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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Rocco Pulitanò | |
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Quella luce,
un timido bagliore
prima dell’alba perlacea e fresca,
inonda gli occhi
ancora tiepidi di sonno.
Tra la penombra
della tua pelle liscia,
intravedo ancora
rigonfi desideri
che lasciano messaggi sparsi
tra lenzuola stropicciate
e
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Fuggono i pensieri volano lontano
quasi non volessero essere d’impaccio
a chi ogni dì fa tutto per non soffrire
un vero tormento quando fotogrammi sfrecciano
eppure da quella visione non vuoi staccarti
che sia giorno o notte non fa differenza
in
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Mi son seduto in cima a una scogliera
per ammirare il mare all’infinito.
Che meraviglia! Tutto intorno c’era
un gran silenzio, splendido, gradito.
La luna col suo magico folclore
e con le stelle a far da sentinella,
mi trasmetteva pace in fondo
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Mi tremava nella mente
un qualsiasi pensiero novello.
Me ne stavo seduto
sulla precaria panca
che la storia mi ha preparato.
Guardavo attento
i volti di chi passava
sulla piazza nuova,
vedevo in loro la paura,
figlia del tempo che lento
scolpiva
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Se avessi avuto
qualche anno di meno
ti avrei rubato una rosa
rossa come il tramonto
Avrei soffiato via nubi
e questo cielo avrebbe
donato gocce d’amore
leggere come i sogni
Delle notti d’estate
illanguidite da una luna
argentea e dalle
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Passata è la tempesta e la quiete
si attarda sopra il colle e non si avvede
del passero che sopra il campanile
stordito dal silenzio mentecatto
si affanna e vola come afferma il patto.
Ben dietro tra le stelle la tua luna
negando la cornice al suo
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| Suadente mi sorride occhio dipinto:
un’altra gonna a idoleggiar s’aggiunge:
son cuori accesi che mi si contendon ...
“Ma cosa mai le faccio a queste donne!”
Soavi sguardi ignoro, accarezzanti
ovunque intorno, dolci e seducenti,
mi assediano
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| Sembrano uguali
entrambe turgide, profumate
ma il caso ha incastonato
un rifugio, un neo, un buchino
e il bruco cresce, morde
offende, assimila.
sembrano identiche
la mela sana e quella offesa
ma una sola è illesa
l’altra è bella a metà
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| Ingabbia l’ego
la sua vittoria tra le onde dei giorni
poi vacilla nei versi d’amore
come un nessuno tra i tanti .
Cosa importa se di sponda in sponda
tra rive e promontori
vago alla ricerca del mio passato
mentre in me le illusioni e le
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| Mi manca il sorriso appeso
al volto mite della sua tristezza,
la lieve carezza dei suoi occhi
come una pezza rabbercciava
i ginocchi della mia povera terra.
Mi manca l’odore forte della ginestra
sulle zolle accese di note silenti
di
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| Del nostro amor
il cuor vuol far difesa
contro ogni trama del destino avverso.
In guerra e pace
il corpo d’ogni parola
nutre forte la passione su ogni fatica.
E l’alma rugge guerriera
colonne d’alti versi eterni e santi,
a sconfigger i
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| Ci pensi mai a quanto io e te avremmo potuto realizzare?
Viaggiando insieme o solo fermi a contemplare
un paesaggio, un vetro appannato o solo il vuoto
e non affidare al tempo il ricordo di una foto?
Non so se te la ricordi quell’emozione,
incline
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Calmo e cauto
si muove nascendo,
al suono d’un flauto
impara dormendo.
Carezze e baci
divine lezioni,
capisce se taci...
non servon bastoni.
Ad ogni domanda
ottiene risposta,
ma chi la comanda
la vuol sempr’opposta.
Per dono
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Scriver sempre potrei
all’infinito su Te
ma stanne certa
non sarà mai cliché.
Le parole son canto
incanto fermatempo
unendo ciò che sento
con moto sentimento!
Tu lasciami placar
l’animica passione
e mia vena poetica
vibrar ti farà ...
