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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’122Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Le 37236 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Sospiro alla luna d’autunno
che nascosta trema
mentre si toglie l’abito bianco
sporcato di nuvole grigie
e la prego di far sparire
i tuoi segni all’alba...
...le foglie danzanti nel vento
-mentre mute sono le parole-
canticchiano la mia
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Il libro dei libri
che giustizia insegna
da millenni lo hanno
messo da parte
e poi coperto
da pagine scure
grazie a truccatori
di fogli e carte.
Dove son finiti
i comandamenti:
Non avrai
altro padre fuor di me,
non commettere
atti impuri
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Con le gioie e con gli affanni
oggi compio, in festa, gli anni.
Sono pochi? Sono tanti?
Ne vivrò ancor? Ma quanti?
Ve li dico allora dunque:
ora son settantacinque!
Un applauso, sento, scroscia!:
" possa tu compierne cento! "
Ma di ciò non son
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Forse in un eremo sperduto in cima al monte
in un raggio che scansa le nuvole e crea riverberi
sulla pietra e tra le celle e forse tra le fronde
ora spoglie, in altra stagione fiorenti e
popolate da gazze e capinere
Forse lì è il mio nido dove il
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Va la vita, va per la sua strada e non si ferma alla prima svolta
non rallenta all’ultima curva...
va nel tempo malandrino, che sfuggevole, scorre fra i capelli
sempre più radi, sempre più bianchi...
e non si vergogna del riflesso di sé, in quello
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Dicono che la casa nasconde ma non perde
sinceramente ci credo poco
avendo rivoltato ogni suppellettile e perfino i materassi
sembrano proprio volatilizzati questi occhiali
forse gli piace giocare a nascondino
aizzando le lenti ad una cavalcata a
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Non è molto il tempo a disposizione
devi darti una mossa
non tergiversare in cose futili
appoggia bene i piedi in terra
non far lasciare passare nemmeno un coriandolo
solo allora avrai ragione
su quanto vuole in tutti i modi sopraffare
non
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Nella notte silenziosa stelle calme
brillano nel guscio del cielo,
sabbia di clessidra scorre tra impalpabili visioni
e siamo io e te, foglio
che mi sfidi a tessere il gioco delle idee.
Con ali di cera, vagabondo a casa mia,
viaggio sul pavimento
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Un largo spiazzo, una verde aiuola,
dove lì presso, ricordo del passato,
il cardo si’intreccia con il decumano,
un bel gabbiano zampetta qui tranquillo,
con dondolio ritmico alza il capin suo
incurante dei turisti e del cicerone
il parlar forte che
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Il mondo è cambiato
a rotoli se ne va giù per la scarpata
non esistono freni sono tutti consumati
vedi il rispetto la riconoscenza
bugie che ogni dì si accavallano
non bastano le dita di una mano
per il tutto andrebbe acceso un falò
chissà
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I giorni della vita?
Son solo trentamila!
Cerchiamo di sfruttarli
in modo intelligente!
Il tempo vola via
e non possiam fermarlo,
cerchiamo di sentirci
fratelli solidali.
I primi quattromila
son teneri, innocenti,
perché l’adolescenza
ci
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La simpatia è
uno sguardo irradiante,
è un sorriso
che mai si cancella,
si trascina nel cuore
e nella mente
e vive e luccica
più di una stella.
Sorpassa e lascia
indietro la bellezza,
l’altezza e ogni
viso dipinto attorno,
colora di
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Canti t’inneggiano felici
in lampi di tempo da credersi eterni,
voci amiche che rinnovano il passato
e dolci crepitii dell’anima, a nascondere
quel dolore che vive dentro
in angoli diffusi dal pulsare di un cuore
ferito da una promessa.
Chissà dove
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Di domani non parlar,
tengo a bada il mio presente!
Non avvizzire, sul domani di domande
questo mio pieno desinar!
E lascia a me l’incanto di gustare
ogni spumosa sfumatura
del presente divenire!
Non travestirti da scevro cantore...
di sogni
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Candida fata,
che male non fai,
t’affezioni d’inverno,
ti nascondi nel tetto
e sorvegli la notte,
rinunciando al brillio
del sole tuo amico,
innocente di grazia,
emblema di purezza,
d’inganno non ti nutri,
ma d’amor rinvigorisci
per il
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Sento l’autunno caldo nelle vene
e i suoi racconti di malinconia,
sento la soavità della poesia:
un’ ombra che ho baciato e mi sovviene.
