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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ma ci credi veramente a questo amore?
A questo idillio di vento e di sole
che ci appartiene in una burrasca desertica
separati da oasi, da scogli,
da becchi di cormorani assiepati che svernano afflosciati in ruvide rocce,
lambite da acqua di mare?
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Traghettami aldilà del fiume
ma fallo dolcemente
ho navigato i mari fino a ieri
ho ascoltato il tempo
nel seno delle conchiglie
ora portami sull’altra riva
anche sulle tue braccia
se vorrai
ho un canto di luna nel petto
e un ciondolo che era un
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in un pugno di stelle
in un sorso di luna
nell’angolo dove si ferma la notte
dove l’aria è più leggera
metti le ali e parte
-petalo di un fiore-
un
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Qui presso le sponde del Ticinello
nei dì di primo maggio al viandante
generosi tendono quel dolce frutto
loro la bella
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Cosa accade in quei prati verdi
in quell’infinito cielo
piccole anime suonano a festa
non vogliono essere invadenti
non aspirano disturbare quell’incanto
che ogni dì volge il loro sguardo
ove un tempo avevano vissuto
.
luccicano
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Ad un incrocio, fuori dal paese,
c’è stato un urto, senza una frenata!
I proprietari, con le facce tese,
uscirono e, con
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Dipingo fogli immensi
sempre firmati d arcobaleno
Ma
non basta
Non basta più lo spazio
colore su colore
ma le pagine restano
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Ho squarciato col guardo mio ogni nube
e ho rubato una stella e un po’ d’azzurro,
da regalare a un mondo assai distratto,
da falsi miti ed idoli ammaliato.
Da spettator non uso ad ammirare
del creato le tante meraviglie,
l’uomo, quando la mente
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Presto sarà autunno
e ricorderemo
le rose recise
dal vento sfinito
Di qualche stagione
uccisa dall’ombra
dei nostri sogni
appesi alla parete
Presto dimenticheremo
le carezze fredde
e i sorrisi tra parentesi
aperte sui muri
Di molte
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E’ figlia dei popoli che insorgono in nome della Giustizia,
i diritti vilipesi rivendicati all’onor di gloria,
dati in pasto a mentecatti cani rabbiosi.
Tirano le catene, strette fino all’osso,
torcendo i polsi e le caviglie
di un corpo mezzo
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Da oggi, una nuova salita,
anche se i passi sono stanchi,
ma ne vale la pena,
per poter dire: "Sono un uomo."
Domani tutto si presterà
per farmi forza.
Più lungo sarà il giorno,
più bello vedrò il sole
e non mancherà l’amica brezza
già ancor
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S’interrompe il flusso
che pareva infinito, monotono.
Immersi fotogrammi
annegano
nel rassicurante
quotidiano di ieri.
L’oggi oscurato, incerto
s’inoltra in abissi
d’asettica solitudine.
Attuali scenari
mutano
in un tempo
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Abbiamo il bisogno,
di tutti fino in fondo,
per poter vivere bene,
in questo nostro mondo.
Il bisogno di qualcuno,
che c’insegni a camminare,
e al momento più opportuno,
che poi ci lasci andare.
Il bisogno di chi suda,
per produrre il cibo
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Oggi è lu rui, lu rui ri giugnu
la nostra ripubblica lu cumpliannu fa
tant’anni avi ma ancora ra tuttu lu munnu si fa talià
pi biddizzi, pi lu clima e di cchiú pi lu mancià
D’in capu a lu Sud
cu tutti l’Isuli
è festa pi tutti l’italiani
a Roma
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Tengo in viso e in mente
angeliche parole d’amor
del miracol d’ogni tua pregia bellezza.
Nel sorriso seducente
v’è certezza del cuor
in ogni battito d’ogni mia più distinta lettera.
La turbinosa metrica
d’ogni mia poesia cortese
rispecchia
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I sogni sono desideri nelle notti per non impazzire,
sogni colmi di solitudine
sogni dei giorni che tacquero le labbra
per lasciar parlare solo il cuore,
quei sogni sono soltanto un triste e vago ricordo.
Sogno ancora gli attimi d’amore
che donavi
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Guardo oltre l’orizzonte
fin dove il mare mi è vita.
Tu sei l’onda
una nuvola da inseguire
fin dove
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Come Sirena rapita dall’onda,
m’ immergo in queste acque chiare,
dove scivolo piano
in esaltanti misteri di turchese e
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Da un bel corteggiamento
ch’è sembrato smisurato,
m’ha freddato con sgomento,
scritto, ma, tutto d’un fiato;
fu un colpo di fucile
sparato in un messaggio,
ed in tono più ostile,
scritto con grande coraggio:
- Aspetta ad amar così! -
Son
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Tra poco scenderà nuovamente l’oblio
su questo cuore ormai arido e malandato da tempo
proprio come il sole che tramonta tutti i giorni...
ma qui il cuore non risorge...
non stavolta...
sono seduta in un angolo...
mi giro e osservo le cicatrici che
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In questi giorni ti scrissi mille volte,
ti cercai tra i tuoi impegni importanti,
mormorai il tuo nome
nel buio fitto della notte
che riposo non mi dava,
scorsi il tuo viso
ma era in mezzo alla tempesta,
abituata a ritrovarti all’alba
e al
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La notte nasce poesia
unica siffatta magia
basamento seducente
d’una musa cantante.
