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Le 41 poesie pubblicate il giorno 29/09/2017
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Cullato
dal respiro lieve
di una perfezione
senza tempo
sulla riva assolata
dolcemente indugio.
Poi
nel cristallino grembo
il mio
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Qual senso c’è
che due anime
messi a confronto
si scontrano
per alimentare
l’Impulso a una realtà
nascosta.
L’aurora sorge
per illuminare il giorno
ma la nube nera
oscura la luce
Il male che bufera trasporta
via, si nasconde
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| Ai primi bagliori dell’alba
s’apre leggera penombra
in una meraviglia di emozioni
come un carnevale improvviso
che scuote
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Se la vergogna fosse una donnina
allegra mostrerebbe i suoi gioielli
accompagnata da quei vaghi orpelli
che bagna dentro l’oro ogni mattina.
Se la vergogna fosse una regina
sul trono siederebbe intorno a quelli
che fanno regalmente i bimbi
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Il mare s’è fottuto il cielo
confondendo il blu col verde ramarro
delle onde.
Il mare
che non ha mai avuto
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Sei così dolce e tenera
che ti amerei
se soltanto il mio cuore
ti concedesse il passo.
Ma è serrato il suo
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Cade un fiore dalla mano:
amena è la visione
del tuo essere umano.
Squarcia quell’alone,
che l’amore non dimora
nel timor della ragione.
Ascolta come affiora
quella fioca e bieca fiera,
che ormai non più ti ignora.
Ma nel mezzo della selva
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Piramidi di sale
sparse sulla pelle ferita
il dolore impera
fra le albe ignote
Niente da dire
sull’assenza di colore
che il cielo propone
dopo l’estate
Nuvole di ghiaccio
preparato a forza
con le stelle accese
per errore
Nulla da
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Alimentato hai
il fuoco
di sconfitte
limando punte
alle mie picche
lasciando stuoli
di bastoni
indifesi senza ruoli
a interpretare
come pochi
rimasti umili
straccioni
ma sciolta
l’ultima promessa
abbandonata
la via non giusta
ripiego
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| A piene narici respiravo quel silenzio,
dei cortili della mia città.
Profumavano di anime
che vissero fatiche,
tra i focolai spenti ed anneriti.
Di grano antico era il pane,
impastato da mani sapienti
senza smalti.
La dolce nenia giungeva
come
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Come in un sogno
ho fermato il pensiero oltre
il mormorio dell’albeggiante onda.
Ridonda la scogliera
antichi canti di naviganti
e odalische di porti lontani.
Bianche capanne dai tetti
di paglia lisciati
fermano il tempo
sullo specchio
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| Ti amo di un amore dolce .
Sono il tuo nettare
e vieni a me come ape
al ramo di lillà .
Ti amo di un amore
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Mielata sinfonia
trascina
nel nutrire dello zelo.
L’intelletto vaga
lungo il delta del rivolo,
sulla costa del litorale.
E nell’etere imbalsamata
che aromatizza di effluvio di fiori.
Odo il tuo fiato ...
e bramerei salire
in quel luogo laddove
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| Quando nulla più è da dire
nè più voglia di sentire
non si può che constatare
che iniziato è il funerale
Sono due vestiti a lutto:
lei annoiata, lui defunto,
senza fiori tra le dita
sol profumo di sconfitta
Non si guardano negli occhi
solo
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| Tu non c’eri in quella via
fatta di lampioni anonimi
e luce antica
Nemmeno i tuoi occhi
potevano chiedere
una tregua al tempo
Le età, sai, fuggono
si feriscono di silenzio
e odorano di figli partiti
spalle e schiene dolenti
Tu non c’eri
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| Destriero luminoso
sull’autunno settembrino
cavalchi a gran zampate
fuggevole birichino
sugli alberi intrecci coriandoli
per poi spogliarli al tuo audace vento
saran specchi su pensieri riflessi
e sul nuvoloso cielo disegnar sogni
carrube olive
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Ci sono giorni dove abito
dentro i tuoi occhi, abito nei tuoi pensieri,
e mi perdo nelle sfumature
mi perdo tra le nuvole
con la nostra pazzia sotto pelle.
Dormono i pensieri nelle giornate astratte
i colori si fanno più forti sugli orli
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Forse il tempo guarirà le mie ferite
anche se la mia anima rimarrà stracciata
dalle stupide parole che senza posa
devastano ora il mio cuore.
No non fu per amore che persi il mio fiore
e nulla potrà più seguire il dolce mio pensiero
su valli di
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| Intensi profumi speziati
profondi colori ambrati
allietano questa stagione,
regalando caldi tepori
Tappeti tramati da lunghe
dita di foglie secche, creano
disegni dal vento cullati
Rami spogli come braccia alzate
si elevano, rivolti verso un
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Un pianto, un passo insicuro,
poi un’ombra tremante nel buio.
Si veste di morte la sera,
ai bordi di viali ingialliti,
mentre, errante, un’anima brucia il cervello.
Non ha occhi lucidi di gioia,
ma gelide pupille a fissar lo sguardo
che vagano,
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E’ Michele l’Arcangelo che a me
come a tanti dà nome
che sento come un onore
mirando le statue e le icone
con l’angelo
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Sotto l’ortensia grande
seduto vicino a te,
fra un bocciolo e l’altro
vedo il cielo azzurro
che mi cerca,
io lo tocco lentamente
mentre ti stringo
e accarezzo tutto
il tuo morbido corpo.
Non c’è una nuvola
lassù dove ha i piedi
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Nell’obliquità del mio essere
dove i pensieri scivolano
e s’innalza il silenzio
lungo la diagonale invisibile
che unisce due angoli retti
da linee di pudore e voluttà
dove il mondo svanisce
nella morbidezza del tuo caldo respiro
dove notte e
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| Vorrei abitarti dentro
sì, proprio così...dentro!
In un rotondo abbraccio
smusso ogni tuo e mio angolo
divento musica, preghiera
...bambino.
Divoro la cioccolata che
sfama il mio bisogno di affetto
e ritrovo come l’antico abbraccio
di mia
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| Settembre piove nelle scarpe, senza andatura,
da ogni piccola morte riempito, svuotato:
Un verso controluce
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| convivere con gli umori
di un corpo di morte
dall’animalità all’angelo: questa
l’impervia salita
più d’una vita se dal
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| Le foglie salutano i rami
sentore d’autunno.
Nei cuori e nell’aria
residui d’estate
e voglia improvvisa
di un altro
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| Entrato in quella stanza
in silenzio attento
seguono in fiamma danza
quattro fiammelle al vento
sono lacrime di cera
bruciano fuoco a stento
una flebile preghiera
la prima è alla pace
in giro poca ce n’era
ascolta un non mi
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| Che stupida idea.
Parlarti nella mente,
quando invece,
volevo solo parlare a me stesso.
E mi succede spesso,
di confonderti con me,
di dirti delle cose,
che sarebbero solo mie.
Era questo, quello di cui parlavi,
di essere una sola
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Languido s’accoccola il corpo
sull’onda d’una musica
già sentita e vive
nei ricordi rimasti impigliati
negli anfratti della mente.
Chiamano emozioni
quelle note voluttuose
e premono e gemono
ma non trovano uno sbocco
in un corpo
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41 poesie pubblicate nel giorno 29/09/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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