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Poesie pubblicate: 361’109Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini
♦ Marcella Usai | |
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Dove ve ne andate
Volando senza la memoria
Tintinnanti dall’albero
Su terra
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Dentro un arcobaleno
a cavallo delle nuvole,
gocce di sole
brillano nell’azzurro.
Lacrime sospese nell’aria
dentro a voli toccati da sguardi,
luce che arriva distratta ed effimera
come iride in una bolla di sapone.
Guizzo di fantasia
per
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Nel silenzio
respira un nulla.
Vento senza voce,
solo lieve sibilo,
dapprima scioglie
leggero fruscio,
Che sale e sale,
come marea impetuosa
da dolci parole
cade rovinosamente
da realtà a timori,
sino a ritornare
un vuoto eco
senza più
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(la crisalide si posa
sulle dita dell’alba)
muore
l’animale resta l’entità
dell’ origine
Mente infinita
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Foglie color amarena
nella giornata buia di settembre
l’estate lontana, profumi di inverno
imminente.
I miei passi sicuri, forti
i tuoi occhi sofferenti
la tua andatura cambiata.
Mentre il cielo colorava quel viale
diretti in un luogo dove speravi
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| La poesia è una tonica pozione,
è tenebra, é prigione,
è l’eco cupo delle braci spente...
Pöeta è un fuggitivo un po’ guascone
che azzanna e mai si espone
dosando il suo veleno dolcemente.
Un tarlo è la poesia, è ribellione,
lo sgarro alla
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| A custodire la voce
sono i silenzi
il tuo corpo caldo addosso
come un tramonto
Rosso
caldo
- vibrazione e palpito -
uno sopra l’altro l’esser uno
striscia su di me fino alle labbra
cercami nel buio con le tue mani
sonda la notte
tu mi troverai.
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Un giorno trasparente, fulgido,
appare fra mille e mille giorni già vissuti,
un incanto di colori fra magiche pianure.
Traspare all’orizzonte un colle di smeraldo,
fra mille e mille fiori si infrangono colori,
profumi che inebriano il
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Dove s’inoltra il mio sentiero
c’è l’ombra antica dei tuoi passi lenti
Disgiunto cammino che porta al mare
dove
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| Se d’estate sospiravo l’ombra
tra i rami del prugno maturo
nell’ Autunno che esitante
sosta alle mia porta
ricerco la quiete dell’animo.
Le nude betulle
le zolle roride di brina
il secco fogliame
il colore dei castagneti
il silenzio
d’una
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| Vorrei sussurrare al vento
le parole che voglio dirti
e spiegarti il sentimento
che il mio cuore vuole offrirti
che ti
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| Attorcigliarsi di brunite foglie,
prezioso lascito
di passate stagioni,
dondolano e si posano
sui bordi frastagliati del tempo.
Vivido e freddo avanza,
il bianco odore della rugiada
e il vigore con cui l’inverno investe
l’ animo avvezzo
alle
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| Le mie notti
son più bianche della neve,
i miei giorni
son più vuoti del deserto,
il mio cuore
sta soffrendo da morire,
senza amore
non riesco a respirare.
M’ha lasciato su di un prato,
ma perché m’ha tanto amato?
Mi faceva divertire,
ora
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Ruvido sentore
quel silenzio,
resta
e la paura
di riascoltarne d’altri
con te,
quelli che non riesco
a chiudere per sempre.
Eccomi notte
a misurarne
con maestria di poeta
i rintocchi
e i sogni,
a dipanarne il senso
che mi attraversa
e mi
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Gli anni,
verso il confine
osservando le stelle.
come le rose cadono i petali,
volano con ali di aquile
e cadono come foglie ingiallite.
Sono
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| Quantu è bellu sintìri scurriri
jumi d’amuri nni li cori,
e l’arma ch’è du pettu
aria, focu, acqua e terra,
siminari frummentu pi arricogliri dumani
spichi gialli comu l’oru.
Spichi c’allaria fannu festa,
mentri, u suli ccu dunci
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Seguimi, avanti a te avanzerò nelle tempeste e nelle maree,
ti proteggerò e sarò calore per te nelle fredde notti
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Lascio cadere il sole,
spingo in alto la luna,
navigo con la mente
in un mare di stelle,
che mi abbracciano
nella bellezza dell’infinito,
ma sono felice solo se:
tu mi prendi per mano
e a piedi nudi mi regali
il tuo amore amore
per una
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Sei tu amata primavera
che cavalchi il tempo del mio giudizio
e nel tuo respiro
divento vento sulle onde del mare .
Quando di solitarie valli
vesti di fiori le onde di questa terra
colline che sfumano nei colori dei tramonti.
Riversa anche in
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Dentro l’amore
eravamo carezze di sole
e girasoli a guardare le stelle di te.
Dentro l’amore
eravamo - com’eri -
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Jim27 |
23/09/2019 21:27| 1615 |
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La luce che si accende interiormente
confessa a tutto il mondo d’esser mia
e sapida follia
mi avvolge come un’onda interamente.
