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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’062Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Non adagiarti su gradini consunti
di una chiesa sconsacrata come a chiedere questua.
Abbi fede
la preghiera è il miglior balsamo che consola
cuori afflitti in abbandono.
Spiga di grano mietuto è il tuo tempo.
Srotoliamo balle di fieno
a
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Un bacio non potrai scordare
sulla fronte innanzi al mare
notturno mormorio
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Palpito di materna suzione
esplode, le impresse radici,
viscerale, nativa commozione,
il diapason nei figli audaci...
Veglia il futuro di note corte,
lungo il cammino, adagio
lievitar fin nelle sporte
di gravido motivo
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Serena mi cerca le sera,
per mano mi conduce da te,
dalla finenstra che dà sul prato,
ti ho vista, ti ho ammirata,
nel cuore mio leggero
ti ho ammirata e amata
come un fiore, il più bello,
che ora mi cerca.
Lascio tutto e tutti,
colgo tre fiori
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| Svolgo la mia vita
a due voci
ma quando parlo
è un duetto inudibile.
Lei così pura e pudica
a volte insorge
e mi rigenera.
Quello che è certo
è che lei resta a volte
sospesa su un filo e canta
e il suo strepito
è così grande e armonioso
che
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| Immobile. Supina, su quel letto,
madida di sudore, gli occhi aperti,
ad ascoltare i battiti, nel petto,
rapidi eppure a un tempo così incerti.
Cercavi le risposte lí, sul tetto;
ed era, la domanda: "voglio averti?",
bruciante come un colpo di
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| Giunto del tuo ciclo vital
al fine al cielo mostri
i tuoi bianchi fiorellini
e lì nascondi quei sottil
semi dal sapor di
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Senza te
...è un giorno vuoto, senza sole
è una notte buia, senza luna
è un vivere in solitudine senza più il sorriso
è un abbandonarsi nelle pieghe d’una vita al suo finire.
Senza te i sogni restano vuoti e infiacchiti
sperdendosi tra i ricordi
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I coccoloni nella vita sono sempre all’erta
non è facile rimanere calmi
occorre volontà superiore
onde non dare spettacolo
mostrando quanto più possibile
siamo propensi a rispettare
anche se dentro di noi
tutto fa pensare diversamente
essere
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Nei tuoi occhi innamorati
vedo scritto il mio avvenire
tu sei il sole della vita
e mi sento d’impazzire
per il bene che ti voglio,
se ti guardo son felice,
sei la donna più speciale,
sei più bella di un’attrice.
Con te accanto vedo il
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E’ voce sonora di campane
un copioso segnale di sera
l’orizzonte per poco rimane
tra nuvole di sogno frontiera
mi sovviene in questi momenti
un sussurro di parole nascoste
come quando con occhi ridenti
mi zittivi chiudendo le imposte
un giorno
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’O puorte ‘ncapo ‘o munno
pe’ fa’ abbraccia’ na stella
ma isso nun se sbatte
e dice chiatto chiatto:
" ‘A casa mia è cchiù bella!"
’E faie vede’ nu sole
ca t’appicciasse ‘a faccia
ma isso ‘nzerra l’uocchio
e dice: "E’ nu papocchio,
è sulo na
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Percorrendo strade
prive di curve
o storto torbidi pensieri
in laschi lascivi fossi
al domandarmi
si fosse a me stretto
quel pedissequo andare
Ed or che di deriva arranco
n’altra domanda s’appresta
S’avessi seguito la retta
senza ritrarti
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So che mi cercherai
nel tuo mondo
dove il sole
non bacia la terra
So che mi penserai
se il respiro
arriverà fra le ombre
di un altro cielo
E le carezze
che non ti ho dato
avranno sempre
il rimpianto dei morti
Ora che il mare
ti ha
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Il volto d’angelo mi torna
placando il cuor d’ogni calvario
e le pene lungo la schiena.
