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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’065Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Rocco Pulitanò | |
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Da Ella sentirmi dire
"Mi hai visto solo una volta!"
dopo aver letto una poesia
ove nell’Alma l’ho accolta!
Un solo istante
sarebbe bastato
folgor mente
cuor fulminato.
Occhi anelati dal mare
m’hanno ammaliato d’Amore
sull’arena in cui cielo
fu
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Il tuo amore
nastro di seta profumato di viole
legava il mio cuore innamorato .
Tremavo come luna nell’acqua
quando m’abbracciavi
ed ero felice
come son felici le stelle
quando è sereno.
Con ali di farfalla
spandevo nell’aria miriadi di
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Scarabocchiato
su carta stropicciata,
spiegazzato e ripiegato
Il mio
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| Mentre il cielo è amico a noi
volgi girasole al sol la testa
per la giornata intera,
compiere allora
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| Di un lontan passato
di maggio ultimi giorni
ultimi giorni quel dì
del in terra viver tuo
breve come un sogno
rapido fu la vita tua
un fresco mattin a cercar
in sella alla tua moto
di una una roggia una ombrosa
riva due sperate ore di pesca
due
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| E’ stella fissa la persona a cui
l’innamorato il proprio sguardo volge:
per più non sopportare tempi bui,
ai raggi di quell’astro si rivolge.
Ha un unico pensiero ormai costui,
che lo possiede, penetra ed avvolge:
essere illuminato solo lui
da
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Pensieri come bolle di sapone
sparsi e dispersi nell’aria,
nel tempo di domani
in fervida attesa dell’ avverarsi.
E volano nell’etere
danzando con le
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Con calma sì hai mezz’ora a disposizione
puoi tirare su dal pozzo l’impensabile
inizia con tranquillità
il risultato non potrà che essere ottimo
fiamma continuerà a risplendere sino a quando
in quel momento critico tutto si offuscherà
solo allora
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Vincenzo e Lisa, amanti in tempi andati
(... ma quando c’è la mano del destino ...)
per puro caso si son rincontrati
in un
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Non ti ho mai abbracciato
nella breve vita di mezzo
né mai saprai che mi rincresce
certi legami
mentono appartenenza
si celano timidamente
sotto la curva immensa dei sogni
fugano le emozioni
dietro banali eventi
somma di giorni uguali ai
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Dall’alto al basso
son vuote terra e mare
e si vede che non c’è
più rumore,
è tutto fermo
e nessuno sta a sbarcare
e sulle spiagge
non si sente odore.
Quell’odor che veniva
a festeggiare
e a riempire
la calda stagione
e che faceva
il cuore
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Il mito dell’ombra
era una vecchia storia
da non raccontare
nelle notti d’amore
O mentre la nebbia
(prodigio d’inverno)
copriva la luna
col suo fiato di bava
La leggenda del buio
nasceva dal bosco
e qualcuno diceva
che poteva
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Leggero cammino, solo
per incontrarmi con te,
mi profoma l’ultimo sole
mentre si chiudono le viole.
La tua finestra è là
dopo il prato e là ci sono
le bianche lenzuola, stese,
profumano di sapone,
è quello della nonna,
l’ho conosciuto ieri
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Sei un’esplosione di luce
che abbaglia tutte le stelle
tu con il tuo profumo di nocciola
dentro gli occhi
hai tra i capelli il calore bruno
della terra nelle mattine d’estate.
Sbocciano in tripudio d’arcobaleno
petali di aurora
nella dolcezza
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| Assaporo il profumo dell’estate
incorniciato nella magia di un’alba
ricolmo di deliziose giornate,
d’un sole che abbraccia e riscalda.
Risiede nei cuori la vera sorgente
delle ore calde e assolate
dove la cuspide dei tramonti
trova dolci
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| Sola,
alla tua porta
t’ho lasciata,
ancora
una volta.
Stentate lacrime
fuse alla pioggia.
Suoni cupi s’univano
a saette
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Sta in ciò che vive e lo senti pulsare
per alcuni è un movimento, qualcosa simile al vento,
per altri una ragione, un pensiero.
Un azzurro cielo che scorre nelle vene,
un insieme di sillabe o di parole, qualcosa
che si manifesta nel bisogno di
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Ti seguo nuvola al vento
nei degni sorrisi
che non abbandono,
fermo a guardarti
anima
di pensieri improvvisi,
immersi tra sabbia dorata
di estati brevi .
Lo so, sgrani tristezza
anche le notti lo sanno.
La vita ha un odore di morte
che si
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Se fossi brezza
suonerei violini
tra ciliegi in fiore.
Danzerei leggera
tra mille colori
ed al primo baglior di luce
ascolterei
il respiro d’un giglio
che s’apre al sole.
Spargerei nell’aria
profumo
di rose e viole
e su di un mare d’erba
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Mi fan stasera compagnia
tarda l’ora ed il buio
in parte il tutto ascura
delle belle di notte
i delicati rossi fiori
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Libertà, mia libertà che ti nascondi a me
nelle pieghe di una verità ch’è fumo agli occhi
e nebbia al vento che va, verso l’ignoto va...
