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E ti verrei a cercare
tra i campi di papaveri,
nel rosso respiro del sole
e nello scintillio di tenere foglioline.
E ti verrei a cercare tra germogli di grano,
ascolterei la voce del vento,
e del sorriso sotteso del cielo
ne farei una malia
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| Questa sera le arrocchite voci
dei salti a perdifiato io ricordo,
quell’albero di Natale addobbato
di cenci, di colorati piccoli cartoni.
E sotto quell’umile
presepe, il somarello, il bue,
la gioiosa attesa dei miseri doni.
Intanto, fuori il
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Lei
non aveva nulla
da raccontare,
nel cuore suo
rivedeva sempre
l’ambigua emozione
di una tormentata vita.
Fumando
un’elegante sigaretta
sul balcone vista mare,
ammirava il panorama
della bella riviera,
non sapendo più
cosa
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L’oro bianco
del sudor dei pastori
spezza in due
il cuore e il Paese
per un vento
che tutto butta fuori
e cancella attività
e gran riprese.
Colpendo al cuore
pecore e pelo,
unica fonte
di sopravvivenza,
che dan da vivere
al mondo
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Cercando una favola,
mi sono imbattuto nella vita
di una donna senza più appetito,
incantato mi avvicinai come un bambino.
Era di sera,
giocava con i sogni e la sua anima ballava
una canzone priva d’amore...
Il sorriso mi attraversò portandomi
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È un rotolarsi cielo e terra
la stagione corrente e noi vivi
l’affidarci alle chiome
solo apici che tornano
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| Non posso dirti quello
che mi detta l’anima
o quanto sussulti
il battito del cuore
se l’uscio s’apre
e attraverso lo specchio
ti vedo entrare ...
Il tuo profumo
che lava il disordine
dei miei pensieri
è come la carezza
di una
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In perenne equilibrio tra il trascorso e il futuro
non v’è promessa nuova in superficie
né il tempo è la chiave per svelare l’arcano
Non ci sorprenderà mai l’imprevedibile
poiché le nostre speranze sono salde al suolo
pur prediligendo cieli
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Come avrei potuto
respirare le pieghe delle labbra
senza conoscere le spine
conficcate nel tuo petto
E le stelle appena sbocciate
fra due ali di nuvola
nere come il cielo in tempesta
quando il vento si fa sera
Come avrei immaginato
il dolore
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Noi siamo l’unico prestigio
d’un deserto che dà solo miraggi
ed abitudini.
Stanchezza!
Sete!
Solo effetti virtuali,
immagini di sogni,
una misura in più
per conoscere la solitudine
raccattata nei cunicoli dell’anima.
Quanti corridoi
in
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| Io non sapevo il
luogo del tempo
né il tempo del luogo
del tuo amore.
Ricordi?
Era già notte e
il bosco tutto si offriva,
il vento ci sussurrava
tenere carezze.
Io dietro te, i passi felpati
seguivano i tuoi tesi.
Eri dell’ora
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| Il sole si posò,
come soffice carezza, sul cuore,
l’immenso aprì le porte
al grande sentimento dell’amore.
Era blu, l’orizzonte,
mentre l’anime si nutrivano
dentro corpi, a fior di pelle.
E’ dolce naufragar dentro i ricordi
quando all’alba tu
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E’ la festa dell’amore?
Aspettiamo Valentino
più sincero di un bambino
tanti cuori innamorati
dall’amore ormai
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RitaLM |
12/02/2019 19:39 | 1592 |
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irruento, respiro rovente
fremito tra le labbra
torno su
“vento scarlatto”
vertigine d’austera
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Marionette comandate,
letti appesi ai muri.
Si converte il rapporto con la realtà.
Minuscole briciole di libertà.
Ad un certo punto, una visione.
Piccoli, piccolissimi incontri.
Solo le persone sane sanno ferire,
oppure malate, di odio...
Un
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Nelle spirali turbinose del vento
vacilla la mente,
le tenebre imbrigliano
immagini spaventose,
orrore lamento destano.
Follia,
misteriosa malattia
nei dedali dell’inconscio vivi,
fra le macerie della vita
cerchi disperatamente
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| Nessuno oserà toccarti
o rubare il tuo sorriso
e come un fiore reciso
senz’acqua abbandonarti
Non temere mio bel fiore
vivi felice nel prato
che il Signore ti ha donato
pieno di sole e di amore
Non conoscerai il pianto
nè il dolor
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| Sono le quattro
del mattino,
ti svegli a molla
e non hai
da prendere un treno.
Sei lucido
come mai.
