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Dove si abbracciano i fiumi
si dilata la percezione del tempo
e si rincorre l’alba
il desiderio di diventare mare.
Mano nella mano
due sorelle a piedi scalzi
che corrono nel grano.
Specchi evanescenti
di lacrime libere
piovute tra chiome di
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| Prima d’andar via,
stringi le mie mani
sarà questo il presente
nel mio domani
e lasciami il profumo
d’un sorriso
che asciugherà le
mie lacrime dal
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| Sono giunta dinanzi a un sentiero,
bello e accattivante;
sembrava esser foriero
soltanto di luce inebriante.
Era percorso da fiori
annaspanti nel verde dei prati,
dalle mille sfumature colorati
ondeggiavano al vento come cantori.
Ma non solo
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Albeggia sogno
reduce risveglio
epigono compagno
trascritto s’un foglio!
Così nasce giorno
sorgente poesia
anelando
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Non è poi così grave
il rancore che agonizza
dal fondo delle scale
acceso tra le strisce rossastre
della malinconia autunnale.
Basta ignorarlo
con un gesto inatteso.
Un saluto a mano alzata
alla foglia esausta che cade
un like o un sorriso
tra
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Su quella villa
oltre la " santa croce "
tutti i miei ricordi lì
sono rimasti,
non sol per terra
ma anche su ogni pianta,
dopo un vita
di lotte e contrasti.
Tra la calda estate
e il freddo inverno
passavano i giorni
e le notti
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| Non trovo il filo
prudente cornice
un filo leggero, sottile
bianco come le nuvole
La mia strada
il mio sollievo
un
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| Volo su un fiore
di farfalla variopinta
mosca invischiata
nella tela del ragno
prigioniera riflessi
di stati d’anino interiori
voglia di
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| Bisognerà pure accendere quel faro
affinché ogni mente umana si prodighi per gli altri
non è bastato quanto sino ad oggi accaduto
siamo tornati indietro di mesi
il nostro orticello è curato ben bene
perché non condividere emozioni
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Continua a tormentarsi la mia cetra
e stride sulla pagina invecchiata
cosciente del suo essere una pietra
che lascia a questo mondo la vulgata
del porto dalla mente preparata
con gli ingredienti adatti al divenire
per questa vita a pezzi
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Con mamma e babbo e non per gioco
in quel camino accendi un bel fuoco
e nella padella, bucata apposta,
cuoci pian piano le caldarroste.
Al nonno offri un bicchiere di vino,
per te la Cola, perché sei ancora bambino,
poi intorno al tavolo e in
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Vivì |
26/09/2020 06:43 | 572 |
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Nel quaderno dell’amore
c’era scritto: “Lei ti ama! ”,
son passati tanti anni,
ma nessuna è stata mia!
Le ragazze che frequento
assomigliano alle anguille,
sembran tutte predisposte,
poi mi sfuggon tra le dita!
Forse sono frettoloso
e
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| Intenso riverbero
di passione
nel delirio più prezioso
di sentirti mia
ladro
del tuo respiro sensuale
odorando
anche quello
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Ivi sordo
nella tempesta degli anni
di buie lunazioni ...
Impavido
rimango rapito
osservando lo sfondo di un infinito ...
...si fa largo
come pozzanghere del suono
Percorro quella rettilinea lungimirante ...
io vagabondo
nel caos di quell’
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Fai di me
una tenebra profonda
la più bella
di tutte le cose del mondo
Poi
torna fra qualche anno
per vedere se il tempo
ha mutato le mie rughe
In una poesia di polvere
o se le nuvole del cielo
sono rimaste ferme
nel respiro della
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Noi inabili sogni
lungo i sentieri dei fiumi
tra folate di vento e falò di grigi tramonti
siamo alberi spogli di giorni senza età
nebbie cadenti sui campi d’autunno
fuliggini di camini
e spore d’acqua imbevute di stelle
in questo tempo di
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Le parole più autentiche
che avvampan nelle vene
covano nel cuor rosse maree atlantiche.
I tesori del tempo che cavalcano
le onde
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Aspettavo
l’oro dei platani
sulla via di casa...
Il nastro d’asfalto
scolora nella danza
di farfalle dalle
ali fulgide
intrecciata ai voli
di foglie accartocciate
e fiere del loro ocra...
Ad uno ad uno
il sole stanco
spoglia i rami
che
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Sua madre la chiamava Penelope
lei una ragazzina creativa,
viveva nel suo mondo di fiaba.
Chiusa nella sua cameretta
pensava,
scriveva,
dipingeva
tante cose faceva,
sempre in fretta.
Sua madre poveretta le diceva...
Sei come Penelope
lei
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Mi discernerai incantata
stanotte pur obnubilata
con ombre ov’entro hai
d’una vita intrisa in guai.
Sarò fato colliso
ci leggeremo il viso
mentre poesia ascolterai ...
note evento tue sentirai?
