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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Dadamo ♦ Marcella Usai | |
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Il vigor d’un canto
nei lineamenti d’un volto
splende nel tuo nome.
Il tesor d’incanto
delle movenze più ardite
riecheggia la prima notte.
L’un l’altro sorriso
riempie gl’occhi in più aureo viso
e il cuor che ci appartiene adorna le nostre
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| Pioviggine nel cuore
ricamando stelle di Luce
nei meandri di nero
la Stella s’indora
e il cuore s’infiamma
di poesia antica
respiro calmo nella sera
dove le onde
danzano a ritmo di passi ...
e giovani fanciulle corrono
su tappeti di petali
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Ha un sapore strano
il caffè del mattino
preso in solitudine...
paure e distanze ci separano
eppure sono io...
dovresti sapere chi sono...
ma la paura non ti fa
ragionare...
sono la stessa di sempre
la stessa di mesi fa...
la stessa con la
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L’umanità è stanca
di occhi bendati
e di non veder
gli insetti che ha intorno,
se sono buoni
oppure contagiati
o di lasciarli andar
oltre il mar profondo.
Per salvaguardar
i frutti e la lor barca
ognuno ha voglia
di guardar lontano
e di vedere
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Ardente bramosia mi prende
quando a te penso amore.
Come aquila volo
cielo e neve d’alti monti respiro .
Come delfino in acque vergini danzo,
il cuore tuffo tra coralli in fiore.
Su cime d’alberi a sfiorar le stelle
a nuvole rosa e alla
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Nell’inoltrato calare
della sera
quasi al terminare
dei pensieri
so già che fine
farà la mia anima
decisa a perdersi,
come in ogni notte,
tra le esili linee
dei silenzi
e nel mai esausto regno
della fantasia.
Nulla da inventare
ma
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| Non v’è più la via
per andar leggeri
e il poeta soffre
della sua poesia
che resta un pensiero
privo dell’esistere
non v’è coraggio
per poter
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Calcar terra ad union di sguardo,
ed allungar prospettiva fin ove calpestarla
vaganti sogni fin ove nasce il sole,
e con riverenza ad union d’immenso
la mente libera il pensiero ad
ombre chiare e lievi e mette ali,
per salir su mongolfiere
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Ci siamo persi
nelle profetiche verità
nell’espressione interiore
di una mai sazia ingordigia.
Ci siamo persi il tempo
in cui tutto avremmo potuto
in cui tutto abbiamo fatto
e nulla abbiamo fatto,
le stagioni si sono rincorse
inseguendo
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Colorati calici pieni
di dolcezze sublimi
mi doni, o cara
in questa sera
che l’esplosine di maggio
ci aspettava e ci incanta.
Nulla vedo e nulla vivo
più luminoso del tuo sorriso,
del tuo accompagnarmi
in questo specchio
del nostro sempre
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Rendere la società
più leggibile,
sospingerla in avanti
per liberamente incontrarsi
e, discostarsi per poi trovare
la
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Cosa aspetti a darti una mossa
lo sai qual è il tuo dovere
il tempo non aspetta
riunisci tutte le forze
dai scacco matto alla giornata
ogni momento è buono
onde arrivare a destino
essere fannulloni non ha mai portato a niente
comincia con
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Sì era l’alba
Già morivan le stelle
Un giorno nuovo
Scende la sera
Una voce chiama
Ride la bimba
Sen va il sole
Or
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“Convivo con un giovane pittore,
però non m’accontento del suo amore,
perché, non c’è nell’organo maschile
qual senso dolce che ritrovo spesso
durante il compimento di un amplesso,
con la persona del mio stesso sesso!
...Parlare di un problema
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Mi parla il mare con respiro di vento
e rimbrotta l’onda schiumando il suo intento;
voci distanti si levano da quei marosi
tendendo eterei filamenti calamitosi.
Sorgon dall’acqua code argentate;
son orche, balene o creature fatate?
