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A piccoli passi quest’essenza così immateriale, va
nonostante l’aria or mi sfugga fra le dita
come fosse sabbia nella clessidra a colmare quel vuoto
nell’ampolla di un’esistenza che si riempie di vera vita.
Cinquanta e più passi percorsi di chiassoso
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Portami ancora con te
non lasciarmi dove ogni abbaglio
non diventa poi luce
e ogni ombra non trova sbocco
nel giorno di
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Spremi le lune dai sassi
e resta nel vuoto
della sera tirata a lucido
per la fine delle stelle
Qui nel silenzio
non c’è mai posto
per le parole pronunciate
senza una lacrima
La pioggia sfiora
appena la terra
con le sue gocce di mare
rubate
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Il fruscìo del canneto
canta note d’aria e di vento_
sulle sponde del torrente
scivola
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Col fresco dell’alba
un fiume di rime,
di poeti che ascoltano
il suo gorgoglio
trasformando
il freddo dei sogni
in un fuoco che diventa
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Mi resta solamente da capire
per tacitare ogni dubbio atroce
se a queste tue parole, inopportune,
potremo almeno rimanere amici.
Poi mi travolge l’ansia, l’inquietudine;
va tutto bene, in fondo, almeno dici;
e resto in equilibrio sulla fune
delle
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E quando tutt’intorno
sa di chiasso soffocante
circumnavigo
i confini della solitudine.
Senza
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E tu ca cu sta penna ‘nguacchie ‘a vita
amara doce rappa e sapurita
me parle cu na lengua scanusciuta
ca senza d’a capi’ me da’ n’aiuto.
E tu ca sì ‘e na terra fredda assaje
m’he ditto senza di’ ca nun sta ‘o maje
e ie ca porto ‘o sole dint’a
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Quel cielo terso sul capo era solo dipinto
e la luce che seduceva lo sguardo,
poi s’era affievolita, ad ogni passo.
Dunque tutto il mondo è un deserto,
anche dove pullulano laghi e s’innalzano monti
e compaiono spiagge ridenti e si stendono
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Canto la notte, le solitarie stelle
così lontane da ogni nostro pensiero.
Mute, dall’infinito cielo, osservano,
indifferenti, il nostro passare.
Per noi, umanità dispersa
di questo piccolo sperduto mondo,
quelle notturne silenziose luci
sono lo
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in una crepa
natura trova spazio-
un
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E sento la tua voce che rimbomba
e si dischiude in un boato e scioglie;
poi ti ributti indietro e taci un poco
ma intorno
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Il sole si nasconde
ricordi sotto la polvere
non vengono
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| La donnola uccide, da sola e predatrice
con morso subitaneo alla gola.
Ma anche soggiace
sperduta, al mondo, indifesa
in mani d’aliante e d’argilla.
Vulnerabile e mai arresa,
sorretta da fiducia
la pistis del suo intuito,
un astro radiante che
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| Scrivo se mai...
ce ne fosse il bisogno
per dire e ricordare
che nessun amore...
mai muore
vado oltre le vette
della
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Ti possiedo
in questa pazzia
su questo letto ideale
la nostra ultima battaglia
è l’amore
-
e ti avvolgi a me, come il gelsomino
a profumi l’aria di nuova voce
io ora, vorrei morirti dentro, come un guerriero stanco
sentire nel tuo corpo, le
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giorni si dipanano
in geometrie ingannevoli
il maligno si cela tra le pieghe - tu
percorri lo scintillante sentiero
dove l’esistere
s’ imbeve delle
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L’alba si indugia nel rossore del sole,
la luce dorata accende cristalli di sale
assopiti a due passi dal mare...
Il mio viaggio non si è mai fermato.
Una brezza salmastra accarezza i capelli
argentati,
le mani spengono il silenzio di una
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La clemenza di una mite giornata
contornata dalla saggezza dell’aria
nella setosa armonia della nottata
non trema per una sguaiata voce lontana.
Le ultime parole siano amabili.
Danze amorose di nuvole in calore.
Al centro
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I sintomi? ... Quel giorno di Natale
che mi trovavo in casa dei parenti
per festeggiare, cosa naturale,
la mezzanotte a base di alimenti
e dopo aver mangiato e aver bevuto,
mi son sentito alquanto insonnolito,
allora, in modo fine e
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L’alba dondola sulle stelle della notte
oltre le ombre di un nuovo respiro.
È il silenzio di una strada
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E ti vedo smarrita,
nel silenzio truffatore
dell’anima spenta,
come se non ci fosse più vita
in cui credere,
né domani da vivere.
Con le parole che corrono
più dei pensieri,
nella solitudine tremenda,
come se fossi davvero sola
e la speranza
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Solitudini in punta di piedi,
in bilico camminano,
sul baratro dell’incoscienza
mentre in silenzio
la mestizia attende
il suo turno ai dadi.
