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♦ Thomas Rivolta | |
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| Voglia di verità
mi capiti
fra le ciglia e il sorriso,
mentre unisco
segni d’imperfezione
al tuo status
di malinconia.
Assecondo
spiriti sottopelle
fuggevoli sul viso
tra Rhythm and blues
d’una vita,
ritrovata nei mille
e più accenti del
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Stenta a fiorir
la primavera
e nel risveglio atteso
indugio
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| Città meravigliosa
orgogliosa della sua storia,
sole radioso
canzoni melodiose canti e balli,
risuanano nell’aria calda marina.
Nelle vie la vita scorre amara
luride rapine, celati agguati
sparatorie senza fine.
Quante tragedie,
lacrime
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| Quante orme impresse sulla sabbia
per le passeggiate che in riva al mare
amavi fare senza sentirti in gabbia,
all’ improvviso persone da salvare.
Se potesse parlare un piccolo granello
che s’attaccava, con leggera pressione,
ai piedi e tu pronto
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Altro non voglio
che sciogliermi
- neve sui poggi di maggio -
sulla quiete del tuo fiato
e
come radice già viva
in un
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| Uno spiraglio di luce,
un fascio con infiniti puntini,
minuscoli esseri in movimento.
Dinnanzi agli occhi, ho ancora,
il
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| Piume variopinte
sui balconi al sole
Lenzuola bianche
in stanze di dolore
Attimi di remota felicità
su ali che
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Se il cuore s’apre alla vita,
il giorno non sarà mai notte,
la notte non sarà mai scura
perché l’anima, sicura e serena,
pregna sarà di
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Sognavo tutto quello
che era possibile sognare,
forse la via per le stelle
o la grandine colorata
una cassaforte di nuvole
dove conservare
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E cosi mi hai donato baci,
appiccicosi e dolci
come zucchero filato,
mentre brividi di fuoco liquido
avanzavano,
come solitari scalatori
su per la schiena.
Mollemente si adagiava
Il desiderio,
negli innesti tra animo e viscere,
esplodendo in
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come la luna e le stelle
in una notte che non fa domande
come il vento e l’erba
che si sfiorano
ascoltando tra le dita
timide l’infinito
come il cielo ed il
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E questa è la ragione del confronto
dei corpi ben rodati alla pastura
dove arborato tu mi trovi pronto
a spingermi con tutta l’armatura
nel tuo bisogno vivo e il rendiconto
accende e innesta un’altra fioritura.
Io scendo col mio dardo
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Vecchio e inaspettato tempo,
sorridi e non ridi,
dei tempi ove vivesti dei radi sorrisi...
Guardandoci amorfi e sorridenti
sorridiamo amichevolmente
or amici e nemici di storie a mutar percorsi.
Candido pudore ad affiorar ogni ora e
bei ricordi ai
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Lei cercò nello specchio
gli sguardi perduti
e si chiese, dove finisca la luce
quando non rimbalza
non ne ha il coraggio
quando anche a interrogarla
con i propri occhi,
sguardi su sguardi
inganni su inganni
essa tace, si inabissa
dietro
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Il cuor mi s’è fermato all’improvviso
e l’anima è volata in Paradiso.
San Pietro, sempre ligio servitore,
l’ha presa e
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Il silenzio,
chiassosa preghiera
che non sempre s’ascolta,
pensiero di cose non dette.
Non crei castelli di sabbia
come in riva al mare
facevi da bimba,
la gioia, premio
di una lotteria
senza più voglie.
Non chiederai nulla
per non
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Sai dove dormono le accese stelle...?
Dentro la tasca insieme ai desideri
dame di compagnia d’un tempo.
Erano dorate le stelle
sui disegni miei di bimba
e sulla scia delle Comete
viaggiavano.
Quando le mie brame
cadevano senza farsi
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Ve spiego, testuarmente, che vor dì:
“Retorica figura, contrapposta...
er folle- acuto( nun se po’ sentì)
pe’ renne molla ‘na parola tosta.
Pe’ li Francesi, spiega la Treccani,
paradossismo, overo, ossimoro,
è contro- idea come l’arto-
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Quelle nuvole
erano solo nostre
e quando spegnevo la luce
sapevo che tu c’eri
Nascosta al respiro
che rivelava segreti di cielo
appena sussurrati
dalle ultime tracce di buio
Quelle lacrime
erano solo graffi
gocce di mare mai cadute
davvero
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Pagliuzze e schegge di pietre
e foglie e fili di paglia in superficie.
Un vagare effimero per mete
che si distruggono al tramonto.
Gli stessi
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Ci fissiamo rapiti da sconforto,
dipinti di grigio - sorriso e abbraccio -
e il rimorso, astuto fragor di lacrime,
languisce un tempo, che passa e sale...