Oh libertà, sfuggi ora da queste mie mani
così fragili alla vita, che nel domani va
ma non si riconosce in
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Finalmente ogni dovere è stato realizzato
ma che fatica è stata
i frutti si spera giungano presto
la coscienza è a posto
imprevedibile è la vita
stare al passo diventa sempre più pesante
condizioni che ogni volta fanno tremare
suscitando timore
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Alto si staglia nella volta il verde,
laddove giunge sguardo e talora si perde,
mormorano nel silenzio le cime e le fronde
e il sole di dorati riflessi allor le accende.
Brezza che sfiora e smuovendo seduce,
piante secolari che anelano più
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Vivì |
02/07/2020 07:56 | 670 |
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Anime corrose dal tempo
putrefascenti esseri amorfi
ove vagate perdute?
Valli di lacrime v’attendono,
ed ora ove risiede la lieta natura
che tanto
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“Non hai il coraggio di guardarmi in faccia,
da quanto tempo dura questa tresca?
Giuravi sempre d’essermi fedele ...,
ci
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Tutto mi consuma
il sole troppo caldo
e anche uno sguardo
il silenzio del mattino
Tutto mi fa male
le parole non dette
e una sillaba spezzata
riflessa in un cielo
Grigio come i morti
abbandonati da anni
in un sudario bianco
memoria del
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Se il tuo vivere
aderente alla grigia collina
che all’arcobaleno ti spinse
azzerasse il ricordo del campo di girasoli
arrestando il passo verso nuovi albori
non sarebbe poi così triste il tuo tempo a venire
Non v’è forse stato colore
oltre quel
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Le abbiamo lasciate troppo sole
le cupole d’argento,
le fontane, i fiori lungo i prati,
le divine albe fasciate di silenzi:
spettri d’occhi eclissati
dietro pianti di stelle.
Chissà se il mare
ci riconoscerà ancora,
-statue di sale
sulle
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Abbandònati. Lascia che ti porti
per vie e per sentieri inesplorati,
per fiumi di cannella, verso porti
su mari di sospiri, abbandonàti.
Àlzati e, nuda, danza. E non opporti.
Nella passione fummo trascinati
da forze irresistibili e più
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M’hanno cresciuto ‘nchiuso int’a nu cesso
c‘a mazza ‘e scopa ca me curreva appriesso
e... m’allicordo ancora ‘o campaniello
quanno nu juorno m’accarezzaie ‘o cerviello...
E ie ca senza dubbio tengo ‘e corne
aggio ‘mparato ‘a chesti
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Abito un posto felice
e con le mani sfoglio il tempo
leggero e interrotto
che non esiste
Accarezzo le mie cicatrici
la pelle è rosea
il sangue è rimasto nelle vene
Mi ammanto ogni giorno
di un nuovo abbandono
che attecchisce alla
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Era la luna e il suo volto sconosciuto
o quel misterioso silenzio dal sentore incerto
a volte incosciente
nel nudo modo d’amare.
Essere così
come la luna partecipa alla vita
eppure assente dal vociare della gente
lontano dal recitare la
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So di te, un’impronta nell’alba
un leggero profumo sulle mani
so di te, di una gonna al vento
i tuoi capelli sul viso, so di te
l’odore di carta stampata,
di un libro, di un giornale
so di te, di un geranio che appassisce
e nessuno lo nota
di te
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Tu sei il mare
a volte quieto,
a volte tempestoso
l’onda impetuosa
che travolge e non perdona
l’andirivieni
che sul bagnasciuga
avvolge e placa.
Tu sei il mare
riflessi verde e oro
che rende spiaggia
il mio sabbioso deserto.
Tu sei il mare
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Fra attimi pioverà
lacrima di malinconia
dai miei occhi e nuvole
sovrapposte fra noi
cielo terso e luce.
Ma pioggia - con lei -
lambendo viso
evocherà tuo sorriso,
carezza che dà pace
all’anima senza voce!
Ai margini del silenzio
nei tuoi occhi
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La Primavera non è morta
e neanche l’Estate
lo sento dalle frustate
che arrivano all’improvviso
nelle viscere e sul sorriso
che non ho mai avuto.
Non è morta l’Estate
anche se l’inverno
con le sue piogge
e le sue pozzanghere
affoga il mio
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Uno spirito turbato s’insinuò
feroce
in me
“Pazzia” proferì!
Lumi fuggenti dell’animo mio
destadevi per Dio!
Insonne divien la vita
s’ella produce
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Non ti curar di me,
-se posso-
immolerò sorrisi per te,
per questo rivo di breve corso;
la mia scialuppa, un fascio di mani,
-se faggio o betulla-
accusa incerta un domani...
