Visitatori in 24 ore: 10’893
742 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 741
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’685Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon - Daimon |
_

eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
|
Le 28 poesie pubblicate il giorno 26/12/2018
|
Sottratto articolo a pubblica vista
un involucro trovato in affitto
da mali di stagione sempre afflitto
a termini di
leggi

| 
|
|
|
E’ questo tuo restare
su questo declivio di nuvole
azzurre e neve,
è questo tuo restare che ti fa brina,
mentre non mi stupisco
ad ascoltare te
che lotti, cateto tra rettangoli,
e t’infletti ancora, luce
deflessa
sul calendario a
leggi

| 

|
|
|
Oh Luna! amata Luna!... ahi quanto ormai
lontana mi ti pingi in sì buia Notte,
nella qual il tuo saluto ansimando
attendo.
leggi

| |
|
|
Qualche petalo di Dafne
è stato sufficiente a causare
il male del corpo
e l’ombra stasera è felice
Di invadere il selciato notturno
provocando conflitti
fra le luci di dicembre
e il cielo sempre grigio
Qui qualche lacrima è caduta
per il
leggi

| 
|
|
|
 | Nebbia nella mente
occulta parole
pronunciate nel sonno.
In quel sonno ho sognato,
solo un vago ricordo
mi resta.
Un profumo, un tocco
leggi

| 

|
|
|
| Ierunu rumuru senza strascicu
e senza banneri
paroli ritti ò ventu,
paroli chi s’avevanu a stirari cu ferru
tantu erunu mmugnuniati.
Comu nu rusariu
avevanu a cantilena
e ognuna d’iddi pisava quantu
l’acqua d’un sciumi ‘n china.
Vuleva bbeni
leggi

| 
|
|
|
| Abbiamo parlato,
raccontato nel tempo dei cristalli,
abbiamo sorriso, pianto
riconoscendoci umili,
chiamandoci per
leggi

| |
|
Eolo |
26/12/2018 18:35 | 1445 |
|
Il giorno mi fa male e la vita m’annienta
finché non fermo il vento e arresto la bufera
il riverbero d’un lume mi scalda la sera
nella fiamma che arde e lenta si consuma
Recido ricordi _distratta_e non a caso
La memoria è un giardino,
ha un
leggi

| 

|
|
|
 | Verrà la speranza e avrà freddo
questa speranza che rinnova
nonostante il grigiore di una vita
continuamente
leggi

| |
|
|
Profezia è il tuo corpo sinuoso,
alfabeto della tentazione mi seduce.
Tracollo guardando il tuo décolleté...
rallento il tempo intriso di sospiri,
isolando gli attimi di un secondo.
Zucchero denso cola dal tuo sudore...
iconoclastico è il tuo nuovo
leggi

| 
|
|
|
Siepi che crescono
sui sentieri in salita,
la visione della vita
si restringe a primavera
e tutto mi si fa più ombroso.,
Trascino vecchi tronchi
di alberi che avevo curato,
non mi servono
nemmeno per sedermi
e la stanchezza sale.
E’ inverno
leggi
 | 

|
|
|
Oltrepasso con le parole
il pudore degli sguardi - entro nei tuoi silenzi... -
dove la luce è accesa
- dove scrivi le tue lettere d’amore - e poi -
ne fai barchette, abbandonate al mare.
-
Un pensiero erotico, dalla forma delle tue labbra
- un
leggi

| 
|
|
|
letterina di Natale
anima festosa
alberi e presepi
una cometa ci guida
il bambino è nato
canti di angeli
felicità e commozione
cade la neve
fantasia e sogno
famiglie in festa
bontà e perdono
latte e miele
Maria è con noi
vedo oltre le
leggi

| 

|
|
|
parlami dei bambini, dici, ed io ti nomino le voci
dei morti poeti, le ore bagnate di pioggia e il salire
di vecchie stradine di paese, nel primo pomeriggio.
Ti parlo e mi sento toccare i capelli,
una mano ad occhi chiusi che s’infila
sotto la
leggi

| 
|
|
|
|
Cadranno lapilli e cenere
nera polvere e fuoco ardente
alzai occhi al cielo e accecai
"fuggite tra i ruderi e le macerie
sconsolati pastori del
leggi

| 

|
|
|
 | Notte, dolce rifugio
visioni di ricordi
notte buia e impalpabile
un file colmo di illusioni
un file di visioni
leggi

| |
|
|
È la notte regina delle notti
mentre intrepidi viaggiamo
verso il figlio del Signore
che l’umanità salverà
e si chiamerà Redentore!
Il freddo non ci fermerà
né il deserto dell’oscurità
in preda a demoni in tormento
per celare il lieto evento
ai
leggi

| 

|
|
|
Sull’uscio appena fuori
subito con gli occhi
rivolti al cielo
vedo chiazze d’azzurro
sotto cui aleggiano
leggi

| |
|
|
Grande è la città,quanto non si sa,
quanti vincono, molti perdono;
io vorrei non perdere e vivere,
in un mondo più
leggi

| |
|
|
e,
scegliersi per non lasciarsi,
unirsi per poi sublimarsi,
dirsi ti amo con gli occhi spenti,
baciarsi ancora e poi baciarsi,
finché sonno non ci divori, e
toccarsi per sentirsi vivi,
annusarsi per ricordarsi poi,
pelle su pelle,
corpo su
leggi

| 
|
|
|
Il panettone è pur sempre il panettone
ma oggi per me da tempo vecchio quel
profumo quello antico più non sento
forse perché lo si vede nelle vetrine
tutto l’anno or ricordo che bambino
allora dopo il pranzo di Natale
aspettavi che il nonno come
leggi

| 
|
|
|
-Anche le parole, vene sono-
conducono emozioni come arieti
sanno spaccarti il cuore, mentre
accogli stringere una mano assente.
Così come vane sono le parole
sussurri tra i petali di rosa, dischiusa
nei giorni distratti a primavera
che i primi
leggi

| 
|
|
|
T’ho cercata dentro il letto,
ma ho trovato solamente
il tuo rossetto.
Come in preda alla follia,
sono sceso tutto nudo
per la via.
La gente mi guardava e non capiva,
il dramma che celava la mia vita,
la donna che mi amava, questa notte,
ha
leggi

| 
|
|
|
baluginio di luci
dietro ricordi intermittenti
fra un intervallo e un altro
tenebre avvolgono
come un’onda
confondendomi in un turbinio di parole
a ritroso nel tempo
è un albero di Natale il presente
dove i volti amati sono un anelito
che
leggi

| 
|
|
|
Il razionale impianto architettonico
(nato verso la fine del Ventennio)
della mia cittadina mi portò
da bambino ad usare la ragione,
quando scrutavo il mondo circostante.
Gli impulsi irrazionali si arenavano
spesso nel contemplare quelle
leggi

| 
|
|
|
siamo geroglifici
sul quaderno a righe
storte dall’umido
caduto alle palpebre
sul grembo incerto
senza madrasse,
candore tra tepori
di
leggi

| 
|
|
|
Il battito spento del dolor,
nel passato momento,
a carezzar cominciava
le sfumature di grigi color.
Ma or si è acceso
un fulmine dal tuo ciel
a romper finalmente
il vetro della malinconica mia campana.
Or si è acceso l’amor,
come ardor
leggi

| 
|
|
|
|
|
|