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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’083Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Silenziosa questa notte
è arrivata la primavera,
si è stesa nel mio giardino,
l’astettava da tanto tempo
si era lavato tutto
dalla testa ai piendi,
un tappetto verde e soffice
ha appoggiato sul terreno
ogni sua forma di vita
bramava per una
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Viva la vita
scritta sopra i muri
da qualche mano azzurra di passione
e tutto il resto come una canzone
ritorna punto e a capo
e il vecchio autore
seduto al primo banco sulla scena
riporta su e giù la sua altalena.
Viva la vita
detta nel
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Ancora quarantotto ore
onde tastare quel sentire mai provato
fibrillazione pervade
per quella richiesta inattesa
uno squillo ed un vortice risucchierà
in apnea coinvolgerà ogni senso
prevedendo forza immane
giungerai stremata alla
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Terra lombarda città del Colleoni
città dei Mille dei garibaldini
oggi nell’aria solo lugubri suoni
sirene di ambulanze
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Le vittime del virus sono afflitte,
perché ci comportiamo da incoscienti,
continuiamo ancora ad ignorare
quei pochi ed
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Amo le note del mio pentagramma
ove l’infinito ognora s’asconde,
e come bimbo che abbraccia sua mamma
l’alma mia con lui tutta si fonde.
E quando nel cor s’accende la fiamma
e parole sagge la mente infonde,
per l’emozione il mio spirto
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Ci sembra di trovare chissà quale
verità del pensiero o della vita,
a volte, componendo una poesia.
Ma ci si accorge poi che la malia
dal testo esercitata assai sbiadita
è: poco ci soddisfa, poco vale.
Non ha certo valore
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| Silenzio dentro e fuori,
solitudine
apatia, stanchezza,
vuoto.
Finirà questa prova impostaci,
questo metterci alla prova
noi stessi,
per sondare la fortezza
del fisico e del cuore,
per tastare la consapevolezza,
il dovere e il rispetto per gli
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| Passa il giorno e anche il tramonto
poi la notte solfeggia tra i sogni
con ombre di chiare stelle .
Gli occhi nel rosso del vino
sono silenzio di tante malinconie
come è vecchio il giorno che piega il domani
e tu che tendi la mano a un giorno
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Sfuggente la memoria
dei pensieri
nei passi
di vita ormai andata.
Provo ad afferrarla
dentro una foglia,
una crepa d’asfalto,
una lacrima di rugiada,
un petalo di calicanto.
Nessuna risposta:
solo frammenti
discontinui e logori
di un
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Ancor prima che nascessi
hai disegnato l’esistenza
colorando mio destino
con pastelli tua essenza.
Non hai chiesto niente
pur oltremodo offrendomi
terra mare in comunione
cielo e stelle per sognare!
Amore d’una famiglia
l’abbraccio angelico di
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All’ombra di un pericolo
si imparò ad ascoltare
le voci accorate del vicino,
il suono di un’automobile in cammino
ed ogni più piccolo rumore
sapeva apportare chiarore
in quel tempo in casa concesso.
Dal balcone e dalla finestra
si imparò ad
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Io sarò la tua speranza,
e tu sarai la mia donna quella che da sempre aspetto;
Con te, non chiedo di più al cielo,
perché non esiste niente che appassioni
e faccia sentire importante,
che coinvolga come te!
Sentirti fra le braccia,
è sapere che
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La notte era scura nessun padre c’era.
Non c’era nei bui corridoi del cuore dove si rifugiava non vista.
Non c’era nelle sue corte braccia troppo distanti dal suo collo.
Non c’erano su quelle mani che non hanno conosciuto la sua pelle.
Non c’erano
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| Guerra,
ardua d’affrontare,
perché il nemico
mai in viso potrai guardare.
Incede subdolo
a macchia di leopardo,
per l’essere umano nessun riguardo.
Nel guardar fuori,
uno scenario surreale,
indisturbato volteggia il male.