Non ti curar di me,
-se devo-
con ogni gioia tiferò pe te,
per già
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Qui nel giardino ancora profuma
come un tempo l’aria l’odorosa
verde menta selvaggia profumo
che in quel tempo antico
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Nella spensieratezza basta un niente
e qualunque cosa vediamo sotto un altro aspetto
quando all’improvviso tutto si fa nitido
persino quei tratti che avevi cercato di cancellare
avanzano con forza come veri birichini
non resta che arrendersi
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Non servono sermoni
per santificare comportamenti,
non serve evidenziare i lamenti
di chi solo critica, ma senza avere opinioni.
Non serve scendere dalla torre
se ogni cosa al suolo poi non scorre,
a chi serve la caciara se il tutto è uguale al
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Sono nata femmina
e mi sento magica,
non accetto gli ordini
che mi dan gli uomini!
Attraverso i secoli
m’hanno resa vittima
con la loro collera
sempre più sgradevole!
Ogni donna è splendida
e possiede un fascino
che travolge gli uomini
e
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Sento le voci
solo di notte
quando i morti
parlano d’amore
Mi sento perduto
fra le ombre
in qualche strano
conflitto di cielo
Sento le carezze
di lontani cuori
ormai stanchi
di battere le ore
In un tempo
finito fra le nubi
di altri
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Nella vastità dei campi,
aperti alle vie traverse,
con stagioni maturano tempi,
scartati di più cose diverse...
In un triangolo ristretto,
al molle gravitar del pensiero
si compie il tondo perfetto,
e a sé attrae mai di più vero:
Inviolata di
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Mi piace il buio,
ascolto meglio l’anima e,
guardo il cielo,
guardo la luna,
quel riflesso che spacca in due il mare
m’illumina dentro.
Ho desiderio di volare,
fuggire,
di essere lontano,
mi stringo forte in me,
chiudo gli occhi mentre ritrovo
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Misero è il tempo e il suo pentimento
ancor di più è perdersi nella laguna dei desideri .
Tra il falso e il vero
le onde delle parole
s’infangano alla foce del fiume
dove le sponde si dissolvono negli abissi del mare .
Apriti cielo per chi ha
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Leggere e tremanti
scivolano parole lungo i fianchi
sulla pelle calda
trema e si concede
il brivido aggrappato al piacere
gocce di miele straripano...
bastano pochi sospiri
che sfiorando appena labbra arrese
la fantasia e la passione
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Momenti rubati alla consuetudine
ma tanti pensieri restano latenti,
circondati dal superfluo e inutile,
nel continuo dipanarsi per ricominciare
nella tua mente a ricostruire
fili invisibili dalle diverse direzioni.
Riuscire a
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| Dolci i sospiri
ed ogni tormento
dolce il languore
ed il pianto
dolci gli
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| Mi perdo in questi cieli azzurri,
a guardare il nostro grande amore.
tengo ben stretta la tua mano, intrecciata alla mia,
per il tempo in cui siamo, siamo felici.
Il tuo cuore puro, è un semplice segnale
che scrive mille frasi in ogni strada
scrive
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Alta marea sarò
disse meteo passionale
e sì t’inonderò
tipo tsunami tropicale!
Ma non temere
bagnerò solo un po’
dai capelli al Cuore
scusante poi asciugare!
Tutta t’accarezzerò
come mai nessuno uguale
e più mentre sorriderai
innamorato pazzo
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All’alba presto
impastava il pane,
con le dita bianche
si faceva il segno della croce,
e incominciava, vivo
il suo stato di preghiera.
Tutto preparava,
muovendo lentamente
le sue dolci labbra:
e le tazze piene
di caldo latte e pane,
e i piatti
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Pianta velenosa sei
per il botanico scienziato
per Pitagora principe
dei numeri e pensator antico
per delle tue foglie
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Ho bevuto la metà
del mio bicchiere,
per dissetarmi.
Ora centellino
l’altra metà,
in piccoli sorsi,
per gustare al meglio
le emozioni
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Questa primavera
si è alleata col destino
contro di noi.
Le contraddizioni assumono l’eco
dei giorni nostri
dove
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Come poter affusolare il tempo
raccogliere le parole mai scritte
colorare gli album d’una vita
e mostrare quanto di più bello
è conservato nelle scatole dei ricordi.
Come aprire l’involucro dei desideri,
sfogliare ad uno ad uno il raccoglitore
e
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Stare così ad aspettare albe.
Stare così a raccontarsi notti.
Bere bicchieri di luce, al mattino
e stare con guanti di luna, la sera.
Niente più mi sorprende.
Niente più m’appartiene.
L’airone schizza il volo sull’acqua:
Io
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| Si ripetono i giorni
con gesti nascosti
dentro abitudini
molto spesso acquisite.
La fretta che incombe
non lascia mai
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Come sentirsi grandi essendo piccoli piccoli
lassù tra vette innevate
sensazioni che riescono soltanto a far sognare
chi da tempo questo desiderio ha cullato
pronostici vanno e vengono
ma niente che possa realizzarsi se non in sogno
verrà pure
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“Il sabato ti vedo in discoteca
che te ne stai in disparte solo, solo,
mi sembri malinconico, depresso,
invìtami a ballare
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334221 poesie trovate. In questa pagina dal n° 16681 al n° 16740.
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