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♦ Bruno Leopardi | |
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Cineree nubi accarezzano
le cime degli alberi stanchi.
Le foglie dialogano d’autunno
irrequiete con il vento.
La nebbia mattutina
cambia il tono ai rumori
attutendoli in un diverso sentire.
Inizia il tempo del vino nuovo
di serate intorno
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O nonni, i custodi voi siete
degli unici e veri valori,
ai quali con forza credete
poiché hanno del cielo i colori.
E voi che siete già grandi,
per noi tornate bambini,
e giammai ci date comandi
poiché siamo i vostri pulcini.
Con noi giocate
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Perdigiorno, perdisera,
avvizzito spremi il fiato
e ti sbrighi una preghiera
che ti reciti in passato:
Da che prossimo son stato
a remoto già che ero,
di più il tempo ho trapassato
con due spilli di pensiero...
Perdisera,
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Talvolta basta poco
a toglier dalla mente
opprimenti e fastidiosi
affanni la vista d’una
farfalla che danza sopra
un fiore d’una rossa rosa
il profumo seducente
il rumore di una onda
marina che si infrange
sopra una scogliera
uma gentil mano
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E ci risiamo centotredici ne sono passati
eppure c’è sempre chi un pensiero ha verso di te
guai se ciò non fosse
quest’anno ha tutto un altro sapore
la lontananza si accentua per motivi che ben sai
niente ti nascondo
un pensiero da tempo balena
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“Aiuto, Aiuto! ” ho perso la ragione
per stare dietro a quella “maledetta”,
m’ha preso in giro, sono un gran frescone!
...E, poi, continuo ancora a darle retta!
Bisogna che la mando a “quel paese”,
però non me la levo dalla testa,
più cerco di
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| E venne giù la nebbia
Di un freddo ancestrale
E venne il ghiaccio
Caduto a mantella
Volò a picco un gabbiano
Il cuore gli si gelò
Attraversando mari
Senza mai stancarsi
Cercando disperatamente
La sua amata sposa
La rincorse per chilometri
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Prima
che sia troppo tardi
regalate un fiore
ai vostri amori morti
Che hanno lasciato
il cielo delle carezze
troppo presto
per scrivere parole
Prima
che il vento sia freddo
donate una nuvola
l’ultimo petalo di giada
A chi ha baciato
le
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Parole mute dentro profumi
di un tempo che fu,
lì dove la luce si è spenta
nel sentirmi tremare
come foglia d’un albero al vento!
Nel respiro affaticato
di un gelido mattino
che sbrana il cuore,
rammendo sui pezzi dell’anima
malinconie
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Nessun canto, nessuna voce
dentro il silenzio.
Un verde tiepido
scivola nell’aria.
Mi lambisce cauto
un riverbero di lacrima.
Così immobile
mi sfiora il ricordo.
La stessa luce
sulla parete della vita
scandisce il
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N’acidduzzu spirdutu da lu forti ventu furiusu
s’arripara sutta na ciaramita ca ci fa di purtusu
si ni veni acqua a timpesta e trunia co bottu
ca ci pari ca u cielu sta carennu supra o tettu
che so aluzzi nichi si cummogghia tuttu paru
trimannu comu
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Lì due frutti piumosi del tarassaco
solitari mentre solo li guardo sembra
mi vogliano parlare e dire dove oggi
la bimba
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Semina gaia la bruna terra,
in nutriti solchi di autunno,
fragor di pace e mette in guerra
sanguigne le bacche del viburno.
Lì, per la brulla cavedagna,
a pien polmone respiro,
seco le calende ore di campagna
ed il sol che allegra a tutto
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Dopo decenni,
in una villa chiusa
e sigillata
ermeticamente,
vorrei sapere
come fa una intrusa
a viver senza aria
e senza pane al dente?!
.
E quando arrivano
i lontani padroni
a riprender la vita
di ogni giorno,
aprono, lì per lì,
porte e
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| Rincorrere il vento
e non stancarsi
poi riprendere fiato
come fa l’onda
che riabbraccia il mare
presa dal dolore
rincorrere il sogno
durante le notti
ergersi
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| Come si fa presto ad entrare in quel tunnel
basta leggere una notizia che tutto si fa buio
grande forza occorre onde uscirne al più presto
pena il nostro vivere
ascoltare consigli può aiutare
ma siamo noi che ci dobbiamo convincere
altrimenti è
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| Stamane sono andato all’ospedale,
da Gianna, che mi amava da morire,
ed io, invece, stupido animale,
non dimostravo,
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Occhi stanchi e membra che cercano riposo
ma a vene di gruppo uguale ancor chiedono
di far quadrato contro l’ineluttabile
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Nel fraseggio dei ricordi
il tempo non promette più illusioni
la vita rimane un brusio di ascolti .
Le parole dimenticate respirano
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Il tuo nome darò
ai raggi di sole
che timidi fanno capolino
dal mio grigiore silenzioso.
Ammutinano guardinghe sentinelle
negli avamposti dell’anima
destinata a belligeranti sguardi.