Intanto rotolano a valle,
tra cumuli di macerie
e attese,
i sogni ancora non coinvolti
in astruse
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Scivola la mente
su profili immaginari
intingendo la penna
dove il pensiero sconfina nella fantasia.
C’è un mare in quegli occhi
un mare profondo
che non trova approdo
e una vela di carta che inebria d’inchiostro l’azzurro cielo.
Ci sono mani
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| A ‘na gara de poesia
a Tor Pignattara
‘na borgata a la periferia,
de Roma, vinse er più bravo.
Er secondo tutt’incazzato
pe’ fa vedè ch’era più bravo,
ar primo, je rivorse
stà domanda:
“E tu, che dei poeti
sei er più fino,
m’hai da dì:
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| Di notte stelle intorno a me
e tasti
che s’abbassano e si alzano
dando forme e simboli.
Significati?
Senza limiti e senza confini
come un concerto di Mozart.
E là sui campi
ora è giorno...
distese di grano maturo
rosseggianti di
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| Le mie vacanze
le faccio spesso,
dal Sud al Nord,
in auto e in concerto
a viaggiare
per lavoro o avventure
e dormir sotto le stelle
a cielo aperto.
E più volte mi sposto
oltre confini,
sia d’inverno
che in piena estate,
sarà che è questo
il
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La terra muta in tarda primavera
ma il sole la feconderà di più ancora
mentre un caldo vento quasi estivo
a Te mi condurrà vicino.
Fra profumati capelli di grano
ti accarezzerò il capo - piano -
incantato da riflessi - smeraldo cielo -
nei tuoi
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| Con sobrietà silente
si eleva imponente per adagiarsi
sulla parte opposta,
non si cura della sua anima di ferro rivestita di cemento.
Lo percorro tutti i giorni in lungo e in largo.
Ponte immobile che unisce rive opposte
che non si incontran
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Ha cancellato i passi
fatti insieme
lo sbadiglio muto
della memoria digitale,
tra strade franate
in un violento sisma,
di quattro mura
son rimaste le rovine,
e di una bici appena
lo scheletro spettrale,
il mare ha divorato
sabbia ed
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Saremo strani noi
che non abbiamo retto
la fatica di una vita
e il dolore di tante stelle
Saremo malati
dopo aver deluso le lune
e aver pianto cipressi
in mille cimiteri di fango
Saremo illusi
per aver cullato il mondo
quando la pioggia
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Lontani dal mondo
in un luogo appartato
visibile soltanto dal mare
annientati
nel battito sfinito
di due cuori
perduti nella complicità
delle nostre anime
tu ed io
sotto un cielo avvolgente
e paradisiaco
cerchiamo invasioni
d’
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| Splinniva a luna nni sta nuttata di Giugnu,
dava lustrura ca pariva menzujornu,
e lu celu chijnu di stiddri
cugliva dallantu na vuci di picciliddri.
U silenziu di festa e calura dava a luci
’na beddra criatura,
mentri u’ vagitu di duncizza,
vulava
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Sempre più spesso si arriva al clou
senza entusiasmo né curiosità
ché nella mente è già chiara lettura
di ciò che ancora dovrà essere scritto.
La miglior notizia è la certezza
che non ci sono più vere notizie.
Le anomalie della vita son
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E’ come magia...
...quando mi perdo
nelle note
che partoriscono
dentro di me
mondi lontani
fette di
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Le pupille cobalto
giocano isterìe
sul carisma
del ramarro che ammalia
e infingono
le tue storie d’amore
e noia.
T’affacci
stropicciata in vestaglia
nell’attico
in cui, dea,
nasci ogni notte
a raccontarmi
di amore e d’altri mondi.
E
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| E mentre spargo sulla luna
rimasugli di baci raddolciti
s’addentra il piglio
nel viale deserto
per disperdere
sorsi
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| In un negozio sito nella piazza,
al posto del normale manichino,
è apparsa una bellissima ragazza,
la quale, quando passo
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| Una donna per credo e per rispetto
hai anteposto ad ogni cosa,
hai adorato mamma, amica e sposa
distinto, dal dire sempre corretto.
Ogni donna è salita sul piedistallo
proprio così ti era stato insegnato,
educazione della nonna hai ereditato
umiltà
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| Como el infierno, tirano incendia día
y fue el despojado quien sin alivio vio,
como su vida en
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Vorrei svegliarmi
e scoprire che è stato
solo un sogno
a colorare la notte di nero
Vorrei sbagliarmi
e non essere costretto
a maledire
ogni forma di speranza
Quando il buio diventa
l’unica cosa
fra le tante ombre
che si può respirare
La
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Lievita l’alba tra le ore della notte
nel respiro di ieri il silenzio della vita.
