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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’086Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Continuerà a pensarti
come ad una rosa,
i suoi pensieri,
appartengono ad un altra
ma lei come il cielo
tutto sovrasta...
tu sei la sua rosa
se così non fosse
saresti una qualunque erba,
senza bisogno
di carezze
per spargere amore
con il
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Non ho più memoria
del prendere sonno accanto a te
sotto le tue ciglia piegate
ascoltare i tuoi respiri
frantumare la tua incompiuta bolla
dove la notte si muoveva
brace mai spenta
sotto la cenere dei giorni.
Non ho più memoria
del mio canto
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Forse c’è abbastanza cielo su questi prati
dove potremmo far l’amore
giorni e giorni, danzando
con le frenesie vestite di follie
che sanno di teneri romanzi d’appendice.
La brezza marina soffiò via la battigia
fra le conchiglie velate di
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Di sterpi e rovi
si va coprendo ora
questa nostra terra
che già fu
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Resti invisibile carezza
nel refolo di vento al mattino
un odore, da lontano
da un fiore aperto
chissà dove
e una farfalla esita
non sa che fare
si confonde con il sogno
vi entra, con le sua fragili ali
resti, nel mosso silenzio
degli alberi,
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Là ove il cielo riposa
lacrime a bagnare il sole
lampi di memoria accarezzano
una vista sperduta all’orizzonte.
Sabbia lambita dal mare
uno sguardo, tanti ricordi
si dissolve nel silenzio il respiro
mentre dalle labbra sillabe
fuoriescono nel
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Quando guidi
il sole si fa lama
trafigge gli occhi
occultando ogni visuale.
Chirurgico metallico
brucia
abbagliante di pizzicotti sulle guance
riscalda la piaga del cammino.
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Riassorbita, scaraventata
nell’incantesimo di maglio
trasudi in
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Al primo chiarore dell’alba
dalla finestra filtra sottile
una luce gialla .Dipinge
un Hokusai .
Le verdi conifere si stagliano
verso un cielo azzurro
dove galleggiano
nuvole grigie
e gli uccelli
tagliano l’orizzonte
verso sud.
Magia di
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Mi trema la carne
solo a sentir la tua voce...
Brividi che infiammano
e ardono come fiamma lenta
ma inesorabile...
Il
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Il comandante era leggenda.
Generose le sue messi.
Lenti e calcolati battiti avea di ciglia a solcare
campi di cieli immoti, disseminati di vuoti
d'aria a singhiozzi sparsi
simili a rimorsi, sulla tela dei sogni.
Era leggenda il comandante ad
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Nell'agire mio concreto
eppure d'inconsistenza vedevo l'anima macchiata,
mal giudicai atti che pur grandi m'apparivano
nel dimenticar il suono della tua voce
magnifica melodia d'arpe celtiche e violini
ti nascosi dentro tombe chimere del
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Pagu |
01/03/2020 10:05 | 911 |
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Sfida l’uomo eventi del tempo,
mera preoccupazione?
o desio a fuggire!
Una valigia,
cuore in fondo al cartone,
compagni della speranza
o... del non ritorno.
Fischiar del treno,
al sorgere dell’alba
sfuma lentamente nel lontano
orizzonte,
muto cuore
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mi sei accanto
sento il tuo respiro
solleticarmi la pelle
il calore del tuo corpo
infuocarmi l'anima
vorrei morire in quell'abbraccio
sciogliermi, perdermi tra le tue mani
ma percepisco il gelo
di una verità infame
e
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| Perché
Perché mi vesti e mi rivesti di perché?
Mi denudo di domande con mani di Sole verso te!
Non ho risposte, solo asterischi tra i sogni!
Non ho certezze
Vivo tra le nuvole
Mi disfo e mi ricompongo con il vento
Soffia
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Eri lì
aldilà dei suoni
tra gomitoli di silenzio
dove trema la neve
al canto del fuoco
ed inerme ascolta
e s’innamora
di spine che lente
sconfiggono la carne
liberando ciocche al vento
nel profondo abisso
di un mare senza rive.
Ero lì
le
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Amato, rispettato,
parole semplici,
astruse o amiche,
spulciavo,
avida si sapere,
cercando
fra quelle pagine,
l'immaginario
immaginato
inimmaginabile
di tutta una vita.
Mio libro di scuola
che ancora m'incanti
di miti e leggende
e di
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L'aurora sorride
aprendo le porte
al sogno della sposa.
Avvolta
la sua bellezza
da veli di speranza
lasciano intravedere
la luce della
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come un mandorlo
spuntato tardivo
e per sbaglio tra le nevi
crede che ci sarà anche per lui
la fioritura
e sopporta la solitudine fredda delle notti
e il sorriso fasullo e rovente del giorno
e le dure rocce a fiaccargli le radici
fino a
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Se stretto nella morsa del dolore
navighi tra l’indifferenza
in un mare di solitudine
è perché hai bisogno d’amore.
