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Quanti vorrei si son fermati lì
sulle mia labbra mute e nella mente
rimasti vuoti desideri e qui
nel cuore mio, sospesi dal dolente
giorno che l’alba nuova s’infittì
di nebbia e il bene diventò carente
scolpendo dentro l’anima così
un arido
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Santo sei Tu
fortezza del mio cuore
Salvatore,
unica speranza
la Purezza,
nell’anima m’avvolgi
nel Vento della brezza
tenerezza,
a scorrere
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la notte mi baciò sottovoce
accarezzandomi poi come la brezza
leggera che rubó l ‘anima distratta
nel percepirti vicina al cuore mio
dischiusi gli occhi al cielo
odoroso dei tuoi baci soffici
come la piena luna assorta
ai piedi dell’amore
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Si apre la sera eterna e la dolcezza
che persuade in segreti contrappunti
mentre il sole abbruna celando la scienza
affiorata dai grani di sabbia cristallina
a scandire tra le pagine scritte il canto
desertico delle dune in un mare di tepori
e
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Sabbia racchiusa nella clessidra del mio tempo,
scandisci ogni ricordo che ritorna a raccontarsi...
Calda è la mattina,
mi sveglio e ti disegno con i colori del sole.
Brividi di luce sfiorano i silenzi,
un sottile confine mai guarito,
cerca
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L’amor come giostra
e gioco di complementari assoli
non smette di ritmare tutta la notte piena.
Nel palco delle nostre
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Valle Vigezzo la valle dei pittori
Santa Maria Maggiore una delle perle
e oggi alla mente tornano ricordi
di visioni antiche ricca di tele
la sua via centrale fiumi paesaggi
fiori alpeggi baite figure lì fissati
un angolo della piazza donne nei
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Basta una sciocchezza una parola una lettura
che il passato prende forma
rimorso consapevolezza
come su di un ring combattono
verbi alla mente ritornano
tuffarsi in essi diventa qualcosa di stupendo
seppure quanto provato potrebbe sembrare il
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Ci sono donne furbe e maliziose
che troppo spesso giocano col fuoco,
con l’uomo fanno azioni velenose
e poi sorridon come
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Annaspano minuti e ore,
vortice ad inghiottir la vita,
nebulosa e stanca bruma a
incendiar un’ animo vorace.
Bramose ore a volteggiar nell’aria
abisso a profanar tempo e ragioni fin giunger a riva.
Drappi di nuvole ad ammantar la terra.
Dalla
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Parole senza tempo
ti vorrò decantare ...
fato in contrattempo
d’una eclissi lunare!
Scrivo poesie a manetta
colmando vuoto in me
alta quota nostra vetta
or solo lupo senza Te.
Auspicherò sempre luna
silente complice stanotte ...
se non
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Te ne sei andata
prima che potessi
ragionare sulla natura
del nostro amore
e sulle tante ombre
che respiravamo
quando era sera
e la notte schiudeva.
Mi sono chiesto
se avessi sbagliato
qualche parola
o i gesti del cuore
ma forse tu eri
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Fu nel pensarti
dentro il profumo della sera
che si accesero i ricordi,
come una abatjour sul comodino,
accanto ad un libro
e ad una matita colorata.
Fu al sopraggiungere
di quella lacrima
che mai cadeva dagli occhi,
che ricordai l’amore di
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Gocce di sole,
Stormi nel sole,
Farfalle roteanti,
Fiori ricamati,
Frutti succulenti,
Voli Pindarici,
Afferrali!
Immergiti
nel Giardino dei Sentimenti;
Vãiu ti spazzola i Crini,
Non restare sola
nella stanza,
Fuori si danza!
Sono attimi
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Dentro il convento
si sentiva un silenzio terso.
Fuori grappoli dal cielo,
di aerei in bianco nero.
Custu esti cumenti,
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| Cielo infinito
m’induce a Te
sogno disinibito
corale me.
Chitarra romantica
arpeggio celestiale
rima armonica
atmosfera passionale!
Irresistibile ardore
lì tutta ti vorrei ...
vicino al mare
Anima Corpo miei?
Tuoi capelli l’incanto
pur sirene
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Sta notte m’accumpagna micia- micia
e vole sulamente scarpunia’.
Me enchie ‘a capa ‘e smania e guittaria
ma pe ‘ntramente ‘mprena n’ata via.
Io l’accarezzo cu tale arrassusia
ca passo l’ore areto a na buscia
ma ‘o tiempo corre e vene na
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Quasi lacero
papavero
creatura asettica
friabilissima
d’un volo sgualcito
su argute dita di vento.
Assenza totale
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Siamo storie nuove e vecchie
composte e scomposte
fogli da riempire.
Ombre e luci, nitide o sfocate
e della memoria un film a colori.
Amori appena sbocciati,
vissuti e dimenticati,
ancor da vivere e da perderci il sonno...