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| Malincunia
ca me chiamme sott’a stù cielo ‘e vierno...
staje là ca m’aspiette,
nun voglio trasì
M’he fatto sempe paura,
t’’o dico senza scuorno...
sì ‘e vote te sentevo,
me levavo ‘a tuorno
E accussì, senza fa’ rummore,
me ne jevo dint’a ‘na
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| Il presente ha troppe regole,
vorrei fosse
nuovamente Natale,
si ripete la mia assenza
come un nastro digitale;
ecco
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A lato e a latere
con il mio viso forte
e le mie spalle larghe,
una spada di luce
per ogni drago sulla tua strada,
un interruttore
tutte le sere che è necessario.
Divento nuvole quando
manchi di pioggia,
gomma che cancella
ogni rimorso.
Mi
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Su un grande schermo colorato
un delitto perfetto sta annullando confini labili
tra sogno e realtà.
L’ipocrisia di censori defilati
taglia con un coltello scene d’amore
e poi offre caramelle di violenza.
Ombre plagiate, anime fragili
guardano
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Cullami
riempi il mio respiro
di dolci poesie
accompagnami
in quel giardino incantato
dove le rose si vestono
di petali d’oro .
Come nuvola avvolgimi ancora
quando la luna si veste
di veli d’argento
e le stelle danzano luci
su cime di monti
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Cammino
già di primo mattino
col mio Noël
a leccarci le ferite
che la vita c’impone
uniti e distinti
nei nostri
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Potrei paragonarti a un giorno di febbraio
(ne abbiamo avuti molti e infiniti, ricordi?)
chiaro, solare, nuvoloso...: un
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Non ero un gabbiano
in quell’altra vita
forse ero un vento
o la luce dell’alba
o forse, ero un fruscio
di foglie, di mani che si sfiorano
ma di certo non ero un gabbiano
e neppure un aquilone
forse ero il vento
o l’idea che rimane
dopo uno
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Ci si arresta
inaspettatamente
come lancette
in un orologio che non conosce tempo
anche il treno
frena la sua
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Questo san Valentino
ti offro solo un bacio disusato
porzione da mercato
giochetto che facevo da bambino.
Questo san Valentino
somiglia senza meno al già versato
in parte sconfessato
da un giorno disonesto peregrino.
E tu reclami
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Sul tiglio che di riinverdir
nel tempo primaveril attende
sui rami scheletriti al cielo
volti come a implorar la stagion
dove il dolce zefiro qui spira
le ultime gocce dell’ultima
breve pioggia di febbraio
qui si imperlanon tutte lucenti
al sole
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Ti regalerei l’anima e le mie emozioni,
li pregi, le paure e li miei desideri;
li versi e la poesia delle mie percezioni,
i sogni e le avventure dei miei penseri.
Ti chiuderei in ogni lettera d’amore,
l’inferno, il paradiso, il mio
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Sono stato al mercato del pesce
Ho assistito al mercato degli uomini
Gli occhi aperti
spenti
immobili:
tutti i cefali
nelle cassette allineati
a far nolenti
bella mostra della loro fresca morte.
Lo sguardo teso
le armi in pugno:
tutti i
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Ah,
se gli alberi avessero le ali
e potessero volare fino in cielo,
forse nascerebbero stelle
sui rami spogli di febbraio,
vortici luminescenti,
albori primordiali,
corone...
sulla cupola argentea dell’universo.
Io sarei radice che penzola
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Circondata di nostalgia,
frettolosa m’incammino
in un pozzo infinito, buio.
Strano quel buio palpitante,
inquieto, tutt’intorno vive.
Sento il tuo passo in un’eco lontano,
piccolo lumino acceso,
spento, il mio pensiero
tutt’ intorno
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E’un’esponenziale vertigine
a trapelare
da una mossa celebre
che si ripeta
nella razza evoluta
Rafferma
la forza
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Non voglio più sentirmi prigioniero
di giorni, mesi ed anni della vita,
da oggi voglio un vivere più vero,
pertanto cercherò una via d’uscita
da questo labirinto giornaliero
che mi sospinge sempre più in salita
ed il cammino, pieno di
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Abbaglia la luce in questo dì
laser non desiderato
trafigge
liquido rovente si estende
modellando dolore
quarantasei gradini sussultano
non trovando pace
irraggiungibile traguardo sogghigna
vuole averla vinta
non conosce la nostra
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Morbide emozioni,
vellutato raggio di luna
in una mano tremante d’ardore,
il tuo cosciente sorriso...
Abbandoni
travolgevano anime
mentre scorrevo cieli
come pagine di un libro intonso
e brividi scuotevano torpori...
Mai
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Si apre il cielo
nel suo divenire,
stilla di luce sul manto della notte.
Candido il passo,
leggero il pensiero,
mentre
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Ho bisogno di Te ...
luce che nell’anima giace
infondendo pace al mio esser voce
mentre ora nel buio soggiace.
Euristicaménte ti cercherò
nella mente o ovunque sarò
oltre ogni poetico orizzonte
d’un cielo iridescente.