Davanti al mare
vibrano da lontano i fuochi del cielo
affossato nel buio di una sigaretta
guardo nella galleria della mente
non ci sono parole scritte
solo gli
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Ne ha tanto proprio tanto che il furore
l’orgoglio lo confonde con l’amore
ed è così specioso del suo niente
che l’acqua se la beve alla sorgente
e fiero del suo essere pagliaccio
si accoppia con il fuoco e con il ghiaccio
felice di poterlo
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| Come Odisseo
sfioro colori
verdi e carezze mosse
che l’Imperiale Grotta
riflette e sparge.
Lento
approdo
fra garbate mani
d’un porto unico
e rispettoso
tra spiagge pallide
e Torrione ombroso.
Suggestive
rovine d’antica Villa
tra sgomento e
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Dolce sospiro
il viso solletica
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Si può peccare per eccesso e per difetto,
ubbidire ad impulsi strani ed improvvisi
raggiunger sommità per combinazioni
fortuite e fortunose. E ritrovarsi precari
in equilibrio. Ricorrere all’extrema ratio,
confondersi in un anonimo
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| L’attimo prima
racconta di notti insonni
immobile, vasto
dove scende il ricordo.
Un lungo sonno di suoni, odori
dove io, non posso dormire.
Tra queste ombre in bellezza
si enfatizzano echi sottili- fino a sazietà, lontani.
(Profumo la pelle
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| Gira, gira pure
cerca il fiore che illumina l’inverno
gira tra le note del pentagramma
per cercare la melodia del cielo
o tra le fiamme dell’Inferno
per cercare l’anello che manca all’imperfetto.
Gira, gira nel labirinto
tra l’illusione di Dio e
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E m’aspettavi, mare, a braccia aperte;
nulla d’allora sembra più cambiato!
Riguardo quest’incanto:
l’immensità che
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Poeti, poeti lasciatemi dire,
lasciatemi tra voi blasfemo.
Sarò bilancia della vostra leggiadria.
Non ruberò nulla,
non
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Un volo ampio di gabbiani
quasi l’ultimo segno
di vita
si leva maestoso
a sorpresa,
nella luce annaspante
che precede l’ora
del tramonto
spaventando compagne
messaggere
di gioiose notizie,
ansiose
di portare a termine
la loro
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| Non voglio fiori
sulla mia pelle
o nuova terra
da calpestare
ne’ calde brezze
da respirare.
Restituitemi
il bianco
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Prima di tutto, i poeti ingannano se stessi.
Ma come biasimarli, se si guardano le stelle,
e ci manca anche il respiro?
-
Le stelle, ignorano
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Apri la porta e fammi entrare
la tua fantasia mi aspetta
e il mio pensiero ti cerca
lasciati andare
ascolta le parole del cuore
il battito accelerato
e l’ansia che mi percuote
danza come ieri
offrirò le mie mani
mani tremanti, impaurite
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Reclusioni le preclusioni.
Togliere gli striscioni.
Ammiccamenti tra gli uni e gli altri.
Noi. Sempre avanti.
Direzioni.
Dove
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| Quella serenità d’un tempo
trotta veloce dentro il cuore
seminando una brillante scia
dove specchiarsi diventa normalità
rimorso prende l’ascensore
per quanto lasciato
arrampicandosi su perle d’amore
edifica ad oltranza
situazioni mai
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| Me stavo, quasi, pe’ mori’ de fame ...
lo stomaco era vòto da tre giorni
e me sentivo de gira’ la testa!
So’ entrato ar Ristorante “Roma Antica”,
me so’ seduto ar tavolino in fonno
e dopo ave’ magnato la lasagna,
la sogliola, l’abbacchio, la
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Ecco i figli,
stelle sulla terra
a colorare un cielo nuovo,
dove ogni luce ha un senso,
un suo perché.
Eccoli,
a rompere i margini del vuoto,
per colmare ogni spazio
e ogni vitalità
ancora sconosciuta.
Sì, proprio loro,
linfa di questa
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| La tua mano sinistra,
era racchiusa nella mia destra,
tremava ancora di sdegno.
Sul tuo viso si leggeva
una pace crescente,
dopo tanto affanno.
Con un sorriso felice,
rilassato e sereno,
avevi cancellato l’errore.
Mentre sul mio,
divenuto
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Angelo di pietra
io ti ricordo ancora
il tuo bacio tagliava
la bava di stella
L’ombra dalla luce
in un respiro lasciato
alla notte discesa
su un cielo di strada
Bambola di sale
io ti penso ancora
la tua bocca tremava
sul bordo
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334301 poesie trovate. In questa pagina dal n° 24601 al n° 24660.
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