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Presso la fonte troverai le lucciole,
firmamento soave di faville,
sospese nella notte come stelle,
animulae vagulae
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| Riesco a scriverti,
solo in momenti
di lucida pazzia
non ti meravigliare
se il cielo brilla
ogni elemento ha in se un centro
che a se stesso è ignoto
nessuno sa se trema la foglia
prima di cadere
o il brivido nel cielo
quando cade la prima
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| Vesto la luna
con le parole
che mi sussurri,
le unisco in versi
per essere musicate,
a completar
la nostra opera
ci pensa il vento
e noi due saliamo
sulle vette dell’amore,
là ascoltiamo
quanto sono belli...
i tuoi sì o mio caro,
musicati
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E’ quel dissenso
che fa spessore forte
nelle trame invisibili
del concedersi coi sensi.
Pur non volendo avvertirne il
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Un velo di delicato tulle le separa
dal contatto che mano non carezza,
lascia intraveder beltà rara
che incantata mamma apprezza.
Accanto la rimira trasognante,
ai suoi occhi non ancora crede,
nuova vita in culla riposante,
l’amore materno
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| Tutto s’apre a maestro
livide nubi a coprire
desideri di te
e lune incappucciate
a scoprirti
anima controluce,
oltre l’ansa di un fiume
l’assecondar di rive
e di salmastre vite.
Sogno un volo leggero
come aria che scuote
il librarsi di Sula
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| Rimbalzano sul mare
da montagna a collina.
Sono gli spari d’oriente,
echi filanti di proiettili,
fori di preghiere
e
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| Oh, quante notti insonni passo ancora,
in questa alcova senza più sospiri!
Ebbro ti te, m’incalza quella sete,
che
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al crepuscolo
sull’increspare d’onda-
si specchia il cielo
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Non vorremmo più pensar
nell’istante in cui sognar
diverrà incanto e sentimento
intriso d’un caldo vento.
Melodia sublimante l’infinito
ove tutto ciò ardito
sarà a un passo da Te
sulla via verso me.
Negli occhi vedrai albori
con lampi
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| Leggerezza rispetto dedizione
ingredienti pronti all’uso
si svincolano in dedali
laddove sole e vento si cazzottano
creando vortici in contesti che
solo il cuore sa dirigersi ad oltranza
scegliendo quanto più crei assuefazione
a quel qualcosa che
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Oh sapessi bimba che silenziosa
nel tuo mondo sei e
timidamente ancor adagiata stai.
Sapessi amor il cuor di te ho gonfio fin
divenir un’immenso globo a contener il mondo...
Amor di bimba sapessi come t’attendo...
Oh piccola gemma che ancor devi
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Mille donne nel mio letto,
mille inutili adulteri
per placare nel piacere
i miei folli desideri.
Ho capito troppo tardi
che una donna come te
non esiste in tutto il mondo
e ti spiego anche perché:
Tu sei l’acqua che disseta,
tu sei il vento
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Sotto la pioggia scivolano via le ultime lacrime,
mentre la primavera tarda ad arrivare,
a rifiorire col sol gentile.
Bruciano i passi sostenuti dalla mia forza,
ancor non cedono col sopravanzare di ostili nuvole
che increspano l’aria.
Stendo le mie
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Sono il vento ritornante,
il richiamo involontario
del mio respiro -
il soffio che scompagina
frames autorinfrangenti
del quotidiano rimuginar- si!
Il disvelamento dello spettro
della ripetizione che mutila
mani pronte a brandire
contare
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Sono Acqua, un piccolo rio,
che ha raggiunto il mare.
Ne sento parlare da sempre,
con paura e curiosità,
ma tu mi dai
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Le correnti marine come il vento
percorrono spazi illimitati di cristallo,
senza redini, o basto o aggiogamento.
L’amore,
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| Vita
che mi desti dall’immobilità
dell’esistenza quieta
e indifferente al tempo
cristallo dalle mille sfaccettature.
Scuoti il torpore
dalle effimere certezze
e richiama qui lo sguardo che lontano
rincorre spazi oltre i suoi confini.
La
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| Solitudine, di chi ha perso
e ad ogni alba, dovrà inventare una giornata
Solitudine, in precarietà
per chi
non fa previsioni o
accetta sottili violenze
e per chi
nel suo egoismo
è compiaciuto del successo
il Primo Maggio è Solitudine
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Io songo nu precario
nu cane ‘ncaucenato
nu suonno scammesato
‘ncurdato c’a paura
‘e chesta vita annura
ca cerca e va sbarianno
e va spannenno ‘o banno.
