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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’099Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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La pelle mi è gradita
solo a piccoli spicchi
e se spremendo il cuore
ritroverò l’uva dei sogni
Allora saprò di amarti
- magari a tratti -
come la nebbia quando
accarezza la terra
Al mattino e solo allora
prima di svanire
nella luce del
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Se rimani con me,
saprò cullare il tuo cuore,
tra un respiro lieve
e il singhiozzo di un pianto.
Se rimani con me,
saprai ascoltare pensieri senza parole,
perché ti amo e non so dire
se non in sentieri disegnati
tra pensieri impetuosi.
Nascosto
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L’amore,
profumo del nostro giardino,
colore che illumina il sorriso,
è un lampo di luce...
Sole ambrato diventa il primo bacio.
Le farfalle battono le ali come applauso
alla nuova melodia,
il sospiro attraversa il cielo e
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| Anelo quel paesaggio,
che con gran lentezza porta al mare,
nella speranze d’ammirare vele
dai fantastici colori,
dalle forme morbide.
Rincorrono se stesse, a un passo dall’orizzonte,
un vero arcobaleno,
come i sogni dell’umanità.
Respiro forte
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Auguri a cinque stelle
con il Natale in groppa alla cometa
di Erode re pentito e perdonato
nel dare agli innocenti il
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S’ode, da un lontano rio
ancora più dolce la neve
ora acqua e scende lieve
scivola dal monte, verso la valle
nel silenzioso viaggio al sole
e quiete l’accoglie, prima del lago
e dopo del mare
nel passaggio del tempo
ora s’incurva ora si
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In un angolo esposto al segreto
si nasconde la proferita parola.
Ingiuria.
La lontananza dalla vita
alimenta l’incredulità
che affiora nella testa.
E’ una bufera di sabbia desertica
che nasconde e, mai si accontenta
di quel che è,
o di quello
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| In un libro impolverato e di oro ornato
ho trovato un racconto d’amor
La Vita si svolgeva in un Tempo d’Eternità
la sorgente era il cuore
la Verità che nasceva!
Un giorno datato 25 Dicembre
appave nell’Universo senza pensarci
ogni dove le luci
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| La pace, non vince
la guerra, non perde
la mia vita, è nel buio,
albe e tramonti, sono uguali
la mia preghiera, si inceppa
al dolore, non ci penso
strade nuove, non ne conosco
la terra mi è madre, ma è confusa
una croce brilla, nella mia notte
un
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E la gente corre, corre.
Corre felice,
gli occhi brillano
come luci colorate
e di sta croce, nemmeno l’ombra.
Nessuna preghiera.
Né un mantello per coprire
chi di freddo vive
chi fa della sua coltre un cartone.
Né un sorriso per quel
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Quelli
che vanno in amore spesso
hanno cristalli negli occhi
e mai paura di avere lacrime.
Quelli
che vanno in amore spesso,
arrampicano sogni sulle punte dei tacchi
e sembrano aggrappati alle stelle.
Quelli
che vanno in amore
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Italia |
25/12/2019 09:19 | 1606 |
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La peculiarità
che meramente stimola la mia
invidia è
la leggiadria che
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Sotto albe rosate
paradisiache isole verdeggianti,
vorrei destarmi.
Camminare vicino
bianche onde spumose del mare,
senza bagnarmi i piedi.
Sentire il vento penetrare nei miei capelli
alitare sulla pelle
sussurrare all’orecchio
dolci
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Abbraccio il nascer
di un fatal disegno
miglior d’ogni cosa.
Accade tutto per un caso,
un secondo, un faro,
luce fulgente d’una matita.
Ancestral sostanza
d’un graffito tra le dita,
prende forma preziosa
l’arte d’uno scritto
e perla
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Arriva Natale,
il mondo è diviso,
la pace è in affanno
e manca il sorriso!
I sogni d’un tempo
si sono
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Così nel gelido e festoso cammino
ameno risuona un campanellino...
diaccio è quell’uomo vestito di rosso,
perché è assai fatuo il foco a ridosso.
Il gelo già strina in sta’ candida notte
s’addensa sin fiato come nuvole a frotte.
