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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Lungo il ciglio di fuggenti crepe d’acqua,
una vulnerabile aurora
appende mutevoli rughe
sul mio viso e sulle labbra.
Timidi zampilli di luce
iIluminano il vento delle parole.
È senza respiro il tempo
mentre cresce solitario
un rampicante
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Pomeriggi nuvolosi,
tristi come il nostro cuore
mentre le ore passano
senza un po’ di calore
Sono vuoti i pensieri,
come vuota è la vita
il cammino lungo e duro
solamente va in salita
Raggiungeremo la meta,
attraverseremo un mare
vorremmo
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L’aurora nasce e muore
nei tramonti di nuovi giorni
sono petali caduti ai bordi della vita
respiri di parole disperse .
Ombre sui margini di un foglio
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Non sei più con noi, dove noi siamo,
siamo noi ad averti insieme, nei cuori,
staresti a giocare, di nuovo, con noi,
noi siamo tutti con Te;
La domenica sera, quell’ora scoccò,
indelebile verità del nostro cammino,
unico, in un sol senso,
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così
sono silenzi
che raccontano
parole
senza voce.
Tace l’attesa,
piove...
Nelle grammatiche
descritte dai poeti
non ci sono eroi
c’è solo l’amore
l’odio dell’amore
il cuore che rallenta
ed immobile muore
come le onde
del
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Lontani, lontani ...
i tiepidi sguardi svaniti
accoppiati di certezzze
diventamo briciole di ricordi.
Vivere...
mi piace osservare
la corsa dei giochi
le ombre dei cerchi
gli spazi imperfetti.
È nei sogni
che l’anima desta
fili protesi
verso
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Te lo svelerà il mare
mio profondo cuore
eterna bambina dentro
Donna sogno tormento.
E cielo non si opporrà
tuoi occhi specchia già
mentre caldo vento anelito
lambirà desio recondito.
Verrà giorno cui
tutto riverbererà noi
così è scritto nel
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"rendez- vous"
È nostro il mondo ed è disabitato,
vuoto di gente, intenti e di speranze;
e vuoti pure noi e disillusi,
ma follemente immersi nel peccato,
intrecciando le dita in folli danze,
nudi, abbracciati, gli occhi semichiusi
ad
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E’ proprio così
stamani hai trovato un banco vuoto
nemmeno con la lavagna hai potuto dialogare
urge trovare la manna
quella sostanza senza scadenza
stai certa farà di tutto
onde essere all’altezza
.
un po’ d’olio di qua
ed un po’ di aceto
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Profumano l’aria oggi rose bianche
di bellezza rara e di splendido candore
immacolate come simbolo eccelso di purezza
e il pensier corre lontano nel luogo
e pur nel tempo Nazareth una fanciulla
ebrea e quel dolce fior da Dio scelto
perché altro
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Candido e fiero risalta il suo manto,
con criniera e coda sciorinata al vento,
vigile galoppa per la celeste prateria
spiegando grandi ali per la sua arcana via.
Sentinella del mondo oppresso da ombra scura
e difatti trasuda l’aria di repressa
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Vivì |
26/05/2020 06:32 | 648 |
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“Abbracciami e soffocami forte,
non voglio più tremare di paura,
con te vicino sfiderei la morte,
accanto a te mi sento
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Mai è il tempo di magnificat mentali
dopo la virgola o il punto che è solo un punto
per polsi non difficili a pioggia di garofani
a nuances di pianti e fiori bianchi in ombrelle:
ah, le case di vernici che sillabano celati fiati
dove gli astri
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Lia |
25/05/2020 21:27| 808 |
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Non parlarmi
proprio ora
che ho finito di morire
fra le nostre ombre
Non morire
fra questi pensieri
perché hai un posto
nel mio cuore antico
E se domani
sarò ancora triste
respirerò il tuo buio
che ho sempre sulla pelle
Non
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Se parla, ormai, de rimanè distante
dai fij, dar marito, dar vicino,
da li parenti stretti... da l’amante
pe’ nun fa
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Tutto in un attimo scritto e annullato
All’ora nona sopra il terminale
Bestia nefanda frutto del peccato
Una alla volta con nessuno uguale
Lume con stella con il sole orbato
Atto di fede schianto originale.