Se nella stanza buia
del tuo egocentrismo
senti il tuo cuore affievolirsi
mentre cerchi di catturare futili sogni
è perché hai
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Amara |
01/03/2020 10:05| 10 |
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Ricordi quando in mezzo al bosco
gustavi quella fetta di pane e cioccolata
che alleviava lontananza
tremavano le mani
rivolte verso il cielo
in preghiera
.
ancor oggi senti il suo profumo
seppur ti sia vietato assaporarla
devi rassegnarti ormai
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Non brillano le stelle e nel cielo anche
l’eburnea luna sembra aver perduto
lo smalto; è un lume tremulo che bianche
stuoie distende sul tragitto muto
sopra a rupi imperiose
dove dolci s’adagiano vestigia
di cerberi oscurati.
Troppe spoglie
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Non lasciarmi
prima che io abbia respirato
per l’ultima volta
il tuo straordinario splendore.
Non lasciarmi
prima che i raggi del sole
abbiano accarezzato
per l’ultima volta
i tuoi capelli sciolti.
Non lasciarmi
prima che il vento del
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“M’hai dato un bacio, ma non era un bacio,
perché non m’ha trasmesso l’emozione,
un bacio è più vivace, sensuale
da
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In mezzo a un mondo sordo,
sei tu,
compagno di una solitudine che divora
nella confusione di ammutoliti passi che si rincorrono con frenesia.
Solo, in diciture di semantici suoni che ribattono nella testa,
in reminescenze di vomito che scivola
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Ridesto,
mi adorno di piume
e mi innalzo
al di sopra di un turpiloquio
di bocche mai sazie.
Forte,
mi infilo tra i
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Una donna per amico, non l'avrei mai detto...
ma è solo l'illusione
per i pensieri strani che affollano la mente
credere alla versione che si vuol diluita
nel piccolo stagno di torbide acque
che chiamano ragione...
Come puoi avvicinarti al
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Nell'eco gentile dell'anima
frammenti di malinconia,
solitudine, fluttuano
in ordine sparso
nel consueto vivere
umano.
Fiero, puro di pensiero,
di parola,
adora l'Amicizia che consola,
che trascina nelle ore
della luna spensierata,
le
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Si scollano le stelle
dalle onde d' un furioso cielo.
Par del tempo
il suo finire,
convulsa agonia.
Pur la terra s'ode tremare
rotola in fretta
Le ferme ombre
come pozzanghere
colme di fango
ad intriser i ricordi.
Lieto il gioco di
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Ti cercai ...
tra le pieghe del tempo
coi miei occhi smarriti nel vento,
tra gli istanti vibranti che portano al cuore,
nelle onde confuse del mare,
sulle ali di stelle lucenti...
nei miei sogni piú belli.
E una sera d’estate
con sirene che
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Ti contemplo,
mio Divino Bambino,
e m'immergo
nel tuo Mistero
e da Te non mi distacco
perchè...
Tu sei, per
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Presso le fronde dei salici
mi son seduta, e ho pianto.
Piansi,
perché il tuo ramo
di pesco
troppo presto fu spezzato,
mia rosa dolce,
e amara.
Gioivi, e i tuoi canti
tra le rose in fiore
si udivano,
ricordi?
Correvi
tra la sabbia
del
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| Infrapensieri la notte ]
Il sonno, il nero fiume -
v’immerge la sua tempra
per il fuoco dell’aurora
che lo avvamperà, lo spera,
l’indomani -
Sono oscuri
il turchese ed il carminio
nei vasi e nelle ciotole,
li prende
la notte nel suo
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| Ti racconterò di me
sotto un cielo di stelle
mentre un soffio di mare
ci lambisce la pelle
ti sussurrerò sottovoce
di quanto amore son
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| Sei
in quell’immagine
una luce pensata
dove la luna
si disegna il profilo
in un sussurro di baci
in un segreto al mattino
che dalla parola
leva alle tue labbra
il dolce suono
così
te ne andrai, come la notte
lasciando le vesti
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E' nello scrivere di getto
spesso di notte
che il poeta esprime se stesso
non sempre in rime
non parla forse di amore
nè di un amplesso
magari di un cespuglio di more
aver visto
oh che temerario è questo poeta
vaga, racconta,
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L’amore che perdona
non ha tempo di aspettare
le lune in calore
che piangono gocce di cielo
Getta una carezza
oltre le voglie che prendono
sulla pelle ignota
al segreto delle stelle
L’amore che grida
tende il suo arco al mattino
dopo le
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Fermo è il tempo
sul limitare dei tuoi occhi.
Nevicano parole di ghiaccio,
tra le labbra socchiuse
sfiorisce l’ultimo sorriso,
come foglia
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Attraverso il giardino dei baci
mi fermo
e bevo il vino dell’amore,
salgo la scala dei desideri,
incontro te
regina delle mie pazzie,
appena oltre il cancello,
abbracciati
siamo già sulle vette dei sogni,
sogni che vivono, veri
sulle nostre
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Stupisce ancora,
l’ amaro destino senza tempo,
sabbia e sassi che rincorrono
onde di speranza,
mentre un’altra porta sbatte
chiudendo fuori il profumo della vita.