Lo sguardo rilucente
colgo sincero, oltre ogn’ombra,
tra un tremito d’un battito e un colpo di fulmine.
M’immergo nella notte,
tra l’amore e le sue
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| Addolcisco di te lo sguardo e ne divento ancella
in un cerchio di fuoco mi muovo
e ne divento lapillo che arde
e si spande a bruciar di ceppi
l’anima e la ragione.
Sfioro le tue labbra in lenta meraviglia
di dita tremanti a seguir desideri
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Violino melodia
a tenermi compagnia
quattro corde meraviglia
intervalli in quinta.
Ogni assolo celestiale
lì ci condurrà solare
sogno intramontato
nel paese incantato!
Fato stonato
cuor dipanato
note in pensieri
oggi più di ieri.
"Con Te
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Sposa velata,
di frivola accondiscendenza,
tutta segreta serbi, la scienza
per orgoglio ferita,
non condanni
i crocevia del fato,
dei primigeni veli del passato
il capo commosso adorni...
Sposa affrescata,
di litigati sposi,
schiva bellezza
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E come un’ombra inquieta vago attorno
alla tua casa, nel ricordo amaro
di quel passato che non ha ritorno;
su questa strada ormai s’è spento il faro
e il buio dappertutto si riversa!
Insonne e solo, fermo il mio respiro,
per ascoltare l’onda pure
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S’alza un grido che squarcia la notte
s’alza un dolore
che penetra le vie d’una città silente
e squarcia il cuore.
Scende il sangue da una brutta ferita
scende una lacrima
che bagna i canali d’una città asciutta
e ferisce l’anima.
Cuore di
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E quando
anche l’ultima luce si spegne
un’aura di misteriose tenebre
ti avvolge
e cala lentamente
nella mente.
A duellar va
il cuor fedele...
Il bene
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Son tornate a frinire le cicale,
componendo incessante madrigale
tra quell’erba che indora d’arsura,
poi un istante ancor tace in natura.
Sfarfallio in duetto nell’aria,
volo candido nella brezza che varia,
va posando, si sposta e carezza,
scuote
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Vivì |
15/07/2020 09:37 | 726 |
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Petali bianchi di
candor vestiti,
gocce di pioggia a
sospirar su verdi foglie.
Sboccian ricordi e
nel cuore goccioline
trasparenti a scoppietar di
pianto e volar nel mondo.
Fra valli, boschi e
prati a scivolar su nubi stanche
van i ricordi
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Ma per favore levati dalla mente quei pensieri
più non ti riconosco
dov’è finita tutta quella volontà che dai pori spruzzava
non vedo il motivo per cui risolvere situazioni abdicando
è solo un momento che al più presto se ne andrà
forza coraggio
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“Teresa, scusa, tu sei la sorella,
ho qui l’anello di fidanzamento
comprato ieri per Elisabetta,
ma il cuore sta
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Cosi cantavi,
mentre il sole confondeva
lacrime con le stelle.
Intrusi sentimenti,
sconosciuti,
ammantano la quiete
con valanghe di proteste.
Si annerisce appena
un lato del tuo cielo
e sospira
mentre la notte si culla
in uno sguardo fugace.
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Le anime perdute
ora non ti sentiranno
se resterai in silenzio
e mi bacerai lentamente
Gli altri non sapranno
che ci amiamo ancora
di un amore segreto
alle rose che sbocciano
Non potranno spiegare
cosa ci portava a tremare
mentre la notte
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Non mi rimane che ascoltare
il vento che mi accarezza dolcemente la pelle...
rimango senza respiro nel ricordare
quanto
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Io e te
due mondi di sogni
soffiati sui nostri desideri
albe accese
e arcobaleni dipinti
per pensieri di zucchero.
La nostra amicizia
come un patto muto
che si rinnova
a ogni sguardo
pieno di vita.