Continua a
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Vivì |
21/05/2020 05:36 | 626 |
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Come
sempre
avrà cura il Tempo
di mostrarci
le conseguenze
d’ogni
nostro agire.
Parimenti
a cancellarne
la consapevolezza
sempre
il Tempo
provvederà.
Perché affidare
dunque
ad una
testimonianza postuma
l’esito
di quel
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Sono un drago piccoletto con un sogno nel cassetto:
“ricoprire di colore le emozioni del mio cuore”.
Sono un drago trasparente che non spaventa la gente
e non ruggisce ai bambini che giocano nei giardini.
Ma... se nessuno mi vede, di giocar nessuno
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Da mesi chiusi dentro le pareti,
di già ricolme di silenzio e pianto,
ove si coglie il palpito d’assenze,
sentiamo forte il sibilo del vento,
che sulle tante fosse sparge fiori
per ricoprir la polvere e l’oblìo!
Si resta muti ad aspettar la
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Son ‘nfucato e so’ scaruso
e pe chesto so’ zuzzuso.
Tengo l’uocchio fino fino
ca te guarda e fa ‘o cerino
e vulesse strascina’
tutt’a ‘a vita a sciabbulia’
e si tu le daje arricietto
t’addevento nu sarvietto.
Songo armuso e so’ appicciato
e me
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Non è il momento
di piangere
e mi domando sempre
cosa tu abbia pensato
Prima di morire
con la nostalgia del mare
e con il sole
che baciava le nuvole
Non è tempo
di lottare con le favole
e se rinascerò
voglio vivere nel buio
In una casa
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Non avrò un dolore nuovo
da portare con me al mattino
Mi accontenterò
delle lacrime già versate
dentro quelle notti indifese
che mi hanno stanata
- sola -
e abbracciata alla luna
sui margini di un letto anonimo
senza volto
e senza
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Immerso in un cielo di stelle
il mio sguardo si perde nel suo infinito.
Maggio tu profumi di rose e io
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Son capace di resistere a tutto
ma non al tuo irresistibile sorriso
mi arrendo davanti ai tuoi occhi, mi scoprono il cuore
non trattengono dall’essere felice.
Oggi il tuo amore, in un giorno qualunque
riempie il cuore di coraggio, senza sapere niente
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Come Cerere, incedo solenne nei tuoi pensieri...
Tu adori il mio corpo dorato, levigato dai venti di Roma,
drappeggiato
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Resto in attesa
di un nuovo giorno,
che purifichi la terra
da un male che si espande
come cancrena,
amputeranno le mani e i piedi
ed il mare sarà svuotato.
Sputeranno fuori i loro veleni
il loro vomito sarà raccolto
e chi semina
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Figlio mio,
Scruta l’orizzonte,
guarda lontano e vai alla ricerca del tuo domani.
Il vento soffia e va dove vuole...
Tu
non lasciarti trasportare senza la tua ancora.
La tua ancora ti riparera ‘ dal freddo e dal buio delle notti senza stelle.
Il
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Me chiedo com’ho fatto, fin’adesso,
a vive senza un po de RESILIENZA,
me so’ addoprata e ce penzo spesso
cercanno er senzo
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Tracce di foglie d’agrumi
sui muri di calce e vetro
e sibili che soffiano acuti
tra i rami degli albicocchi,
tracce di pensieri smarriti
in ricordi battuti dal vento
che scuote i frutti acerbi
d’un’infanzia fuggita via,
lampi di amare
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Ciuffi di pelo sparsi
tra i colori della mia vita.
Sapessi quanto vali,
anima nobile,
che ad altri sacrifichi ogni tuo battito.
Tu vali, muso d’angelo,
con o senz’ ali,
ti elevi alto,
sopra il mio cappello,
sopra le nuvole di ogni
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Sai
se sposto il foglio, adesso,
dove il silenzio abbonda
nascono vani pensieri
servi senza volervo
di questa dolce eutanasia: la poesia.
Piccoli schiavi
rinchiusi nella stretta gabbia dell’anima
dove ogni parola persa è un petalo che muore
tra
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dove rimane
dove ritrovo
ciò che non conosco.