Siamo e saremo
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Ecco la poesia
e i suoi DUBBI MALFERMI
per me il tempo
di sverginare il campo
magari con qualche verso in inglese
fuck yourself
controlinguaggio ambiguo
versetto breve
un verso controverso
o controvento
versaccio con trattini--
qua e
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Allerta al sole
che di giorno
in giorno avanza
e infuoca aria,
monti, terra e mare
e ogni essere prende
la distanza
e va a cercar
ripari
a chioschi e fontane.
Sperando di potersi
rinfrescare
e di tornar più forte
al lor cammino,
in un’era
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Ma perché proprio stamani
devi essere così impaziente
non scappa mica nessuno
prenditi il tempo che occorre
le cose fatte in fretta
non portano da nessuna parte
ricorda il proverbio della gattina
esempio che dovresti tenere presente
fai un
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Tre rose si donano alla vista
tre donne ritornano alla mente
bianca la rosa quella di pura
virginea bellezza rossa la rosa
come il fuoco di quella ardente
amore infine ecco la gialla rosa
di chi di gelosia fece morire il cuore
or mentre i fior
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“Aveva poco più di dieci mesi
e un male atroce, la poliomielite,
vincendo la difese immunitarie,
s’impossessò
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Non avevo niente
a cui pensare
se non a te
che sei morta
e allora
mi sono preso
del tempo
per respirare ancora
e per morire anch’io
ma solo un poco
perché
voglio amarti
finché ci saranno
stelle
in questo cielo
troppo nero
per
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La notte con le sue stelle
truccate da una nuvola .
Le labbra carne di rossi papaveri
tra i silenzi dei giorni .
In questo cielo
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Sto cercando delle parole
ma non trovo quelle che vorrei
tutte scontate, banali e sdolcinate.
Sto cercando delle risposte
per capire cosa sei
ma ho paura delle domande
ho paura di riflettere e di pensare.
Ho pianto troppo e sono
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L’uomo
Nasce per dover morire,
pian piano giungerà al confine,
c’è chi ne avrà paura,
per altri la speranza
è chiudere gli occhi
come tramonta il sole.
Restano i ricordi
le cose realizzate o che potevi fare,
sarai polvere,
potrai volare
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| Ha gli occhi verdi color mare
i capelli color di spighe mature.
Tanta bellezza vien baciata
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poi il vento strapazza
vite convulse che
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Non sei popolare
non ti interessa apparire
non urli e non gridi
non hai bisogno di like
di follower vani ed illusori
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Vorrei
quanto vorrei
Tutto e niente
Lontano il tutto schiamazza trasluce
vive lucrando su bellezze gioie dolori drammi
Vicino il niente mi prende per mano
mi accompagna oltre...
Oltre il sorriso il pianto
l’assurdo l’impossibile
Oltre
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E’ sfumata
la tua parola
che tremula scivola
sulle labbra
ancora in boccio
fino al fremito
al sussurro, al sospiro
al godimento...
mi rapisce
obliqua
la sua traccia
s’inabissa
dietro il velo
della notte
sulla sponda
dell’oblio...
tra
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Limpido cielo
luce domina ...
tuo Cuore anelo
per baciarti l’Anima!
Ogni cellula in me
sai dolce catturar
guardando Te
ispirato a baciar.
Tutto il mondo gira
come un girasole
attorno Te Regina ...
tua bocca fatale!
Viso fatato
ammaliante
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Vedo le foglie ingiallite, rivedo
propositi degni di note, rivedo
quei piccoli appigli e un’edera
che s’arrampica piano.
Rivedo noi due con mille idee
con sogni e delusioni, con sorrisi
e voglia di fare, rivedo te che hai
vent’anni, con una gran
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Giorno dopo giorno
del tuo brio si sconvolge
allegro il cuor e tutte le mie abitudini.
Nonostante un panorama d’un mondo a terra
la mia verve si coinvolge
soltanto di furor positivo e buon istinto.
Nella cornice di moltitudini e
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Occhi di bambina ancora si commuovono
quando ricordi arrivano in tutta fretta ad aprire un varco
affinché niente possa essere dimenticato
da uno a cento a mille
ognuno con il suo fardello
propone l’impossibile
giustizia sia fatta sembra
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“Se tu mi amassi come io ti amo
e mi desiderassi da morire
con questa bramosia che mi tormenta,
di certo cesserebbe il mio
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| Dipingerò i tuoi occhi sul mio cuore
li porterò ovunque con me
perché possano illuminare il mio cielo,
quando camminerò in sentieri tortuosi
tra pini oscuri
o quando adagerò il mio capo
su di un prato fiorito,
quando camminerò su strade
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| Nelle notti non dormo,
mi piace fantasticare con te:
se è primavera, ti porto
nei prati ad aprire boccioli,
ad ogni bocciolo, nasce un bacio,
se è estate, ecco il mare,
allarga le azzurre braccia
e con le sue onde, ci bacia.
nell’autunno carico e
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E sordo e cieco resti sopra il trono
cosciente ed ignorante del perdono
per questa indifferenza incamiciata
tra il sogno e il ramo in alto pampanuto
lasciato nel viaggio al non dovuto
per ricamare l’ultima bravata.
