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Il bacio della morte s’è posato
sulla tua fronte, madre, in quell’inverno
e il freddo intenso al corpo s’è legato
spegnendo il soffio per il lido eterno
laddove è tutto luce e immensa pace,
laddove ogni dolore umano tace!
Perenne resta impresso
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Ed ancor lunga appare questa notte
con le stelle che mandan luce fioca,
in un deserto avvezzo al forte vento,
che imprigiona ogni cuore e lo sotterra.
Le nubi inquiete turbano il mio cielo,
quando è sospinta l’una verso il monte
e l’altra cade
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Non si parlava mai
di disperdere i sogni
ma ogni passo
era sfumato ad arte
per rendere inutili
tutti i gesti
d’amore celato
al deserto di quei giorni.
Non si ascoltavano
i silenzi di strada
ma il respiro dei morti
diveniva sempre più
un
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| Una effimera velata malinconia
passa davanti ai miei occhi
sarà questo tempo senza sole
questa pioggia che deve arrivare.
Non è il tempo che mi intristisce
a volte capita alla fine della giornata
quando si fanno i bilanci
con le misure e i pesi
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Lei era solito dire ti voglio
ma le parole non hanno mai
un vero senso.
Aleggiano a mezz’aria e poi
si perdono, io che accarezzavo
piano la pelle setosa.
Quando le ventose esposte
al vento catturavano come
niente la mia essenza ed era lì
la gioia
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Immortale è l’uomo
che riesce a camminare
su un prato fiorito
senza calpestare l’erba
che cresce.
I suoi passi
disegnano il percorso
della bava di una
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Andiam sopra le nuvole
a firmare il tramonto che ci è fatto in dono
con la sua forza incantevole e quest’emozione mossa.
E continuiam sopra il drappo delle stelle
a seguire il vivido acconcio
della luna che s’imprime sul cuore e sulla pelle.
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Entità carismatica, identità digitale
senza fissa dimora navighi nella rete
imprigionato da improbabili like
posti selfie
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Azzittisce l’identità pastosa delle cose
il sionismo
riconducendo genti emarginate
alla patria promessa.
Dinamici
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Le mani stringono sbiadite immagini
strati di un tempo senza più colore
e con le dita trema il mio cuore
bagna la gota una goccia di pianto
mentre guardo il nero del cielo
cielo senza voce e senza più la musica
che allora ascoltavo coi canti nel
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Sotto i ponti della ferrovia
dove nella notte la città
é spenta al sogno si abbandona
dormiente rannicchiato sotto
una misera coperta da uno striscione
di stoffa ricavata lì una scritta
consunta sflilacciata Evviva...
con questa parola sul
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Amo di te
ogni singola cellula
e di te vorrei conoscere tutto.
T’immagino
dipingere i tuoi sogni
e ti vedo
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Amore
parola piena da far ruotare il capo s’instaura ogni dì
piccolezze si lasciano accarezzare dalla vita
verbo che stupisce
ha il suo bel daffare quando la testa fa girare
emozioni commozione palpitazioni
trovano rifugio in quel
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La vita va vissuta integralmente,
c’è stato regalato questo dono
e lo dobbiamo sempre rispettare,
al termine sennò non c’è
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Siamo un mare ad estensione naturale,
gocce ad empir fiume,
cristalline voci a sgorgar impeti di bene e male,
carezze che non vogliamo donare.
Siamo furor di vita vissuta,
ricordi da ricordare e cancellarne il pianto.
Afflato dimenticato,
gocce di
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Come attendere il buio fra le braccia della notte,
avvoltolata?
Sapessi, quanto duole,
uno strappo di stoffa sottopelle,
così pungente.
Vanno in frantumi le stelle,
decoro di perle,
che risplendevano alla finestra,
quando si affacciava alla vita
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| Grazie di non amarmi abbastanza
di non riuscire a trasformare in giorno la notte,
grazie di aver preso da me
solo ciò che hai ritenuto utile,
grazie di volermi poco bene
grazie di cuore, grazie amore.
