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Le 16 poesie pubblicate il giorno 29/11/2021
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Lasciami fuori
da queste ombre
che infestano la notte
quasi fossero
spiriti maligni
ritornati dal nulla
per reclamare
i loro torti ricordi.
Fammi entrare
solo per poter morire
tranquillo
in una stanza vuota
dove il silenzio
è una
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Una musica dentro
il brusio odoroso
di foglie sparse
sulla terra madida
gocce opalescenti
i ricordi
di malinconico cielo
e un flebile canto
di passeri tristi
tra alberi addormentati
L’aria nebbiosa
cavalca
il limpido ruscello
mentre
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cosa rimane di te
una carezza nella notte che desta l’anima
il ricordo dell’ultimo giorno felice
cosa rimane
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Midesa |
29/11/2021 20:07 | 1114 |
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Spirito mio
sei sempre alla ricerca
di quell’Unico tuo Dio
e ti abbandoni sulle vette
che io, uomo, ti ho costruito,
mentre io ramingo vado
là dove ti ho fatto nascere
fra le nascoste sorgenti
della mia povera terra.
Se Lui, che è buono
ti dona
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| Simulazioni sconfinate
nel pentagramma spento
ove barcollano
due respiri afoni
logorati dalle movenze del
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Ho voglia di bastone e di carota
di avere un po’ di pace inseminata
nell’uovo che diventa una frittata
passione da cucina a tutti nota.
Ho voglia del mio essere idiota
di fare a piena voce una cantata
in questa valle vuota interminata
col timbro
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Il mio cielo cobalto
armato da nembi possenti
romba remoto
di guizzi fulminei
sull’orizzonte abbassato.
Sventaglia
minacce elettriche
sulle colline inermi,
incupisce
l’argentea chioma
di ulivi centenari,
muove l’aria
carica e gonfia
presagio
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| Ci sono sorrisi donati col cuore
speranze e progetti di vita
sentimenti d’odio e d’amore
poi il buio, la notte infinita.
Come un gelido fiocco di neve
che si scioglie ad un tocco di mano
la vita è così breve
fragile è l’essere umano.
Ciò che
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| Talvolta dolcemente
ma pur irruento
autunno veemente
spoglia alberi al vento.
Ineludibile pensiero
cospetto corpo sinuoso ...
sensuale suo mistero
m’avvolge focoso!
Creata per l’unione
fu divin scultore
sublimando - Dio pittore -
con colori
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| Se penso alla tenacia di mio nonno
che lavorava da mattina a sera ...
invece, io, son vittima del sonno
e m’addormento, qui, sulla tastiera
del mio computer, faccio una fatica
a mantenermi sveglio, perché gli occhi
si chiudono, ed in men che
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| Non c’è proprio niente da fare
il momento si avvicina sempre più
a cosa serve aggrapparsi
tutto diventa uno specchio
dov’è inutile arrampicarsi
prove la vita le porge su di un piatto
non riesci a starle dietro
conta e riconta finisci ogni volta
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| La schiettezza ti porta i guai
ma pur concede l’impagabile privilegio
di allontanare e senza sforzo alcuno
chi nel tuo
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| Passan veloci i giorni, i mesi e gli anni,
momenti incancellabili ed eterni,
tra nebulosi autunni e foschi inverni
e primavere o estati senza affanni.
Ma, scorre la tua vita senza danni
se la tua mente e il cor tu ben governi,
e se la via maestra
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qual è il mio nascere di ogni giorno
quale siano le fragranze d’autunno inoltrato
quando la brezza accarezza i pensieri
densi di spiritualità evocativa
ascolto i passi su tappeti di foglie raggrizite
pozze di fango lambiscono gli stivali alti
i
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| Al vento rubo le parole,
le dipingo coi colori dell’amore,
a schizzi di giallo ad ammantare incanto,
ed azzurro marmoreo ad intonar amore.
Amor che non dai pace,
e di fantasia dipingi il cielo.
Amore gioiello incastonato,
brillante dai carati
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| Ricordo ancora il volto di mio nonno
così ricco di vita e di senno,
quando, vicino al camino, iniziava lo stesso racconto
e della sua prigionia in guerra un dettagliato resoconto.
Era fuggito fra sobbalzi di granata,
d’un colpo aveva ingoiato ogni
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