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Mi piacerebbe arrendermi all’amore,
al tuo corpo, al silenzio di una stanza,
al calore di un abbraccio,
allo sguardo tenero della passione,
alle parole dette e da dire.
Mi piacerebbe arrendermi al tempo
che non vive di ricordi,
alle mani unite,
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Annaspo nei miei respiri che mi riempiono il petto
tanto da non lasciare spazio ai battiti del cuore,
non ho più controllo
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Sono nato in un deserto
dove non c’era niente
per accarezzare l’anima
sono rimasto in un cielo
di nuvole senza Dio
dove un temporale scuro
ha spazzato ogni cosa
con il suo vento disperato.
Sono nato nel buio
e nessuno mi ha
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Montagne di luce nei sentieri del cuore
illuminano la dimensione della vita.
Sale lo sguardo in alto verso il cielo
sconfina nel dono di una preghiera
anche oggi i miei occhi
si bagnano nel mistero della vita.
L’amore lievita nel respiro della
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Vivo in equilibrio su un filo
sospesa fra terra e cielo
Mi destreggio tra acrobazie e salti mortali
per raggiungere il
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ogni volta che una bruttura stonava le note felici delle mie giornate
incespicando fra cespugli e rovi di parole
correvo da te che lesta sfrondavi ogni male
e me lo rendevi figlio del sole
eri di sale e di terra
la mia casa
la mia stella
la
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Voglio cogliere il tuo amore
come colgo un fiore del prato,
ammiro il suo colore
e con le mani che accarezzano,
poi, nel vaso più bello
lo poso dove tutti
possano goderne la bellezza.
Io che vivo nella gioia
per il tesoro che colto,
mi faccio
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Fra scordati palazzi
d’una sterile città
passanti forse pazzi
ne colgon liricità!
Su panchina senza tempo
- lì pur un momento
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| Antico borgo
arroccato sulla collina
maestoso appari.
Celato in parte tra sempreverdi
e alberi in fiore
ti riveli al mondo
attraverso una stretta via.
Vado alla ricerca di tracce
per esplorare cunicoli
assaporare il passato
rivivere epoche
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Una smisurata pagina nel bagliore della vita.
Pulsa di riti immaginosi
nei rintocchi lievi o nefasti
d’una memoria che
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Manca l’aria.
Tornare alla normalità.
Sentirmi voce tra le voci,
rumore tra i passi.
Mi manca abbracciare la noia.
E la solitudine
diventa costrizione.
Mancano i sogni
disorganizzati oramai nella mente.
Ogni certezza vive nell’ombra,
in un
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Non posso dirtelo...
non puoi uscire dal mio sogno
devo restare zitto, ma userò la fantasia
e ti giuro che inventerò un incontro...
un incontro di menti incastrate
con la mia pazzia che disegnerà le strade
e poi, con l’attrazione che cattura
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Accetta,
senza tentarmi,
il luccichio di queste notti insonni,
mentre il letto nudo e freddo
mi ospita senza riguardo.
Volano i pensieri
sulle penne nere e lucide
di un corvo appollaiato,
mentre l’impietoso vento
di tramontana,
spazza caduche
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Dietro ciascun battito c’è’ un incendio;
irruente nell’aggrapparsi al cielo
il fuoco d’amore risorge in me
come il sole nel petto dell’aurora.
Identico canto, nella stessa ansia
come allora; un riflesso fende l’aria
affiorando dal silenzio,
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Scura la notte l’alba non è vicina
che ancor non spunta il sole gelida
la panchina sotto gli stracci ancor
dorme il mendico sul viso un sorriso
quell’abbraccio della solitudine amica
che gli tiene compagnia che gli sussurra
ancora un poco sogna
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Più ti guardo e più sento carpire evoluzioni
che non sempre vorrei condividere
pena quell’insieme d’insegnamenti
che ad oltranza ritornano
volendo unire ogni possibile causa
che sino a questa età ha fatto le sue dimostranze
nascosta dietro ad un
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Attenzione! Attenzione!
E’ l’amore contagioso,
non dovete mai fidarvi,
è assai pericoloso!
Prima studia la persona,
poi s’infiltra dentro al cuore
ed in men che non si dica ...
la contagia con l’amore
e una volta ch’è colpita
il suo cuore
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Son nuvole che passano i pensieri
d’amore per le donne che in passato
furon di tanti nostri desideri
l’oggetto molto ambito e ricercato:
invisibili eran fino a ieri,
ché altri cieli avevano solcato,
ma oggi si riaffaccian volentieri
alla mente di
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Se parlate d’amore
sputerò sulle nuvole
e su tutte le banalità
che credete di sapere
Se giurate amore
spezzerò la croce
l’unico orgoglio
che credete di avere
E ditemi dei sogni
del dovere di costruire
una famiglia che uccide
le parole e la
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Frusto i miei pensieri
che non vogliono crescere
mentre esplode il sole
lassù davanti al colle,
nulla vedo, ora, lontano
se non la mia voglia
di essere: Uomo vero.
Chissà se l’alba, domani
ha una frusta per me?
