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Ottobre 2024 |
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Le 37236 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Il maestrale s’insinuava
tra i panni stesi al sole
sui fili zincati di ferro grigiastro
qua e là contorti, robusti.
Impetuoso il vento
gonfiava i vestiti
le nostre magliette rosse
le brache azzurre dei pigiami
i calzini e le mutande sbiadite
i
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Questa vita ci logora,
ci permette di ridere
e di amare nell’estasi,
ma c’invecchia nel fisico.
Da bambini nel nascere
non vediamo nell’etere
i perigli che incombono
nel percorso del vivere.
Siamo schiavi d’un sadico
meccanismo di
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Regala
un po’ di tempo
a chi è solo,
tieni la sua mano
per sentirne il tepore
come un libro
che nessuno legge
e nessuno sfoglia.
Una vecchia
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Il carnevale
di carri e coralli
è sempre in cerca
di maschere nuove
per festeggiare
tra musica e balli
governanti e robot
messi alle prove.
La satira folle
è sempre alla moda
tra i mille carri
di lontan confini
pronti ai suoni
di tamburi e
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Che la luna
girovaga fra i mondi
scappi dal buio
di sentimenti immondi
tuffando la luce
negli abissi cupi
fra i rami lupi
del signor inverno
E’ povera cronaca
Quando le stelle belle
infiammate di sogni
guardati da lontano
si lasciano
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Lascio ad altri gli sguardi
protesi sul giorno.
Annichilita su sterili pietre,
allineate come i passi che avanzano
sul grottesco apparire d’ombre
quasi fameliche.
Tutto m’inghiotte nell’oscuro impavido,
temendo il lento sfiorire d’umano mio
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A stento
ho trovato posto
per questa matita qui
nel grigio delle mie giornate
Poteva stare sul cuscino
ma non avrei avuto pace
di notte quando
le ombre mi avvolgono
Avrebbe potuto danzare
sul mio comodino
dove i fogli di carta
trionfano
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(e creo solo due stagioni)
Passi e soste tra sinonimi e contrari
eliminando cacofonie. Via libera al ritmo!
Coniugando la musica
d’ogni espressione idiomatica all’essenza
_ un planare senza acrobazie_
il nudo senza fronzoli ed orpelli
ma che
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In una strada senza meta
d’un eterno momento
incontrai vecchio saggio
- Scrittore senza tempo -
che mi disse:
"scrivi poeta scrivi
sempre tuo tormento,
al sole, di notte,
fra stelle luna e sorte
con pioggia, contro vento!".
Rievocando
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Mi è caro il tempo che corre
solleva, crocchia sbatacchia.
Un cane che passa d’eterno
il gatto lo guarda da fermo .
La nuvola cheta non resta
io fuoco, mi muovo di voce che avvampa.
Dietro le porte un linguaggio fiorisce all’inverno
qualcuno
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| Non brilla ancora la luna
nel cielo punteggiato di perle
fluttuano evanescenti nuvole
in un mare d’indaco immerse.
Si spande nell’ aria umida
l’intenso profumo di zagara
che avvolge la notte silente.
Dall’ azzurro oceano del passato
affiorano i
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A chi si crede onnipotente
perché a lui tutto è dovuto
e a nulla serve il niente
proposto come futuro suo inconsistente
di una vita pensata in pompa magna
e scoperta poi nei rivoli dell’impotenza...
A chi vede tutto come suo ad ogni costo
e non
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Mi accorgo di amare
la mia buona solitudine
come il campo d’inverno
la coltre bianca e leggera
che nasconde asperità e paure.
Nel desiderio di una sana quiete,
nel gusto delle semplici cose
cerco il blu.
Mi vesto del silenzio che ristora
e il
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Hai il colore del pensiero,
la punizione di un’amicizia
raccontata a voce da una conchiglia
posta all’orecchio,
sei il mistero che i miei occhi
nasconde con le ciglia della nebbia,
il custode del mio segreto.
Il buio avvolge a volte il
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Le verdi foglie ormai di primavera
han perso di vigor col forte vento,
ed al sopravvenir di un’altra sera
cadono a terra come nutrimento.
E pur nella foresta folta e nera
il canto d’usignolo s’ode lento,
insieme a quello d’una capinera
che
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Questa fu la mia vita
sembrano millenni arrancato
penso che presto sarà finita,
sono quasi arrivato.
