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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’096Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Il tempo di un sorriso
Macerarsi l’animo nel dubbio.
Mille motivi
impongono prudenza,
notti insonni precedono
giorni vissuti a tentoni.
Sfidare
l’equilibrio di un mondo,
mettere in gioco
certezze ristagnanti,
combattere
battaglie già
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L’uomo stolto non ha memoria
bensì basti un po’ di storia
a ricordar che si sarebbe annientato
con l’uranio in ogni guerra qualor usato.
Ove molti ora lo sono a detener
lui non puo’ la miccia innescare
fra popoli governati in polveriere
- non in
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Che forse l’azzurro
fosse caduto dal cielo
non saprei dire onestamente.
Che forse il cielo
avesse pianto pigmenti sanguinei, contornando l’universo
instaurando così l’eclissi del sole: probabile.
Quello che posso dire
è, che ogni giorno l’aurora
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| Lo senti il lamento del vivere
l’ingiustizia, il peso del vuoto
e la pallida luce
che istante dopo istante
nella sua spietatezza ci
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Qualcosa di fatato la pervade
allorché ciliegi di tele grigie
la nebbia vela, con melodie rade
avvolge giorni di lentezze
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Brina dell’anima,
unione d’impronte,
organza di vita,
nubi silenti .
Come fiumi smeraldi,
onde d’inchiostro,
mandano, in pegno dell’amicizia,
piume d’angelo e
lembi di parole.
Enti invisibili,
ancestrali risvolti,
nati dentro
navi
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Quel pensiero che nella mente non trova pace
si riaffaccia quando il rimorso prende il sopravvento
senza comprendere esattamente quelle parole che sfuggono
un richiamo al quale non hai saputo rispondere
o almeno così hai creduto
troppo grande quel
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T’invidio donna, sempre corteggiata
dall’uomo affascinato dal tuo stile,
ti senti bella, gaia ed ammirata
per il tuo viver classico e gentile.
T’invidio uccello, perché puoi volare
felice tra le nuvole, sui tetti
e sfiori l’onde placide del
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Ha tuonato il cielo
sconvolgendo i passi frastagliati di una fitta radura.
Che sgomento,
ritrovarsi lividi e pesti di oscure tenebre!
Ha tuonato l’eco di un urlo lanciato al vento,
tra lamine d’argento che cadono ai piedi della terra.
Spezzati arti
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| -Simìna amuri-
me patri mi dicia
quannu eru nica
-po essiri ca crisci
anchi si ci voli fatica.
Unn’è facili
vuliri beni a tutti
pirdunari e aggiustari
rapporti rutti.
Ma si lu sintimentu
ca ni ‘nzignà nostru Signuri
lu mittissimu
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| Sovente non sappiamo a chi lasciamo
il ricordo di noi più esatto e forte:
spesso non è a chi bene conosciamo
e dal quale distanze sono corte;
le tante volte che lo frequentiamo
rischiano di socchiudere le porte
ai difetti ed ai pregi che noi
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| L’amore è uno strano respiro
viaggia nell’infinito di uno sguardo
tra cieli di glicini e roseti senza spine
nel continuo parlare dei
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Sarai come le altre
che mi hanno lasciato sogni
solo per spegnere
le stelle al mattino
Mi darai qualche bacio
per poi pentirti
e soffiare il vento dell’addio
prima che il tramonto
Dia le sue carezze alla sera
e prima che giunga
la notte con
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Oh a fior di pelle scrissi milioni di parole che
il cuore disperse e furon lettere su lettere a ripeterle.
Scrivesti d’amor che amor decanti ad
immemore saggezza ad arricchir gaiezza...
Scrivei e nessun lesse
fosti un uragano a dettar
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| Ti sto scrivendo nel silenzio,
sopra un tavolo di vetro,
ti sto raccontando la mia storia
vecchia, logora e
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| E quando l’ultima vela
abbraccia il vento di levante
solo il grido d’amore
dei gabbiani desolati
rimane sospeso nell’aria
a fare da eco
a qualche scampolo di antica memoria...
