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Le 238059 poesie pubblicate in esclusiva |
Cade a fondo tra disfatte e bugie
la delusa vita stanca
e ogni fallimento si confonde.
Come proiettili nella carne
si scaglian differenti pene
e il cuor muore colpito da una vuota stanza.
Sento quel che pensi prima che lo pensi tu
e mentre
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Noi liberi fantasmi della notte
luce senza domani
siamo il credo della vita
profili di sguardi
sull’orizzonte della pelle
dimenticate lingue di sabbia
alla mercè del mare.
Siamo tempo senza tempo
finestre di silenziosi pensieri
sopiti
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Sul mio cavallo per questo mondo erro
mutando il tutto in altro per mia azione.
Con la man scarna una gran falce afferro
per dare la fatal trasformazione.
Per tenermi lontana qual sia provi:
con i farmaci o pagando i dottori.
Non si sa se questo
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Danzano foglie al vento cadute son dal tiglio
e altre son prossime a staccarsi in questo lento
spogliarello complice dell’aria quel soffio come
malandrino che l’albero si denuda pare con una
certa ritrosia che in vari angoli del parco
e del giardino
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Ti distraevo
parlandoti spesso
senza accennare
alle note scure
del dolore
o a quei passi
affaticati
che erano in attesa
di peggiorare.
Ti mostravo
un sorriso
per non piangere
rovine di carta
o piaghe
sul cielo spento
che
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Tra cielo e terra il mare fa a cazzotti
con questa vita appesa al calendario
un pannicello usato alquanto vario
venduto la mattina in via Condotti.
Tra terra e cielo il cuore tu mi inghiotti
con tutta la miseria di un falsario
che muto non
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Ti ricorderai
delle notti e delle valli
della luna spenta
a tarda sera
quando le nuvole
piangono una pioggia
leggera di lacrime
che accarezza la terra.
Ti dimenticherai
delle parole
che feriscono la pelle
e delle stelle morte
di
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Se di più vuoi addentrarti nell’essenza
delle cose, opta di cambiar veduta;
perché su tutto quello ch’è apparenza
non c’è di fatto la realtà assoluta.
Per quanto sia aspro o dolente: non fare
e non scegliere, questo è il sacrificio
che ti è
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Fresca
gemma di Malvarosa,
sorriso che catturi
la bellezza
di un’aurora ad Haiti
e la notte
in vetta al Ruwenzori
a contare le stelle.
Onda
del mio mare in tempesta
vai sommergendo
ritornelli in esilio
conficcati
fra le rocce in
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Sarà sicuramente un’illusione
quella che sotto gli occhi appare
telline in avanscoperta camminano sfrecciando
non è il momento lo sanno bene freddo incombe
sarà forse l’ultimo desiderio
prima che il caldo sole rifaccia la sua comparsa
non facile
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Eravamo noi,
lo siamo ancora.
Forse lo saremo,
perduti a
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Ti ho incontrato chissà dove,
chissà perché.
Ed ora non restano che mille foto
da guardare in silenzio.
E non so come lasciarti andare,
perché pensarti, ogni volta,
è come sottolineare quei
ricordi che si affollano nella testa,
perché pensarti,
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E quando torno alla tua tomba
un vento d’aprile
mi accompagna
anche d’inverno,
quasi a posarsi sul mio volto
per asciugare le lacrime
che cadono
come acqua da un vaso.
Annaffiano i fiori
che hai lasciato
nella casa
lungo il mare della vita.
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Domani il cielo
sarà coperto
di nuvole grigie
e se non parlerai
il tempo passerà
fino a un nuovo
giorno di silenzio
senza parole.
Domani la notte
avrà stelle vuote
invece di sguardi
e tutto morirà
quasi lentamente
fino al
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Chi mira di elevarsi con buongusto
mai dovrebbe pensare per se stesso,
né per le cose sue, ma per il giusto;
che sia fatto da loro o chi d’appresso.
Pertanto, che ogni affar che abbia uno scopo
sui piatti della mia bilancia vada!
E chi compie
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M’aspetto
in ogni angolo buio
e con le spalle al muro
socchiudo gli occhi
respirando piano.