Nell’isolarsi,
la
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Se morirò di nostalgia
potrei tornare come un’ombra
in uno di quei mattini
dove la luce è solo un vento
E il bordo delle cose
è confuso fra le foglie ed il cielo
con le nuvole scure
che disegnano dubbi all’orizzonte
Se morirò di
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Un dì sorrisi a tramonti, valli e
monti, furon sol grigiori a
contornar il sole con fantasmi e risa.
Furon giorni assolati a divenir vita,
capriole a dimenar fra prati,
e il sole a intiepidir i cuori...
Furono scarpe a calpestar la terra
orme
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Ora che nelle pupille, i corvi
ora che si spaura il Sole
ché errore di stelle era l’imminenza
e il profondo consenso del vuoto e del silenzio:
qual è il colore delle distanze e dove
le tracce di labbra dismesse?
Pallidi, i fiati, palpitano ancora:
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Lia |
20/03/2020 20:14 | 849 |
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Fammi vedere le stelle
anche se il cielo è scuro,
sopra di me.
Lanciami in questa notte cupa,
senza di te,
ancora con te nei miei sogni.
La verità mi cammina accanto,
nel buio dei pensieri,
anche se non riesco a trattenerla.
Ci vorrebbe un
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Amo la notte:
di paure colma.
di sogni calpestati,
di speranze al lumicino.
Mi aggrappo ad un sogno:
dove vestito da angelo,
semino speranze,
apro cancelli chiusi.
Mi sento un guerriero:
non ho né fucile, né spada,
ho un fascio di fiori.
Il
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ti sognavo ravvolta nel talamo di seta orientale
sposa di prima notte di piena luna
vergini eravamo entrambi di carni
impregnate di odori macchiati di baci amorosi
gridavi con insistenza ancora mio sposo ancora
danzavi nuda ai piedi del tatami
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Abbraccio le stelle
salutano il mondo di notte.
Sono splendidi versi
del tuo
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| La legge della
mente, ispirata a una fede
incondizionata ... sempre mi
avvolge; trionfa solo il bene,
se sono in comunione con
il Creatore.
La scelta
consapevole? quotidiana, la
buffa e strana! La sfera emotiva,
mi opprimeva; la
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Nuovi germogli nel mio giardino,
fiori di pesco, di pruno e biancospino,
si vestono i prati di nuova erbetta,
l’inverno si congeda ma senza fretta.
E son margherite e primule e viole
le prime ad apparire e offrirsi al sole,
l’aria si colma di
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Vivì |
20/03/2020 12:05 | 817 |
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Campo di grano
giallo maturo
papaveri rossi
esaltano contrasti
col bianco casolare.
Rifugio di furtivi amori
nei momenti
di tenera
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Si misero a leggere un libro,
autore sconosciuto.
Scriveva per diletto
con rispetto del lessico.
I lettori gonfiavano i polmoni
trattenendo i respiri
presi tutti dalla storia
che l’autore assai brillante
ha imbastito con gran arte.
I
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| Il silenzio assale paura
concede al rumore di sentirsi nel vento
e corre un morbo riverso nel corpo
si insinua, corrode i pensieri
come un viandante che approda lontano
percorrendo giorni senza vita.
Mi appoggio alla vita, pensando che passi
il
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| Non cessa la paura quel timore che un domani
possa essere sempre più infausto
appelli risuonano negli orecchi inutilmente
forse perché si vive una volta sola
trovare il senso per alcuni
sembra essere difficile
e niente vogliono lasciare
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| Pieno di superbia ed alterigia
un cespuglio di alloro crescer
volle a dismisura per in altezza
vincer i fiori del giardino lì
vicini, e all’ortensie, al biancospino
per non parlar delle azalee piccine
lor diceva forte: di voi più in alto
godo del
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Se la ride
e se ne frega
il coronavirus:
dell’uomo
della sua incoscienza
dei suoi egoismi
della sua superficialità,
dei menefreghisti
delle norme
e delle regole.