Muto sovrasta
il ghiacciato silenzio
lo sguardo,
che dagli
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Come farfalle
siete volate via
verso la notte
che copre il mondo
Qualcuna ha amato
le stelle fragili
e qualcuna è morta
di un vento scuro
Come falene
siete bruciate
alla luce ignota
di qualche amore
Qualcuna ha tradito
i fiori
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Pare sia cartone non d’acciaio
di quelli che si disfano nel vento
appena vien corroso il semenzaio
del verbo che travolge il sentimento.
Vorrebbe dare spazio al monumento
del vuoto catramato sul diario
fedele del sincero abbagliamento
trascritto
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Raccontare
a una donna i perché
e aggrapparsi ai silenzi
delle sue notti bianche,
e dormirci
per insidiarne
miraggi e disincanti.
Succede
d’incontrarla
nella notte sbagliata
prefigurarle il mondo
tra un bicchiere e un respiro
di
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Tra i silenzi dei sassi cresce l’ansia
e l’ansia non si doma...
privarci dei poderi non potevano
e hanno strappato le tenere braccia
le stelle le hanno spente
e cancellato cieli in cui levarci
porte da aprire e spazi da occupare
inumandoci vivi
ed
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Buffo nome Cesio per una bella
micia nera dal folto vellutato
pelo così ti avevano chiamata
così sempre noi ti abbiamo
amata oggi addio dopo vent’anni
di cara e affettuosa compagnia
discreta come appartata timorosa
di dar fastidio e immersa
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Invitta, seduzione di sè,
asfittica illusione, indomata,
come sulla chioma di un re
spettini, ossuta, la testa
ritta che assolvi la croce,
e risolvi ogni pena una ruga,
seduci, eppur sottovoce,
come il sogno prosciuga.
Seducimi ancora,
bellezza
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| Se tu fossi ancora qui figlio mio,
ti terrei sotto le mie ali
per proteggerti ancora
e condividerei i tuoi pensieri
e gli arditi progetti
col caldo amore di una madre.
Ascolterei ancora i tuoi racconti
di amori iniziati e poi scordati,
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| E’ proprio vero quando si fa un pronostico
pare impossibile ma tutto viene a decadere
riuscire a mantenere la calma non è semplice
cercare di uscirne rimane l’unica speranza
avere dalla nostra parte il momento
sempre più difficile
non perdiamoci
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| Un filo d’erba agitato dal vento
dalla finestra del mio giardino
s’erge nell’aere, dritto, contento,
poi a terra si piega come un inchino.
Non si inorgoglisce col suo vicino
quando trova in alto il suo appagamento,
non si abbatte come spesso
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| “Il giorno delle nozze sull’altare
mostravi tanta gioia sul tuo viso,
in seguito però non ho notato
neppure la parvenza
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Volteggia nell’aria una foglia ballerina,
leggera e graziosa e fors’anche sbarazzina
nel suo vagolare affidandosi al buon vento
e indossando i colori così belli del tramonto.
Solo un istante tentenna sotto a un ramo
forse per un arcano e
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Vivì |
28/09/2020 05:01 | 642 |
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Vivere alla periferia
di un’emozione,
come un prigioniero
senza catene,
e chiedersi se è giusto.
Oppure vivere diversamente,
guardando la verità
senza
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Mi volto a un tempo oramai
sfinito dal rimpianto.
E mi ascolto da sola
nelle mie notti insonni,
dove il cicaleccio del dolore
non accenna alla resa,
e sono stanca nelle mani.
Lì dove il bisogno di amarti
arde come brace,
ed è una fiamma mai
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Fuorviando l’ogni tipo di raffronto
con futili vaneggi sempliciotti
girello a zonzo errando come un tonto
vaneggiamenti contrapposti ai dotti...
esterno attorno la mia negligenza
senza destar barlume d’istruzione,
affondo addentro alla mia
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Essere interi
di una metà
responsabili
dell’immane compito
il sole varca
in silenzio
e l’orizzonte
si colora di
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Non ricordo più
le vostre dolci voci
l’unica donna
che mi è rimasta
Accanto
ha la falce nera
e il vestito scuro
delle notti amare
Passate ad aspettare
una luna e un ricordo
un cielo sordo
di tanti venti spenti
Non rammento più
le
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| Nella brina di sospiri malinconici
si muovono
lievi effluvi d’un accento d’amore
disperso nella languidezza
d’un
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Ho acceso tante stelle
per farmi luce
nella via verso casa...
ma si sono spente al primo passo
lasciandomi al buio alla partenza.
Quanti rosari nudi di preghiere
spolpati al gemito della sera
quando il silenzio
era un lamento di
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Tra un uomo ed una donna l’amicizia,
nella quale non c’è competizione,
ma solamente quella gran letizia
che ha il nome di reciproca attrazione,
non può finire a minima notizia
d’amico per un altro d’attenzione,
a ciò che poi ci arreca la
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A volte m’aggrappo al vento
alle sue folate scomposte
e divento tempesta
foglia che vortica in se stessa
senza senso senza risposta
e poi si ritrova avvinta ad una superficie
sconosciuta a se stessa
svilita nella sua essenza
sorgive nascoste
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Domeniche d’autunno,
grige e lente
si muovono le genti
su strade odorose
di mosto nostrano.
