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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 7702 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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| Mentre piedi calpestano terra umida
mani raccolgono grappoli di dolcezza.
Il sole di un'estate che s'allontana
lascia il suo dono... cesti colmi
pronti per la spremitura
pensieri di feste da aspettare!
Tra i filari liberi dal peso d'uva
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| Fra quei filari
dove la quiete della sera
s’aggrappa al giorno,
grappoli d’uva d’oro e vermiglio
riposano nelle ceste di vimini.
Canti, voci di bimbi
ricordano l’estate che passa
odore di mosto nell’aria
risate inebriate
scandiscono il
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Prima che ritorni l'inverno
fatto di giorni opachi
e brina nella mente
vado sulla strada delle viti
dove ondeggiano acini di stelle
tra guizzi di sole e scaglie d'oro
grappoli di tentazione
come perle di rosario
luccicano su frutteti mossi
e
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Lungo i filari, parlai il vento.
Un pianto di luce
colsi dai profondi sapori
e le foglie minute e nascoste
accesero corse di mani.
Quanto mi fu
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In sordina il vento
accarezza le fronde
che nell'aria tiepida
frusciano a quel tocco che le sfiora;
già sentore agre di mosto
la cantina spande.
Tra filari spogli la fungaia
fragranza dalla terra emana.
E' palpitar d'ali stanche
nel ciel
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Di foglie d’un verde sfumato di
arancio, tra filari allineati come
soldati ubbidienti, restano sospesi
i grappoli d’oro.
Alla luce dell’alba si tendono alla
mano che li trancia e li accarezza
come fossero perle e preziosi rubini
pronti ad
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Sogno che apre lo sguardo
lungo la rigogliosa vallata,
circoscritta amorevole dal poggio
fra filari in riga in attesa del trionfo.
Bacia il raggio generoso
il grappolo prosperoso,
mirabile sintesi di vita
regali limpido il dolce
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M'avvolge la dolcezza di Settembre
con la malinconia della luce che scende
nelle prime nebbie mattutine
e nel vento che stacca le foglie
con le ultime memorie
di un'allegra e spensierata estate
non canta più la cicala
e il merlo
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Julie |
21/09/2013 23:49| 2283| |
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Erano foglie perdute al soffio del mattino
a vagare fra gli spazi nati in controluce
e i frammenti già promessi all'autunno
fra gli stanchi filamenti del sentiero
Quando il cielo nero non dimentica il ritmo
del gioco che torna a lamento
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Tra filari che baciano l'alto del cielo
gremiti di rimembranze lontane
dolce si leva il canto gaudente
della vendemmia
ricerco carezze d'amore
che non si stacchino dal fondo dell'anima
come le foglie verdi
l'una all'altra serrate in un
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Marial |
21/09/2013 22:50 | 2668| |
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Al di là della mia corte
c'erano i filari dell'uva,
per me erano le viti del canto:
Si cantava nelle sere d'estate,
le ragazze per prime erano là,
seguivano i pretendenti
e noi bambini
incantati ad ascoltare.
Ma i canti più
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Piangono le foglie sul selciato
un vento le trascina,
ondeggiano cullate
in un dolce valzer
poi volano su nel cielo
a respirare per quell'aria morta.
Lunghi filari,
nella loro veste,,
indossano grappoli d'oro e rosso sanguigno,
pendono dai
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| Guardavo
Quelle gocce cadenti
di ridente terra
a festa con
la brina
autunnale
Tralci e d’uva
come
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| Tra verdi e ricchi filari,
noi vite,
volti d'infante
frutti non ancora maturi.
L'innocenza di sangue versato
da ginocchia sbucciate
e l'animo sporcato
dal nero di acini d'uva,
lanciati per scherzo e dispetto
con la fionda del
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| Brucian ancora i baci
del Settembre, le sue braci,
e dolci son le carezze
dell'ultime tiepide brezze.
Le spiagge denudate
alla natura son tornate,
nscosti gli ombrelloni
imbizzarriti son i cavalloni.