Mi specchio negli occhi tuoi, assorto
cerco un Sol che faccia pace con il ghiaccio
che pesa
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Onda tempestosa confonde
la mente
l’urlo del vento
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E ti ricordo ancora:
in quei sospiri e gemiti d’amore;
in quelle labbra calde
dove trovavo baci e il mio respiro;
nello
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| Da qui passò il vento
piegò l’erba sui sassi
da qui era ieri, ed è domani
c’è un punto fermo al sole
uno stelo nelle mani
la meridiana nel cuore
perde la sua ombra
non sa più tornare.
Impossibile ai poeti
dare risposte
sanno solo alzare la
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| Ecco le mie tracce,
unici segni del mio passaggio,
che l’acqua presto cancella.
Vengo ogni giorno,
cerco una
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| Ho colto una rosa per te
nei prati secchi
dove spontanee crescono le lune.
Ho colto una rosa bianca
come il candore del tuo viso
quando ti sei spenta.
Ti piacevano tanto le rose
e rose erano i tuoi baci
sulla mia fronte acerba.
Adesso da quella
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| Vite perfette
in post edulcorati
nascondono vite imperfette
dietro sorrisi finti.
Dominati dell’apparenza dell’io
soli, scivoliamo nell’oblio
dove svendiamo la felicità
nascosta nella semplicità
per sorrisi dipinti
su volti colorati e
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E notte sul mondo
sulle anime in pena
sui respiri più lenti
sui pensieri strappati dal cuore
E’ notte e non
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Ed è così che camminano,
mano nella mano,
occhi che sorridono,
tra segreti bisbigliati
dietro mani ancora paffute.
In un mondo ancora in bilico
tra giochi e nuovi progetti
con la pelle che profuma di bambino,
attendono dalla vita
il miglior
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| Città di pieno respiro
seppur nella sua bolgia ci si perda ad oltranza
quando in cunicoli manca il fiato
marionette camminano con paraocchi
ognuna con i loro pensieri che solo a tarda sera
troveranno spazio per un po’ di relax
il vitto adorna il
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Ci son foschie a non diradar mai
senso d’abbandono in lascivo cuor.
Sogni nati, cresciuti fin
divenir giganti ad immensità di voli,
anima gentile e sorrisi da non poter dimenticare.
Marco l’amor ti sussurro al cuore,
pacato suono a divenir
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Ci sono giorni quando i ricordi
prepotenti, s' impossessano di te
fino a svuotarti il petto,
fino a toglierti il respiro.
Quando lacrime di sale e aceto
macchiano rughe profonde
nello squarcio dell’anima.
Ci sono giorni in cui
il niente
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Sto cercando una donna
per toccarle la mano
e sentire il respiro
di un essere umano.
Per passare una notte
di passione d’amore
e svegliarmi al mattino
con la gioia nel cuore.
E’ una vita
che trascino i miei giorni,
sempre in cerca
della
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Pur se tutto tace
e dentro non ha pace
la mente è differente
mentre in cuor sente.
Melodie sconosciute
nel vento
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| Céfiro cruzan
centelleando sus luces
las luciérnagas
y sobre las ramas de un alcornoque
cantan unas
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| C’era in un paese lontano
l’albero chiamato ligustro,
che avea rami teneri e belli
e colmi di frutti novelli.
Le foglie sue sempreverdi
nei giorni cocenti erano ombra,
i rami potean riposare
e i bei frutti ognora ammirare.
Ma un bel giorno un
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| Si prende gioco di me il tempo,
nascosto agli albori nascenti di stanche vite
che rimembrano l’esistenza.
Eccomi, a parlarti delle solitudini,
vecchie nostalgie che riaffiorano ai margini degli occhi.
Si ripresentano le ombre fredde nella nebbia
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| Filigrana mai spezzati
legano al cuor pagine del passato,
diario di ricordi... che cesellano
lo spazio del cielo e dell’anima.
Arde il fuoco dei sentimenti,
l’acqua non spegne l’ardor della fiamma,
ridona linfa alle radici e vigorosa
fioritura
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I dubbi
saranno un vento leggero
sussurrato alla luna
sulle ali di un corvo
Nessuna parola
risuonerà fra le nubi
e la sera arriverà dolcemente
col colore del tramonto
Se sentirai
le mie carezze pallide
forse una stella cadrà
fra i sogni
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Come l’onda si srotola
su una distesa verde azzurra
nel bel cielo
di una nuvola bianchissima
accarezzo
il vento odoroso dei ricordi.
Brezza sui tuoi capelli
mi saluta
e la musica nelle tue parole
scalda la mia sera
quando il sole abbrevia
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Sogni silenziosi
pensieri affollati e invadenti
cercano nei meandri cerebrali vie di fuga
scuoto le spalle curve dal peso
respiro con lentezza
ripercorro la Via della Verità
mi adagio sulla rupe del mondo...