Rovina o avanza questa tua
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| Il cielo è terso,
presto sarà sera,
tremolanti stelle appariranno lontane,
oltre, lontane alla vista.
Il profumo del gelsomino
placa la mia anima avida di conoscenza,
leggo, leggo di tutto e mai mi appago.
Il richiamo della cara amica
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Spesso si tace
e si ferisce anche con il silenzio
si barattano ritagli di ore
da ventagli di tempo,
non si donano
sguardi, gesti, premure, sorrisi...
Porte e finestre sprangate
muri alzati a difesa di paure antiche
Non si mantengono promesse,
con
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| Sempre porto er rimpianto
der luogo natio.
Tant’è che giovinezza salendo
quanno li desideri se fecero arditi
pe’ imparà ‘a via, lessi er libro
“’A rilegatrice de li libri proibiti.”
E appresi che ‘a giovane donna è vojosa
ch’è de’ morti amanti
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| Fenomeno ottico,
che appare dopo,
un temporale,
dovuto alla rifrazione,
dei raggi solari,
su
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| Tremuli rossi papaveri
si accendono al sole
come a voler le nuvole baciare
qual rosse bocche d’amanti
labbra assetate
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L’atroce fiamma sconfina
lasciando segni ...
sopra pietre scolpite
dai profondi solchi
come a penetrare il mare ...
dove l’acqua si deforma vestita di "Morte"
Perdonami ...
Perdonami ...
Porte con i battenti al muso
e spade nel cuore
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| Con occhi spenti
rigonfi di lacrime
ho guardato indietro
troppo dolore per restare
Con occhi da bambina
-persa in una vetrina di giochi-
ho guardato il domani
non tutti i giochi potranno essere miei
Con occhi della speranza
guardo il cielo
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| Ti penso incessantemente
nutrito alla sorgente
del tuo seno in poesia
esistenzialmente mia!
Immune alla malinconia
se Tu a casa mia
nuda sul letto dei sogni
tra rose colte nei segni.
Ma così belli tuoi occhi
ove pur schiusi manchi
mentre ti
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| Lo spirto affascinato
e mai più pellegrino
arde d’amor sotto un fulgido cielo.
L’anima di più gemma letizia s’apre
al puro affetto senza velo
nel tutto mondo gaudio del tempo insieme.
Il mio cuor come padre
d’un sentimento sincero
sempre di
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Mi danzano in petto turbamenti
come onde fanciulle alla marea sfuggite
a ricamarmi sfavillanti emozioni.
Non vedono il passo che sorpassa l’ orme
sfociate da ruscello vermiglio di cuore
mentre farfalle mi ondeggiano brividi
dalle mani avide di
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Prendere il testimone di un sogno
da chi prima di te l’ha posseduto
e corri quanto più lontano puoi
così troverai il tuo percorso, l’avvenire.
La vita è una bellissima battaglia
da affrontare tutti i giorni
da vivere in ogni momento
per regalarsi
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Ho cercato un fiore .
Ho cercato te.
Nei silenzi
nei muri che separano
nel tempo che non passa.
Ho cercato qualcosa
per sopportare l’assenza
l’essenza della tua assenza.
Ho cercato un fiore
ma non c’è nulla .
Nulla ... che è
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Ma guarda cosa si nasconde
dietro quella mascherina
un sorriso con tutto il suo splendore
parlano gli occhi
non hanno segreti
.
e tu potrai mai comunicare in tal senso
non è difficile quando l’anima è pura
.
sarà come volteggiare su alte vette
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Appesa, al filo della nostalgia
rimango a rimirar il volto delle nuvole
mulini a vento e figure astratte
dipingono il cielo.