L'aria si fà elegante
profumata ed
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| Timidamente sfiorano le verdi vigne
venti di dita e pettine solare
nell'abbaglio d' uve di vino
il filo del mio sguardo
insegue macchie di colore
in una magia sempre nuova
che se ne va e che torna
nel tremolar di grappoli
che docili si
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| Dolce e sinuosa, si muove
tra i freschi panni stesi
di lino e seta
la spiga dai nudi fianchi.
E mentre morbido il vento
carezza le
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Al mattin di blande inconscio
antico sapore scuote la mente
danzano campi di rugiada
sul davanzal riversi
D’aurora nel fresco cielo
fitti come siepe
filari d‘eterno andare
a valle si diramano
Umile sguardo all’orizzonte
nel respiro
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Su profili
di foglie rosse, sfiorate d'oro
che rassegnate si posano al suolo
tra filari
sbarrati solo dal cielo
una sfilata di grappoli pieni
pendono dai rami, brillano al sole
come lucciole nella notte
un tripudio
di colori e lacrime
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Accesa Luna
Salivo sul tetto
E confidente
Della tua beltà
Che domina la terra
Il mio animo si spalancava
E il mio cuor t’invocava
Meravigliosamente bella.
Un brivido diffuso
Attraversa il corpo mortale
E palpitando il cuor
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| Una vita e un'ora
Avrò stasera
Accanto a te
Tra quei filari
Invidiati dal sole
Potrò entrare
Mentre
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Tra filari autunnali
d’arbusti secolari
lussureggianti graspi
dai contorni dorati
evocano
delicato nettare
di millenario sentore
Che
in una
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| Lunghi filari
mentre alto il sole
scaldava i grappoli ed il nostro cuore,
presi per mano attraversammo gai.
Profumo intenso
inebriava l’aria,
respiravamo sopra il mondo nuovo;
sembrò d’un tratto
ma veloce andava
il tempo lieto sopra il
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| Quando verso sera
m'appisolo al ricordo
delle passate primavere,
mi par di udire
come un brusio di lontane voci
e un flautato
canto di merli.
Son voci della nostra
trascorsa fanciullezza,
quando prorompeva dai cuori
entusiasmo e
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| Facemmo colazione tra foglie d’arbusto
con olive, pane, formaggio e aglio
e poi, sotto il cocente sole di agosto,
pestammo bacche nel cortile del baglio
per farne pasta d’uva e mosto
prima di trovar ristoro nel giaciglio.
Riprendemmo a lavorare
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| Tutta qui, per noi, l'esistenza!
Raminghe sotto al cielo
andiamo a seguir nude
orme di vento...
Poi tra cerchi d'etere chiara
in moto alterno vaga, fluttuante colore
l'adempiersi del nostro destino
Svanire nel profondo
in seno alla notte
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| Luna piena
com' é che stamani
alta nel cielo
brilli ancora beata
nonostante l'Alba avanzata.
Ancora un istante
e poi
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| Sulla terrazza impaziente attesa
Al far della sera
Della stella lucente
Che spunta da oriente.
Quoziente sparso
Dell’unità celeste
Che stupore accende.
Riaccende luminosità splendente
Nel cuore che vede, percepisce e
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| Par che baleni il cielo,
d’arancio ceruleo si veste
e ‘l color stempera
dal buio monte
Dormiente giunge la sera
e ‘l giorno nella balia s’accheta,
il verde discolora d’un nero
e pur l’arbusto divien oscuro
Il supino Sol cede il passo
e la
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Correvo sempre sopra i suoi arenili
e mi ornavo il capo coi suoi doni:
rami levigati dalle onde, e splendide
conchiglie per corone.
Sostavo dove l'onda si fermava per
sentire la carezza sulla pelle. Era
solo un tocco passeggero che
per un
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Uccelli in gabbia
libertà violata e confusa
il davanzale adorna
tra l’amaro e il sale
Rivolto alla vita
da cui nasce velato
il mio sottile egoismo
Nei voli liberi
nei miei occhi risaltano
rincorrendo ciò che muore
vivi
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7702 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3571 al n° 3600.
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