"Con Te voglio danzar
luci di stelle - canto del mar
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Ascolto suoni di campane
portano nell’aria la festa,
lo spirito mio non riposa
sale le vette del vivere.
Stendo tappetti colorati
sulla piazza dei miei sogni,
sbocciano desideri nuovi,
mi sento un bimbo
sulle ginocchia della storia.
Il tramonto
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Insieme nel pomeriggio dei confinati
ti guardo con tutto il rinnovo
che ci tiene svegli, ritrovo la voce
l’orgoglio dei poveri ingenui
che si specchiano negli altri.
Il mio passo precede il tuo
ci toccano rami ronzanti.
Siamo in cammino nel
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Se danzando, danzassimo
ad anime volanti nell’azzurro ciel
ad arco aperto e disinvolto,
ad infinito abbraccio.
Amor che d’amore,
il mondo abbisogna,
e in fievoli respiri viene
ad invader i cuori.
Se danzando ad anime solidali
divenissimo la
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Come rugiada che svapora
ai primi raggi solari
mattutini così rapidamente
svaniscono i sogni che la
mente nella notte dagli
affanni del giorno han liberato
che qui solo sorrisi dolcezze
e serenità si offron alla dolente
e l’avvolgono con cura
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| Mi soffermerei sul penultimo capitolo
se potessi, all’apice del conflitto,
al culmine del coinvolgimento
quando l’amore è
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Or cala presto l’ombra della sera
e con veemenza il vento spinge l’onda,
che sullo scoglio sbatte e poi sprofonda
nell’acqua che diventa ancor più nera.
Paura incute l’onda che rabbiosa
schiumando va e s’avventa senza posa!
S’agita il mare,
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L’indifferenza è una grande sconfitta
che diventa condanna nel silenzio.
È una tempesta silente che spezza
ogni desiderio di fratellanza.
L’isolamento diventa dolore
e si trasforma in morte prematura
mentre il tempo viene scandito lento
diventa
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Quanto vorresti poter disporre di una bacchetta magica
onde arrivare dove più c’è bisogno
non certo per egoismo
soltanto per vedere abbozzare un sorriso
sul volto di chi soffre
girandola poi verso di te
affinché ogni problema possa venire
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Il Covid- diciannove sta spandendo
il suo contagio viscido nel mondo,
colpendo tante vittime innocenti
in modo veramente
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Amore riposa
uragano incolmabile
di quel vaso traboccante di
lacrime sepolte
nel sopore delle notti
a corolle boccioli rosa
una luce fioca
s’intravede
dietro la porta ...
di quella sedia che dondolava
per notti intere
sotto una pendola
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| Stupenda emozione
il respiro di ogni tuo pensiero
il battito di ogni tuo istante
l’innocenza del tuo cielo...
tu che aspetti sempre
la mano e il coraggio di ognuno di noi
che passa davanti
alla tenerezza del tuo tempo
disteso in questo
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Io ti guarderò
senza chiedere nulla
ti porgerò una rosa
e chiederemo scusa
Al tempo che passa
per non aver saputo
tacere quando la pioggia
cadeva sulle ombre
Io ti bacerò
con il silenzio notturno
come unico testimone
della nostra
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Avenno le vicine confinanti
“attive” e avvezze a la chiacchierata,
ner mentre che ricevono l’amanti,
me trovo leggermente
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I miei silenzi ora
sono appoggiati
alle nuvole.
In assenza di rancore
affiorano poi i ricordi
stanno in fila
in attesa che
svaniscano alla prima
feroce urgenza.
In coda al tempo
ogni cosa si ricompone
mutata e imperfetta,
ogni passo
nel
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Abito con un cuore che non può fare
a meno dell’amore, anche se ci sono
aspetti che non convincono,
dove c’è un po d’amore, traccio il mio passaggio.
Ci sono giorni in cui il cuore
ricercando impronte, rivuole i tuoi baci,
ho ancora sapore di
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| Si ricompongono
i pensieri a sera
saturi dell’odore
di vissuto stanco.
Vorresti riempire il tempo
di viaggi infiniti
compressi nelle ore
raschiate a ciò che rimane
del giorno.
Assapori in un calice
un sogno da sognare
e ad occhi
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| La notte è nel mio sguardo
il sentiero incerto della vita .