Accovacciata ai tronco di un albero
sotto il manto, cullata dal vento,
rimango per parlare di te
che non ci sei
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Servirà tempo e cuore
servirà tempo, cuore e pazienza
servirà tempo, cuore, pazienza e amore
e servirà coraggio per
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Nella vita bisogna sorridere,
altrimenti si rischia di piangere
ed il pianto danneggia lo spirito
e ci rende apatici e cinici!
Il sorriso d’altronde è simpatico
e contagia coloro che guardano
e così l‘atmosfera si anima
d’un‘intensa gradevole
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Delle grandi favole
che coprivano il cielo
ne è rimasta una
ancora da scrivere
E non è la luna
che sempre risplende
nei ricami d’argento
della sua notte eterna
Delle grandi storie
che mi hanno raccontato
ne ho conservata una
incisa sulla
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Nessuno può definire l’amore...
è un sogno senza interpretazione
diverso per ognuno
vario nelle sue infinite sfumature.
È un inganno per alcuni
una dolce realtà per altri.
Per me è un raggio di sole
che rare volte mi ha illuminato il
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Sospiri soffocati sussurri
imprigionati
aspettano d’esser liberati,
sensazioni assenti,
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- Non serve impalcatura
per lavori distruttivi,
demolisco la figura
che c’ha fatto sentir vivi.
L’emozione l’ho lasciata
nel cassetto con la chiave,
demolire la facciata
non è stato così grave.
Son rimaste bricioline
da lavori di
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Lestu lestu lu carrettu
s’incamina ri matina
tanta strata ‘av’a fari
s’in città voli arrivari
Potta aranci limiuni e suli
potta la storia ri la so’ genti
sutta tanti ruminaziuni
ca si ficiru patruni
C’un bravu sciccareddu
lu carrettu fici
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| Era un numero tondo
quello che toglieva
di te l’essenza tua,
e una lacrima scivolava
bagnandomi il viso.
Una dolce melodia
suona e riporta alla luce
quei ricordi nascosti
nelle pieghe del tempo
che ritornano ancora.
So che non puoi
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Le risate, le assurdità
sono mie compagne,
calano in me alla pari
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Sei così bella, sei l’equilibrio del mondo
e porti amore a volontà.
Non ho più tempo per vivere senza di te
vivo solo quando il tuo cuore è accanto al mio
I miei occhi riesco a chiuderli solo se sei qui
ancora una volta ti prego tienimi sempre con
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Tante parole, come un fiume in piena,
esondano impetuose, scavalcando
gli argini ed ogni cosa trascinando
nel vortice che l’onda là scatena.
Sovente, come pietra, sono dure,
feriscono taglienti come lame,
s’avvolgono e contorcono al fogliame
che
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Un grande cuore,
che pulsa d’affetto,
da sempre al mio fianco,
tra un bacio e un dispetto.
Un litigio dietro l’angolo,
ci aspetta quieto e attento,
affiancato dal nervoso,
che accompagna quel momento.
La diversità c’insegna,
che c’è sempre da
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Ascolti nel profondo
quel canto oltretempo
contemplando al tramonto
tuo malinconico mondo.
Evanescente destinazione
Donna sentimentale
ancor bella prigioniera
di chi ti vuol incatenare!
Ma coraggio arriverà
compromessa libertà
mentre sole cosa
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Di una rosa
col suo profumo,
t’accarezza il vento,
una farfalla si specchia
nella rugiada
e tu hai lo sguardo
di chi s’ innamora.
Il pensiero
non
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Voglio riprendermi
il bisogno di gioia
- innamorarmi di me-
ma per davvero...
Non di quell’ amore amaro
che imprigiona
come le avide mosche
nella dorata palude
di miele
di quell’ amore
che feconda
e mette le ali alla mente
che fa
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Avrei voluto salutarti
raccogliere in un bacio
l’addio della tua presenza.