La nostra amicizia
a suggello
del nostro
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Sul ciglio di un cimelio
una fioca luce
illumina una lacrima pendula
a disegnare il tuo dolce pallido viso.
Come fosse
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Sulla tela feconda,
d’una pagina vuota,
incido gloria di un’estasi immortale.
Il ritratto d’una donna,
e di un corpo roseo d’amore,
testimonio chiaro col cuor in deflagrazione.
La maestà descrivo,
desioso e creativo di sete d’infinito,
con
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Istanti di piombo
respiri si arrestano
ci vorrebbe un miraggio
la vita può cambiare.
Si,
istanti di piombo
il cielo fermo
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Se avessi
un sasso magico farei
un acquedotto
su ogni continente
e poi un gran ruscello
metterei
per dissetar la terra
e ogni vivente.
E poi inventerei
una filovia
per far viaggiar
l’Umanità al sicuro,
senza paura
di affondar per via
o di
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| Le parole più belle
sono quelle
delle cose mute.
Il profumo saporito
del glicine in fiore
o l’odore della terra
l’alba che appare
come una visione
nell’ azzurro di cielo
insieme al sole loquace.
La luna
che si specchia
sul campo di
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L’orizzonte dei sensi
riesco a valicare
se ove noi pensi
sei già mia!
Silente il mare
si colora
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Mi è bastato accarezzarti
soffice bocciolo di rosa,
-mai appassisci-
nella cripta dei ricordi,
che risplendi le mie gioie, fidata luminosa...
Per Te,
che alle leggi sfuggi
di profeti e naviganti,
mi spremo oggi
di curiosi raggi,
vividi
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Due mondi due vite
nel mezzo la notte per amare
distante come la luna
che attraversa la confusione delle stelle .
In quale amore saremo ancora nascosti
noi attimi senza nome
dimenticati per poi fingere nell’oscurità
l’altra metà della
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Donne d’amor il vanto,
e nel cuor un velo bianco,
velo da sposa e abito lungo,
mamme ed amanti dedite alle famiglie.
Donna d’amor la vita adorni,
musa maliarda di secoli e anni,
e nella società sei vanto,
lottatrice delle giuste cause,
sensibil ed
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| Sguardo di parole nei pensieri
un giorno che accompagna la solitudine, incammina
i segni dell’andare, come un gabbiano non sa più volare, e si riposa
nel vortice di vento, appena finito.
Copre appena il sentiero, una pagina strappata al tempo
si
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| Grigi quegli occhi e freddi come il ghiaccio,
l’ unica cosa bella di quel cane...
a ricordarlo, che fastidio immane!
Fezza era un Husky ed eccolo allo staccio.
Più che baffetti, un nero gran mustaccio
ornava il muso; e spelacchiate
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Scavannu a funnu
m’arritrovu intra na rutta
sarbaggiu jè lu scuru
e vaiu avanti
cu la spiranza ca s’ammuccia.
Vulissi attruvari nu purtusu
ri unna fari trasiri aria e luci
strittu e longu nun cunta
basta ca riali cosi duci
sugnu stufu e
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E’ la nostra pietra più bella
a lei un sentiero titolato;
una via dalla quale
l’occhio vigile può osservare
i letti deserti sotto i tetti
di antichi cavatori
e, sogni di carità ancora possibili.
Rettangoli di annerita sabbia
di cui si cibarono per
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A volte basta un niente onde ritrovare l’input
per andare avanti
arenarsi non dovrebbe mai fare parte
del nostro vocabolario
guardare innanzi è il miglior modo
per adempiere ai nostri doveri
i frutti non tarderanno ad arrivare
seppure con tanta
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C’incontravamo tutte le mattine
sul pullman per andare a lavorare
e scendevamo in Svizzera, al confine,
e lì, ... ci
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Dopo la vita
c’è ancora qualcosa
lo posso sentire
nel vento che soffia
Nel buio del bosco
e sulla pietra nera
che sigilla la tomba
con le tue parole
Oltre le porte
c’è un velo d’amore
che non svanisce
con la notte fonda
Nella luce
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Come fai a toccare il vento
e a serbare il ricordo
della sua impronta
- sulla pelle -
E quella sua abitudine
- irripetibile -
di spettinarti i pensieri
come fosse vertigine
E nei piccoli inciampi
tra i giorni scuri
la sua brezza ti agita i
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Raccontami di te.