Così si scrivono
le sfumature
di ogni piccolo rimpianto.
Oggi, non c’è rimpianto
nel silenzioso deglutire
di tutti gli estremi mai vissuti.
Una pace senza voce,
un grido che non tace.
Io che di
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Un gemito è sfuggito dal tuo cuore
sapendo che di me eri perduta,
quel ti amo detto in fretta senza avere
l’amarezza.
Quando ti cerco sono debole lo sento,
sono quell’uomo che si ferma a raccogliere
i fiori, che ha versato nel tuo grembo
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Meditati passi mi uniscono
dalla terra fino al cielo,
e vedo e non vedo la paura
che genera tristezza,
ma avanzo, pigro, ma attento
alle nuove albe e ai tramonti.
Mi riposo, se mi riposo?
Sulla storia che mi accompagna,
il cuore mio: or canta, or
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Il rumore del vento
Lì una finestra che sbatte
Un sogno interrotto
E corre la mamma dal bimbo
Guardavo alla luna
In
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| Nello spazio di
quel sogno, trovano l’incanno;
la vita è più breve di un sospiro, si
lagna se c’è un motivo! Illudersi che
possa essere soltanto venuta solo
da quella relazione, è anestetizzato
dall’illusione.
Quel tribolo
diventa un
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| Si palesa all’improvviso l’inganno,
nelle promesse celate che non fioriranno,
in una astrattezza fatata che sembrava reale,
che nell’animo indorava del mondo il banale.
Sembravano premure le parole ripetute e distratte,
delle vere cure quelle frasi
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Oggi che son fontana
e non per diletto
respingo guizzi di coralli che pungono in petto
un cuore stanco che nuova primavera
ha reciso nel canto suo più bello.
Piove.
Le mani incidono una danza amorfa
stesso passaggio stesso movimento.
Strofinio
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L’essenza dell’umana dignità
chissà se giorno concetto assimilerà
chi spesso indegnamente ci governa
senza senno poiché quaquaraquà.
Adempier onestamente proprio dovere
qualsivoglia costo sacrificio da sostenere
sani principi d’ordine morale
per
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Mettersi tutti d’accordo è un vero problema
non esistono vie di scampo
quando alla porta bussa il fato
non resta che mettersi l’anima in pace affinché
anche una piccola parte del nostro sentire
si adegui e possa non essere più incerta
esperienza
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Anima che sfiori le pareti del mio cuore
e giochi con me, come se il presente
sia in realtà assente in questo mio
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Ogni uomo ed ogni donna
son padroni della vita,
sopportando i sacrifici
s’incamminan nel futuro.
E c’è sempre il giorno dopo
che gli può cambiar le cose,
basta avere la fiducia
in se stessi e nel domani.
Il domani è sempre vivo,
uscirà di
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Riflette
al chiaror di lattea luna
Il groviglio di cristalli di sale
sparsi al lungo sentiero
Volgo lo sguardo
le vedo
le conosco
Tutte
una per una
hanno un nome un giorno un’ emozione
Le ho finite
le ho usate
ora asciutte
son
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Parole
le mie e le tue
non ho il tempo di sussurrarle,
tu le esprimi con la tua voce.
Ricordi che scorrono
danno emozioni
e percorriamo vecchie abitudini.
Vecchie effusioni
sono le stesse di oggi
torniamo indietro nel
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Il vento prima della pioggia
sembra promettere
cose più lontane del cielo
oscure come le carezze negate
E i colori restano in ombra
fino alla fine di un sogno
appena immaginato dalla terra
e poi subito cancellato
L’amore prima delle
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Resto sospesa
in questo tempo invisibile,
abbarbicata ad inutili fantasmi,
mentre la vita goccia goccia,
cade verso tremuli tramonti.
E scorgo la vastità dei rimpianti,
degli incompiuti abbracci,
mentre stanca
adagio il mio passo
al repentino
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Vorrei trovare un mio Dio
accanto ai vari perché.