Sono giorni d’aspra verità
momenti in cui avrei voluto tenerti per mano
invece ho solo ricordi
fiori d’amore tra le mani.
In questo irreale respiro
guardo i campi
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Sulle mie strade
corrono lenti i giorni
e se ancora un’onda di vita
nel vento mi lambisce,
il mio cuore non conosce lontananza
e non s’arresta.
Ancora intatta un’isola laggiù
tra la laguna e il mare,
e lì mi vorrei fermare
lasciando sull’onda i
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| Sento ancor oggi
il tuo tacito tormento
è un’incudine e martello
che continua a battere
dove la ferita duole
e son figlia nel ricordo
come bimba
che cerca sicurezza
tra le tue braccia
e madre nella sofferenza
come donna
che protegge
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| È lui, sono io.
Nel tempo che è passato
Nel vino che ho bevuto
Nelle illusioni che ho fumato.
Non è cambiato nulla,
forse solo l’etichetta
delle bottiglie che bevo
ma non le cose in cui credo.
Le pieghe della pelle
ricordano
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| Tra vecchie scartoffie ritrovo rare mie foto,
di quando bambino facevan a gara a cullarmi i nonni.
Poi, ragazzino, entravo a scuola timoroso
con l’azzurro grembiule appena stirato
e la maestra poteva allor bacchettare le mani.
Ricordi indelebili di
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Nun stuzzuniari u cani ca rormi
lassalu stari, iddu è tranquillu
e si nun ci rici nenti
magari tu po’ stari tranquillu.
Picchì nun u vò capiri...
pari nu cristianu accussì bonu
tu ha sturiatu
e certi cosi l’assata sapìri
ma ogni tantu ti
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Ascoltare la pioggia
morire di istanti
nei passi brevi, la vita
è qualcosa che scivola
se ne va
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Và la Vita!
Ha sedie scomode su cui sedersi
non si siede.
Cammina in un vorticoso dualismo di sensi accesi.
Si balta e ribalta
con lo sguardo ad ovest
ma sempre orientato ad est.
La vita è il tranello stanco di una solitudine.
Il percuotere
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Dopo la tempesta
che ha flagellato il mio spirito,
dopo le nuvole nere
che avevano tolto la luce,
sta per fiorire in me
la speranza, non nuda,
ma di bianco vestita.
La vedo come sposa,
che sale all’altare
della mia vita, oggi stanca,
ma lei,
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Tacite voci gridano nell’oblio all’opprimente silenzio
di realtà sepolte in un mare di menzogne,
dentro trame concrete eppur sfuggenti.
Il vero, luce di vita, brucia nella notte della ragione
e tu, visionaria inascoltata,
tenti con foga di sollevare
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Nel giorno che va al declino
le parole non fiatano,
del silenzio ormai mi sento
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Lontani quei tempi
ove era il rispetto
lo scettro del padre sovrano,
l’orgoglio di madre regina.
I figli sudditi obbedienti
s’inchinavano a loro garbatamente
non osando contraddirli,
subivano in silenzio
nascondendo il pianto,
nel loro cuore
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La felicità ha sempre un nome:
a volte evanescente
come polvere
su volo di farfalla,
a volte rapida
come lo sguardo
muto di bambino,
a volte mossa
come frullo d’ali,
a volte
improvvisa
a inumidire gli occhi.
La felicità morde
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Ellittici spiragli di pensieri inventati,
stagliati tra le stelle perse di cieli opachi
quando il chiassoso silenzio del candore
pareva far capolino di bagliore.
Sembravano cataste di icone danzanti
i pensieri ammucchiati e accattivanti,
quelli
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Anche l’elianto tuberoso par aprir
tristemente quei suoi gialli occhi
piante lì nel tempo nate e figlie
di fiori di un passato che belle
ornavano a settembre di mio padre
l’orto nella stagion compagne
Compagne della lì rossa dolce
uva americana a
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334226 poesie trovate. In questa pagina dal n° 17521 al n° 17580.
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