Immaginando di
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Eccoli i silenzi della notte
come voragini nel buio
svuotano pitali
sputano fumo
allungano le mani
sopra i ricordi
banchettano col profumo
dei rimorsi
mesciano vino
eccoli con gli occhi chiusi
ed i pensieri storti
imbrattati di momenti
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Magica estasi averti da presso
con i pori dell’anima aperti
per sentire entrare le tue parole,
la tua voce “dentro” come dolce musica,
sia triste, sia dolce, non importa
e ad occhi chiusi
lasciarmi disegnare il cuore ...
...poi aprirli, incontrare
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Perdenza, pressapoco:
dramatis personae, d’ognuno terra e aria
ora che niente è Primavera - nel pieno della sera -
e così gli sfiati in albe altre
- vuoti amari d’amare e amare non -
viali d’invalicati mondi, bianchi d’inesorabile.
Suono che
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Lia |
11/02/2019 21:23| 944 |
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Mi fu tangenziale il tempo
nel punto più vulnerabile
del mio essere estraniato
ed ogni tentativo di riscatto
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Sgorga il suo zampillo
in movimento costante,
insopportabile e scuro
tra le tempie fino al cuore.
S’è fatta pece col grido crudele;
niente più quiete o pace.
Tutt’intorno tentacoli di fango
a contare girasoli inghiottiti
dalla terribile
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Ipnotica _goccia dopo goccia
mentre cadi scandisci il tempo
senza dare tempo catturi
lo sguardo che ti osserva
sei unico rumore del mio silenzio
oggi, mentre avverto la fatica
nel seguire il tuo cadere lento
ostinata goccia dopo goccia
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Seduti al parco, mano nella mano
novelli Valentina e Valentino
la fronte unita e dolce il capo chino
sfiorandonci le
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Di nuovo me ne sono andato
lasciando il legno
al posto di un tessuto lucido
cucito per anni
Ancora ho salutato il mondo
appena scoperto
quasi fosse il nuovo ritmo
di una melodia arcana
Ogni volta una porta
da chiudere e poi dimenticare
con
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| Prigioniero
d’un muro di affetti
a sere alterne
dipingo sentimenti
con un banjo stonato
e una battona in carne,
lei sì che mente con perizia
mica quei baci da operetta
omaggio del tuo amore
convenzionato ASL.
Segno le ore
dendriti che
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Oh Erato... da me fuggi perenne
con i tuoi piedi leggeri... leggeri,
con le tue chiome bugiarde... convulse.
Fuggi e
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Sento il silenzio brama,
una fiamma mi nasce in testa
e una festa è la mia vita
se non tocco quei freni
che mi danno la
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Strade bianche
Barbe incolte
Tasche vuote
Albe premature
Storie note.
Sono in tanti
Forse mille
Non so quanti
E
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Nuvole di cipria e zefiri:
essenze tra nuca ed incavo dei seni
Ci distrae un carillon ...
Momenti fuori del cerchio
e voli sul pelo dell’acqua
furtivi sguardi esplorano
acquerelli sbiaditi senza cornici
Il calendario sul muro è fermo
sul
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Ho avuto sette cuori solamente
perduti almeno sei in storie arrese
al mio bisogno intero e in parte vago
di dare a cento donne sangue e spago.
Avevo sette cuori ed ora niente
in questo Valentino intollerante
e l’ultimo non batte né si ammazza
né
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| Blue come i tuoi occhi,
blue come un’ispirazione
che a tratti si perde,
blue come la grana dolcissima del Paradiso
o di
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E poi
dal sapore di una lacrima
raccolta d’amore
fili intrecciati
pensieri specchiati nella sera
lampioni, su viali spenti
lessico silenzioso
tra le labbra
acuto di un respiro inatteso
e le mani, a mendicar
distese infinite
drappeggio di
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Mai raggiungerai
sogni
tra albe e tramonti
nell’angusto spazio
della tua finestra,
vedrai nuvole che il vento spinge
cambiano forma.
Così
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a perforare il bianco silenzio
l’ eco d’ un gemito lungo
corridoi e alle volte
di camere d’ albergo dei suicidi
v’ è un qualcosa d’ ancestrale che torna
per condurti dove sei già stato
nel tuo profondo il pendolo oscilla
dì una vita trasversale
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Ti guardo dall’alto
innevato
sei lì
bianco silenzioso mansueto
addormentato tra i rami
di fragili corolle,
cullato dal soffio leggero
del vento.
Ti guardo dall’alto
candidi prati arati
i tetti
sculture di trine e merletti
i comignoli
alito
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E ricercanti
ognuno la propria
in questo percorso
intriso di oscurità
è la luce
protagonista
e non comparsa
di suadenti
novità
è dolcezza
di promesse
di pace
senza euguali
intrisa
delle buone opere
a venire
è riposo del giusto
e
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Dov’è la speranza...
Dove vive, se non in me
insita fra le pieghe del mio vivere
che lotta e combatte ogni dì
contro il
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334414 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28381 al n° 28440.
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