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Le 36 poesie pubblicate il giorno 26/02/2018
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"Solo e pensoso" me ne sto un po’ zitto
ché cerco di comprendere l’odore
putrido e raro misto al buon rancore
di casa nella mente tua in affitto.
Pensoso e solo certo son trafitto
da questo saper cogliere il sapore
e misto con l’istinto è il mio
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| Gli occhi tuoi
profondo lago
dove l’immenso
e l’infinito
si specchiano.
Limpide acque
d’un mare calmo
mille volte baciato
dai raggi del sole
e mille volte
carezzato
da luce di luna.
Gli occhi tuoi
ardenti
d’un fuoco mai spento
lucenti
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| E questo dì di foggia australe,
pullula sui nervi iniettando echi di
rime morte, come sui cieli
riverbera il mio cuor che solo accorre
dopo la tempesta
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| Luce che riverberi e mi guidi
nel buio chiaro che incombe
dimmi se oltre l’oggi più s’oscura
e tremendo un acuto terrore
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| Quel mar che vollero Turchi e Normanni
più volte conquistar, quel mar cortese
nel suo paesaggio, e pur fautor
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Ho teso un filo di riposo
senza più sogni
da accarezzare o pretendere
in questa vampa di luce
Attendo le sere
nel mio regno di nostalgia
e ripenso alle ferite
che si aprivano come comete
Nel cielo d’ebano
pieno del suo muro d’ombra
con
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| Volano pensieri
vaghi si intersecano
vestiti da mille colori
e profumi speciali.
Mi lascio cullare ancora per poco
lontano dal mondo e dal tempo
così da
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| Assorta in raggio venato d’incenso
nel santuario dei giorni pensosi
ho tacite domande, Signore, da porti.
Un angelo
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| Su campi di fiori
ti porto stasera
là voglio perderti
e cercarti per un’ora
col sorriso ti troverò
fra i petali distratti
che hanno lasciato
colori sul tuo corpo
sarò poi io a lavarti
nel ruscello che passa
là dove il prato
segna il
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| Leggera nel giorno placido
vola cattiva semenza
e millantando qualità
scalza il grano;
siede ineffabile
sulla sedia del regista
colui che ignora
l’indirizzo del teatro
e unica recita
è la finta indipendenza,
onore tra ladri
di nominante e
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| Guardo il lago, ritorno all’ hotel, con finta serenità.
-serenità, non della mia anima, non nei miei pensieri.
Il mio uomo è rimasto là.
-là dove tutti sono vestiti di bianco, di rosso, di verde.
-là dove tutti dottori sono impegnati e nessuno ha
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Su zattere senza ormeggio
andiamo alla deriva
oltre l’oceano che ribolle
di plastica e meduse
oltre la marea di nere onde
di petrolio sospeso
tra il disgusto e le idee confuse
oltre ogni sensazione
di malessere e di sovrappeso
su traballanti
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Son cresciuta con il sole sulla fronte,
tra il mio mare, le colline e sotto un monte
io stringevo la mia Italia con amore
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| Fra le ringhiere ricamate
delle terrazze, volteggiavano
i ritornelli e i miei sogni d’oro.
Erano così piccoli
che potevo portarmeli in giro
come lucciole in un barattolo.
Ora che sono ossa e carne
e che risplendono vivi attorno ai miei
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| Lento il tempo passava
ed ansioso aspettavo
mentre il sole scendeva
e al tramonto volgeva.
Nell’attesa pensavo
al
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| Riprendere il viaggio
si potrebbe fare
non ho bagaglio
non ho certezze
non ho paure.
Riprendere il viaggio
Aspettare maggio?
Prima sarebbe meglio.
Senza bagaglio - il tuo -
senza paure - le tue -
con le tue certezze
a guidare il cammino.
La
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Vivo distanze
con l’umido sapore
di pioggia e ruggine
negli ingranaggi lenti
di pensieri e parole.
Indolenzito questo cielo
che non ha nemmeno
un filo di luce
da donare
alla supplica degli occhi.
Ho imparato
a non credere a
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Ti ho vista giocare fra le macerie
di quella che prima era la tua casa;
ti ho visto cercare fra le mura crollate
una piccola bambola di stracci e cera
e mentre frugavi attenta a non ferirti
ho scorto la tua mano stringere ancora
quella della tua
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Pallida, argentea, pura, immacolata,
intatta, lattea quasi evanescente!
Così la coltre bianca innevata
danzava da oriente
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Nel tragitto verso l’infinito
purtroppo
ci sono state delle perdite
corpi innocenti e utopistici ideali
sogni, amori
e braccia protese al cielo.
In quel tragitto
ad esempio
io e te
abbiamo seppellito il mare
affogando tra le
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La fiamma del tempo
lenta si dirama
e ferisce l’uomo,
cancellando
gli ultimi accenni d’
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Creatura strana
l’essere senziente
quando gioisce provando
sofferenza,
lo chiama
sentirsi vivo.
Per me
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| Ci salutano i giorni
sospesi all’eterno
come frecce dorate
nell’azzurro cielo.
Ridono gli aquiloni
alle
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| In questa sera che pargola il buio
trame di fili sul tetto
scivolano bianchi sul manto
eco dell’innocenza perduta
dentro la giostra del cambiamento.
Si sono fatte leggere le ore
il suono accasa il tempo venuto
velato al muto incedere.
La casa
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| Sangue
occhi sbarrati,
terrorizzati,
carni strappate
sanguinanti
e corpicini,
ormai immoti,
lacerati
deturpati,
arti monchi.
Corpi e anime straziate,
piccoli angeli martoriati.
Quale la loro colpa?
L’essere umano
si è venduto il
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| siano le alberature dei viali spettinati dal vento
a salutar il giovane cuor un cerbiatto
con la scaltrezza degli angeli cherubini
si libra in dolce attesa l’ancella creatura
che rubò gli sguardi colmi di lucidi occhi
siano le dolce acque
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Oh àgili Sìlfidi errabonde e belle,
siete voi forse, ànime palpitanti,
l’ombre che scorgo tra le sciolte nevi
della febbraiola aspra bufera?...
Snelle danzate, oh silvane fanciulle,
scolpite in mezzo al vento, e sopra i muschi;
ma non traveggo? mi
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| Lenta cade, fitta e bianca
sopra il mondo e un cuore solo
che non trova e langue amore
che’ sepolto sembra ormai...
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| Sa d’offesa
relegare in qualche modo
cose possibili
ad umani impossibili
cose impossibili
ad umani possibili
Sa di distinzione
il pensiero parlante del suo
d’esempio lampante
di buone intenzioni
strane conclusioni
Sa d’insegnamento
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| La fede è il miele, se la legge è il latte;
unite a intreccio stanno, in Paradiso;
integre restan, l’una all’altra
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36 poesie pubblicate nel giorno 26/02/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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