega
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Sicuramente infantile e pieno di rabbia
uno strano personaggio incontro lungo la strada.
Semplice Pupo o semplice Puparo?
Risposta non trovo
ma il suo volto adesso ho chiaro
come le sue parole guaste e il pensiero vigliacco
di chi nulla ha da
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Ho guardato intorno,
tra luci di Natale,
regali,
sguardi eccitati,
mi è mancato
il tuo sorriso .
Ho cercato di ricordarmi della tua voce,
serena e pacata,
del tuo dirmi senza bugie:
"amici per sempre ..." e,
frugo tra i ricordi,
mi sento
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| Dolci frasi e parole,
parole scompigliate,
imbrigliate tra refoli
che muovono all’improvviso.
Parole sospinte lontano
in luoghi ameni
dove chi le legge
torna a commuoversi
sciogliendo
il cuore indurito
da quelle ferite che la vita
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| Mi confonde il suono delle acque
che cristalline sgorgano,
fendendo siepi e rocce.
Si mescola il profumo dei fiori
alle essenze di questa antica dimora,
mentre il silenzio rimbomba
tra le mura solitarie
e la luce investe quel che resta
di memorie
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| galleggia sopra l’orizzonte il mio pensiero
ad ogni onda mi arrampico fino in cielo
sento le tue mani cingere con un soffio l’anima
ad ogni onda assorbo fresco di sale un tuo respiro
ha il contorno della tua bocca ride una nuvola
ad ogni onda
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| “Il mio corpo ancora vergine
si nutriva delle favole
e desiderava un principe,
sogno d’intimo nell’estasi.
Son caduta
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| Vorresti non poter rispettare questo giorno
culmine di una vita ormai andata
quella manina non cessava di agitarsi
consapevole di quanto l’attendeva
.
indimenticabile quel saluto
parlavano gli occhi
.
non è bastato quell’assaggio
onde poter
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Per caso t’incontrai
fu come magia ...
all’oscuro m’innamorai
perduto fra poesia.
Negli occhi, dell’aurora
iridescente colore ...
tra capelli canora
ammaliante nota d’ardore!
E da allora (ri) esisto
ove v’è fulgente albore
pazzo quando ti
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Stai dicendo
che siamo tutti morti
e ancora
non sappiamo
che sarà l’ultimo
tramonto sui nostri
disperati
giorni di cenere.
Stai mentendo
dicendo che la vita
proseguirà
oltre il buio
e che una grande luce
ci perdonerà
per tutto quello
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Noi dunque ci siamo smarriti
dormendo vicini, poi
respirandoti, assuefatta di te
ho intrapreso un lungo viaggio
tra brividi strani, amori in prestito
battaglie vinte, occasioni perse.
Ho voglia di piangere
qualcosa di organizzato morde
affila i
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Natale n’at’anno
né sciorta né danno
c’a freva e c’o ‘nganno
‘e cose nun vanno.
Natale che faje
sto appriesso a sti guaje
e ‘o riesto già ‘o saje
s’accocchia c’o maje.
Natale che vuò
mo’ primma e po’ no
cu duje roccocò
te faccio sciò
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334106 poesie trovate. In questa pagina dal n° 8101 al n° 8160.
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