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Le 24 poesie pubblicate il giorno 15/12/2018 sull'argomento "Introspezione"
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Non ho più sentito nulla:
vago tra le venature della notte
respiro incertezza e paura
tra gli slogan ansimanti
e la bramosia di giustizia
sommaria.
Il fondo è più profondo del fondo
e all’assistere impotenti
al cambiamento
si predilige di
leggi

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Stendi il corpo
sulla riva d’un sogno
bluastra
come la notte
ove il pensiero
conflagrante tzunami
quei capelli
d’un corvino lucente
agita
sul mio eros represso.
Ostensorio di sguardi
indugi
sul mio orizzonte
e quando pensi
d’averlo tra le
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Risiede in me
quello che ho vissuto
tra le vie delle mie città.
La notte mi ha saputo parlare
e forse io dopo,
ho
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Ed è così che si muore...
nel vagare acerbo delle mani
dove il buio rimescola l’esistere
ed il corpo perde la sua ombra.
Vendemmio grappoli secchi
una pessima annata
carica di attimi in soliloquio.
Spalanco le porte della notte
per
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 | S’attristava
la luna ad infrangere i cristalli smaglianti del giorno
ma una notte
sfolgorante s’aprì a
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La notte e l’infinito
abbraccio tra le forme
il grido manomesso
spettacolo proibito
di stelle e di avventure
in questo cielo a pezzi
con te che mi disprezzi.
La notte e il mio destino
scommessa trivalente
la sfida mai lasciata
nel buio di
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Le ore della notte arrivano puntuali,
e oscurano la mente a ricordi lontani.
Placido il mare mi conforta bagnandomi il viso,
cerco compagnia ma trovo solo stanchi gabbiani.
Soppressioni logiche si alternano a stupidi rimpianti
e nell’ombra della
leggi

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Il meriggio consolerà il mattino
per aver trascorso frammenti del nuovo giorno.
Se qualcuno ricorderà l’alba
sarà tempo di quiete sfumato,
ricordo lambito da echi sfiniti,
candido pallore che quasi
richiama il colore del crepuscolo.
Dimenticato è
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E la notte accade,
anche quando non la cerchi
In quei sogni scomposti
che sanno d’oblio
quando le ultime
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La brina scende sul freddo mattino,
e copre del suo ignudo vestimento
il mio amato orizzonte, e i miei occhi... E le
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Nell’ora battuta dal silenzio
ho chiesto alla luce di entrare
Dove un amo cattura la voglia di scendere
e obbedisce alla
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Spaziano gli angeli
nelle ali della notte
dolci sogni placano i sensi
al vagar tra le stelle.
L’attesa di “Natale”
ove dolci e bamboline
riempiono i cuori
di gioia ai bimbi,
mentre poveri cuori
con occhi basiti
aspettano invano.
Sussurra
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Ritorni al gioco, alle regole chiare
un bambino malato che da consigli
non va bene che finisca il silenzio
si torna al gioco, alle zanzare
si torna alle piccole cose più cose
e i fiori tornano ad essere fiori
e le case più alte come le persone
si
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 | Come cala la sera e una forte quiete
cresce verso il cielo,
un buio denso
un profondo delirante vuoto
si delineano nel mio mondo
di scatole e scatolette
che più non emana
l’essenza delle rose.
Una stana sensazione
s’impadronisce dei miei
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 | Buia è la sera,
son chiuse le porte non filtra bagliore.
Le stelle occhi dell’immenso,
non danno luce ai pensieri
gravidi di dolore e sommersa sofferenza.
Non vedo la luna a coglier nell’abbraccio
crepe e nodi che aggrovigliano il
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 | Appoggiata alle porte della notte per udire
il tuo fruscio che dà freschezza
nella mente, dentro il cuore per amore.
Lungo il fiato che trattiene il mio sospiro
ti respiro e di te sempre ancor m’ inebrio.
Il tuo vento sulla pelle e dentro me
è la
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| Luci tremule attirano lo sguardo
Guardiane delle porte della notte,
portale magico,
traghettano i pensieri lontano
verso nuovi percorsi
Vita parallela nasce
e si consolida con sorriso increspato
cancellando i volti deformati dal dolore,
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| Si avvicina quel dì
in cui il Mistero si manifesta.
Resta oscuro
al cuore indurito
dal male reso incallito.
Vigilia di un novello futuro.
L’animo mio geme
alla vista di tanto dolore.
Auspica un maggiore fervore
nel cercare la stella
che ci porti
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La sera di ogni altro passante
non sono fermo...
Presso tutti gli androni si infrangono
le raffiche e i "sali!":
pulviscolo di soglia.
Cerco
follie in questo
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"E resto,
incastrata,
nelle crepe profonde
di un cuore
ghiacciato;
in un mondo tetro,
ritmato e cadenzato
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Ti chiameranno bestia
le sporche tue mani
non riuscirono a fermarsi
hanno avvelenato l’aria
di quella piccola bambola
Vita piangi
tu per lei
Non c’è bandiera
sui confini bruciati
la stella nera
esplose in un boato
lasciando lo spazio
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 | Non so se sia la luna a far da scudo
o il canto della notte al suo apparire
in questi istanti adatti a reperire
le voci e le promesse del re nudo.
Al tuo silenzio il mio penare accludo
col tempo che continua a rifluire
dentro i ricordi bestie da
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| Il serpente non sa volare
Ha sepolto le sue ali
Nei pensieri della notte
Tra il solco e l’imbrunire
Proprio dove vede il suo avvenire
Sei pronta per partire?
Per planare negli abissi
Nelle parole che non dissi
Per paura o per zittire
Le
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| Mi scuso con chi non ho dato scampo
e che in silenzio si è seduto stanco
sul margine di una via creduta infinita
mentre invece c’è sempre un limite, anche alla vita.
Avrei voluto vedervi felici della mia presenza
ma a quanto sembra manca
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