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♦ Gianluca Leissring Lauricella | |
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Le 238056 poesie pubblicate in esclusiva |
Respiro a cuor pieno
la fine dei punti di domanda
nella notte ch’affoga d’ebbrezza tutte le mie vene.
Le grazie tue modelle, graffianti stomaco e pelle,
doppiano il furor dei baci in programma
e la porpora d’effetto di desiosa aspettativa.
Lo
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La guerra è un gioco onesto a quanto pare
di quelli che ti appunta le medaglie
condite dalle insipide battaglie
portate avanti e indietro... un bell’affare.
La guerra in ogni modo è la comare
che naviga nei cuori e tra le maglie
per falcidiare in
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Tra colori in bianco e nero come in un vecchio film,
come per magia in abiti annoiati tra un sole sbiadito
che elargisce ultimi raggi nascosti in nembi
d’istanti
Tra colori in bianco e nero il gelo dell’inverno
avvolge una natura ormai spenta
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Quando un bimbo gioca felice
un sorriso appare nel cielo.
È come il suono delle stelle
quando diventa dolce musica.
Come chiara acqua di sorgente
è il bambino che ti sorride
e la sua candida bellezza
allontana tutte le nuvole.
I poeti hanno il
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Smarrire la voce dei silenzi,
ove l’ombra si affaccia.
frugando dietro ogni passo,
i viaggi dell’inconscio,
appeso ad un’enigma.
Lungo i deserti umani.
arriva un’acqua cristallina che disseta;
note musicali in re minore,
gocce di memoria nate in
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Due visi di vecchi stampati in bianco
e nero su fredda marmorea ceramica son
qui fissati su loculi che tengono da anni
dei nonni di mio padre le consumate ossa
in questo cimitero di campagna dove da qui
poco lontano scorre il Ticino verso il Po
qui
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Silenzio che spacca i timpani dove ritrovarsi
per gustare ancora una volta
ogni piccolezza che la vita ha elargito
riuscendo persino a confondere il giorno e la notte
quando ad occhi chiusi tutto assume colore diverso
suscitando quel genere di
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È come se guardassi
il mondo da una
porta socchiusa,
nel silenzio di ore
che passano veloci,
orli di una vita scuciti
troppo in fretta.
Ed in questa assenza di parole
ti sono accanto
come foglia a sfiorare la terra,
e come voce tra le
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Geova Dio è inesistente
tentennar non serve a niente
vai avanti ma sii prudente
questa vita è sofferente
Tanto tempo è passato
questa guerra mi ha sfidato
titubante vado avanti
sofferente lancio sassi
Quel che dicon non m’affligge
tuttavia mi
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Loro mi stanno guardando
e non sanno
che li ho amati
anche quando era buio
e le ombre
fingevano di andare
via da questa terra
per non tornare mai
al cuore di tutte le cose.
Loro mi stanno odiando
per ogni piccola perla
dimenticata
sul
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Notturni desideri
hanno i tuoi sorrisi,
mentre io mi sfilo
da un peso giornaliero
e seguo il tuo profumo
salendo le scale
e non inciampo,
né conto i gradini.
su l’uscio tuo socchiuso
neppure leggo il nome,
le braccia ho aperte,
i baci ci sono
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Qual regina del bosco una grande quercia
allor nuda al cielo si offriva da foglie e ghiande
interamente ormai spogliata ma lassù su
un ramo ferma ben fissa ancora se ne stava
una ghianda robusta e solitaria, lì la vide
saltando di ramo in ramo uno
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S’apre il cielo ogni mattina
col messaggio di speranza,
con i fiori e lor fragranza
per la gioia d’ogni cuor.
Ed il giorno scorre lieto
pur se nuvola l’adombra,
poi che tutto il sole sgombra
col suo vivido splendor.
Il meriggio tosto
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Balla nell’alba
la nebbia sul colle,
al collo ha una sciarpa
morbida e bianca,
fresca si ferma
alla nostra finestra,
ti porta un dono:
un mio bacio appena nato
che donato ti è ora
come un giglio
da poco sbocciato.
Il tuo amore per me,
nuovo
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Io seguo il vento
il grillo nella testa
che apre questa porta alla magia
e affronta con coraggio e perdizione
tutti i sentieri della fantasia
con la costanza avida del melo
che dona la sua linfa al mondo intero.