Al mondo sorride
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Vivì |
24/12/2016 12:16| 1521| |
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Un sorriso di stelle
macchia il mio cielo.
Lontane esistenze
per me così fragile,
che persisto e fatico
tra i mille e mille respiri
e mani che sorreggono il pensiero.
Un sorriso basta sempre,
si appoggia e solca dentro,
illumina le perdute
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mi baciò la stretta morsa del ragno
sulla piccola mano e gracile infantile
mi fece così male da farmi nascere
schiavo di ubbie viscerali
vissi racchiuso come pugni sigillati
la tela si aggrovigliò al cuore mio
soffocando le aspirazioni
fino a
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Mi hai regalato il silenzio
avvolto in un lembo
di seta graffiata
dal vento di questi giorni
E nel cielo c’è appena
il tempo di qualche nuvola
sparita improvvisamente
prima del tramonto
Mi hai donato il buio
incartato con l’amore
di qualche
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Si secca
anche l’ultima sfera di vischio
senza arrivare al nuovo anno.
Di neve il sangue dentro le vene
mentre l’asfalto entra nei polmoni.
Tante parole avvolgono il corpo
steso al ghiaccio di una panca vuota.
Il silenzio scivola dentro
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La vecchiezza del mondo
sgretola le montagne
antichi fondali
sospinti
nel tempo infinito
sino al punto più alto del cielo.
Si eccitano le pietre
nell’acqua lussuriosa
del torrente
che addolcisce spigoli
e crea pertugi.
Il
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Qui qualcosa manca ma non so cosa sia,
credevo sarebbe mancato il sorriso
ma no, sorrido ancora,
sorrisi amari talvolta
ma anche sorrisi di gioia.
ho immaginato
sarebbe mancata la musica,
ma la musica persiste,
la sento ancora
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| Corri al fuoco, smuovi attizza!
Ci vuol legna, un po’ di frasche!
Dai, si spegne, soffia, presto!
Troppo fumo ah, non riesco,
brucian gli occhi e non s’accende! ...
Di giornale un po’ di carta
mai si trova quando serve.
Ma che freddo, c’è
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| Gronda la luse su le strade,
fiorisse rosàre de lanpadine,
se ilumina i oci, se piega i zenoci,
rumando nel cor par catar l’orassion
e coesta coa’n la ven, l’è confusa,
no’ l’è ciàra o picolo Gesù,
che te ne goardi, che te ne ‘scolti.
Fin a ieri,
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| Come un cane
che ha bisogno di annusare
perso tra la gente
e un vento ostile
osservo foglie di neve
e agglomerati di ipocrisia
che luccicano sugli alberi di Natale
nel frontespizio di speranza
senza poesia.
Come un cane
che ha bisogno di
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| Struscia struscia fai risplendere quello che nel cuore soffre
nessuno potrà mai invadere né immaginare
quanto per la testa passa
tra quelle mura dove un vagito ha fatto la sua comparsa
non brilleranno armi né effusioni
solo ricordi potranno
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| Avevo un amico
ma un giorno è sparito!
Avevo una moglie
però m’ha tradito!
Eppure son stato
un bravo marito,
l’inganno di lei
m’ha proprio ferito!
Avevo un negozio
purtroppo è fallito,
adesso sto a terra
mi sento finito!
In questo
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| Immagino nel buio la luce dei tuoi occhi
e in quel mio cercarti il perderti .
Non bastano le parole a far di noi il nulla
nel tuono il vento è un onda d’infinito
forse la morte è un verso d’amore davanti a Dio .
In questo viale le malinconie si
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| Quando
il giorno sulla Terra
volge alla fine
e
il sonno della mia coscienza
al sogno
stancamente
lascia il posto
tra
quei giardini odorosi
che
questo mondo
ad infiniti altri collegano
risvegliarmi
vorrei.