Parole giungeranno sole
fulgenti d’ispirazione
a riempir cielo dell’Anima
d’un sogno mentre rianima.
Pur se poeta mai saprà
laddove sentir lo condurrà
in balia
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Se mi perdo tra le rapide delle mie notti
ti prego toglimi dalle loro braccia,
rompi la tela che ho tessuto piangendo
a schiudi le manette della mia gabbia.
Se vedi che mi spengo, vieni ad accendere
la scia luminosa nascosta nel mio sguardo
Quando
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Ho imparato quanto ferisce il silenzio,
che nasconde quelle verità pensate
e neppure degne di esser accennate,
taciute per scelta o per necessità,
offerte all’oblio con caparbietà.
Ho imparato il dolore della solitudine,
quella inferta dagli
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Seguo con lo sguardo
un dolce uccello migratore
che l’orizzonte segue nel suo volo.
Io sono qui.
Qui, dove la voce
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E’ questione di sguardi
di piccoli momenti di complicità
vissuti dietro schermi di una normalità fatta di gesti
che non concordano coi sentimenti
come i vestiti smessi
o mai indossati
nella premura di non essere
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Spoglia, la tua mente
calde dune ai pensieri
ricurve su se stesse
in forme di pudori
muovi le labbra
e lasci immaginare
parola mi prende forma
si spoglia dal sudore
scendo, in te come l’acqua
quando piove.
Quando s’apre la rosa
e resti in
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Senza attesa, paziente
moderato e vigile,
soffermo l’infinito
perpetuo ripersi
di ogni carezza del mare.
Timidi sguardi e parole taciute
orme sulla sabbia,
sabbia infinita
percossa dal vento.
Il tempo si riempie
di un vuoto assordante
placato
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Soffia il vento,
porta le carezze che non conoscono distanza,
nascosta dentro silenzi che solo i baci
sanno regalare...
abbracci il mio petto che nasconde
spicchi del tuo cuore.
Splende il giorno,
la tua luce,
attimo che mi fa rinascere
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Passeranno i giorni.
I mesi masticheranno le ore e i minuti.
Ci sarà vendetta
o forse dimenticanza.
E magari la noncuranza
è la giusta strada per non cadere
tra le chele del nemico.
Non si dissolverà il verdetto
con le stagioni.
La fuliggine
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S’adagia
reclinando il capo
un sorriso vago
che nel cuor s’accende.
Nasce dal profondo
un’emozione pura
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Nel giardino della giovinezza mia
ho ritrovato oggi nascosti tra le foglie
dei fiori profumati, dei mughetti,
e una voce è
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Com’è possibile pensare di riposarsi
quando tutto si accanisce ad oltranza
sembra proprio che lo facciano apposta
ovunque tarli si affacciano
senza alcun ritegno
impossibile stare al passo
non resta che assecondarli
in attesa che la loro
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Sai, la memoria non dimentica,
è come un’alta marea che rigetta flutti sulla riva
quando mareggiate di pensieri trascinano a fondo
facendo riaffiorare domande che non avranno mai risposte.
Mi sono sfogata
pur sapendo che ti avrei solo
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| Aspetterò una tua parola,
sola dietro una finestra accesa.
Passo il tempo qui
contando i tuoi nei a memoria,
mi appartengono più delle mie dita.
E non sarà il nostro
un inganno di pelle contro pelle,
ancora non l’ho toccata.
E non sarà l’ennesima
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Si pongono agli antipodi dei morali canoni,
laddove si dipingono angeli e demoni,
icone superstiziose del male e del bene,
conclamati portatori di gioia o di pene.
Raffigurati come ieratici simulacri,
per i credenti i candidi alati son spiriti
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Vivì |
02/06/2020 06:23| 1202 |
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Il lunedì è il giorno più pesante,
perché il precedente è stata festa
e quando si ritorna a lavorare ...
c’è il solito,
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Miscela di musica e colori
S’apre un concerto d’acqua e fiori
Canto del merlo è chiaro paesaggio
Sguardo dolce istante di passaggio
Tocco di campana raggiunge sera
A capo chino raccolgo preghiera
L’Ave Maria l’ultima luce scioglie
Onda vagabonda
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Il giorno dopo
non avevi più
lo stesso sguardo
che io avevo visto
Fra i tanti silenzi
raccontati alle ore
finché l’oscurità
non si era sciolta
In un ricamo nero
disegnato sui sogni
e sui tuoi occhi
ubriachi di buio
Il mattino dopo
avevi
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Furon attimi e furon intensi,
viver di movenze d’acqua in
dondolio di occhi,
immagini e figure,
gocce e schizzi.
Furon anime ad affiorar con lievezza
sull’arenile della spiaggia ove
t’affacciasti vita e ci guardammo
e ad invocarti venni.
Foste
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A mezzanotte canto...