Striscia e cammina
da uno all’altro
contagiando
e decimando,
facendo
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Furioso fischia il vento e va sul mare,
sui monti e su pianure e tutt’intorno,
ma poi si ferma e lievi, al nuovo giorno,
le braccia allarga allor per carezzare
le nuove gemme della primavera;
si incanta ad ammirare quei colori
e dolcemente
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Il color del ciel d’amor si tinge
nella strada d’infinito io e te
e nelle notti di vincolo ardore.
Muovi e smuovi
il mio cuor
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“Amore”, è una dolcissima parola,
però al giorno d’oggi chi avvalora
quel sentimento che rimane in gola
e che qualcuno, addirittura, ignora?
“Amore t’amo! ”, frase ormai in disuso,
si pensa ad altro, dialogo diretto
col gergo “giovanile”, assai
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| Che tenerezza! Tacito e in ritardo
mi approccio e con atipica premura...
traspare l’amarezza da tuo sguardo
incupito dall’ultima paura.
E mormorando con mente smarrita
il nastro svolgi e ripercorri chine
gustando lampi d’una dura vita...
una
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Mi hai sentito bussare?
Ho gelato l’aria
nel silenzio della strada
e il grigio di questa candida luna
Non riflette la mia ombra
né il colore del cielo
ora che la sera brucia
come il fiato dell’inferno
Mi hai sentito tremare?
Eppure la mia
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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Vive la solitudine nel soffio del vento
le parole d’amore nei cuori stranieri .
Sulla piazza le voci del mare
e lei che mi guarda
solitudine sei più vicina di chi non c’è più.
Dicono che tutto ritorna
nel sogno che dorme
dove cadono le
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Abortiamo i giorni nelle mura di casa,
non contiamo più le ore degli appuntamenti,
l’ansia di arrivare prima,
nessuna sveglia,
anche il gallo è muto.
Se si potrebbe acquistare il sonno ne faremmo
tutti una buona scorta.
Ci resta per fortuna lo
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-Eri bellissima sul tuo terrazzo
con il sole alle spalle che ti illuminava i capelli.
Lo sei ancora- Tu mi scrivi
una mattina di marzo ai tempi del corona.
In fondo, sai, il nostro è amore di lontananze
ci siamo separati molte volte
e
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Al sorgere del sole
salivo con te sul colle,
zappa e badile sulla spalla,
a lavorare nel campo lassù.
Il sole era il nostro padrone,
le nuvole, la pioggia
e le belle stagioni,
davano il frumento per noi,
trifoglio per i buoi e la mucca.
D’estate
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Noi felicità perduta
cerchiamo nella banalità di ogni giorno
il germoglio di un sorriso, di una carezza.
In segreto il soffio del vento
sussurra che il mondo siamo noi
e lo portiamo dentro come alito di vita.
Dedichiamo il tempo che rimane
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Hai lasciato andare
i giorni, il tempo e le occasioni,
fra fluttuanti onde mentali
in un roboante giro di emozioni.
Hai lasciato correre un sentimento,
nell’egoistica ricerca di un sostegno,
per poi continuare come sempre,
affabile,
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| Divintò fridda
comu lu ielu
e acchianò
subitu ncelu.
Sinni i a trovari
li so parenti,
cu iddri ci sta
cchiù cuntenti.
Lu Patri, la matri,
li frati, li soru,
e lu maritu,
lu so tesoru.
Abbrazza forti
la nonna Mera:
a so figghia
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Affiori nella mente sorridente
mentre il cielo è comunione
col sole che lambisce l’orizzonte
in attesa m’accarezzi la fronte.
Sarà ancora luce su noi
calore degli abbracci tuoi
di quando bimbo t’aspettavo
dal lavoro pur se m’addormentavo.
Fiamma
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Attendiamo
una stagione generosa
esplorando a distanza i prati
di fiori chiassosi
offrendo al sole
avanzi di vita.
Grava sulle spalle la fatica
d’un mondo estraneo
di distanze inconsuete.
Rifiuta la nostra natura
l’irreparabile
come
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Dimmi se il sole bacia la luna al mattino
se scalda il suo sonno
e la veste di nuvole rosa.