Musa
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Con occhi sciacquati di pianto
guardo vedo sento
Nuove mete muteranno il cammino
ma non pensare
passo passo segui l angusto profilo
che vigile scandisce il tempo dell’andare
Proteggi il pensiero
lancialo verso la luce
accetta il
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Girovagando un po’ qua e un po’ là
ho ammirato ginestre e fior di lillà,
tra macchie di verde e d’intenso smeraldo
pari ad acque lagustri che allagano sguardo.
Mi son parse come raggi di sole dorato
aspersi a imbiondire orli di prato
e pur lembi
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Vivì |
06/07/2020 10:59 | 745 |
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| MALUMORE
A volte non conosci il suo motivo
che ti prende e ti cambia i conotati,
sono giorni che nascono ammalati
e la
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| Quando i pensieri sono tanti siamo costretti a fare una cernita
e non sempre possiamo rimanere soddisfatti del risultato
non resta che mettersi il cuore in pace
creando un ponte tra noi ed il desiderio
che solcheremo con fiducia sino a
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| Non voglio stare più in questo mondo
laddove non esiste l’amicizia,
non c’è nessuna forma di rispetto
e làtita persino ... la giustizia!
Ho sempre immaginato la mia vita
col corpo di una donna bella e bionda,
ma col passar degli anni s’è
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Ora puoi tacere
io mi sono perduto
nelle mie ombre
e non ho più luce
Non mi consumo
se non fra i silenzi
di antiche nostalgie
tenute vive sul filo
Teso fra il passato
e il futuro che mente
una diversa stagione
d’amore o di morte
Ora
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Il raggio abbraccio ancor di questo sole,
che m’accarezza il corpo e torna in mente
il dolce tempo dell’amore ardente,
quando di te io mi nutrivo! Duole
il ricordare istanti e le parole,
come sussurri al cuor che dolcemente
davano a me la vita! Or
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Non temer delle confidenze che mi fai,
come ben sai non ne approfitterò mai.
Anch’io ti desidero, anch’io ti sogno,
il giorno ti penso e la notte ti voglio.
Penso sempre di noi insieme
sulle sponde di un antico fiume,
tra carezze e abbracci,
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Non so come farò
ma in cielo d’amarti scriverò
magia del pensiero
colori d’un arcobaleno.
Ancor non sai
pur se capito hai
accettando di venire
esotica vicino al mare.
Nostro litorale vibra già
versione più romantica avrà
complice tramonto
nuovo
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Il cielo poche rughe di nuvole
in una distesa d’azzurro.
Nel suo silenzio i miei giorni felici
e il tempo che rimane .
Poi come foglia
mi lascerò portare via dal vento.
Nei sentieri del cielo
troverò nuove albe e dolci tramonti .
Nel buio
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Sorgerà ancora il sole nelle mie mattine di vetro
quando le mani smarrite s’occultavano nel vuoto d’un altro sbaglio mancato
e il giorno era un sogno non osato
prigioniera dietro sbarre di paure
sotto soffici e calde coperte nascondevo la mia sete di
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In silenzio affoghi
tra due mari
che riflettono la tua bellezza
tra l’indifferenza
del passeggiare lento
simile a una mattanza.
In silenzio ti sfiguri
e come una vecchia donna
ti abbandoni
allo specchio piangi e ti guardi le piaghe
le ferite
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Ci voleva lo tsunami
per buttar fuori
i panni sporchi
e il mondo spolverare
per mettere alla luce
nuovi sapori
e una nuova avventura
cominciare.
Rigenerare
ogni angolo e ogni via
e ogni motore vecchio
rottamare
per riportare al cuor
quella
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giorno di festa
il sole alto e caldo
suoni lontani di campane
pensieri e voci
che portano a Lui
ora che tutto è passato
la sera è rossa
si scolora lentamente
nel buio che scende
fino al mio cuore
oggi
la gioventù non si è vista
là sulla
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Stringo tra le mani la sabbia
cercando di trattenerla.
Solo alcuni granelli
rimangono attaccati
al caldo delle mie mani.