Sono vivi i lamenti che assecondo,
e che traduco in rime all’ imbrunire,
quando la luce sbianca e va a
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Era già passata
ad accarezzare un minimo
bastata ad alleviare
ingrandite dighe
di basse acque
dai malnutriti pesci
dove gettar rifiuti
veniva in aiuto
per non sprecare altro
come un tempo
Una piccola mano
un segno
privo di partenza
forse
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Se non fosse stato per quegli inverni freddi
seppur fradicio forse avrei potuto resistere
invece no
da che solo il sudore delle trapunte appese
alle cascate su più in alto persino dei metri
ci si è inventati ingombro per i camini accesi
ed elementi
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Piove ancora sulle navi
ormeggiate in porti silenti.
Non ci sono sirene
ad annunciare partenze,
né nuovi arrivi.
Piove sulle vette dei monti,
già sferzate dai venti di burrasca,
non ci saranno raccolti quest’anno,
né trappole per lepri.
Piove
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Il pazzo è un vino diverso che sa di more,
un lampo nel buio che reclama attenzione.
E’ l’anomalia d’oggi, mondo corrotto,
ti esige nello schema come un’immensa catena
dove ognuno recita per sé, monotona cantilena
che non ammette diversità.
E’ il
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Capita di lasciarsi alle spalle il giorno
di vivere ben oltre un significato
e di capire o non capire il suo perché.
Oppure di arrivare in ritardo, per poi perdersi nel nulla
e nonostante tutto sentirsi vivi o pensare che sia logico e vero
nella
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Corro davanti a me,
sotto le fronde amiche
del mio viale
sguazzano le pozzanghere
sotto e dentro i piedi
con scarpe lise, per giocare
una figurina che non ho,
una lucertola da seguire,
rincorrersi per acchiapparsi
una scivolata,
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Talvolta il mio volto riflette la coscienza
che non si esprime con incerte parole,
non può farlo senza confondere chi vuole
capire realmente del cuore l’essenza.
Allora l’espressione del viso è sincera,
per chi ne sa cogliere il sentimento
e
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Finalmente sono arrivata a capire
perché il mondo è diventato un tritacarne
basta guardarsi attorno sezionare ben bene quanto appare e
niente di più facile per trovare quei manicaretti
se così si possono chiamare totalmente avvelenati
or dunque
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Settembre finalmente se n’è andato!
E’ stato un mese strano e faticoso,
dapprima il sole e poi freddo e vento,
insomma veramente fastidioso!
Ottobre si profila complicato,
perché ci porta spesso l’influenza
che va curata sempre attentamente
con
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Con l’oppio o con il sonno l’uomo anela
a cancellare ciò che nella vita
causato ha dispiaceri, a preparare
vergine terra da cui ripartire;
anche se scopre sempre che finire
non possono gli affanni, ad iniziare
si mette nuovamente altra
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Piccoli frammenti privi di vita
cadono nel nulla di un vuoto
senza misura...
Tanto è il rumore dei vecchi ricordi
lasciati a morire
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Quasi amore
si spegne la sera
un altro sole
dietro il tramonto
quasi amore
verso le navi
vola il gabbiano
sfiora le vele,
quasi amore
e poi torna nei porti
in attesa del nulla
quando batte il cuore
e non si ferma
quasi amore
quasi,
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Sul davanzale
tra basilico
e fiori di cera
c’è una pianta di rose
ha un bocciolo
come fosse un omaggio
all’angusto giardino,
sorride
alle nuvole in transito
sa d’essere
un segno d’amore,
affida al vento il profumo
gareggiando con le
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Aria fresca e vento,
volano alti gabbiani
insieme a foglie e fogli
che qualcuno,
ha dimenticato,
o volutamente abbandonato.
Si leggono parole di addio
e di amore, in un inchiostro
sbavato, forse da lacrime
bagnato .
Il vento rende
vita
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Refolo di vento
carezzi quel fuoco
ormai spento.
Non ravvivi la fiamma
su cinenerei pensieri.
L’odore dei camini
si spande nell’aria,
già pregna d’inverno.
La sera firma
il suo verso.
Su quella pagina bianca
dove cangiante
rimane impressa
la
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37236 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4081 al n° 4110.
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