Là
dove
il limpido fiume
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No, non siamo mai stati insieme
neanche quando
mi dicevi parole di miele
e le stelle mi parlavano di te
No, non ci siamo mai amati
anche se le notti
non finivano all’alba
ma con le tue labbra dischiuse
E se mi prendevi per mano
la strada si
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Oh fra tenere mani lieta posai
e di quel dolce cullar riposai a
deliziar dei tuoi sorrisi e
quando piangevo pian piano
gli occhi m’asciugavi...
Nonno dalle mani fredde e
il cuore caldo, nelle tue braccia
feci placido riposo...
Nonno a
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| Vi è nominato sempre un sostituto
e a volte un altro aggiunto,
ma il primo che sta a far se tutto è fermo?
Processo, qui ci vuol, vero processo
che faccia funzionar giustizia vera!...
”Fesso chi legge!” è scritto su di un muro,
ma legge è
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La nostalgia di lei mi rugge in petto,
spezzando il cuore e non mi dà mai pace
ché un vento freddo soffia dentro e tace
ogni respiro che raggela il letto
di quest’alcova un tempo dolce tetto.
È spento il fuoco or senza fiamma e brace;
giunge la
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Volge al venir
la stella natia
ambascia d’un Novello Divenir
ch’allontanerà cosa ria
Ecco, sì, giunge
da astri lontani
e i nostri cuori raggiunge
ad allontanar i pensieri vani
Su d’una rotta stalla
accesa si posa
è una raggiosa sfera di
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Il tempo che passa
crea ombre e tenebre,
la mente mia vive nell’oscuro
che il sole non ha bruciato.
Con le mie forze
cercando la luce,
evito i troni cadenti,
mi siedo e aspetto
che passi la storia
e che questa approvi
tutte le mie
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Tra i nodi della storia
riappare la cometa
che i Magi dirigeva
a conquistar la meta
in Palestina terra
colonia americana
che allora apparteneva
all’aquila romana.
Il divo imperatore
volendo assai contare
riunì tutta la gente
di là di qua del
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Voglia
di abbracci
trasformati in pazzia,
punti esclamativi
di una vita
di pane masticato
alla periferia
dell’impero.
Confusione
tra fuochi e spari
tra un amore e il furore,
felicità di scarto
cantata
negli anfratti del porto.
Scatole
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Quel senso di appartenenza alla vita e
quando questa tenta di sfuggire
ogni giorno si fa più forte
avvisaglie che fanno pensare
confermando il pensiero
che da tempo ha preso piede
quel destino al quale niente si può fare
se non prenderlo per
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| Tornano le voci,
come scintille di stelle
cadono sui pensieri che prendono fuoco
Arde la nostalgia
e brucia vigorosa i ricordi di infanzia
e gli affetti mancati
Devastanti attimi passati guardando le stelle
incupite da nuvole grevi,
appese
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| Parlo gli stilemi del silenzio
so cosa vorrei dirti
e tu già conosci ogni parola.
I sogni galleggiano
fra i tuoi pensieri
e le mie rare allegrie.
Non ti lascerò camminare da solo
ti seguirò standoti accanto
senza tenerti per mano
con gli occhi
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| “Questo è l’ultimo Natale
che noi due passiamo insieme,
tu lo sai c’ho un brutto male
e non c’è nessuna speme!
L’anno
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come vorrei
tornare indietro con gli anni
tornare ad essere nelle tue braccia
fantastica poesia
la mia e la tua
Come vorrei
sentire un unico abbraccio
i tuoi baci
le tue carezze.
Stringo un cuscino
e sento il tuo calore,
troppo lontano il
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Natale,
festa del denaro
nel giorno che il Re
è nato povero,
in una capanna.
Sento la mia vita
che mi condanna,
ma io grido, tutto l’amore
che ho per l’uomo,
anche se ho le mani colme:
di dolci, di giochi.
Una cappa di luce
vedo e sento
che
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I notturni che si amano
si incontrano senza fretta
mentre la seta nera
scivola giù dolcemente
I notturni che si amano
non hanno vergogna
di baciarsi per strada
mentre la gente sfodera
Sguardi di sdegno
per quelle lingue intrecciate
e per le
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Non so più scrivere “D’amore”,
l’innamoramento gioco di tormento,
percorre una strada diversa dalla mia,
preghiera del primo mattino,
entri nel mio cuore tornato bambino...
