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♦ Stefano Acierno | |
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Le 53 poesie pubblicate il giorno 20/01/2015
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Genitori, mamma e papà
di lillipuziana personalità
con portamento abulico
contro figli dall'io titanico.
Famiglia dei tempi esemplare
con computer e cellulare
cosi la tavola s'imbandisce
e la parola lenta, perisce.
Bambina in cerca
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Con orgoglio lascio un fiore
a chi con tanto amore
al mio fianco ha combattuto
e non con armi appesantito
ma con un’unica matita
appoggiata al dito
or che la gloria è finita
non mi rimane che il tormento
in quello slogan che non sento
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| ti aspettai ad occhi aperti
svelandomi un mondo
a me sconosciuto
colmo d'incantevoli imprevisti
ti vidi sul lago dorato
immersi nelle ginestre in fiore
vestita di cieli mi ricordavi
un capriccioso temporale
inseguito dalla follia
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| Ho mediato sull'ultima carta...
ho cercato tra le tante altre già scoperte
fino a quando non ho trovato la tua
e la mia barca ha
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| Velo la vista ad un mondo freddo
fino a che le tue labbra son rosse
e i tuoi capelli neri, portano in seno
voglie per catturare il vento
bacia il mio silenzio
fino a che il mio intatto petto
ad ogni segreto ti è svelato
nel mio cuore
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| Seriale
cade una nuvola
un coriandolo vola
alito di vento soffia colorato
un cucciolo trema
spari sullo sfondo
seriale
casino sintetico
non parlo ma rido
calpesto una foglia
seriale
matematiche astratte
algoritmi intelligenti
un prato
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| Un rudere si giace e in sulla brina
d’intorno la risaja
infinita s’estende, e presso un’aïa
sen sta ferina.
Allora da lontano un cane abbaja,
e quei che s’avvicina
tristo ei n’avverte o al dolor lo destina
in voce gaja;
e un giorno qui
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| Attimi sospesi
Forse istanti?
Un continuo misurarsi
In metrici passi
E, quindi: Avanti.
Senza mai voltarsi.
Indifferenti alle attese altrui,
Scansarsi senza affannarsi,
Evitare di incontrarsi
E sempre accomiatarsi
Tra stucchevoli sguardi
Che
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Ti ho dedicato molte
poesie d'amore.
Nel tentativo vano di
metter luce nel tuo
sguardo spento.
Per te mi sono fatta
albero e roccia, gatta
e farfalla.
Ho invocato il tuo nome,
urlato la mia passione.
Ti ho rincorso, come
fossi stata
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| Saluta tutti nell’ incontro finale
poi guardati intorno
nell'aria di festa vacua
come un azzardo ritrovato solitario.
Dieci rintocchi non serviranno a nulla
rapidamente mi dissanguerò dal mondo
chiedendomi dove sono
camminando sereno, ma
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Ritornerà
il tempo delle rose
distese su un letto d'argento
con i colori della luna.
Le rose che profumavano
di
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Sento l’odore della razza pura come se fosse inno.
Il calore di una nazione piena di niente.
Cominciarono anche qui le
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| Oh, mio Signore
riverso sulla croce,
chi ti ha condannato
a una morte tanto atroce?
Dondola sospeso il corpo avvilito
da una punta di lancia il costato trafitto.
S'apre l'ingente piaga
cosparsa di limpido sangue
da cui fuoriesce acqua di
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| Dove la luna sale
là c'è il nido dei miei sogni
e su nuvole di luce
stendo carezze
su tutto il tuo corpo
prego le stele
di prendere le mie mani
e accompagnarle
perché tu possa sentirti
figlia dell'infinito
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| Avanza fiero sui miei passi
Prima che il giorno si tinga tenebra
Prima che le temute ombre rilasciate su incrostati muri
Intimidiscano confuso il mio sorriso
Cingimi della tua gentile forza
Quando all'imbrunire dell'estremo ricordo
Ti
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| piango gemiti sfatti d'un sole d'inverno
polvere d'un brandello di ossa che trema pietà
avete sfiorito il silenzio di bestemmie
non più lacrime
non più sorrisi
tredici labbra impastate di perchè
e tu
incappucciato di
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Briosi tifano partita del cuore,
tredici Angeli van oltre l’oblio,
grida di gioia libran come foglie,
armonia rallegra spazio lugubre.
Son freschi fiori, rallegran natura,
ma tornado violento,
al vento li spazza,
cadono a terra, mitraglia falcia,
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| “No non è vero
importa e come
che tu mi voglia bene,
è tutta lì la forza
e se minimizzo
non credermi,
per me è vitale
che tu mi voglia bene,
sei mio ed io son tua.
Lasciamelo dire,
fammi sognare
almeno questa notte,
meglio dei ricordi ci sei
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Vibrano corde tese poste di traverso
in parole sussurrate
ma invano
se i nostri sguardi
danzano liberi ed incuranti
delle altrui malignità ...
Oltre il confine posto alla ragione
sorvoliamo colonne
fino ad allora ritenute
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Al teatro del tempo,
si va in scena ogni sera,
scende il buio,
e s'alza la tela.
Sarà pronto l'artista,
a narrar la sua storia,
che da anni,
ripete a memoria.
E la gente è stipata,
tra le sedie sta stretta,
non importa,
se
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Il silenzio.
Il silenzio di chi promette milioni di posti di lavoro
per ottener il silenzio sul suo potere personale,
Il silenzio di chi può fare molto e cambiare quello che gli è davanti
ma da codardo si ritira al suo interno
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Sei quella lacrima di gioia che scende
senza far domande
Sei la magia del presente
la vittoria del passato...
Sei quel
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Mattina grigia...
oggi il sole non vuol sorgere,
complice maliziosa la passione di questa notte.
Splendido tepore quello
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Rifrangono inquietudini opposte
sugli steccati della trasparenza
le eterne attese;
suggestioni riflesse in ansie senza limite.
In ombre e lucori
diafani miraggi
tra silenzi estremi
si abbreviano ad ogni apparire,
consuetudine al dubbio
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Sono sceso in strada, cuore mio
ma c’era la guerra
ho corso fino al mare
e con me correvano in molti
ma il mare era oscuro, e c’era la guerra
sono salito su un alto fusto, cuore mio
per vedere lontano, e lontano e vicino
c’era la guerra.
E
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Ma tu non credere alle mie lusinghe:
Io baratto parole con il vento di maestrale,
Strappo illusioni alla sera che scende,
infilo collane di farfalle e di cerchi nell’acqua,
rincorro arcobaleni nelle piogge d’autunno;
no, tu non credere alle mie
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Serpenti di ghiaccio a svicolare fra inesistenti strade
sfolgorìo mentale con improvvise alienazioni di sole
tutto il creato immobile
col tempo che ci sferraglia in mezzo
blindato
devastazioni mielose in bocca pesta
con un tonfo sincopato
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Lei sapeva correre sul fiume
quando la luna calava
dietro le grandi montagne
lei correva sull'Indo
e il chucar s'alzava in volo.
Lei non aveva un nome
era solo un sogno
che volava sul fiume
solo un sogno leggero.
E l'Indo muoveva le
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Vieni con me. Ti porto a passeggiare
sulle belle colline fiorentine
presso Maiano o dove tu lo voglia
purché tu stia a me tanto vicina.
Di certo non è freddo, e se anche piove
ci fermeremo al bar, quello fra il verde,
che un tempo
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53 poesie pubblicate nel giorno 20/01/2015. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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