Al cambio di passo
mi spoglio del presente
lasciando al passato
manciate di foglie ingiallite,
ancora lo sento nelle vene
scorrere
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Io mi chiudo in me
ogni volta che all’orizzonte
si profila quel buio
che da tempo m’assilla l’anima,
e non riesco
a guardare verso l’infinito
ma mi fermo sul davanzale
di una finestra chiusa alla vita,
io provo dolore, nel tuo dolore
che non vuoi
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Estinto, esaurito, o solo stanco,
non so capir, ma pur non mi rassegno
e in disperato, solitario affanno
di suscitar imploro il suo ritorno.
E non esequie, ma funzion laicale
vorrei a far che vivo e vispo torni...
vorrei una veglia gaia in notte
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Solitario lei lo incontrò al principio della primavera
lo avvicinò lo prese per mano lo baciò gli disse t’amo,
venne l’estate spighe dorate al solleone e con ardore
un papavero gli donò dicendo come questo rosso fiore
sei il mio solo grande amore,
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S’è fatta fresca l’aria,
quasi, rabbrividisco
nel mio golfino leggero.
Nell’acero vestito a festa
sembrano sorridere le rosse foglie
al luccichio del tenue raggio di sole.
Il timido ragno fa capolino tra i rami
e una lucertola se ne sta
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Canta, cantano,
voci gentili e paradisi artificiali,
cantano odi al cuore.
Cuor ad inebriar d’amor e fantasia,
luci ad illuminar le ombre.
Cantano, e nel cielo,
uccelli a punteggiar di bianco e nero,
canta la cinciallegra.
Canta, Cantano voci di
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Il cielo si schiarisce
annuncia del mattino
una nuova alba
canta agli uccelli in volo
tra le nuvole a sospirar
il nuovo che arriva.
Tutto arriva
nello spazio che circonda
i silenzi nella valle
a colorar l’immenso
tra i pensieri a circondare
i
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Ma dove è finita tutta questa voglia di lavorare
ha preso forse il piroscafo per espatriare
incredibile come non si debba trovare
qualcuno che possa adempiere ai suoi doveri
solo scuse e solo scuse rimbalzano
come non perdere la pazienza
lasciare
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Per protestare si gettano in mare
hanno vissuto un difficile dramma
negli occhi tristi si legge il ricordo
e l’amarezza di tante torture.
La disperazione li fa viaggiare
attraversano l’arido deserto
fuggono da conflitti fratricidi
sono trattati
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La sposa senza velo cede alla fantasia
immagina costruisce genera
l’incostante privilegio d’amare.
Oggi è il tempo di ieri
lo spazio non ha angoli
c’è troppo silenzio nel cuore
l’amore non mai un deserto.
Prendi la valigia
con le poche
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Dimmi amore
senza pronunciare mai luce
che questo cielo
si è spento
fra i respiri dei morti
e io sento
la tua nostalgia
per le nuvole stanche.
Dimmi dei sogni
che avevi
e delle stelle scure
sempre uguali
che gli anni ti
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Per certo ci saranno mutamenti.
Lo stato attuale sta per terminare
in vista di un felice arco di eventi:
siate allor pronti nell’approfittare!
Per chiunque il buon risultato è sancito,
ma la Fortuna, a parte la bontà,
sulla sua Ruota per levar
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È n’ommo ca se cura ‘o ciardiniello,
tutte ‘e matine, comme a vavusiello...
S’o pitta dint’a l’uocchie de’ penziere
e ogne juorno è tale e quale a jere.
S’o guarda, s’o spassea e s’accarezza
e ‘mbraccio a isso dorme p’a stracquezza.
Passione
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| Vedo del tuo bel viso una lacrima cadere
tra le ciglia, nascondere la pausa del tempo
quel tremore del vento
percuote il pensiero già freddo
d’un singhiozzo soffrendo
e spaura, quel verbo de l’esistere
quando abbracci il gelo del
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| C’è una sensazione di già visto
Cerbero non è nuovo, è un mostro
e Dante lo mette a guardia
del girone terzo nel canto sesto.
I miseri golosi sono stesi
in mezzo a fango
putrido come animali.
Urlano come cani
e strisciano come
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| Muto è il cielo quando non volano le rondini
e tristi le nuvole senza quel dolce cinguettio
più lassù ma dentro me stesso rapido volgo
muto l’animo che senz’ali
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238059 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4681 al n° 4710.
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