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| Sei opera di Dio Donna,
incantevole creatura da amare,
da ascoltare e rispettare.
Indispensabile poesia,
delicata melodia del tempo,
serenità dei giorni intrisi
di solitudine e tristezza.
Sei Angelo d’emozioni,
capolavoro della vita,
ramo di
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| Oggi navigo nel tuo rosa
di essere donna
e mi lavo nel giallo
della tua festa,
scavalco i colli
che si fanno
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Non ti negare.
Devi sempre sorridere
e nel rincorrere farfalle
non fare caso al cuore del passero
quando il gatto si
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Germoglia seme
nelle incontaminate vie,
l’amor della notte
intrepido accarezza
il cuor al fluente risveglio
riderà trepidante viso
di donna.
La vita volteggia le ore,
le gioie la circondano
libera come il vento,
milita, accarezza il
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E’ oggi la festa della donna
non ricordo ma se mai nel tempo
mio passato avessi offeso o
mal parlato di una donna a quella
o a quelle oggi perdono chiedo, poi
quale omaggio mio per loro agito
al vento un rametto giallo di mimosa
e all’aria
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| Mi esisti ovunque
anche dove non sono mai stato.
Le nostre mani, protese nel cielo
ma l’urlo è sordo, disperato
si aprono le conchiglie nel silenzio
labbra sole al chiaro di luna
osceno, non chinarsi a quella fonte
una mano che tace, poggiata
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| Quanto vale una vita?
Vale quanto un’onda
che s’infrange su uno scoglio.
Oppure vale
quanto un raggio di sole
che non riesci ad afferrare.
O quanto uno sbadiglio.
Quanto vale una vita,
qual è il suo valore
per chi non sa parole
come libertà
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| Il domani sceglie il suo attimo,
l’alba del nuovo vivere incontra il sole
gli angelici doni poggiano al fianco
regalando alla nuova vita l’esistenza.
Grati al divino pensiero è l’amare
s’apostrofa il dolce canto all’unisono
con la generosità
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Nel giallo è il rosso della passione
che accende le mie ore d’attesa
il bianco d’ogni pensiero dell’anima
il verde di cento speranze
che tornano a rifiorire
tra le ombre la sera...
L’azzurro dei cieli
testimoni di baci mai dati
di sogni che
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Petali a risaltar tra spine,
lacrime, sorrisi e ancor moine...
a ogni aurora è uno sboccio di rosa
con tanta poesia ma fors’anche prosa.
Boccioli a fiorir tra barriere di rovi
con petali di velluto e fragranti effluvi,
baciati dal sol in giardini
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Vivì |
08/03/2019 11:03| 1851 |
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Desidero correre sulla via
e di alfin scomparire
nel totale nudo silenzio,
privo di presenze umane
che disturbano lo
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se lo mangiava con gli occhi
il suo bambino
riscaldato dal fiato animale
dovrà -nel dolore della luce-
bagnare di lacrime i piedi della croce
Mater dolorosa - et
admirabilis
tu dal celeste manto
davanti agli ultimi
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A te donna emblema dell’amore,
a sorridere anche quando il cuore piange,
sorso d’acqua chiara da bere e dissetare,
albero genealogico da far onore al mondo.
Amor di figlie e mamme, amor da rispettare,
compite e dedite e nulla chiedere.
Amor di
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| Non è che la tua forza il turbamento
in questa oscurità dell’apparenza
tu che sei donna posso far mai senza?
Non è per gli attributi da scoprire
il dolce incanto della signoria
ma è quell’istante che vorrà impazzire
sopra il gran trono della
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| Le prove nella vita sono sempre all’angolo
s’infrangono lasciando un senso di desiderio
al quale purtroppo dobbiamo arrenderci
inutilmente il pensiero arriva sino là
in quell’anfratto dove nel cuore
vive in eterno un calore inaccessibile
a chi
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| La donna è nata per essere amata,
perché fu Eva a scoprire l’amore
e l’uomo lo sa che va rispettata,
però non tien
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| Vestita di cielo
devastavi anime
col tuo sorriso eterno...
Io,
nella mia povertà di parole,
volevo vederti
in essenze di stelle
ma un cuore incapace
non riusciva a scorgere
realtà apparenti...
Pensieri sublimi
riempivano coscienze
di idee
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| Espungo
poco di ritrosia
di incertezze e rossori
dal fiore che accarezzi
attenta a non sgualcirne
il senso
del dono e della vita
in bocciolo
promessa d’esplosione
magnificenza dei colori
del sorriso che intingi
tra il profumo e l’attesa
di un
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| Credere a un sorriso in più
a quel cielo dove
alberga un arcobaleno,
chi ti guarda ti considera
sempre una stella.
Tintinnio di versi sublimi
dove tu donna ti carichi di poesia
dove finalmente sei considerata.