Il ritmo del mio cuore
ha rallentato,
lo hai
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Se quella sera
tu avessi ascoltato
le mie parole
forse saremmo insieme
e non fra le nuvole
ad ascoltare
il silenzio dei morti
mentre il cielo piange.
Se quella notte
io ti avessi baciata
più forte
forse mi avresti amato
come la
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| Dante non so se sei allievo o guida
ma nel tuo Inferno io sarei felice
di essere del fuoco un’appendice
per affrontare chi ti assale e sfida.
Dante non so se questa è la Pontida
per riportare in vita la vernice
che rinnovella l’arida cervice
di
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C’è
che sei troppo bella
come muovi le stelle
al passaggio
del tuo corpo superbo
come spettini un samba
quando viene la notte
e ti infili
nei miei sogni appassiti.
C’è
che sfidi ogni giorno
la sorte
la paura
e sconvolgi sorrisi
e
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La luce del crepuscolo
adombra il cuore,
non basta più
guardare lontano
per sentirsi già bene,
non basta piu
sentire i battiti
rinvingoriti da schizzi di luce,
non basta più
fermare le immagini
con l’illusione
di cancellare
ciò che non
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Così amplia la voglia di mare
che dell’onde ruggisce il fragore,
ed è burrasca che scoppia ed assorda
mentre monta nostalgica l’onda.
Odo spesso lo stridio d’un gabbiano
spiegate ha l’ali come un deltaplano,
e se il tocco di zefiro avverto
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Vivì |
17/05/2021 12:45 | 691 |
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Quel dolce inafferrabile amore,
spaventato dall’avvicinarsi di un temporale.
L’ansia m’afferra turbolenta m’opprime.
Dimenticare visioni d’amore,
indistruttibili pensieri,
soffocati dall’illusione passata.
Come un mendicante che tende la mano
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Di questi giorni sbiaditi
una vaga sensazione.
Guardo dalla finestra
accarezzando il ritmo della strada
mentre nel viale illanguidito
le carezze improvvise del vento
strappano le foglie dalle vene secche.
Resterò in questi luoghi grigi
così
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Nel vespero il suon di una campana
refolo di vento si stacca una foglia
dal suo ramo un fiore appassisce sotto
il sole accarezza la mia guancia la tua
mano son attimi di suoni vite e gesti
che poi si spengono e muoiono repente
ma colti dai sensi
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Una foto uno sguardo
un filo d’argento
il tutto impregnato dall’amore
si pongono agli occhi di chi
il desiderio mai ha abbandonato
turbolenze volteggiano
creando quanto da tempo
ormai si distingue
un vero carosello
dove inseguirsi diventa
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Ai tempi della scuola quanti amici
si sono, mano mano, avvicendati
nei giochi o nelle varie comitive
e poi si sono tutti dileguati.
Ed una volta entrati in un’azienda
son stati, in verità, sostituiti
da validi colleghi di lavoro,
ma pure loro
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| Luna crescente
attende aurora
sera suadente
per storia nuova!
Note scandiscono
movenze capogiro ...
in sintonia all’unisono
odor d’Angelo respiro?
Fianchi si concedono
contatto passionale ...
gambe seducono
ardor propiziale!
Notte
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| Con rivoli e cascatelle
canterellando scorri,
per poi nella foce
baciar dolcemente il mar.
Dono di Dio per Palermo sei,
un fiume in città fa sempre sognar.
A Londra il Tamigi, a Parigi la Senna,
poesia e splendor a volontà.
Dal nobil lauro,
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Anelato sogno
miraggio lontano,
mare adorato.
Profumo di alghe d’argento velate dal vento.
Brillavi più del sole,
nel mio piccolo cuore.
Fremente era l’attesa di viver nel profondo azzurro
udir la voce dell’onda infrangersi sulla
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Lussuoso l’amor pervade
nel fragore di ninfee,
sbocciate al chiaror
dello scintillio ardoroso.
Volgi lo spirito
alla carne che freme
al tuo passaggio,
ed in ogni istante ti adora nel cuore suo.