Ascolto un rantolo acuto
quasi
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Il silenzio è un crepitio del vento,
addomesticato dagli anni
eroso dai giorni.
Scuote i pensieri questo ricordo
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Differenti
dove i canoni prevedono CATEGORIE
restiamo, oltre il confine
nella polvere dei sussidi
Siamo sintesi di quanto la natura, ci ha tolto o mai dato
e parliamo al vento, da una costellazione lontana
Dovessimo sottrarci a caselle e
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con false promesse il silenzio
ammicca nel buio
dipingendo le forme
di una notte imminente
protesa nell’ombra
la voce nascosta
nelle pieghe del tempo
risulta ingombrante
sgradevole ruvida
come la carezza del vento
sulla rena bagnata
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Chiuso qui dentro sa e non ricorda
e ottuso quanto basta
si attiene al già vissuto e lo accatasta
sapendo che col dopo non concorda
e con la voce sorda
si sente un po’ ciarliero e iconoclasta
ma quel suo fare non lo mette all’asta
sperando con il
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Essenza di vita...
...battito d’ali
percepito
in note d’amore
consumate nel sogno
distante dal mondo
Pura luce
avvolgente
coro di
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Rincorriamo
il filo dei pensieri
come fosse
un gioco di destrezza
un domino
che
in precario equilibro
verso
i cieli della Mente
cerchiamo
d’innalzare.
Ma
quando
con un’ultima tessera tra le mani
l’improbabile
piramide di
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Sogno
ad occhi aperti
fino a disperdere lo sguardo
in un orizzonte di vele
senza impigliarmi
in strascichi di reti
e nuvole increspate
di malinconia
tolgo
al tempo i pensieri spenti
come alberi
che si spogliano
in Autunno,
sciolgo i
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Julie |
05/05/2019 18:13| 729| |
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Immobile
come aria sospesa
dietro sbarre di paure
ingigantite da un immobilismo che rende poco più che morti
Oggi
alle soglie d’un domani troppo incerto
guardo indietro
troppe macerie
troppe lacerazioni ancora sanguinanti
troppe bare
anche
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| Occhi di bambino rincorrono
farfalle e aquiloni nel giardino.
Tutto sembra vicino
e nulla impossibile
al cuor danzante,
del ragazzo che sorseggia
un calice di vino
con in mano la voglia,
di rincorrer la ragazza
con disegnato sullo
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| Pensieri vagano infiniti
tra ieri oggi e domani, tra incertezze
e ricordi che silenziosamente
ti stringono in una morsa,
prigionieri del passato dove a parlare
sono debolezze del cuore.
Prigionieri di un passato che dimenticare
non fanno dolori
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Rimpianti di cose mai avute
inchiodano il tempo.
Promesse recise, eppure erano
germogli ai rami annodati.
Ma gli occhi parlavano di verità,
all’anima ben note, mentre fuori
c’era un giardino di spine e poche rose.
Non c’è sorriso di bimbo
che
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Sò un ovocito
stò aspettà,
lo spermatozoo che me feconderà.
Oh Dio! Ne stanno arivà un sacco, che paura!
Me venghino addosso, me vonno penetrà
che guera!
Sò morti n’à cifra de spermatozoi
solo uno sè sarvato
è entrato drèntro de me.
Mò so stato
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Le prime parole di maggio
dicono gli occhi
la notte, scia d’un tempo d’aprile.
Occhi ampi d’amore
mi guardi, ti
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Jim27 |
05/05/2019 16:38| 1667 |
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Il corpo mio che si invecchia l’emiciclo
indefinito lascia solchi nella carne e dal
cuore venti e canti di quel tempo il maestrale.
Sulla terra ancor vagiti nuove vite
a dar manforte allo spazio navigato,
tu che implodi sii serena ti
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Dipingo le ore di attese
quando l’alba bussa alla mia porta.
Ascolto il canto dei vetri
che chiudono porte e
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L’andrò a cercar - adesso -
dovessi oltrepassar il sole
per raggiungerle il Cuore
disperso nel tetro vuoto
di un’illusoria passione.
E la troverò se verranno
le parole che le svestiranno
l’Anima dalla malinconia
mentre per mano la condurrò
ove
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Una festa importante,
quella di maggio.
Aspettavo da tanto,
si parla solo di questo.
Un gruppo di amici,
per la danza di
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Ora nel rileggere ogni tuo pensiero
sento un suono di dolce musica
danzar come il bianco destriero
dipinto, perla incastonata di un’ ostrica
quale scrigno prezioso di segreto
inviolabile del sublime amore
con cura hai estirpato ardente roveto
che
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Va crepitando nell’aria d’estate
il fruscio del grano maturo,
e canta di giorni perduti e
soffia un caldo vento d’amore.
Ronzano le api e i calabroni
sui girasoli e i fiordalisi in festa
sfiniti dall’ultimo sole.
E rovente la terra
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