Io songo nu precario
na sciorta vummecosa
na zita ‘a cchiù chiarchiosa
ca puntualmente è a
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Non hai dovuto dire
troppe parole per annientarmi
perché io sono l’ombra
non avevo peso nella tua luce
Non hai provato nulla
quando le labbra si sono dischiuse
e un vento leggero
ha soffiato la polvere per te
Io mi sono inchinato
e sono
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Resti di pensieri solitari
e di frantumate gioie
lentamente si ammassano,
spiando dai bastioni
dei miei solitari castelli.
Sinuoso il vento mi raggiunge,
portando in dono malinconici scrigni.
Sentivo ancora lontano
le stagioni della tua
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| Sei il dolce che mai sazia
Il piccante che rallegra
L’amaro che berrei
sino a levartelo tutto
Sei la lacrima
che vorrei estinguere
in
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| La notte cambia il color del cielo.
Il buio ombrato da demoni,
irrompe nel silenzio bagnato
d’inquietudine e paura.
Una tremula voce... nelle mura
di sevizie e bastoni,
espande nell’aria il grido d’aiuto.
La vita oltre il recinto del dolore,
non
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Ruba sonno alla notte,
il sortilegio che custodisce un sogno...
Il mistero è la meta che attende
la tua luce.
Sinuoso è il momento,
guizza come lampo che schiude
lo stupore,
regna la tua bellezza che dona
creazione.
L’orizzonte è il tuo corpo
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Sei rugiada sulle labbra
luce nel risveglio del mattino
sei un dolce solfeggio
sulle onde del mare
con te le malinconie germogliano fiori
e nel soffio del vento
possiedi il sogno del primo amore.
In questo sognare
vivo i giorni e le notti
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Focolare elogia
afa del giorno
sorvola evento
latore dell’ora...
Mani inzuppate
Zappano la terra
infocata dal sole.
Festeggiano lavoro
in un mondo di sangue
Germoglia la spiga
generatrice di vita.
Serpeggia l’aurora
frantuma la
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Ti guardai a lungo negli occhi
e vidi
la mia anima.
Piangeva!
Te ne sei andato
hai lasciato il mio cuore
sui gradini di casa,
ansimante
aspetta e aspetta
Ed io
che mi sentivo farfalla dai mille colori!
Le mie ali baciavano il
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Opalescenti nuvole celano ali in volo
o rubano l’azzurro. Ed il vento tace.
Anche la strada deserta è come ammutolita
e nelle case impera l’ozio delle prime luci.
Istanti che sfuggono al tempo, di trastulli e sollazzi.
Maggio ha un pallido viso,
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Mettenno lucciole, ne la lanterna,
nun me potete dì che ho sbajato,
ho illuminato la città eterna
co’ quela luce fioca sur serciato!
Me dicevate: “Tu nun sei all’artezza...”
Ho dimostrato ch’avevate torto!
L’ostinazzione è stata la sarvezza
ch’ha
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Ad ogni mia stagione
mi cresce il pensiero
che si allarga in Dio
e si alza lo spirito mio.
Una novella nuova
si fa tutta
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Ora è l’inizio per Te
d’una missione
che non immagini
dover affrontare
nella tua esistenza
velata di sogni
da realizzare.
Tu non mollare!
Prima eri nell’altare
in una Chiesa
e adesso sull’altare
indefinito della vita!
Solo per Amore
non sarà
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È solo un po’ di febbre,
di quella che sale di notte
e ruota intorno ai pensieri
come una falena ubriaca
che attende la
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In solitudine
ha atteso
il chiaror della luna,
con magnanimità
ha rischiarato il cammino
dell’uomo
che, stanco ormai,
nel buio pesto di una notte senza ritorno,
ha cercato un posto per comprendere il proprio io.
In soccorso,
gentile luna,
si è
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| Infanzia...
Una poesia d’amore innocente,
un sogno incorruttibile,
dolce, lontano.
Ricordi che raccontano
ieri. Si, sembra ieri
il canto degli uccelli
i giochi a perdifiato
nel verde prato
tra fiori bianchi e gialli.
Ieri era tutto un gioco
o
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Ho visto le tue labbra vibrare,
anelare vita:
come il secchio che si cala nel pozzo
per assaporare la freschezza di un sorso di pioggia;
il grano arso che si china al cielo
sotto il peso del chicco maturo... bramando l’inverno.
Sei il peccato più
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| Una poesia non scritta
riposa inerme sul tuo volto
e il vento la sfiora, sui tuoi capelli
cambia l’espressione ma non la sua bellezza.
-
Tutte scritte nei tuoi occhi le parole
come è scritta di notte
la poesia del mare.
-
Sfiorami i
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| Una canzone per rivelare il cuore
di quelle stelle vive
che per me non son altro che
giovani multicolori che camminano.