Le labbra pendono
come salici piangenti
ad
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Quel giorno sembrava ieri
quando ancora ti cercavo
sulla strada mia non c’eri
ma neanche ti aspettavo.
Era d’estate solita giornata,
sempre la stessa compagnia
tanta noia e t’ho guardata
non credevo tu, saresti mia.
Se non ché, quel brutto
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Dicono che nel bosco
c’è ancora
il tuo profumo e che
qualcuno ha lasciato
un fiore dove sei morta.
Dicono che mi amavi
e che in certe sere
si può vedere un’ombra
vagare fra le rose.
Io non so se attendere
o se andare via
da questi cieli di
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Fiorivano le rose ed io morivo.
Stupito, non capivo:
quel fiore che paziente ho coltivato,
nutrendolo di amore e fuoco vivo
cresceva ed io languivo;
e mi scavavo un fosso nel tuo prato.
Qualcuno, forse un uomo, forse un dio,
di certo non fui
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Diventano sospiri le urla in cuore,
muti lamenti che non hanno voce,
sì come un’eco che s’annulla e muore,
in un silenzio che si fa più atroce!
Stanco e sfinito in gelidi sussurri,
ombra nell’ombra in mezzo a un vacuo niente,
in lidi vago
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Mi perdo,
in quei pensieri disattenti
fermi sulla soglia
del dispiacere,
quando nel pensarti
mi sento un albero spoglio
deriso dal freddo.
E ti penso, quando
affogando nel disordine
delle mie notti insonni
mi ritrovo a sfilacciare
parole
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Fino a qui,
solo fin dove arriveranno
le mie mani a lambirti
come fossero onde
e leggera come spuma
le mie carezze
In che modo
dimenticare il tocco lento
della risacca
che s’immola sugli scogli
mentre il tuo corpo
palpita accanto al
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Una lacrima,
pura luce del dolore,
riga la tua guancia.
Apre una crepa insanabile
tra gli spazi del cuore
mentre pensieri malinconici
scivolano stanchi
incapaci di resistere
al desiderio di pace interiore.
Un intrico nel senso delle cose
in un
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| Amo cablare
e rafforzare
l’etimologia della parola
quando si insinui
zig zagando
nel sotterfugio più
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| Cammino senza far rumore, per poter
ascoltare la tua voce che parla al
mio cuore
Tra pieghe di vento si culla il mio lamento,
mi lascio trasportare in un mondo silente
ed irreale, dove ci sei tu ad aspettare
I miei sogni sono con te, non
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| Il Mondo,
il mondo ha voglia,
ha Voglia di ripartire
chi da cento
e chi da zero
e di cancellar
quel virus che in parte
ha sconvolto il mondo
.
e che passo a passo
va fuggendo
e si spera
che fra poco
anche il cielo e il firmamento
metton fine
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| Lo stupore mi prende
ogni volta che ripenso
al vivere quotidiano
e mi sorprende.
Nonostante il tempo
fluisce nel suo scorrere,
ora lento,
ora veloce,
il nostro stare insieme,
i suoi battiti con i nostri:
si fondono.
Quale arte il puntinato
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| Guida dei miei stivali
se proprio non sai niente
ma che t’impicci a fare?
In contenuti sobrio mal fornita,
inesattezze e abbagli
scarse le indicazioni e fuorvianti
di stantie ed obsolete informazioni.
Quel fare tuo gentile e premuroso
mi
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| Guarda il vecchio il risveglar della natura
e con la mente ritorna a quei mesi d’allora
del passato e oggi anche l’aria per lui par avere
un sapore nuovo pur se il morbo crudel resiste
e continua con forza a duellare che più non sente
quei lugubri
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Spalancare le finestre,
aprire le porte,
lasciar entrare dell’aria il sussurro.
il frizzante vento a colmare
lo specchio della vita,
il miglior silenzio tra le socchiuse ciglia
con lo sguardo a catturare il tutto
nel soffio d’amore che al cuor
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C’è qualcosa nel cielo
è l’amore nei suoi silenzi
poi qualche nuvola ci fa compagnia
quando nel silenzio di un addio
siamo anime innocenti di respiri morti.