Tu donna delicatamente abbracci
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Diranno che sei vecchio
quando non avrai voglia di uscire
e passerai le sere a sfogliare
libri conservati nella polvere
Diranno che sei finito
mentre coglierai un fiore
sbocciato nel tramonto d’inverno
sulle rive di un fiume a sera
Ma tu sai
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Bevevano le stelle
le mie notti sveglie
dove rovistavo mantidi ammiccanti
ai bordi di un vecchio diario.
L’una cozzava contro l’altra
come a voler primeggiare sulla scelta.
Sciolsi i nodi alla reticenza...
Fermati un istante
prendi le mie
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| Sono solo in questa anima
dove ad occhi chiusi
non smetto di cercarti.
Nascondo la tristezza
dietro un sorriso che non è il mio.
Ti dedico una lacrima
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| Refoli
come parvenze di voce,
flusso che spazza
una nebbia inanimata,
interminabile sequenza
travestita d’arte.
Si contano le
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Graffia questa pelle
la notte avrà pietà per te
e le sue stelle nere
sbocceranno come un fiore
Uccidi questo cuore
l’argento della luna
splenderà nel cielo ed io avrò
solo spine da togliere
Una corona di dolore
appesa al mio capo
figlio di
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Sfoglio ogni giorno con sguardo attento
quel quotidiano ch’è solo carta,
certo che sono, di non trovarti là...
M’immaginai
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la vita
come un soffio di vento
dissemina ricordi
tra nuvole bianche
e ancor di più si sveglia
quel lieve ardore
che nostalgico appare
quando lo sguardo sembra bruciare al sole
nel cielo terso di primavera
e la vita
come il soffio del
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| La bella sirenetta
su uno scoglio
sopra al mar,
languidamente sogna.
Sole ardente splende
l’onda del mar si muove
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Spesso cieca al par della Dea, da cui si spera
d’essere baciati nella vita almeno una volta,
_mai avvezzi ad eventi d’avverso destino_
per le vie, silenziosa s’aggira. Ha mete precise
ha mire, segue un suo itinerario, un oscuro dettato?
Flagella
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| Gettandomi nell’abisso
risucchio il vuoto
e mordendo un sogno
mi abbevero
del mio piccolo mondo.
Ho costellati i miei capelli
di petali leggiadri
che sfoglio in un dialogo
verso il mio amato mare.
Sono colei che non si ferma
e nel
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Accomuna tutti il cupo,
nel cielo della vita,
ove tenebroso e chiarore
- in analogia a giorno e notte -
si intervallano nel disegno
per cui non ci è concesso
fino in fondo capire.
Ma la speranza diverrà
l’ultima a morire e le stelle
non
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Un suo sguardo mi scuoteva le ossa,
occhi tristi come due fiocchi di neve
amarsi tra la noia e i suoi jeans stretti
Ragioni parallele di una donna ambrata
stendere l’anima: arazzi simbiotici
sorrisi e tatuaggi che si portava addosso
allo stesso
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siddh |
07/03/2019 20:08| 1703 |
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Lentamente mi avvicino
bassi gli occhi
speranzoso il cuore
Ricominciare a pregare
tornare a credere nella Vita
e sognare... ancora
Entra nel mio cuore
rinvigorisci la mia anima
già le ferite mi sento lenire
Illuminata in ogni angolo
dalla
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Non basta la malinconia per ritornare primavera
oggi eri un mimosa in nuvola di vento
insieme all’amore e al tempo.
Qui
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Non sai la prima piova che precipiti,
né sai la melanconia sì profonda
e buia che, quella spremendo, a terra mi offri,
né
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| Se devo augurare ti auguro libertà,
donna
che tu sia libera libera libera
leonessa capriola gazzella-
il giogo sia mutato
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| Scoprire ogni giorno la dolcezza di una carezza
-fiore di pesco-
intinto pennello giallo nel sole
a dipinger striature suadenti sul nudo petto.
Spirito che attinge dalla madre terra
forza ed audacia nel rivoluzionare ogni vecchio ostacolo
tra le
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| Costretto
a intraprendere ancora una volta
il mio viaggio
sempre in fuga
dalle persecuzioni dell’anima
inseguo
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| Pensieri colorati d’allegria
dipingi al nascere del sole, donna,
tessi preziose tele
e vesti di luce il cuore.
I sogni son leggeri,
come le ali al vento,
sono pane che nutre e non sazia
della mente sono nutrimento.