Ricordi mai sopiti
di estati già lontane
rumoreggiano superstiti
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| Credo di sapere
d’avere uno spirito d’Aprile;
d’inverno, no: senza rose gialle, Gennaio
né il nettare per colibrì, margherite.
E non cade la neve, solo righi di notte
sull’oggi che di ieri ha qualcosa
d’alberi freddi e memorie.
L’inizio non sveste
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Lia |
07/01/2020 20:30 | 779 |
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Nel tuo chiaror attenderò mattina
con occhi aperti a sognar
se stanotte t’avrò vicina
regina d’ogni poetar!
Te ne avrò da raccontare
non ti farò annoiare
e pur senza voce
m’infonderai pace.
Sarà magia tua luce
ove poesia adduce
mentre d’ella mi
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Parlami dell’amore
a notte fonda
quando le stelle tutte
si mettono alla finestra
per ascoltarti,
e mentre io voglio amarti
fatti raggio dell’infinito
e là sui prati della luce,
in un una culla della luna
sarai la scintilla
che fa
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La notte le rose
colorano i sogni
resi grigi
dalla tua non presenza,
il mare
aspetta t’immerga
per sentire il profumo
che emana il tuo corpo,
e dare sapore di sale
alle labbra.
Una rosa
resta una rosa
i petali daranno colore,
ma la polvere
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grovigli di contraddizioni
è l ‘animo mio
nelle sue fragilità
ho ritrovato la forza
di un fanciullo appena nato
dal ventre amoroso della mia donna
ho vissuto mi ha partorito
nella sofferenza amandomi
con le tenerezze dolci
di una creatura
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Si dissolve nell’ombra del mistero
la flebile luce di un antico pensiero.
Boato di guerra, un ricordo che torna a galla,
mi paralizza, mi distoglie dal presente,
mi tortura e consola nello stesso istante.
E dinanzi al mare d’inverno
con l’iconica
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Viver del tempo
l’attimo e il secondo,
in comunione
oltre i limpidi orizzonti,
creder alla magia
della parola che
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Ora ti offrirei il mio petto per dormire
come un cuscino
e sentiresti ogni battito
simile al
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Frammenti di memoria la mia vita
che in mille pezzi, come specchio infranto,
si spegne in breve soffio ormai smarrita,
in quei frantumi, in un dirotto pianto.
Fugge il pensiero al vento dei ricordi;
tutto m’appare nel mistero avvolto;
si perde la
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Portami nel cuore
è li che mi troverai
- sempre -
in quelle albe stanche
grigie di pioggia e dubbi
in quelle
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Trasparenza
Un guizzo improvviso
e, dagli spigoli marcati dei sentimenti
rasserenarsi di quella chiarezza
interrotta da una quantità
d’immagini dell’anima
dalla profondità dell’abbandono.
Solo gli astri
limpidi e lucenti
sanno se il tempo che
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Oggi è il primo martedì dell’anno
qualcosa si dovrebbe muovere
almeno così hanno anticipato
uno scritto d’ingresso alla nuova stagione ci aspettiamo
novità e sorprese incuriosiscono
speriamo di non rimanere male nell’andare oltre
l’attesa ha
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La chiesa era gremita di invitati,
gli sposi, i testimoni ai loro fianchi,
gli amici, i genitori emozionati
ed i parenti
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| Ci sono parole che ci portiamo
dietro fin da bambini,
che all’epoca non
abbiamo neppure capito
ma che ci hanno condizionato.
Ci sono parole ad
alta voce pronunciate
e quelle appena sussurrate,
ci sono i pensieri
quasi senza parole
e le
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| Il profumo dell’inverno è il mandarino
col suo sprizzo pungente e frizzantino,
pulisce la bocca dopo un lauto pasto
e tu ti sentirai a posto!