Non voglio più scrivere “D’amore”.
Il passato,
straziato da pianti
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E’ Natale e Angeli cantano in gloria a
Gesù nostro Messia.
Abete, agrifogli e bacche rosse ad allestir le case
e le vetrine tanti doni ad attender il padrone.
Natale a brividi di pelle
un sospirar di vento ad annunciar l’evento.
Nasce Gesù e
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oltrepassai vari risvegli
attraversando il mare impetuoso
dove trovai l’essenzialità
riposta nell’illuminazione dell’io sono
rinunciai a me stesso
come un eremita racchiuso nel golgota
capace di sentirmi estraneo
alle ombre sperdute nel
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Sono il mio guerrafondaio
che fa a botte internamente...
il mio assiduo macellaio
che bastona follemente...
porto addosso strazio e danno
per mia intera sussistenza.
Quel che accusa il mio malanno
con furore e con veemenza
è un conflitto in me
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Cade silenziosa tra le fronde
supina si pone al suo arrivo
par schiaffeggiare quell’inerme ramo
nell’insinuo leggiadro e felino.
Par lacrima scesa dal cielo
cristalli di luce a bagnare il viso
lembi di cercata speme
tra le foglie a sigillar gli
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Sminuzzate nelle trepidazioni delle suppliche
fatalità e urgenze schizzano velocemente.
Pagine
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Nevica
s’imbianca la notte
negli occhi i sogni affondano
nei passi delle fiabe .
Anche se non ti vedo
sento nel tuo camminare
la solitudine rapita dal tempo
quando il sole è un muto raggio di luce
nelle stagioni di fiori bianchi e rose mai
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Hai sempre paura di fare tardi
eppure l’orologio non è il tuo peggior nemico
datti una regolata la fretta a volte è deleteria
pondera in tempo sì però non esagerare
ascolta chi ti vuole bene e niente fa per sé
in ogni occasione il risultato sarà
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“Si tratta di una frivola scommessa,
dovrei baciarla qui davanti a loro,
la prego s’avvicini con la bocca,
ne va del mio
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Rigida sulla cattedra
impartiva ordini:
"In piedi"gridava,
prima che volasse un ceffone;
senza batter ciglio,
il malaugurato incassava!
Bastava un errore,
lei bacchettava,
a suon di strida
e colpi ben assodati,
stirava bene i
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Se sei quella che stavo aspettando
allora saprai già
che non amo il mattino
e la sua fretta piena di luce
Se avrai voglia di amarmi
allora non avrai parole
da pronunciare nel giorno
ed attenderai il buio della notte
Per spendere carezze
e
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Assorbito di profumi e tepori
seguo un tappeto macchiato di luna
per vedere sfogliare, senza un lamento,
le amare bacche delle rose nel fango.
Le tue braccia di roveri antiche
scoprono nidi di usignoli e tristezza
dolenti spettri di luce appassita
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Ti ascolto vento
furtivo tra le fessure.
Non urli. Mugoli.
Quasi un lamento.
Ti ascolto vento
sprofondato nel rosso
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Non d’ improvviso ma d’impeto
l’incalzare del tempo
mi spinge all’ultima meta
e muto il girar del Sole
m’accompagna
con monotona cadenza.
Le melodie a cui prestavo orecchie sorde
incalzano il mio animo,
dolci compagne dell’ultima rupe
da cui
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Per illuminar il mar
del nostro appuntamento
si accese la luce del Big Bang
dal nulla alcuno dell’anno più antico.
Il Sol con la Luna
iniziaron a muover
i color del bel ciel
e a schiarir il futuro momento...
Il bacio esplose
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Seguo il tuo respiro
amo il profumo che hai
misuro i tuoi passi
sono nella tua ombra.
Ti voglio, aspetto solo
che ti volti e ti fermi,
ho con me le luci
tutte quelle della città
e la notte è sparita,
siamo già nell’alba,
l’alba di un nuovo
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334255 poesie trovate. In questa pagina dal n° 20881 al n° 20940.
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