Un letto senza sonno
profumato mi
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Socchiusi gli occhi, aspetto un’occasione
vivendo nell’attesa di un momento
che forse è stato; più non lo rammento.
Tu fuggi; resta il mare, una canzone,
e quell’odore caldo (un’alluvione
di lacrime sul collo nudo al vento
che bagnano di amaro
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Il passato
è l’assenza totale
di ricordi.
Che affondano
le
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Un bacio scivola sulle tue labbra
dolcezza sciolta, carezza di cielo
scivola sul mio viso,
un cielo di stelle
carezzato dal vento leggero
un vento di carezze,
riempie di gioia il cuore.
Un bacio scivola sulle tue labbra
profumato di te, alza lo
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Sparuta nei grandi occhi
di lava incandescente
racchiusa sei in bocciolo di rosa
odorosa di miele selvatico
ti ho sognata vestita da sposa
dimorante fra i miei solchi inquieti
Immersa nei capelli corvini
l’anima mia si scioglie trame d’
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| Siamo gioia e luce
tempesta e quiete
ricordi, dolore e attese.
Piccoli attimi che si
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| Se avessi un po di vita
ne farei dono
quella vita che si colora di fiori
e ti porterei a rotolare sull’erba
con la melodia di una risata.
Mai più
precipitare giù in un vuoto abissale
ma accompagnarti con la mano nella mano
insieme vicini con
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| E poi il silenzio
senza preavviso
nel mezzo d’un incontro,
accogliente ed illusorio.
Stabile equilibrio,
dettato da una lunga serie
di scambi sbilanciati,
crollati e lasciati lì.
Accantonati e ammassati
in un immaginario di
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Puntuale nell’orario,
come un orologio di colpe ingiuste,
l’ultimo treno arriva al gelo...
Chiuso il cancello che spazza via
vecchiaia e giovinezza,
La vita si congeda dalla luce.
Il delirio trova il senso,
tra filo spinato e fucili
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| Tutto è cambiato
persino la canzone del cuore
i pensieri e le immagini
con i sogni e i desideri...
L’insonnia delle notti
quando il buio della sera
strugge di malinconia
e l’angoscia del risveglio
fra coltri tormentate.
Gira felice il
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Di questi giorni sbiaditi
una vaga sensazione.
Guardo dalla finestra
accarezzando il ritmo della strada
mentre nel viale illanguidito
le carezze improvvise del vento
strappano le foglie dalle vene secche.
Resterò in questi luoghi grigi
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Sous le joug de la vie,
danse la mort;
telle une esclave,
au service de l aube.
Celle qui retient le geste
et rouille la faucille,
bien trop désireuse de faucher,
la rosée du matin.
C’est au chant du coq,
que l’ombre s’éloigne,
balayée par
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Sale. Insù la vetta
l’irto sentiero impervio,
lascia a valle il riposo.
Sale su, verso nubi
che cingono la cima
d’umida bruma uggiosa.
Fatica d’uomo,
col peso d’atavico fardello,
sospinto oltre il coraggio.
Allo strenuo delle forze,
non cede il
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Impossibile poter capir
per chi mai ha dato l’anima
a calcio dall’alba all’imbrunire
e pur oltre se sotto lampadine.
Riflettori puntati del mondo
in campo di calcio mondiale
adrenalina super evento
"Italia - Germania" finale.
"Estadio Bernabeu
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Siamo come terra rigirata
che si prostra alla magnificenza
di quest’alchimia d’esistenza
profani di saperne la
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Come fai a trattenere un mare nei tuoi occhi
e le onde, dove finiranno mai le tue onde?
Lo sai, a volte bisogna star soli
per farsi compagnia
e contare ogni rondine nel volo
ridisegnare le nuvole e il cielo.
-
Come fai a riempire il sole
con un
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Non mi inseguir
angelo invecchiato,
con le tue ali rotte
e il tuo fiato corto,
fermati un poco,
coraggio,
mica è un gioco
il mio caro viaggio...
Prega il tuo Dio,
che ho già il mio
da implorare,
che è scaltro sai
e scuote il mento
se mi
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Imposte dai tempi
nella consapevolezza di quel che è intollerabile
alla tua dignità di donna, madre, custode.
Fantasticavo mentre nei vicoli m’inoltravo
e, il pensiero della tua sofferenza
era dominante.
Non posso pretendere la tua
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Ricordo come ieri
il su e giù dell’altalena,
come se fosse stato solo ieri
il primo balzo, il precipizio
e il volo senza temere il dopo,
senza pensare al poi...
Quindi il cieco ribollendo correre
di sotterranee acque a sgretolare
certezze e
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“Al cuor non si domanda”
diceva la Celeste al suo Peppino
e quello di rimando
versava nel bicchiere del vin santo
e lei tutta beata
felice del suo essere servita
a letto se ne andava imbandierata.