Eretica pupilla
in grado di giacere e penetrare
con la sua voce palpita e scintilla
nel tratto più profondo del mio
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Il fuoco che avevi
sul davanzale
non mi permetteva di sognare
i tramonti d’inverno
Perché la luce era troppo
forte per consentire
ai miei occhi
di godere delle ombre
Il calore che avevi fra le cosce
contrastava con il gelo
di quella stanza
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Indicami la via
libera e vera
come quella che nel cielo
trova l’aquilone,
senza scorciatoie
senza anfratti
né orridi su dirupi.
Frantuma il lastricato,
srotola il nastro d’asfalto
sotto i miei piedi,
spalanca il cuore
su questa finestra di
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l’amore consuma
fino alle radici del vento
come una candela
nelle notti di maggio
ti prende e ti porta via con sé
come quando l’aurora
rapisce le lucciole innamorate
solo i rigagnoli di baci
permangono nei ricordi
rubati dalle stelle cadute
e
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Era così, tante cose messe assieme
forse non era niente, solo se stessa,
un’ombra agile che scivolando a ritroso
nel suo aroma era frammento di stella.
Frammento di poesia che spesso ritrovavo
nella memoria e il ritornello allegro della
canzone
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Talvolta abbiamo un viso troppo serio
intrappolato ad un pensiero triste
di cui serbiamo traccia pure quando
vinciamo ardui scogli e siamo vele,
ancora da nuovi zefiri sospinte.
Tu, pur mostrandoti distratto ed io
con una lacrima che s’inalvea
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| Anche inconsciamente,
senza cercarlo,
il pensiero di te è presente
giorno e notte e m’accompagna,
nel bene e nel male, nelle mie ore,
nel mio dolore,
nello sguardo al cielo,
mentre dormo, quando apro gli occhi
e durante le ore d’insonnia.
E mi
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| Tesoro
dall’immenso valore.
Per l’uomo grande dono,
nel Mondo dei litigi e del frastuono.
Istintività e azione
la loro religione.
e della pazienza
alcuna considerazione.
Quel suo non agire,
risorsa ardua da capire.
Continua a soffrire,
ma
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| Storia
falsa
didascalia
delle nostre vite
sovrapposta
ai fotogrammi
d’un Eterno Presente.
Diabolica
promessa di continuità
che
nel gorgo senza fondo degli Eoni
astutamente
ci attira
strappandoci
a forza
la Luce
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| Nessuna forza
può fermare il vento,
tanti ci han provato
con alte mura,
mura infuocate
da ferro e cemento
e sorvegliate
da nuvole impure.
Ma tutto ciò
non ha dato mai frutti,
ha dato al mondo
solo illusioni,
il vento incrociato
entra
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E’ ora tarda
di non lesinare sulle rughe accumulate,
di non truccarle,
ma di farle brillare,
in ogni piega,
in ogni
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Il mare di Settembre è più dolce
sembra quasi stanco delle sue onde
il mare di Settembre è più vero
rispecchia meglio il cielo, e il mio volto
tiepide giornate di fine stagione,
come sapete bene accarezzare
avete l’esperienza nella mano, non molto
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Pensieri vestiti
di nuda malinconia,
infrangono le barriere del buio,
foglie sbalzate
da un vento di parole,
tremano,
piegati da lampi
di solitudine e dolore.
E non basta la mestizia
a far da pastore
al folto gregge
di cinici ciarlieri.
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Nel bianco invernale
sono custodite le letterine
di bambini e bambine
e, la folata lancia
la redenzione all’uomo e alla
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| Dentro una bottiglia non affonda dovresti guardarla;
È carina mentre naviga ferma,
non siamo così piccini da salirci dentro,
non si sa dove va;
Il vento non la sospinge, soffiando sulle vele...
...non ne ha;
Solo la carena è come un
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| Eri piccola avevi paura di parlare
chiedere quello che desideravi
il tempo è passato e tutto è rimasto uguale
solo ora ti accorgi di quanto hai perso
.
quanto ti avevano inculcato
aveva talmente attecchito
che niente elargiva più la forza
di
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| “Se io ti parlo, èviti i miei sguardi,
non mi corteggi più come una volta,
son varie sere che ritorni tardi
e ti
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| I giorni senza mare
sono cieli d’ardesia.
Cirri con gote di gesso
vi ritraggono gli amanti.
I giorni senza mare
sono lacrime sulla falesia.
Affrettano con garbo il passo
dei romantici passanti.
I giorni senza mare
sono frasi senza
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| Salgo e scendo la scala
che mi porta nell’infinito,
entro, rovisto ed esco
dalla grandezza
e dalla nullità dell’uomo,
nell’attimo che scruto la vita
mi volto, mi piego
e vedo l’inutilità del vivere,
prego e supplico Dio,
ma sono rapito dal
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Quanto seducente è l’ultima stella
che di fine dolcezza il cuor accende;
mentre col sol la laguna s’abbella
con un chiarore che dal mar ascende.
Poi spunta fra il velo, addentro una gerla,
nell’orizzonte l’assopita perla.