Apro sul mondo
il volo
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- . -
Per amarti
io non ho bisogno
d’incontrarti
e d’averti
Tu sei Amore
metafisico
oltre lo spazio
e il tempo
oltre libido
e piacere
che annebbiano
il cuore e la mente
Io rispetto regole
imposte da condizioni
del già vissuto
Ma
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Non esistono creazioni che possono annullare
quanto sino ad oggi vissuto
in particolare quello che più ci ha fatto del male
impossibile anche solo crederlo
lasciamo quindi andare la speranza
chissà forse la sofferenza prenderà un’altra
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Vorrei volare su in alto
dove solo il vento
può disturbare i pensieri.
In questa terra troppa malvagità,
in nome del dio denaro
non si parla di pace,
vogliono la guerra fatta di soldi,
armi lubrificate dal sangue
di uomini e lacrime di
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E poi ... e poi
ho imbrattato il cielo
nella notte non di sfumature
ma di note come musica
di parole e poesia
con occhi
spregiudicati
dall’amore del fanciullo
rapito dalla fantasia
con la tenerezza sempre
nel cuore e mai
volteggiato
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Non servono libertà
per lasciare alle parole
il tempo di amare.
Stasera ho di te
questo
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Eri fra le ombre
e non vedevo
che il buio intorno
alla pelle
pallida e sottile
come il vento
di un inverno
gelido e infinito.
Eri nel silenzio
e non sapevo
che era l’ultima sera
di luna e di stelle
fra le notti nere
rimaste a
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| Quest’anno a Natale di ferie,
e viaggi ne hai visti?...
E allora vedi,
quel che ti dissi, amico è indubbio:
ch’è cosa lunga, e dura la faccenda...
Ad ogni tappa il boia si trasforma,
e a quanto pare mai ne verrem fuori.
Dovremmo porci noi
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Sovente torno in quei vicoli perduti,
profumi inebrianti impressi nella memoria,
odor di muffa e cantine, iuta e semi d’amore.
Venticello di borgata a rubar voci
e grida di bambini in gioco,
anime ad incontro e scontro nei vicoli stretti del
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| Quale fiammella delle fanciulle in fiore
lenta consuma all’ombra delle sere?
Brevi sgomenti, palpiti d’amore,
ebbrezza d’imminenti primavere.
Sempre d’amore parlano a tutte le età le donne
dentro il recinto delle loro gonne,
ed a maggior ragione
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| La foglia del platano dal vento portata
assai lontano a terra giaceva in attesa
di seccare e poi marcire ma un fil di voce
avendo ancora al passante che il passo
muovendo per schiacciarla stava disse
la tua ma pietosa mi raccolga e ascolta:
noi
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| Foglie ingiallite dall’albero
caduche.
Immagini di tetti, campanili,
nello specchio lacustre,
impresse,
confondono il reale.
Il profilo dei monti
indietreggia al mio avanzare.
L’animo si distende
in quel lieve sciacquio
interrotto dalle dita
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| L’hai messo in castigo sì
con il muso girato verso il muro
sempre ti becchettava sui piedini
faceva male
non si deve impermalosire
il tutto a fin di bene
deve pur imparare a vivere
non deve approfittarsi del suo colore
che tenerezza può
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| Povera stella
brillavi
splendevi
calore effondevi.
E poi... improvvisamente
fendente
lancinante
l’epidermide squarciata.
Rivoli rossi
sgorgano
scorrono
scemano.
Contratta
rinsecchita
spaurita
ti senti svuotata.
Sopravvivi
seppur
germi
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Silenzio,
in questo triste silenzio,
socchiudo gli occhi,
ascolto il ticchettio dell’orologio
così monotono, incessante, uguale.
I secondi, i minuti, sembra non passino mai.
Fuori,
il rumore della pioggia che cade
a volte lieve, a volte
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Sono parole
leggiadre e belle
come la neve,
è uno schiaffo del vento
questo momento.
Sono note stonate
che balzano dentro l’anima,
È rabbia, dolore, gioia
ma tanto amore
E poi
un nodo in gola
picco di nostalgia
quel che assale
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N’hai di bene, pe’ me...
me lo merito, sai
so’ anni che seguito
a statti accanto
senza rimugliare
su i’ passato
né considerare
i’ mi’ cammino,
tanto di meno ciò ch’è
stato i’ mi’ vissuto.
N’hai un po’ di bene
pe’ me...
pecché pe’ te
io
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238056 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4471 al n° 4500.
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