Di notte la luna
trasforma di bianco silenzio
i sentieri della malinconia
negli occhi
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Spilli appuntiti dilaniano come mai
quando ricordi avanzano
in un susseguirsi d’immagini di verbi
prendono posto nel cuore
gocce di rugiada si fanno spazio
trattenendo il respiro ascolti quel pulsare
dove un tempo felicità era l’antipasto
quel
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“Non sai baciar, ne far l’amore a letto,
con prestazione alquanto deludenti!
Durante i nostri insipidi rapporti
fingevo
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Amor di canto e di magia,
spiffero di vento ad inneggiar l’incanto,
fiore aperto al sole e deliziosi frutti da mangiare,
gocce di smeraldo intrise di corallo,
poesia ad innalzar la storia,
narranti oratori ed insaziabili parolieri,
di ieri, oggi e
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Tanti uomini ci sono senza parte,
perché in vita non hanno mai trovato
quella più a loro adatta: sta in disparte
ogni proprio e profondo connotato.
E poi ci sono quelli senza arte
alcuna, che nemmeno un surrogato
possiedono di ciò che fa far
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Echeggia pianto
a scriver non sarò io ...
empio immondo
parole indotte Dio.
Bambini smembrati
su bombardata terra
Angeli martoriati
demoniaca guerra!
Del cielo lor vita
"Stolti incuranti eterno!" ...
espiazione infinita
chi brucerà
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Io nacqui nel pensiero vivo della notte
che defluiva come acqua di sorgente.
Là fioriva il seme del mio canto
e come ninfea si apriva alla vita
questo fiore incarnato d’amore.
Attraversai deserti e navigai per mari
per sfiorare l’onda del mio
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Tranquilla,
non ho bisogno di nulla
e in questo cielo
sono solo ma
ho già tutto
specialmente di sera
quando il tramonto
lascia il buio alle ombre.
Sto bene,
ho solo un piccolo dolore
quando guardo la luna
e mille nuvole
argentate
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E quella lacrima
cadde lontano,
bagnando l’anima
di un amore
ancora giovane.
Dov’è il mistero
della vita?
La bellezza di un
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| Ti chiamerò
nel bagliore Dei tuoi sogni
sfiorerò le tue labbra
col bacio del vento
Ti chiamerò e ascolterai il canto del mare
nella sua trasparenza
annegherà la malinconia
Con un battito d’ali
ti giungerà il mio pensiero
e tu, sentirai l’anima
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| Ti sei affacciato lentamente nel mio incedere
con le mani di un vecchio bambino
asciugasti occhi ubriachi di pianto, eppure...
Non c’è sole che dopo l’alba non scenda al tramonto!
Nessun orizzonte rimane,
solo un filo teso tra la terra, il mare
e
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Al cielo più vicino
cima monte
profumo divino
fulgente presente.
Silenzio melodia
Anima anela ...
declamante poesia
pur celata trapela!
Sole del mattino
quercie caducifoglie
un po’ cherubino
idilliche meraviglie?
A volte lacrimo
mai
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Sono morto sabato 15 maggio 2021
alle quattro e quarantacinque del pomeriggio.
Il medico legale ha detto che
sono deceduto per cause naturali.
Ero steso sulla mia poltrona preferita,
potevo sentire tutto
ma non potevo muovermi.
Questa a quanto
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Roma tu hai Roma tu mi fai
narrare e decantare la tua storia
postata sulla sedia gestatoria
col Tevere che scorre... Ma ‘ndò vai?
Roma lo so che il tempo tu mi dai
coi passi consegnati alla memoria
dei Cesari vantati dalla gloria...
Nel solco
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334127 poesie trovate. In questa pagina dal n° 11281 al n° 11340.
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Cara/o Michele Aliberti,
questa poesia non viene visualizzata perchè l'hai messa nel cestino.
Se vuoi renderla di nuovo visibile la devi togliere dal cestino nella pagina di modifica.
Questo avviso appare solamente a te.