E così il giorno,
la notte,
si alternano,
incessanti,
sfuggono al mio pensare!
E ti rincorro
pregando di
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La tua mente, maliziosa e calda
umida e libera
non posso dimenticarla
la tua mente, incastrata alla mia
ha dipinto brividi ed euforia
attimi unici e inimitabili
sospiri e baci ineguagliabili
e adesso, quella stessa mente
è un ricordo... vive
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Tutto si spiega
faticosamente con le parole
mentre le cose parlano
da sole, illuminate di luce
mentre il tramonto ci avvolge
in un nuovo silenzio
facciamo finta di aver capito
tornando a casa
con le mani vuote
le tasche vuote
e il cuore in
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| Nel viale del tramonto i colori si fanno
brillanti.
Esce entra il desiderio,
infuocato dalla passione e
rosso mattone è
la foglia che giace.
L’estate degli amanti
è infuocata
d’ardore,
pecca senza accorgersene,
prega il tempo che fermi
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| Mai si dovrebbe convivere con la noia
buona volontà dovrebbe sempre eccellere
scacciando quel neo capace di depennare
quanto di buono è stato fatto
disponibilità in tutto e per tutto
può e deve imperare ad oltranza
come un segno di
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È una leggera danza
cammino d’un sentiero
respiro d’un pensiero
il colore del vento.
Aroma di speranza
è rosa profumata
è nuvola rosata
etereo alimento.
Musica in una stanza
se intorno tutto tace
nasce un’onda fugace
l’inizio d’un
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Le foglie morte
della mia disperazione
tappezzano d’inquietudine
la mia tristezza.
All’ombra crepuscolare
di un caldo tramonto d’estate.
Ho voglia
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“Ascolta Giorgio, stiamo bene insieme
ed ogni giorno siamo assai felici,
andiamo nei musei, andiamo al mare,
però ci
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Accarezza
la mia buona terra
vento del mattino
infondI pietà
nell’opera
preghiera
del figlio tuo
rendi
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Lasciate quel ricordo
venire a me
che batta pure e forte
l’uscio delle insicurezze
ne farò gradito ospite
e perfetto
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Siate felici
che la notte è breve
e prima di giorno
qualcuno se ne andrà
Lontano
dove il cuore
non è che respiro
di vento immaginato
Dai veli di nuvola
sull’orizzonte oscuro
di un tramonto
rosso di amore ucciso
Siate tranquilli
la Nera
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Amo la giostra
nella festa del nostro amore,
pazzo ti rincorro
fra sorrisi pieni,
ti abbraccio e ti lascio
in un bater di ciglia
e poi ti ritrovo, calda
nelle mie mani,
sei vestita come una farfalla
e leggera mi sfiori le guance,
poi fuggi di
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| E’ ‘na domanda che er genitore
nun dovrebbe fa’
ché da bambino fai solo sogni
e da grande poi te li rimagni.
N’aveo idea de’ quer
ch’avrei fatto da grande,
correvo dietro ‘n pallone
come quarsiasi regazzino der paese
pieno de’ sogni e
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| Scavami dentro
nel profondo
e piantami il seme
del tuo amore
nei miei polmoni
mentre respiro per te,
per poi innaffiarmi
con la tua passione
il mio cuore
e aspettami
attentamente
mentre germoglio
senza mai tralasciarmi
al caso.
Sarò rosa
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| evaporati come in un maldestro sogno
ballerina di seconda fila
danzavi con i sinuosi fianchi
lanciando sorrisi ingenui e peccaminosi
ed io regalare a piene mani oceani
colmi di attenzioni d’amore
fino a far liberare la luna all’orizzonte
e
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| Nella mente mille parole
mille solitudini di sguardi
fantasie
dove
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Alimenta fuoco d’Anima
luce d’astro che rianima
Luna d’ogni desiderio
faro solerte nel cielo.
Rischiara stanotte pensieri
sì troppo grandi ma veri
sparsi in tela d’un sogno
ove sol Amore il disegno!
Ci uniremo prima o poi
poeti amanti
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Universo d’intorno,
di labile velo promiscuo
suscita il vento notturno,
fra le pose di nebbia, distinguo...