E irradia ciascun stelo
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Eri lievemente
sottomessa alle nuvole
che ti prendevano
quasi d’incanto
Quando il sole sorgeva
e il giorno sognava
di vederti nuda
sotto a un velo di spine
Eri decisamente
padrona della notte
e quando le luci
si spegnevano in
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Portate amore come portaste acqua a un’assetato,
portate stima e fiducia come portaste un panino ad un’ affamato,
portate un sorriso ad irromper nella vita con ardore,
e baciatevi con affetto come fratelli...
Portate a mani giunte una preghiera
ad
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Guardami, disse la luna
mentre si specchiava nel mare,
riesco a sentire le tue sinuose forme
senza mai toccarti.
Da troppo tempo ti osservo,
seguo le tue stagioni,
I tuoi lunghi inverni
e le tue meravigliose estati.
Forse non te ne accorgi,
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Cala la sera e un altro giorno muore
e ti disegno sempre nella mente,
ma sei assente per sentire il cuore,
che geme e batte ormai più lentamente;
ti penso, stanco, e non arrivo a niente,
m’aggrappo al vuoto e poi ti cerco invano!
Sento il respiro,
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Dopo l’inutile peregrinare
avevi deciso dove issare la croce
e seppellire una perla.
Hai disegnato una mappa
dove rinvenire il sorriso
in un percorso all’indietro.
Il buio era entrato nei tuoi occhi
già da tempo, eppure non t’hanno
mai visto
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| E tornava tra le spire del tempo
per sorgere come fenice
dalle ali imbiancate
e rifletteva come luce nuova
al mio canto ritrovato.
Che dirò ora al mio cuore innamorato...
Di tacere?
Di non ascoltare più i suoi battiti?
È lama affilata
che
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| È appena entrato
come un vento caldo,
ma intenso.
Ha attraversato l’anima,
travolgendola
in una tempesta
e anche quando
ne è uscito
il cuore aveva
alterato il battito.
Più niente è
ritornato indietro,
quello prossimo
e il
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| Stagione d’oro questa
scampolo d’estate
dentro a giorni
ancora senza sera.
Amo di te
i colori bruciati
sui rami ancora vestiti,
le albe rosate
distese all’orizzonte,
le zolle accoglienti
per i semi frantumati,
la carezza morbida
dei crepuscoli
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| E ti sei mai chiesta
perché eri così bella?
Rischiarava la tua luce
la notte e le
giornate piovose
durante la stagione
della vita che illude.
Quando qualcosa mancava
la tua bellezza emanava
sospiri e arrossiva il tuo viso
ad ogni mia parola
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| Raggi di sole ancora assonnacchiati
regalano timidi sorrisi tra crocicchi, vicoli e piazzette,
si anima d’incanto il gran mercato
tra brusii di vecchi arzilli venditori.
Mosaici di frutti e verdure fresche
tappezzano scalinate di logore
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Ed è caduco
questo fiore sbocciato in autunno
vivo sulla carta come i versi di un poeta.
Il deserto è qui
in questa mente dove s’alza il calice
ed al mito si brinda pregando genuflessi.
Illustri illusioni hanno guadato frontiere
cercando solo
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| Osteggiate gli arguti gabellieri
e plasmate il domani.
Proveranno a persuadervi
sulla necessità di progettare
verdi vani, riserve,
poderi senza spini e privi d’anima.
Ed esporranno con scaltra retorica
sulla tosta realtà dei ghetti
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| Gocce di silenzi
stordite nelle nebbie
si rarefanno
cercando i profumi d’oleandro
nell’amarezza delle amnesie
che poi se ne andranno.
Ma v’è l’odore della rugiada
imprigionata dentro me
mentre il fiume scorre
aspettandoti sulle rive
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A perdifiato corro
scherzano con me le foglie
di colore
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Cassetto
che solo tu
puoi aprire,
con vecchie foto
di un fiume
che specchia una barca,
ricordo di limpide notti...
sfugge la
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| Hai radici profonde tu...
entrano nelle vene
si muovono nel buio
trovano la luce
si fanno in me silenzio.
ti sfiorerei le
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| Il momento perfetto è lontano
perduto.
...Tutti i tuoi flutti e le onde
Sopra di me sono passati...
ma ancora è mio il gesto
d’ accendere una lampada e il giorno
mia la carezza al cane
il tenero scavare carne e terra
e la trasparenza delle
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| Negli anni giovanili
Il nostro amore
era pieno di vigore,
si ornava di monili.
Ora nella età matura
Il nostro stare insieme
È quello che più ci preme
Ché la solitudine ci fa paura.
Ma non è solo quella la natura
Insieme abbiamo raggiunto ogni
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Non riconosco
più la mia anima.
È lacerata
dal silenzio assordante
che mi scorre nelle vene.
Ho pura
della mia stessa ombra.
Sono
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Entrò nella mia stanza all’improvviso!
Indosso, una pelliccia di valore,
il trucco, leggerissimo, sul viso,
e sotto ... tutta nuda! Che splendore!
Si fece più vicina, accanto al letto,
si tolse la pelliccia, lentamente ...
un fisico impeccabile,
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334265 poesie trovate. In questa pagina dal n° 22561 al n° 22620.
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