Sarà il giorno della ragione,
dopo l’attesa, entità eterna,
vado, dove non esiste opinione
da li, nessuno ritorna.
Oggi mi affiorano
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il bambino col nasino all’insù
lo sguardo è un punto interrogativo
-i suoi perché
vagano nello spazio -alati- e
cristallizzano
altro l’Enigma
-racchiuso in una bolla-
altro i perché
dall’antichissima voce
alveo di siderali lontananze
-è
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Se si sfiora il silenzio
nessun suono si sente
il cielo sembra favola.
Una notte serena
apre la porta ai sogni
tutto diventa magico.
È sublime il silenzio
l’assenza di rumore
è balsamo per l’anima.
È dono universale
guarisce dal
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| Non tutti guardano i fiori.
Eppure ne sono pieni i campi.
Per chi s’apre quella rosa
a chi saprà donare, il suo profumo?
L’uomo titubante si avvicina
si spaventa di una spina
passa oltre, disgustato
più povero di prima.
La rosa è una donna
un
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Addomestico sorrisi...
acrobazie del viso
che si ripara dagli sguardi...
sguardi ipocriti e falsi
di chi non può capire
unico modo
per allontanare tiepidi giudizi
frettolosi e sgangherati
come quelle mani tese
fredde e bugiarde.
Tristezza
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Mentre i bambini s’inerpicano sui capezzoli della vita,
le radici degli alberi succhiano dalla loro madre
e le rondini tornano al loro nido in primavera
noi, a mezzasera, ci avviamo verso casa
malinconici e meravigliati già del ritorno,
mentre
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Ho cercato di proteggerti
dalle montagne e dal vento,
da un fiume esondato
senza pudore.
Ho cercato di arginare
le angosce e le ire,
per ogni sconfitta
una sciarpa comoda.
E’ feroce l’accusa,
questo mio lucente amore
come fosse un
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Langue il tuo seno
senza più latte degli dei
e son vertigini d’abbracci
di tronchi di fico.
E il mare che al tuo grembo s’affaccia
biancheggia dinanzi al fuoco
tanto vicino quanto distante
da non raggiungerti
ad inondar la nuca arsa da
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Gracchiano saltando e tra lor rincorrendosi
tre gazze qui nel giardino mio le vede il gatto
e rimane indifferente alquanto nessuna voglia
sua di cacciare così oggi fa la mente mia che
guarda vede sente come nell’animo mio cozzano
tra loro molti più
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Guardami negli occhi
dimmi cosa vedi
tra le ombre più scure
è nascosto il mare
guarda la luce che filtra dalle iridi
foglie di ambra iridescente
pagliuzze d’oro
e finirò per credere all’amore
mentre lo sguardo lentamente muore
sulle tue labbra
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| Il sole splende in un cielo terso,
solo piccole e immacolate nuvole
s’affacciano dalla montagna,
l’aria è fredda, ma piacevole
quando c’è lui che brilla e illumina.
In contrasto a tanto sfolgorio di luce
c’è nebbia negli occhi e, a tratti,
li
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Ah,
se gli alberi avessero le ali
e potessero volare fino in cielo,
forse nascerebbero stelle
sui rami spogli di febbraio,
vortici luminescenti,
albori primordiali,
corone...
sulla cupola argentea dell’universo.
Io sarei radice che penzola
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Eccoli i silenzi della notte
come voragini nel buio
svuotano pitali
sputano fumo
allungano le mani
sopra i ricordi
banchettano col profumo
dei rimorsi
mesciano vino
eccoli con gli occhi chiusi
ed i pensieri storti
imbrattati di momenti
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Perdenza, pressapoco:
dramatis personae, d’ognuno terra e aria
ora che niente è Primavera - nel pieno della sera -
e così gli sfiati in albe altre
- vuoti amari d’amare e amare non -
viali d’invalicati mondi, bianchi d’inesorabile.
Suono che
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Lia |
11/02/2019 21:23| 937 |
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Mai raggiungerai
sogni
tra albe e tramonti
nell’angusto spazio
della tua finestra,
vedrai nuvole che il vento spinge
cambiano forma.
Così
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E ricercanti
ognuno la propria
in questo percorso
intriso di oscurità
è la luce
protagonista
e non comparsa
di suadenti
novità
è dolcezza
di promesse
di pace
senza euguali
intrisa
delle buone opere
a venire
è riposo del giusto
e
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37236 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3601 al n° 3630.
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