La voglia di
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| Chiude all’estate
all’autunno apre
partono le rondini
spuntano negli orti
i fiori settembrini
accesi colori nelle
vigne boschi generosi
ricchi di frutti i castagni
tra l’erbe lì sotto
sonnecchiano i porcini
il verde cede al giallo
nelle foglie
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| La leggerezza di stamani
non poteva che arrivare da quel sogno
che non si è fatto attendere
anzi due
spensieratezza nell’effettuare problemi
ti fa sgranare gli occhi
quasi incomprensibile quell’effetto domino
eppure ogni istante lo vivi
durerà
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| Domani mi vorrei svegliare
e ritrovarmi lì
dove non esistono gli inganni
dove si vive senza pensare
senza respirare
senza calcolare
dove non siamo degli ingranaggi
e il corpo non è un fardello
a cui dare spiegazioni
dove le anime volano
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| “T’ho chiesto s’eri libera stasera
per invitarti a cena al ristorante,
però avevi preso già l’impegno
col solito, geloso
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Il sogno di Giulia
era un lenzuolo
teso sulla luce
appena soffusa
e una carezza
portata dagli anni
sbiaditi sul silenzio
lasciato morire
Troppe parole
sono arrivate presto
per non piangere
sulle ombre
di qualche sera
passata da
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Si può ancora sentire
l’odore della pioggia
alla sera di un cielo
svuotato di lacrime.
Ho oltrepassato
il muro dell’attesa
mentre ogni sentimento
è uno schianto secco di foglie
in questo inizio d’autunno.
Lascia che faccia luce
su
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Magari potessi lambire
il tuo emisfero dorato
fatto di contrasti d’ombra
di colori cangianti
e di pennellate d’estasi.
Siamo due cieli paralleli
che si incrociano
ma non si toccano mai:
eterni vagabondi nel magma della vita.
Se mi affaccio a
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La notte insonne fino all’alba passo,
per poi trovarmi innanzi solo vento
e un cielo grigio che mi dà sgomento;
maggiore angoscia dentro allora incasso.
Fugge l’estate con veloce passo,
lasciando il lido amato quasi spento,
senza allegria
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Deciso ad esser buono; anzi cattivo,
facevo un passo avanti e due all’indietro;
tra ruzzoli e capriole non capivo
perché vedessi un mondo così tetro.
Lo so che mai nessuno ebbe risposta
all’inespressa e scomoda domanda;
il Fato ingannatore, a
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Stu mare ca nun parla
stu mare ca se tarla
‘a sempe beneritto
stu mare strutto e afflitto
ca guarda ‘nfaccia ‘o cielo
se sta mettenno ‘o velo.
Stu mare ca nun sape
stu mare ca s’arape
cantanno scunzulato
stu mare senza frate
e vasa chesta
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| a volte torno
vera madre anch’io
seno di odori
e ninnenanne
sulle labbra,
a volte colgo vele
strappate e fradice
e
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| L’amor si sazia
con l’amplesso di un bacio
e l’essenza della tua bronzatura.
Scrive su ogni mio pezzo di pelle
il
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| Tornammo puri e belli
come allora.
La vita col suo vomere d’acciaio
aveva segnato un solco.
Dolore e distacco,
pietre rotolanti
consumarono il tempo.
il calore dell’amore
sopravvisse alla morte
il ghiaccio si sciolse.
All’abbraccio
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Assedio un paio d’occhi
sfuggenti
inseguiti dal vento
e terra ricoperta d’oblio
dietro uno sguardo
che non perde un sogno.
Fornace di paure
arroventati passi
sopra un tedio di Marzo
in attesa di piogge
e d’una brezza antica
che separi il
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| Siffatta fu la forza
d’un indumento semplice
ch’abbigliava l’anime
d’ignude gesta del cuore
Ch’or mi domando
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| Alberi bianchi, dritti,
piccole barche riposano
in una piccola baita lacustre, piatta.
Solo scintillii irregolari,
di bianco, nel grigiore
di un’acqua olivastra,
comunicano la realtà.
Immagini al mio animo,
riposo che non disdegna,
anzi ne
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Farfalle nello stomaco
volavano felici,
ora è rimasta solo
polvere di ali
sbattute troppo forti
ansiose di scappare
dal mio accecato amore .
Pulisciti da me
come se fossi sporco
che scivola via
sotto il rubinetto .
Buttami nello
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E dopo aver lavorato tanto e dopo aver sofferto
cosa rimane su quel tavolo della cucina se non le briciole
e per fortuna direbbe qualcuno al quale è bene stare lontani
prendere atto di quanto ci aspetta
non saprei dire quanto valga
coraggio volontà
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le mani saranno le stelle
negli occhi i colori del cuore
vita che si muove verso nuovi arcobaleni
una porta
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Ogni giorno spunta il sole
col suo magico folclore
e il mio corpo si risveglia
con la smania dell’amore.
Ma la donna
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Fu così che inebriai l’olfatto.
Pensandoti.
Profumavi di vigna. Di foglie di fico.
Genuflesso carezzavi filari di viti.
Favorivi travagli sverginati da trecce di Dio Sole.
Insieme assistevamo al parto.
Mietevamo frutti d’oro e rubino.
Infiammava
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Punto di partenza
d’un amor blindato
è il cuor in gioia nella sua cadenza.
Lungo la sua strada incrocia
il baglior forte che sfocia
nel panorama indimenticabile del suo sguardo.
Color splendono il traguardo
di infinite notti della vita
con
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334205 poesie trovate. In questa pagina dal n° 15181 al n° 15240.
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