Mia madre fu da guida
a quattro pargoletti a
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Pensa l’amato all’amata lontana
e guarda la luna e l’invoca che
l’animo suo non sa più cosa dire
e cerca nuove e diverse parole
all’amata da inviare ma
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E polvere diventano i pensieri
nell’incertezza che mi rode e spinge
a ricercare il fulcro dei misteri
nell’infinito spazio, il che costringe
a valicare una barriera immensa
dove ogni umana mente là s’arrende
trovando avanti a sé una nube
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Perché quest’incertezza non ti riconosco
eppure tutto è invitante come mai
non lasciarti accalappiare
da problemi che non ti riguardano
sii te stessa
sino ad oggi niente ha mai contribuito
a far dubitare potenzialità
basta poco
una giravolta
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Nella vita d’ogni giorno
c’è chi nasce e c’è chi muore,
è una cosa naturale
come i battiti del cuore.
Nella vita d’ogni
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La tua corona di spine
era il dolore
che hai provato
quel mattino d’inverno
quando i sogni
sono morti all’improvviso
ed ogni cosa sembrava
la fine del giorno.
La tua lancia nel costato
erano le lacrime
versate sulla terra
ed il fiore che è
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L’ho sempre immaginato
"nei tuoi occhi celi eterno"
per uomo innammorato
immerso or nel gelido inverno.
"Stamane piange cielo"
malinconico pensavo
"spogliavo ogni velo
mentre dentro ti volavo"!
Ciclone è desiderio
di riaverti ancora
ma dimmi
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E corre amaro il tempo...
racchiudo l’essenza
di un illusorio
infinito abbraccio
e corre...
volge a noi le spalle
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Rimani silenzio
ancora in me
mentre passeggio sotto le mura del cielo
sulla sommità della collina
gli ulivi a pioggia mostrano il loro tempo infinito .
Lontano un suono di campane
vibra per le strade solitarie
di un inverno caldo e spumeggiante
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Algida consolazione,
il grigiore immortale
del servo e del padrone,
solenne, prudente, triviale,
l’avventato è inventore
di un congegno incastrato
in secondi, minuti e ore...
Il tempo ha giudicato,
di una fine da principio,
-con i conti tutti
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Ancora Natale
a scuotere i cuori
a perdersi dentro la misera quiete
nel freddo odoroso
fra vecchi abeti ornati ed accesi.
Ancora Natale...
a donare l’amore
a gente confusa da mille pensieri,
ai freddi camini di povera gente
al
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Un pomeriggio nel sonno
ti colse colei che al sonno
eterno porta quel giugno
lontan del novantacinque
oggi aspetto il fiorir dolce
del tuberoso elianto a te
sì caro padre mio tornan
i ricordi lì a fumar nell’orto
quell’unica sola
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Ma perché devi sempre aver paura di non arrivare
mettendo a rischio quanto fai in quel precipitarti
che ogni volta diventa un vero dramma
quanto sarebbe più soddisfacente
riuscire a livellare il sentire
di sicuro la salute ne
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| Batte il cuore
nella fantasia
d’una mente che vola.
Mi sono persa
nei tuoi profondi sguardi
e quando m’appari
ti tengo per mano nei sogni
e ti stringo forte al cuore.
Chiudo gli occhi
ti penso e ti sogno,
non vorrei mai
lasciarti andar
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| Picciotti, niscemu!
Cu la testa e cu la saggizza
e nun sulu cu li peri
n’amma fari sentiri
sutta scaccu n’hannu misu...
puri nuatri putimmu parrari
avemu lu dirittu
ma nun pì diri minchiati
unn’amma fari comu chiddi
ca si sentunu ranni
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| Ti chiamavano “Pablito”,
il tuo nome? Paolo Rossi,
iniziasti la carriera
coi colori bianco- rossi.
Il tuo fisico non
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| Le nuvole disegna
con la tua fantasia,
colorale di bianco
qual segno di candor.
E poi disegna il mare
con l’onda spumeggiante,
coloralo d’azzurro
come l’azzurro ciel.
Disegna pure il prato
coi monti e le vallate,
coloralo di verde
con
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| Colori rubati ad un cielo notturno,
mentre spighe di grano
si piegano al vento.
Tra sterpaglie e rovi ancora cerco
il profumo di un passato
che sa di pane e fiori
appena colti.
Tra i ciottoli sconnessi cammino
mentre la punta
delle mie scarpe
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Quando l’Angelo delle tenebre
ti è venuta a prendere
ti ha dato una carezza
perché ti sentivi sola
e il sole del mattino
era troppo freddo per scaldare
la pelle già morta
di nostalgia per le albe
di un’estate lontana
dai giorni tristi
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C’è ancora quella luce
piccola e lieve
tra i vicoli di un passato
mai dimenticato.
Domande sospese sui fili
tra panni stesi
ad asciugare al vento.
Preghiere sussurrate
tra le mani giunte,
riportano ricordi e lacrime.
E di solitudine si veste
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| Era l’Italia dei paninari e degli yuppies
la Milano da bere e la Torino da vestire,
era quella di Pertini e Giovanni Paolo
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| In terra l’angioletto lieve scese
a quella fanciulletta dar novella:
prescelta a recepir l’augusto seme.
Poi venne ciò che venne e nacque un figlio
da spirito fecondo, per chi ha fede
diffuso e guida al mondo insieme al Padre.
E il popol propagò
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334191 poesie trovate. In questa pagina dal n° 13921 al n° 13980.
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