Dimmi se l’onda del mare culla le stelle
quando la notte vi si specchian gioiose .
Dimmi, se senti, quanto ti brama il mio cuore
quando, come
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| Rideva il cuore rincorrendo
come aquiloni
miraggi del tuo viso
Dolci visioni
di giorni verdi spensierati
stesi al sole
Metamorfosi d’un tempo
che ruba attimi e stagioni,
d’un lento scivolar d’afoni giorni
come granelli sparsi tra le
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| Il silenzio delle strade
interrotto dal mormorio del cellulare
a ricordare il legame con gli altri.
È un continuo messaggiare,
gradito!
Nessuno ha voglia di chiudere:
l’altro è lontano,
ma è sull’uscio
a ricordarti che non sei solo.
Le stanze
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Seduti intorno ad un tavolo, il pensiero,
ritorna lontano la mente, ciao papà
la voce, la voce che risuona, austera, fiera
l’ascolto ammutoliti, incantati dalle verità.
Parole, consigli, attimi intensamente vissuti
la mano in accompagno a
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Eppure mi ero quasi abituato alle maschere
maschere invisibili, sovrapponibili
maschere per ogni occasione
maschere per nascondere il male
in un valzer sfrenato di un finto Carnevale.
Eppure mi ero quasi abituato ai muri
alle frontiere, alle
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Ogni suono che su questa terra pervade
è un ricordo che imperterrito affascina
ripensando a quando colui
si cimentava in ogni occasione
tuoni lampi segregati in quell’angolino
uscivano all’improvviso emozionando
donando tutto se stesso
per un
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Tu di San Giuseppe umile fiore
come umile fu lo sposo di Maria
e che un tempo di rosa coloravi
i poveri orti contadini e
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Città deserte! ... Siamo ritornati
al tempo della guerra coi tedeschi
che avevano intimato il coprifuoco
e i carri armati
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Limpido, trasparente appare,
sembra si riesca a vedere tutto,
anche l’infinito di uno sguardo.
Ma è solo il riflesso del sole,
in una piccola lacrima
che scorre dalle paludi della solitudine.
E quella verità soffusa,
di mille facce e poche
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Odo il freddo respiro
della paura
e le velate lacrime
sfilare silenziose.
Si arrestano le parole
tra vortici di cupi pensieri.
Freneticamente cerco vita
tra le pagine di un recente passato,
assottigliata in un filo
che stretto, stretto
si
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L’inizio della primavera
non era mai abbastanza freddo
e il primo sole ci sorprendeva
con un dolore inaspettato
Il vento aveva il profumo dei fiori
e le rare rose di marzo
erano già sbocciate acerbe
come i loro petali smarriti
Ti piaceva
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Là sulla sabbia un bimbo corre contento
tanto veloce perché sospinto dal vento
sta con lo sguardo rivolto all’insù
segue nell’aria un’ombra lassù.
Ride quel bimbo, col filo in mano,
il suo aquilone sembra un gabbiano
che plana nel cielo e libero
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Vivì |
18/03/2020 20:00| 826 |
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Dirti vorrei che
per anni desiderato
ho di morire e
il male far finire.
Combattuto ho
contro gli altri
e me stesso.
La mia anima era scura,
l’oscurità i miei sensi governava,
della vita perso avevo il cammino.
Il dolore tanto è stato,
anche
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Eravamo noi
annodati all’anima
giovani di sentimenti liberi.
Eravamo noi
fiumi invisibili
di appartenenza e senso.
Eravamo noi
occhi negli occhi
aggrappati ai nostri cuori,
aquiloni nel cielo,
destino nel destino.
Ora sotto le ciglia
la nebbia
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| Sembra fermo e sospeso
questo tempo di attesa
nella speranza che cambi qualcosa,
anche se scandisce
i secondi, le ore, i giorni
del mostro invisibile che s’avvicina
e tutto travolge, tutto rovina.
Lo sguardo volge a quel cielo
che mai ha avuto
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334238 poesie trovate. In questa pagina dal n° 19141 al n° 19200.
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