Di fiori e
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| Domani l’alba sarà rosa,
ma il giallo si vedrà
dal paese fino a la città,
ogni donna ci sentirà
una carezza dal
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L’orientamento verticale
ci rendeva rigidi e io avevo
la solita abitudine
di raccontare troppo di me
quando il dolore del mondo
si annidava sul mio braccio
e non vedevo che fiori appassiti
e quintali di spazzatura nelle aiuole
mentre maggio mi
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Stili inchiostrati, intinti al calamaio;
grafia dell’arte, pesco rosa in fiore;
vati con toghe, frati avvolti in
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Camminava piangendo ed io non ebbi il coraggio
di chiederle perché piangesse.
Aveva i capelli della madre, l’eco delle volte affrescate:
calendula lacrima versata, colore senza colore.
Poi un giorno mi baciò ed io vidi il sentiero
di una qualunque
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Governato da ogni stagione
un tempo di dilatazioni
unipolare distacco
l’insieme ambiguo disordinato
l’autunno e le foglie
le
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Un nuovo calendario
giorni a scorrere
con lo sguardo alla finestra
a mirare il vento, il suo accarezzo.
Gli opacizzati vetri
il nostro respiro
nuvole capricciose a spasso
mentre la brina accompagna
di quella musica il canto.
Giorni abituati
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Non uno, due, otto,
ma 365 dall’alba alla notte.
Donne Vere. Donna che hai
l’alito mortale e feroce
che soffia sull’esile collo allungato
e ridi e piangi, vivi, coraggiosa guerriera
e danzi impalpabile e vera,
tra il velo di seta leggera
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Nascosto tra desideri e sogni,
tra indecenti voglie
e tenere fantasie,
trasluce il regno delle donne.
Letto di fiume ricco di vita,
tra pietre dipinte di arcobaleni
e terre fertili e selvagge.
Regno incantato,
cullato da melodie senza tempo,
paure
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| mi vestivo d’aurora
per rischiararti la notte
la tua paura
sotto la corazza del potere
che non sazia
e non dispensa
leggi
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| L’amore, richiama i ricordi
con nuovi risvolti e sussulti
di pesanti fatalità vissute
e gioie incommensurabili
che ancor
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| Ermetiche grida
nel cielo schiacciato dal buio
quando
indossata
la pelle di donna
un’ondivaga essenza
lascia andare le
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| Nel mondo ci son donne bionde e more,
tra loro razze bianche e razze nere,
le donne bianche vengon rispettate ...,
le altre ... sono spesso denigrate!
Le donne sono uguali in tutto il mondo:
europee, asiatiche e africane,
in tutte loro palpita un
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E ancor preme tra le nubi l’aurora,
tra quei nembi il pio rosa un po’ sfora,
è acquarello in quel ciel prima greve
che sapeva d’inverno e di neve.
E cotanta speranza dirama
che infiocchetta quel ciel simil- lana
scompigliando nel diafano
leggi
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Vivì |
07/03/2019 07:34| 946 |
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(inconfessabili moti del cuore)
Seguo
orme
di emozioni diverse
diluviate
in tempi che scappano...
Punto fermo,
essenziale
nelle attese
che guardano
futuri
improbabili...
E io che sogno
dilette fantasie,
schiavo
di parole
leggi
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| Piove a dirotto
e l’ombrello non basta
a ripararmi
e allora accelero il passo,
tentando di trovare un riparo,
...son distratta
e intenta a guardare l’acciottolato
per evitare buche pericolose.
La pioggia incalza ancor di più,
non mi rendo conto
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| Ai miei sogni
d’infanzia
ostinatamente m’aggrappo
perché
più realtà
nelle fantasie d’allora
scorgo
di quanta mai
ne potrei trovare
in compagnia di coloro
che
tristi
e irreggimentati
più non sanno
chi sono
da dove vengono
e dove
leggi
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| Volo sul tuo viso d’asfodelo
mentre, incredula,
guardi passare
un gufo poliglotta,
che legge al contrario
i pensieri
del tuo subconscio.
Assumo il tuo nettare,
bianco gardenia,
che gusterò
on the rocks,
al suono
della Primavera di
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“Mannagg le Baghett e l’escargò,
i solit’italien paraculett!
Avons scavat co’ le trivellò
e invec lour co le
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| Riva destra in getto d’inchiostro
rami secchi spezzati dal vento
scagliati nel fiume con forza
a rimescolar sentimenti mai
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| Le mammolette sognano
di sbocciare
in un prato verde
inondato di sole
luce e amore.
Sognano la primavera
che le
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| Se fossi bimba mia
che chi non volle di provarmi madre
io non starei a mezz’aria sopra un rigo
a immaginarti come e perché mia.
Qui, in questo giugno che stempera da un muro,
lo iato bianco delle tue imposte chiuse,
da qualche parte sei, pensando a
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| Ligi e intenti a lavorare,
nello studio immersi a divorare
pratiche e adempimenti da disbrigare
E ogni giorno al
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334354 poesie trovate. In questa pagina dal n° 27481 al n° 27540.
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