Il mandarino è il re del giardino,
che in inverno dona frutti
e accontenta tutti.
Spicchi di sole
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| Troppe volte
ho calcato
i sentieri della mente
perdendo
ogni speranza
all’approssimarsi della Notte.
Sopraffatto
dalla complessità della Vita
che
in sterili discordanze
inesorabilmente
si mutava.
Come
non chiedersi
allora
cosa avrebbe
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| Candidi moti d’anima
muovono ondeggiando
un cielo di acquamarina.
Smeraldini moti di sensi
avanzano vibranti
un mare
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| Augurar fortuna,
come ogni anno è abitudine,
si spera che l’inseguito sogno possa realizzarsi.
Col passar degli anni, soltanto ora, si capisce, che lavorare sodo è fortuna vera,
fermamente credere per poi ottenere.
Tesoro hai già con te
se nel
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Il buio ha dimenticato
ma non io
e sarò il corvo nero
sulla tua spalla levigata
Dall’ombra dei sogni
e sarò la tua ira
forgiata dal dolore
del tempo inesorabile
Il buio ti ha accarezzata
ma non io
ed ancora tremo
il primo graffio di
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| Palpita il cuore davanti quei colori
che ricordano anni andati,
riflessi rossi e taglio sbarazzino.
Mi sono innamorato a prima vista
la cotta è ancora calda.
Non ci sarà rimedio
non me lo permette affatto
facendomi musetto se si sente
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| Una ne cadde
e lei con noncuranza
in mano la rigira pensierosa.
Irrigidita e grave osserva
poi silenziosa gira intorno
all’all’albero agghindato contemplando:
Ben altre sfere in vita sua ricorda
che vere ha conosciute ben rigonfie
ben
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| Miserere Domine,
miserere.
Vedesti
una foglia vagare,
e non tornare...
Una sola cosa
ti chiedo:
ferma, ti
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E quest’anno a doppio venti
sarà quello dei portenti
se tu amico lo consenti
nel dar fede ai giuramenti.
Doppio venti al tuo servizio
per legare un altro sfizio
questo tempo surrettizio
tra pensione e vitalizio.
Venti e venti un caldo
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E intanto il tempo passa, scende la sabbia nella clessidra.
Crudele e inarrestabile morire dei giorni...
Le maree che si ripetono a intervalli regolari
il punto più in alto del sole, e quel silenzio che brucia
passo dopo passo senza lasciare
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Se fosse vero che la nostra vita
su questa terra è solo un lacrimare,
mentre al di là ci attende colorita
valle, ritornerebbe a palpitare
il cuore, nel vedere nuovamente,
del viso mai scordato, quell’incanto
e stringerei il suo corpo
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Io spero di non ritornar dove giammai
il tempo mio fu un leggero brusio della vita
quando di speranza gravava nel cuore l’amore.
Laddove i miei sospiri si fusero nel lacrimar della morte
come di ogni sorte ognuno non aspetta
che sia proprio fuori
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forse è un caso
questo silenzio di anime
annebbia la luce
scorpora i colori
in un grigio di pietra
resta appeso
alla porta di casa
raffredda fiati
gela le ossa
maledetto inverno
affossato nella nebbia
di labbra e di voci
forse è un
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Vaga
la tua idea
di sedurre la luna
e pena
quello sguardo di pietra,
contorno
dei tuoi occhi di freddo.
Chi ricorda
nel rivivere i giorni,
quanto patire
è stato prezzo
di volontà d’amare
contro i venti
e il cielo?
E quale sogno
s’è
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Se potessi calpestare il cielo
lascerei le orme sulle nuvole
e lì inchiodato
anche il mio mistero
di un domani senza pioggia.