Nel silenzio si muovono le parole scritte,
In bilico tra saggezza e tristezza,
e
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Il coronavirus
ogni giorno avanza
e tiene a scacco
palazzi, città e viale
è entrato imponente
in ogni stanza
e non c’è vento
che lo può fermare.
Da un mondo all’altro
il virus contagia,
e la paura ovunque
ha fatto centro,
non sol
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D’immenso e buon odore
il tempo nuovo
che bussa alla porta
scorrono a frotte
le nuvole
che d’infinito
si gonfiano.
Lì dove stavano
le foglie d’autunno
e i frutti cadevano
non colti,
ora semi di fiori
feconderanno
sotto una pioggia di
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Si meraviglia il mare
quando il vento si fa culla
dei ventri, delle sue creste
Si meraviglia il mare,
quando veglia il riflesso delle stelle
che placide s’addormentano
nel blu
in quel lucidissimo respiro (di te)
che più non m’appartieni.
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Invecchierò in vita
nel pensier di quest’intimo t’amo
e nell’istante nudo
d’espresso lineamento d’ogni incontro.
Vivrò la notte e il giorno,
ed
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Senza chieder permesso
ci stringemmo al Cuore
quella sera nell’androne
d’un palazzo incolore.
Che poi di chi fosse
palazzo portone
buio androne
non fu essenziale!
Finché uscimmo
bramosi veder
stelle luccicare
cielo sul mare.
Ma io non le
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| Mamme, sorelle, zie o nonne
son donne
forti, combattive,
tanto fanno, tutto l’anno
son sempre attive.
A volte si mettono in disparte
ma son sempre attente
a chi arriva e a chi parte.
l’esser vigili è la loro arte.
Angeli azzurri sempre
presenti
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Aldilà delle cose che dici
nel silenzio suo
io sento la tua anima.
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Sono tue queste parole
portale alla bocca come un
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Ho scritto tanto di te e di me
ma mai abbastanza
per quanto di te e di me
il cuore contiene.
Non sempre con le parole
riesco a dire quello che rappresenti
realmente nel nostro vivere
quanto la nostra vita,
vissuta.
Anche solo in quello che i
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Pe’ nun fissavve su ‘sta malatia
dovete un po’ distoje er penziero!
C’è chi ce gioca( un còrpo che je pja)
e cerca ancora
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Ad or, ora con divenir incessante prolifichi ed espandi
come fiume in piena travolgi ciò che incontri...
Ad ora, or fra popoli divelti, padrone di
ogni vita umana di panico irrori il mondo intero...
Ad or, ora coronavirus, virulente ed assassino,
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Grazie cara Signora Chiara del rosso
e zuccherino dono e quel vergato
a ricordarci scritto antichi ma
mai perduti profumi
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Nel porgere la guancia scruta il cielo
osserva le ferite e il bianco volto
ascolta attentamente il suo vangelo
e cerca tra le messi che hai raccolto.
Nel fare spazio al cuore cerca il nesso
che nutre la tua anima in cammino
nel dare con l’avere
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Così piccoletto è costretto ad arretrare
onde far posto a chi più forte
vuole avere la precedenza
insieme a tutti i suoi compari
ogni anno è sempre la solita musica
anche se questa volta
scodinzola
sentendosi più forte del solito
.
certo ha un
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Toglietevi la benda, aprite gli occhi,
seppure in verità contate poco
il clima sono secoli che soffre ...
nel mentre voi scherzate con il fuoco!
C’è l’aria rarefatta in tutto il mondo,
col traffico c’aumenta le tossine,
si prende sempre tutto
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Tra queste parole vuote
vedove di suoni
ruvide, se le sfiori
a sera
e il tocco amaro della solitudine
che impera
palpabili macigni socchiusi, gli occhi
infranti sogni
CI SONO IO
che non so dove sto.
Ungo il verbo di mielina
e accartapesto
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L’amore è un argomento delicato:
con gli altri non può esser condiviso,
e neppure va esso raccontato,
se non si vuole che sia poi deriso.
Ed è l’amore un fatto assai isolato,
che relega in un’isola il sorriso
di persona che alquanto ci ha
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C’è un nido nel palmo di un fiore
un cuore posato sul ciglio
pesava di lacrime asciutte
nascoste tra foschi presagi.
Tu prendilo e fanne bandiera
stendardo sulle guglie d’avorio
il vento spazzerà ogni paura
dai volti seccati di pianto.
Non trema
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Tienimi in sospeso
su questo velo nero
che inguanta la pelle
come un filo di Venere
Da adorare per intero
se l’alba non portasse via
le sue stelle accese
in una notte già spenta
Costringimi a baciare
la luna nel suo argento
e spendi le
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334243 poesie trovate. In questa pagina dal n° 19621 al n° 19680.
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Cara/o Elena Poldan,
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