La bellezza della vita
è la sorpresa dei sorrisi
sui loro visi.
Il desiderio comune
è quello di strade sicure.
Il gesto
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Fremo al pensiero che c’accomuna
una favola, un racconto stretto al cuore
avvolge ogni attimo, ogni momento
ed elegantemente si posa... amando
I miei pensieri, i tuoi pensieri
bagnati dallo sciabordio delle onde
accarezzati dal vento con
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Se solo ti accarezzassi la testa
e un capello mi restasse tra le mani
come nodo al dito lo terrei
E saresti lì
sempre con me
Ed io lì
sempre
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Oscuro il pensiero
di uomini persi
nel limbo del male
che mai si ravvedono
del loro torbido agire.
E s’alza alto
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Quando sento il tuo corpo sul mio
e ti vedo “giocare” contento
mi domando: “Perché nel rapporto
non dimostri nessun
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Scivola calda la mano,
induce nelle profondità
recondite
una leggera carezza
complice dell’attesa
arde la pelle ai tocchi
assettati di voglia,
e labbra umide
gemono di piacere
satura l’aria di passione
mescola i respiri affrettati,
mentre i
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Quando l’arte ti avvolge l’anima,
ti senti spuntare le ali;
e come quei velieri,
ti vien voglia di volare,
sino a quella vena poetica.
E
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Mosso dal pensiero è questo vento incerto,
fronde disinteressate accolgono il suo passaggio,
la mente va per strada in
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Ed eri bella, come un sogno arcano,
con i tuoi seni grandi, dolci pascoli
in cui pascevo libero e appagato;
con la
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Quand ses yeux changeront,
dans un autre firmament,
elle emportera avec elle,
sur ses douces ailes,
la tendresse de ton affection,
le souvenir de tes attentions,
en gravant dans ce cœur apaisé,
en ce jour léger,
ton éternel amour,
qui embaumait
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E sono lì a sistemare
immaginarie pieghe
sulla mia veste d’organza ricamata,
lì ad osservare dalle finestre aperte
i giorni senza sole e senza vento.
Lacrime danzano come stelle,
nei miei occhi,
mentre odori di profumi amati
e colori lucidi
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Orizzonti
di mestizia
come
un nero sudario
cingono
il volto sereno delle cose
turbando
dell’innocenza
che
verso l’Infinità
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| Tutto ciò che è, è nella natura,
una grande macchina
che produce la vita
e non si cura della sua sorte,
non si cura della morte.
Procede attraverso leggi
che sembrano perfette,
ma che pongono fine
a brevi vite sofferte.
Ha generato un ciclo
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| Apro gli occhi, stamani,
ma una luce accecante
mi fa subito restringere le palpebre.
Incontenibile cotanta
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Guardami ...
così l’anima riuscirò
ad accarezzarti
con lei,
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Non ci sarai
nell’armonia incalzata dei mattini
che mi regaleranno un caffè amaro
Non ci sarai
nella fretta del
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nessuno, si chiederà
dove sono adesso
avvolto nel fresco lenzuolo
ho chiuso gli occhi, aspettando di volare
nel gioco inconsueto, come marionetta appesa ai fili
mi muovevo senza scampo
tra risa sguaiate e continuo infierire
trattenevo
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Per dimenticare quelle carezze
dovrò convincere la luna
a farmi male nelle sere di Maggio
quando le nuvole sembrano argento
E il vento soffia già dolcemente
i presagi dell’Estate
mentre i ricordi consumati dal cielo
passano via, uno dopo
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Si percepiva nettamente,
lungo il viso e con la mente,
quando solitaria quella lacrima scendeva
e di riflesso l’anima appassiva
Reazione melanconica interiore,
come dicotomico subbuglio del cuore,
non aveva fretta di smarrirsi
perché la lacrima
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Ti inseguo
mentre metti al riparo
pagine d’aria fredda
con il trolley
d’un’esistenza a nolo,
e ricaccio
nei miei angoli bui
quel giro di blackjack
e quel bacio sotteso
al mio ego di burro.
Ah, fossi meno,
ti salverei
nello scrigno degli
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Passa l’amore
ha cento cavalli
mentre io
cavalli non ho,
ma ho te
bimba bruna
hai gli che mi accendono
le braccia
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E’ proprio inscindibile
questo connubio tra mente e corpo?
Quindi è malata anche la mente
che non sa governare il mio corpo tremante?
Il mio corpo che ha fame di pace
e con essa è costretto a convivere?
Non è rimasto nemmeno un brandello di
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| Un sentire d’infanzia
suggellata da cespugli
e rose gialle senza spine.
L’odore
come arabesco nella mente
come giorni ancora da
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