Se potessi aggrapparmi alle stelle
così come giornalmente
m’inerpico sui muri
resterei in equilibrio
come un giglio
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Ti racconto, di quell’arrivo
che si annunciava sul binario
l’emozione che l’attimo non sa dove versare
la striscia
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A tarda sera, il vento
ha fatto le prove,
leggero sui violini
per accompagnarci
in una notte d’amore
tutta speciale,
ed ora sale alto
il desiderio
in questa notte fonda,
Il silenzio
è solo accarezzato
dalla lentissima
e sussurrata
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In quello spazio indefinito
tra la notte e il giorno,
ho scritto una lettera d’amore.
Inebriata dal caldo profumo di vita
che impetuosa avanza e scorre.
Sensi in fuga,
tra i resti sparpagliati dell’anima,
casti brividi,
emozioni come fuochi
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| Sguardi severi intimorivano creste di sale
sollevate da un vento che sibila
intonando nenie in un silenzio iniquo
Stava a riva
aspettando una barca che lo portasse lontano
in cerca di solitudine a mutare pensieri
Dei passi le suole svelavano
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| Spegni tutto non si può andare avanti così
la corrente elettrica costa non essere insofferente
a chi dintorno ce la mette tutta
onde farti vivere al meglio
l’amore si vede dalle piccole cose
i baci a volte sono falsi
solo dopo ci accorgiamo di
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| Estate piena, caldo a viva pelle,
il sonno è assente, in piedi sul balcone
ammiro il cielo saturo di stelle,
la luna chiara stimola emozione.
E’ mezzanotte, nel palazzo incontro
c’è una finestra con la luce accesa
e vedo che all’interno c’è uno
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| E’ tornata anche quest’anno
col suo carico di doni
la vecchina più famosa
e pur sempre generosa.
Ha però cambiato rotta
diventando più moderna,
un aereo ha noleggiato
e sul mare ha poi volato.
Di barconi il mare pieno
da lassù ha poi
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| il polline dei sogni sono vacui
come la forma della follia
insinuata nei dormiveglia dei silenzi
i poeti lavorano nell’inquieta notte
priva d’ispirazione lunare
le filastrocche di campane indigene
si rinnovano ogni volta
che le farfalle
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Lasciami chiudere la finestra
ho esposto il drappo nero
e troppe foglie morte
sulle mensole del mio male
Lasciami andare via
sulla pelle ho ancora ferite
e l’aria tesa dell’inverno
non aiuta a guarire il respiro
Vivo ancora di queste
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Senza parlare
ti ho guardata a sud
per scegliere la strada azzurra,
azzurro il mare a sinistra
ed i desideri
da
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Jim27 |
05/01/2020 21:37| 1512 |
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Tu befana sei la gioia dei bambini
e di notte pian piano scendi nei camini...
Con scopa e sacco fai il giro del palazzo,
sei attesa ed amata.
Befana mia Befana tanti anni or tu hai
hai le scarpe tutte rotte e sullo scialle hai le toppe
ed ogni
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Grida pensieri scarmigliati
questo cielo imperioso,
mi ricorda certe intemperanze
mi sovviene la volubilità dei giorni
e certi ripetuti momenti
vissuti con altri animi,
sospirati e forse cancellati.
Quanti passi calpestati sotto i piedi?
Quante
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| È troppo buio il cielo stasera
senza le stesse stelle di quell’era
in cui bastava un solo abbraccio
a ridar pur infine coraggio.
Pochi soldi ma tanti sogni
d’appender alla ringhiera
nei balconi accesi a cena:
- Chissà se uno vola e si avvera!
Non
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| Reazion d’un brivido
trasforma il calice in noi
e la trama eterea d’una chimica.
Assetato d’amor
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Fuori la nebbia ha avvolto tutto
questa mattina,
e io vorrei solo restare
qui, appoggiato alla finestra
solo con me stesso
a scrivere le mie poesie
a nessuno
e mi basta così il momento
l’anno che sta finendo
l’intera vita.
-
Poi, poche
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334252 poesie trovate. In questa pagina dal n° 20641 al n° 20700.
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