Ecco la sera che avanza,
si stende a me me vicino,
mi fa desiderare il vino,
quello che mi accende
l’amore carnale,
ma anche l’amore spirituale.
Nel
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Mi sento vivo
mentre respiro ogni bacio
che nel cuor concedi tra l’ali del tuo destino.
Mi sento libero, tra le dune,
mentre resti con la tua pelle a dormir
il firmamento di queste mistiche lune.
Mi sento più giulivo, nel cielo del
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Non ha strade il mare
solo un cielo di solitarie stelle .
Lontano un’onda respira
altre vite
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Un vecchio libbro de Mario La Stella
parla dei MESTIERI der passato,
ar centro ce sta Roma, nostra, bella,
ma così bella
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Ho amato la solitudine
nel tacito silenzio delle stelle .
La luce e il buio
di un giorno vissuto.
Il fuoco che brucia
in ogni sguardo d’amore.
La poesia sogno invisibile
di un respiro d’amore
ma non chiedermi
dove nasce il verso di luce
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Gocce di pioggia tremano sul vetro
e lasciano riflessi di diamante;
scende felpata pioggia non frusciante
ma dà al mio cuore un vuoto, un senso tetro
e nell’anima un groppo che fa male.
Come un sussurro ascolto il ticchettio
e il mio pensiero va
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| Tu dici che hai fame,
loro ti offrono una mela.
Impossibile spiegare a certa gente
che esiste un altro tipo di fame.
Una fame che una mela
non
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L’agguato ha la pelle color oliva,
sguardo d’ebano e sorriso
che illude con malizia...
Alla festa dello stupore c’eri tu,
non ti conoscevo ma già mi mancavi.
I tuoi occhi,
sfumature di stelle color argento,
entrano nelle mie crepe...
L’arsura
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Senti mai dei tonfi al cuore?
Un senso di vuoto
smarrimento, tremore.
Senti quanto siamo soli?
Anime leggere come foglie
che non trovano terra
dove adagiarsi e morire.
Lo senti quanto siamo fragili
quando il vento scompiglia i capelli
e il
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L’amore che nutro
nel profondo dell’anima
è più forte della morte.
Non riuscirò mai
a dimenticare la leggerezza
dei tuoi passi
sull’acciottolato.
L’amore che nutro
nel profondo dell’anima
è un frutto squisito
da degustare
giorno dopo
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Se fosse
il tempo finito
l aere silente
muto
Il vedere
ormai di pece dipinto
Allo schiudere eguale del giorno
vedrei luce
vedrei colori
armonie
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Nasce dal silenzio del mio cuore
il meraviglio, la così tanta bellezza,
l’ammiro festoso e gaio di quell’orizzonte
che s’appiana alla mia vista
con delizia, con fievole carezza.
Era ieri, ma lo è anche oggi
la visione d’una incantata valle,
la
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In una maniera o nell’altra
dobbiamo sempre arrivare
alla fine del nostro scopo
non importa come
bisogna pure esprimere
quanto dentro di noi sobbolle
attendere può fare raffreddare il tutto
e ritrovare poi quell’input sarebbe difficile
basta
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Oggi è come il primo
e come l’ultimo che mai sarà.
È essere insieme
come stare lontani
rimanere al sole
mentre le
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Jim27 |
27/09/2020 08:10| 2061 |
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“Mi son lasciata con il mio ragazzo,
ma cosa mi è rimasto del suo amore?
La storia mi ha creato un imbarazzo
e m’ha
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| A dare inizio
alla piccola notte,
l’inesaudito è nella prima casa,
un viottolo come d’alberi in silenzio
e passi a tempo di luna.
Due mondi e un
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Lia |
27/09/2020 01:59 | 672 |
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Potete raccontarmi
dei giorni del mare
e dirmi quanto belli siano
i raggi del sole
Ma io avrò sempre la notte
sulla pelle
e il buio del cuore
al tramonto del cielo
Potete dirmi
quanto sarebbe meraviglioso
stringere una mano
al mattino dopo
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| Di calce nera
vi giace una tomba
in quella pozza senza fondo ...
mi sento cadere tra le nere onde
di un mare senz’ acqua
intriso di pece bituminosa
Il vortice mi mozza
Il buio mi cinge,
mi spinge,
mi serra la gola,
in una coperta di nubi
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| E quanto mi farai godere?
Ed eccitare?
Mi conosci e lo sai bene
come farmi sbavare
mi aspetti sdraiata
come lucertola tra le pietre
poi t’inarchi
come spicchio di luna
tra le incertezze
ti muovi e poi ti fermi
appoggiando le ali
sulla mia
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| Dove si abbracciano i fiumi
si dilata la percezione del tempo
e si rincorre l’alba
il desiderio di diventare mare.
Mano nella mano
due sorelle a piedi scalzi
che corrono nel grano.
Specchi evanescenti
di lacrime libere
piovute tra chiome di
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334204 poesie trovate. In questa pagina dal n° 15121 al n° 15180.
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