Discerno dei sogni i colori,
di più accesa impressione
narrate le storie dai fiori,
da lontano, il latrato di un cane...
Universo
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| I diari della notte
le pagine silenziose
sparse dal vento
ci scrissi sopra la solitudine
la poca luce che mi entrava
quando si chiudono gli occhi
e cominci a pensare
e speri che finisca presto
e che arrivi il sonno
quando la luna ci guarda, e
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| Soggiogare il tempo non si può.
Sarà il tempo
a soggiogare te.
A piegarti, o indurirti
come le pietre di un muro.
Tu ti avventi su di lui
con tutta la tua giovane energia
Ma il tempo
troverà il modo di plasmarti,
di provarti
di
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A volte i miei pensieri
si fermano in Africa
sotto milioni di stelle
tra grandi silenzi
e infinite distese di sogni.
Lontane stagioni m’han lasciato
immensi deserti nel cuore
avvolto da sabbie rosse
e pietre levigate dal vento.
Sembrano
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| Le mie radici in terra arida dove
non batte il sole, dove una pioggia
amica le accarezza premurosa
Un attimo di felicità, crescono si
trasformano in rami e fronda, come
capelli spettinati si lasciano andare,
dove un vento dolce li fa
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Io che so bene cosa e chi non sono
lascio signoreggiare l’esistenza
la prima volta e dopo dietro al sole
attentamente volto al nuovo mondo
bastardo vanto nullità assoluta
orrido gusto sorso di cicuta.
Rosso di fuoco fiamma incandescente
assurdo
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Picchia forte la grandine
soffrono i tetti gemono
le piante i fiori del giardino
e la vecchia come tremante
sola ritorna a quei passati
forte picchiavan le grandini
atterrito lo sguardo al cielo
guardava i suoi raccolti già pronti
alla raccolta e
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Lavorare per dimenticare è una buona medicina
per non soccombere a quanto la vita propone
ogni giorno una novità non sempre gradita
e con la quale dobbiamo convivere tiene compagnia
un brutto rospo che si diverte
eppure nessuno lo ha
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L’effluvio di un’emozione cattura il viola
disperso nella visione menzognera
d’un amore effimero
spettatore di sussulti
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In un mondo reso schiavo
dal potere del denaro,
per chi vive di lavoro
il futuro è sempre amaro!
Tra i cinque continenti,
per umana trasparenza
non dovrebbe comparire
mai alcuna differenza
ed invece lo sappiamo
che nel Continente Nero
manca
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Quando
come un vestito dismesso
alla fine
d’una lunga giornata
il corpo
avremo abbandonato
ancora saremo
perché
insopprimibile
è
il sentire d’esistere.
Sola
sostanza
delle nostre vite
che
come semenza
tra i solchi del
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Ho lasciato
la mia porta aperta
per liberare promesse
nei tanti cieli scuri
Le persone che vanno
senza un saluto
le trame nel silenzio
di una sera sussurrata
Fra le rovine pallide
con una luna argentea
mai dimenticata
dalle nubi della
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Se fossi stata vento avrei sfiorato le
labbra al mondo per posar buone parole.
Se fossi stata cielo avrei volato su
un deltaplano per salutar ogni vita.
Se fossi mare vi poserei sull’onda
per farvi cullar ed addormentarvi.
Se fossi terra seminerei
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Son tornato al fuggevole arbitrio,
un provato trascorso,
nell’arroventato patio
di casa mia, scottato dal rimorso:
Bramosia di ingegno,
di ingannare il mondo,
che reclama il pegno,
sempre e fino in fondo!
Una risposta, or mi sovviene
non
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Era l’albero
dei miei giochi
di quand’ ero fanciullo,
io contavo i miei anni,
lui contava i suoi secoli,
ma nonostante questo,
noi due, eravamo amici.
Lui, parlava solo
quando passava il vento,
l’uomo come me,
di lui si è dimenticato,
sono
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334221 poesie trovate. In questa pagina dal n° 16621 al n° 16680.
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