Sono inutili fantasmi
che come meteore
cercano luce negli occhi pigri.
La mia è una goccia di esistenza,
il desiderio di emigrare
verso nuovi orizzonti
diventa cenere grigia
su una terra
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Ti penso nel bacio della buona notte
quando le labbra sfiorando la fronte
chiudono gli occhi al sogno
e regalano pace nel cuore.
Ti penso come l’attimo
che si fa fanciullo e lega nel respiro
la felicità di essere stato amato
nel buio che
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Conosco l’aria fragile
di sorrisi umidi al sole
riposa tra i capelli
e le mani in tremore
che non cercano più
il profumo delle gardenie
nella voracità di un giorno a scadere.
Scorgo la vastità
delle praterie
libera da ombre e
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Tu che ne sai,
di quanto amore
mi pesano gli occhi,
talvolta chiusi, ad immaginarti
talvolta muti,
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Cielo mai visto uguale
iride iridescente mare
contiguità con Te
chiaro più dolce non c’è.
Occhi d’avventura
lì si rifugia luna,
nel cercarla invano
forte tuo richiamo.
Nutrimento primordiale
passionale Amore
seno per l’ardore
delizia da
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Dolentemente affranta or sono
nel corpo e nell’anima,
non più mi sei accanto mamma
mio dolce angelo
a darmi conforto,
ad asciugare le mie lacrime.
Rimpiango quel tempo lontano
quando bambina, nel mio letto con la febbre stavo
mentre tremavo o
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Rafforzo la forza
di questo mio corpo,
che si è adagiato sul passo
di una stanca storia.
Unisco il mio avere,
pulisco la povere del tempo,
prego, canto, ed ammiro
tutto quello
che deve il mio essere.
Cerco fra i ricordi di mio padre
e mi fermo
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Ma se tu mi scrivi di notte
io mi sveglio, e ti porto
nel mio sogno.
Oltre il mare
avevi moltitudini di parole
tutte attaccate nell’anima.
Poi venne l’autunno
e la pioggia, e poi il vento.
-
Finisci la mia poesia
finiscila in silenzio
aggiungi
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Se bastasse una rosa
oppure una stella.
Se bastasse il fiore piu bello
oppure l’oceano.
Sarebbe più facile scrivere di te
scrivere il sapore delle pelle
la musica dei tuoi baci
il colore dei tuoi sorrisi.
Se bastasse la mia mano
insieme alla
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Oh forgiar tenere effusioni ad un tempo e frammentar
attimi loquaci in vitalità benevola di parole e
vissuti temporali ad allegorici pensieri,
da non stupir il tempo,
che magnanimo s’appresta al percorso ed
ove andammo o andremo la tela è ancor in
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Prima di cedere all’oppiaceo fascino di nebbie
s’addentra
l’entità del momento
su curve e rizomi del pensiero.
Si
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Odo distinti i cori ed i sussurri
delle genziane azzurre; le corolle,
fragili imbuti colmi di rugiada
vibrano piano al vento di ponente.
Volgo lo sguardo a manca, verso il mare.
Salmastre tamerici, sulla rena,
sudano gocce chiare come
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Sono il vento che passa.
La tua lontananza.
Non dirmi mai "si".
IO SONO ASSENZA.
Nell’assenza mi esprimo
e detto desideri.
Sono l’ombra.
Lo specchio del mattino
dietro ai vetri
ancora appannati di sogni.
Scrivi "amore" sulla nebbia.
La pioggia
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Una breve
per condividere l’attimo
un desiderio che puntuale
si sofferma sul niente
certo di ingoiare istanti
ove spegnere l’incertezza
quel fiammifero capace
di procurare falsi allarmi
quando sensazioni
giungono improvvisamente
a
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Rosso geranio
Vola una farfalla
Dolce vision
Il merlo canta
Lì sull’alto tiglio
Nell’aria trillo
Lì il viburno
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334226 poesie trovate. In questa pagina dal n° 17641 al n° 17700.
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