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Le 24 poesie pubblicate il giorno 28/02/2020
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C’è un nido nel palmo di un fiore
un cuore posato sul ciglio
pesava di lacrime asciutte
nascoste tra foschi presagi.
Tu prendilo e fanne bandiera
stendardo sulle guglie d’avorio
il vento spazzerà ogni paura
dai volti seccati di pianto.
Non trema
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Tienimi in sospeso
su questo velo nero
che inguanta la pelle
come un filo di Venere
Da adorare per intero
se l’alba non portasse via
le sue stelle accese
in una notte già spenta
Costringimi a baciare
la luna nel suo argento
e spendi le
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Deposte
sulla spiaggia dell’Eterno Sogno
l’alta marea
attendono.
Affinché
ciò
che è in Potenza
divenga Atto.
Senza numero
sono
ma ad un tempo
così intime
come
solo le cellule d’un corpo
per il corpo stesso.
Bagnate
dalle acque del
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Le lunghe e fredde sere
la nonna le riscaldava
con nuove e bellissime fiabe,
non c’erano orchi o draghi,
ma erano piene di ragazzine
che alla fine di ogni storia
incontravano la felicità,
questa, non mancava mai...
Il principe azzurro
che veniva
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Influenza
che puntuale ritorni,
tra il freddo inverno
e tra la primavera,
a ripulire
e a riscaldare i giorni
degli immuni corpi
e ogni atmosfera.
La tua arte
di scienza naturale
mette a tacere
il saggio del sapere
e ogni esser
che riceve il
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volami nel cuore
anima fragile
piangi nel buio
di un letto disfatto
giri e ti rigiri infreddolita
nuda dalla quotidianità
con gli occhi gonfi
da giorni infiniti
cercando il traguardo del destino cui credevi
angelo mio risplendi
della forza
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Voglia di voli leggeri
a solcare cieli,
di sorrisi piumati
nelle correnti ascensionali,
di colori accennati
nel quieto orizzonte,
di braccia accoglienti
a sostenere la traiettoria.
Voglia di confini scontornati
dove riposare lo
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Perché senza luce il dì non può arrivar
ritorna o sol il cuore a scaldar
con tutto il mio esser continuo a sperar
Voglio ti voglio anche di più
piccolo fiore germe di vita
dentro al mio ventre la forza troverai
Lontano nel ciel un raggio
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In quale abbraccio chagalliano
volerai ancora?
insieme a chi ti tufferai
in un tramonto?
Dove troverai l’approdo,
senza di me?
Orfana delle parole dell’amore,
che farai?
Chi ti metterà i colori dell’arcobaleno
nel caffellatte?
Ritroverai
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Tu sei la speranza d’amore
la garanzia dei pensieri
impegno a camminare
in mezzo agli accordi e ai patti
ora è tempo d’amare
tra vincoli e giuramenti del cuore
e favori di ogni bacio.
Perché tu, sei come me,
prendiamo il treno verso i
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Può accadere che
il vento sappia di neve
e che le fate indossino mocassini a punta nera col tacco
e non viole e cappelli
Può accadere che
le radici degli alberi risalgano le rive dei fiumi,
che la pioggia ragioni sul pensiero kantiano delle
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Quanta fretta di fiorire,
mandorlo! Che fretta
di alzare la prima palpebra
schiudere il primo petalo.
Mandorlo che fretta
di apparire
scoperto all’aperto, niveo
come una sposa sull’altare.
E con che fretta poi spogliarti
in nevicate di candidi
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| Il tempo è cieco
sottobraccio agli amanti,
insieme attraversano il traffico,
per loro non esiste un senso unico.
Neofita compagno di universo,
fedele oltre ogni compromesso,
il tempo per gli amanti
riempie vetrine con luci di diamanti
e sorride,
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Se la vita è cupa
non aver paura
dopo la notte nera,
l’alba nasce radiosa sul mare.
Scorre sereno il
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Là dove i passi ritornano
e il verde germoglia sulle rovine
rivedo la semplicità della natura
le sue regole e le mie ombre di malinconia .
Nel precario cielo di stelle
passeggia il mio sguardo tra altari e rose
mentre il tempo vive nei suoi
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E restare, come fa il vento
aldilà delle frontiere, nel sole
in questo silenzio d’attesa
nel divenire delle ore, dei pensieri
riaprirsi di un fiore alle prime ore
sorprendersi di tutto, della pace
e nutrire un germoglio segreto
un infinito
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In un palpito di cielo
affidi tempo al tempo
che ti scorre parallelo
-unanime passione-
densa vita come un lampo...
cogli un attimo che vale
più ti senti meno
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| I tuoi silenzi,
le mie parole,
la tua attesa
la mia angoscia
come fili tenaci
da riannodare
ogni volta
sulla tela dei
nostri passi.
Leggo
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| Attorno a noi
ogni bellezza dorme
anche il cielo lo si vede
con un pallore strano
tutto sembra fermo
tranne la mente
i ricordi strisciano affannosi
e si adagiano sul cuore
come lame affilate
l'anima giace e non respira
mentre ingoia
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| Settembre è il mese delle rondini
pronte oggi a partire in un doman
lontano poi a ritornare nella memoria
loro vi son due
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Oltremodo scossi dalle brusche maniere
sciorinano strattonati dall’impetuoso alfiere
che irrompe tra gli orli e tra i lembi impazza
e lana e trine e seta con vigor strapazza.
S’inchinano riottose all’etereo elemento
sin secolari fronde, pur non
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Vivì |
28/02/2020 07:39 | 718 |
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Perché lasciare indietro
tutto quello che rimane sullo stomaco
non ha senso
prima o poi dovrà per forza fare capolino
ed allora non saremo più in tempo
a gestirlo come vorremmo
il timore non è mai stato d’aiuto
ma solo un cattivo
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“Mi manchi tanto, t’amo da morire,
da quando sei partito ... sono morta ...,
il tempo è solo un mezzo per soffrire,
non c’è nessuno, qui, che mi conforta!
Lo so che tornerai fra dieci giorni,
ma guardo la tua foto ogni momento
e non aspetto
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Una sera di quasi primavera
su venti azzurri e folate notturne
come furie discrete quasi spettri
pupille d’oro d’agate e
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