E vivo resti in fondo al tuo
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| Crogiolarsi nell’ imperfezione
come una calla slanciata,
un cielo che tende a rannuvolarsi,
il drappeggio polveroso del
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Pensami adagio
come fa la luna
quando chiama a raccolta
le sue stelle,
pensami lieve
come fa il vento
sui fianchi della collina.
Raccogli sul tuo petto
i sospiri del mio andare
cullami paterno
nei segreti della notte
sollevami di luce e
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Mi immagino lì,
a respirare la tua aria,
come se non ci fosse
altra aria da respirare
e
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Tu nasci da gocce
lambendo i prati,
trapassi le rocce
chemmai siam entrati,
in corsa depuri,
il ghiaccio erodi,
distilli, catturi,
e, dove approdi,
assorbi la neve
che fioca arriva,
la capra che beve
la fai restar viva.
Invadi’l
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Al di là del bosco dei pini
L’erba cresce calte e rigogliosa,
e nel giardino fioriscono
le gemme bianche della cicuta.
L’usignolo vaga tutta la notte...
Tutta la notte canta
alla fredda luna
dove il grande tasso tende i rami
per abbracciare i
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Forse ancora inalterata quella sensazione
d’un fiato che è stata la mia vita
senza più posto per nient’altro.
Eppure l’aprirsi di pensieri celati
resuscita il sopito ricordo
della mia acerba e sognante adolescenza
quando una adulta donna mi regalò
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Dal dì
che il libro
lo hanno messo
in cantina
ogni uomo
è sceso in declino
e ha perso il senno
di poter gustare
il frutto
della scrittura
alla luce del sole
o al lumicino.
Ognun si appoggia
al suo bastone,
con la speranza
di poter
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Lo dissi al vento,
al mare, alle stelle,
ed il cuor sorrise.
Oh vento sbarrazzino e
vagabondo portami con te nel mondo.
A voi stelle dall’effervescente brillio
dono lo sguardo, stupore ed armonia.
Oh mare, calmo ed infuriato
cullami fin possa
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Manca con chi condividere questo momento sì
esporre le sensazioni i timori
piccole grandi cose che la vita concede
quel giorno non poteva essere altrimenti
e lei che da lassù si affaccia
uno sguardo quaggiù vorresti accalappiare
dove mai
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Nel silenzio della notte ...
han bussato alla mia porta,
mi sono subito allertato
e con mossa alquanto accorta
sono andato a controllare
attraverso lo spioncino ...
ed ho visto in mezzo al buio
un soggetto sibillino.
Non volevo proprio
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Sirene squarcia- silenzio
tra cupi palazzi in lutto
ubriachi di rabbia- assenzio ...
tutto tace dopo il botto!
Deserto notturno Palermo
ovunque polizia coprifuoco
post attentato d’inferno
aria polvere sangue fuoco.
Strage di Capaci dì
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Ti avevo detto
di non pensarmi mai
e non per cattiveria
io sono finito
fra le pagine nere
di qualche altra storia
molto tempo fa
quando le stelle
dipingevano il cielo.
Ti avevo avvertita
ed ora piangi
le lacrime gelide
che io non ho
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E’ nella presunzione
di talun personaggio
l’aver possesso
d’altro mortale
che impagli fili di corda
nei suoi
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Ho ascoltato di ogni parola
il silenzio .
Era nei tuoi occhi
luce del domani.
Vivere è solo
uno stupido sogno .
È pace
nel respiro della morte .
Noi siamo della notte
stelle senza un nome .
Nel cielo buio del tempo
un grido d’amore
è qui
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Una valigia logora e consumata
la mia che ancora tiene cose inutili
residui e frammenti di una vita
che ha anche dato spazio a temi futili.
Ho seguito come tutti il mio copione
non conoscendo affatto chi è il regista
mi sarebbe piaciuto capire la
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La sindrome del poeta
è patologia rara
legge le proprie poesie e sbava
poi si ferma all’improvviso
come impaurito
e si chiede:
Ma veramente le ho scritte io?
La sindrome del poeta
è una malattia rara
scrive, scrive, scrive sempre
per lui tutto
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Alzo la vela
e balla nell’azzurro,
ammiro i tuoi occhi
ed è in festa il mio cuore,
il mare si era preparato,
la strada si è aperta,
l’amore non poteva
e non voleva più aspettare.
Ci sarà un colorato tramonto
per la notte chi si stende,
lei con
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Che smacco, onta che perculamento
sentì in apertura der tiggì:
un treno veloce come er vento
ch’ariva tardi, nun se po’
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| S’apre la porta dei sogni ed io ti vengo a cercare,
la luce t’avvolge tra nembi d’eterno, nell’orlo
dell’oltre provo ad entrare, mi manchi anima
vienimi a parlare
S’apre la porta dei sogni, prima che arrivi
la notte, prima che tramonti il
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334126 poesie trovate. In questa pagina dal n° 11161 al n° 11220.
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