Di tutto il tempo trascorso prima di me.
Restiamo così nella penombra a raccontarci.
Strano sono sempre io a raccontare!
Ho sempre trafile di domande a cui rispondere.
Ed io mi fermo nelle minuzie, scavo, mi addentro,
soppeso le
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Col sale del senno comprato al mercato
tra maschere nude ed esperti ambulanti
può darsi che trovi il miracolo e i santi
col falso indovino gentile e appagato
sicuro non certo di essere amato
nei giorni trascorsi tra i tuoi commedianti
capaci
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Invasato pianeta
spiriti immondi
esseri spregevoli
asserviti al male.
Ma non temere
principe del mondo
- indegno - chiaror teme,
Tu infinito ne hai!
Fulgente
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Ricordare Srebrenica,
scolpiti negli occhi
i bianchi cipressi di marmo
che puntano il cielo
e le radici all’inferno.
Al cimitero di Potocari
la processione di madri e mogli
continua senza pace.
Gridano giustizia
le vite fatte a pezzi
dai
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Stratosferiche figure appaion silenziose,
in riflessioni doppie d’immagini ridotte,
danzano agli occhi ombre e luci a
crear il fascinoso bel vedere...
Son stralci di velluto lassù nel cielo,
intessuto di pregiata seta,
stampo naturale
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Fuorché i sensi mitigare
e scelerare le emozioni,
il contratto con il Cuore
declamo, senza inibizioni
e sovente, ci si pensi,
come di una serenata
solleticare tutti i sensi,
pur di carica risata...
Fuorché anatemi blaterare
e sublimar la gola
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Equilibrio e abbandono
del mare che controllo
il mezzo del mio fine -oh sì,
vertigine di nervi da quietare.
Io Palomar,
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E’ sempre più difficile mantenere il passo
quando tutto si rivolta contro
un vero tsunami al quale non è facile porre rimedio
puntualmente qualcosa di nuovo accade
essere aggiornati non è più una bazzecola
molto incide l’inesperienza
inutile
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Un portone un arco quell’androne
tu seduto in attesa nei campi
nell’assolata ora del meriggio
dell’andar il lavoro mattutino
a terminar attenta la guida giran
le ruote del trattore lì quell’angolo
del campo da sfalciare lì quell’altro
da seminare e
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Quando finisce un amore
gli alberi aspettano l’estate
per smettere di fiorire.
Quando finisce un amore
i fiori perdono il loro effluvio
per l’immenso dolore.
Quando finisce un amore
i gabbiani smettono di garrire
per paura d’infrangere
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André Bretòn, fu predecessore
e fondatore del Surrealismo,
promosse una furiosa iniziativa
per annullare il blando Dadaismo.
Il Dadaismo venne superato
in quanto poco adatto alla missione
di muovere interesse e non ottenne
un’importante
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Ci sono notti
poche
in cui torni.
Ti vedo,
ti sento.
E giorni
tanti
in
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Sei il vento scomposto
che accarezza
i fianchi della collina,
l’accenno di uno sbuffo
delle nuvole inquiete,
il brandello di stelle
che riponi nelle mani,
le schegge di luce
nel prisma ferito
dal raggio al crepuscolo.
Nella fragilità
di questo
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Dal luogo del primo incontro
sprigiona il cuor lieto, compiutamente,
occhi limpidi di speranza e sogni.
S’elettrizza il corpo, di pieno petto e
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334218 poesie trovate. In questa pagina dal n° 16441 al n° 16500.
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