La voce mi accompagna ed è sincera
in questo buio a sfera
che sa di strutti amori e giorno santo.
A tarda notte intanto
io nel silenzio come manonera
carezzo i sogni e l’avida atmosfera
che si consacra al tanto
al poco al
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| Non ti attendevo più.
Ormai avevo macerato ogni tuo ricordo.
Camminavo lontano da quel giorno
in cui, per un caso fortuito, t’incontrai.
Contavo i passi della tua lontananza.
Trecentocinquantacinquemilioni.
Troppi.
Eri troppo distante da me.
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Sono qui
le ombre sfilacciate dei miei pensieri
Camminano
sui muri impervi dei miei sensi
sfidando la ragione di ogni cosa
Ondeggiano
lievi e sinuose
confondendo il percepire
Vorticano
tra loro
inducendo le parole ad
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Mai sarò Bukowski lo so
ma spero t’emozionerò
se fra tuoi capelli alchimia
con arte trasmuterò poesia.
Solo Dio sa quanto ti sento
mentre lo invochi faccia vento
contro mali del mondo
che ti danno tormento!
Mappa sentimentale
tua silhouette da
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Dipinsi scarlatte movenze
nell’ universale forza
di elisir profumati di magie
tra il cielo e mare
azzurrato di solitudine
Bramai incense evoluzione
nel pormi al centro
di espressivi incanti
dell ‘oceano intorno a me
odoroso di salsedine in
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Se ad aspettarci è il tempo
quieta la mia smania
Avrò il ricordo tra
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Il vento
sospinge le nubi,
la sua forza
smuove la peste
che sparge i suoi frutti,
matassa aggrovigliata,
sembra che tutto
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Nel negativo di quella foto
di già consunta di suo
Di quel film vissuto ... or non vinto
nell’età della vita
che di vita or sogno ... il forse
Il perso nel perso
e perso nel tempo
di un tempo creato ...
vita e non vita
E di quel che
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C’è paura
nella pelle stanca, nel colore che cambia
di questa pelle consumata dal vento.
Il silenzio, di questo tempo
di parole vuote, di giorni invalidi
socchiusi tra le labbra amare
di passi che non seguono
le orme del pensiero.
C’è paura
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Nuove immagini
fan capolino
e, pensieri dimenticati
prepotenti ritornano alla mente.
Nuove amicizie, nuovi amori
nei moti perpetui dei cuori;
fragranze primaverili,
calure estive
e, accesi colori autunnali
per rinnovare frammenti cromatici
in
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Mi chiederò sempre cos’è l’amore
mi ha lasciata confusa
tra la tua assenza che sparla di te
e pagine su pagine di pura poesia,
ogni giorno più ingiallite
contano impassibili gli anni
che non ho mai contato
al buio il tempo è sempre lo stesso
con
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Oggi mi inacammino
su nuovi sentieri,
perché nuovo sento
il mio spirito
di uomo vissuto.
Il piano del colle alto
è sempre lo stesso,
goloso di azzurro
e della brezza matutina.
Come la mente di un bambino
sento la mia che ferma non sta
e godo
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Hai tutto il giorno davanti cosa ti avvantaggi a fare
la vuoi smettere di pensare sempre in anticipo
non ti rendi conto del male che puoi cagionare
tranquillità naviga lì a due passi
non essere precipitosa
non ti si addice
collabora con chi
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L’uomo nasce dalla donna
e nei primi dodici anni
resta appeso alla sua gonna,
una volta sviluppato
si presenta un’altra donna
che lo lega alla sua gonna
e lui come ogni altro uomo
tende a farla sentir donna!
Nella vita d’ogni uomo
c’è da
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Si cresce sui bachi di scuola,
tra uno spazio e l’altro,
il pensiero prende vita.
Brulicano voci di piccoli uomini
impazienti di stringere il mappamondo,
di frugare tra le pagine colorate di un libro
che parla,
che racconta la storia dei
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Sarò nebbia del mattino
quando ti sveglierai
a cercare il primo raggio di sole
come fossi vento
ti scuoterò le membra ancora stanche
della passata notte
in fondo al viale
del tempo che scorre
ti guiderò come un’ombra antica
al finir del
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Seguendo
d’ogni ricordo
l’indistruttibile essenza
nel buio della Notte
lentamente
mi espando.
E
come
evanescente bolla
in un altrove
che
ben conosco
improvvisamente
mi schiudo.
Dove
il Passato
sempre
eternamente presente
è.
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Ecco il sorriso a cui sempre ripenso,
lieve carezza, amor, per il mio cuore;
sento fiorir la vita dentro e penso,
che nulla al mondo fa vibrar d’amore,
più delle labbra tue di miele, in denso
momento dolce d’abbandono e ardore,
aperte al lungo
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Il mio cuore
è come una grossa
rosa rossa,
i suoi petali,
sono i miei...
slanci d’amore
che io tengo a freno,
ma i tuoi sorrisi
mi danno la crisi
e stacco un petalo
appena la notte si fa.
Il mese di maggio, per me
non finisce mai,
come mai
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334225 poesie trovate. In questa pagina dal n° 17341 al n° 17400.
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