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♦ Antonella Biunda 75 | |
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Le 23195 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Si potrebbe immaginare
almeno un attimo
il cielo azzurro
e un caldo torrido,
la luna piena
con tante stelle
che le girano attorno.
Si potrebbe chiudere gli occhi
per non vedere le foglie secche
fatte morire da un freddo autunno.
Sognare il sole
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La notte coltre cade sul giorno
vestita da signora nera,
quando tutto tace e nemmeno
l'ora è sincera...
Quel che nascosto dorme
nel pugno chiuso a chiave,
e il sonno è come un'onda
solcato da una piccola nave,
dentro la cui stiva
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Nemmeno fra il canneto
un sorso di Natale,
ma l’albero è lucente
lontano d’ogni male,
il greto rifiorisce tra la gente.
Nemmeno un filo d’erba
piove di dolcezza.
Un dolce fatto a stento
dorato un po’ con gli occhi,
nei sogni il mio
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Dicevano che era pazza
lo dicevano, certo,
le parole sono gratuite
proprio a costo zero
...ma solo per chi le proferisce
Lei udiva queste voci giungerle da lontano
e mormorava il suo silenzio
e supplicava in silenzio
la notte giunse
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India |
01/12/2015 21:08| 1152 |
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Lo smeraldo autentico
risiede nelle spumeggianti acque
che lambiscono insistenti
le coste verdeggianti
del Madagascar.
Il cielo terso è disceso a specchiarsi
nella limpidezza dei torrenti.
Lesti scivolano i nostri passi
tra i
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Si erge dalla terra
l’inverno degli alberi
il lungo sonno.
Tento lo sguardo là, al di là della siepe
ma, un mantello nebbioso cela alla vista
l’erba umida, ingiallita.
Poi, l’eco di una macchia nera
spicca tra il fumo grigio
un battito d’ali
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| Elfo malizioso è il vento
respira sospiri leziosi
sibila, stuzzica, gioca
scuote, tormenta.
Grande seduttore
ha mani impertinenti
seducenti, convincenti.
Il suo alito ti sfiora
t'ignora, ti avvinghia... ti lascia.
Ti cerca, ti bacia,
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| Come il cervo mugghiante dopo l'assalto al branco,
così stamani tornò il freddo.
Sarà risveglio breve quello che porta,
al limitare del sonno che ci opprime.
Rado, qualche colpo di fucile fa da eco
al cuore di un paese,
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| Come le donne amate, le poesie
sono per chi le scrive transitorie:
frequentemente su diverse vie
alla caccia egli va d’altre vittorie.
Dopo un poco si stanca di malie
ben conosciute, e verso nuove storie
s’avvia il poeta, verso le utopie
di un
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E batte il mio cuore,
frenetica corsa poi... l'attesa:
temporale improvviso,
la quiete minaccia,
si spegne il sole,
paura coglie cocci di dolore,
luce di stelle muore.
Tetra è la via della città perduta,
lamento di pace l'immenso
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| E mi ritrovo ancora là...
ruotando mistico il pensiero
che tanto insiste
ronzio diviene assenze
e nella testa muove...
Sedimento al tempo
amplifica il turgore innovativo
che sorprende in portata
invadente straripante
distruttrice
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| Fuggivano
come dal fuoco le belve
emozioni inquiete
da tremori attraversate
d’infelici amori
teneri conoscenti
per l’odore inconfondibile
della loro necessità
da intrecci e recinti
via lattea e nebulose
dalle sacre
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| Dormono le cime innevate,
arroccate ai pendii
dormono ignare le case.
Sospesa a un grappolo
di bianche nubi
si scioglie sui tetti
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| Un colpo sicuro ferisce
dove più brucia e punge.
Vita fino a ieri
oggi con numerosi "perché ".
Respiro un vento d'uragano avverso
ma non m'abbandono
non mi rassegno
mi ribello con rabbia.
Uno spino molesto
il cuore
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Respiro profumo di terra bagnata,
mi lascio trasportare in correnti di
pensiero, attendo scroscio d’attesa
foriero.
Volgo lo guardo al cielo, aspetto
che gocce di pioggia nascondano con
disinvoltura lacrime liberatorie, in attesa
d’esser
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Gli avevano bombardato la casa
era rimasto senza vestiti e senza le sue cose
era nessuno
era rimasto senza documenti
dimenticando il suo nome
camminava sulla terra di Dio
sperando di trovare una casa e un vestito.
Attorno a lui solo mormorii:
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| Ho concesso agli alisei
l'io dimenticato
nell'affiancare
l'onere dell'esistenza
ai miei lacerati dubbi
e forgiare me istruito al futuro...
Ho sorriso all'incarto
confiscato al tempo
e lasciato morire a fianco
senza poterne godere
del
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Fammi volare
tra gli alberi di cedro
nelle vallate di Hebron
Liberami dalla zavorra
delle paludi d’America
e dalle coltri delle miniere d’Alaska
Portami tra le acque del santo Giordano
nei verdi rifugi d’oriente
sui pozzi di donne
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Quando ritornavo
avevi già indossato la maschera
le ombre scorrevano
sulle parole ormai rarefatte
Nulla da dire sui sogni
che restavano intatti
ad imputridire sotto alle lune
e fra le nuvole di fango
Mentre respiravo
sentivo le gocce
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Lungo i marciapiedi del ponte
verso l 'isola che non v'è più mistero
salutai con la mano aperta
ed viso sollevato verso l 'amore
che mi guardava esterefatta
perché non capiva il mio gesto
inconcludente, irrazionale, senza
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La Luna sorride è padrona della notte
ha mandato il Sole a riposare
apprezzando il suo lavoro quotidiano.
Mentre il Sole riposa le stelle fanno festa.
Fanno festa là, su in cielo.
Sulla Terra si fanno solo guerre.
Vi chiederete
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Lontani fumi calpestano,
parole d’essere
nell'aurora infuocata,
fischianti bombe cadono
sulle coscienze.
Bambini intridono visino,
la luna lacrima squallido sudore,
arroccati dalle caduche visioni.
Fausta espansione cruenta,
libidini
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Merita ancora
passione la carne
profuga del domani
celebra tremori
di amate parole
l’inesorabile saggezza.
Sui bordi di una strada
malinconico
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| che ne dici dei fiori rappresi in giardino, sotto il gelo cocente
delle farfalle addormentate, delle rose immortalate
delle gocce di neve poggiate sul selciato, calpestato e bagnato
(delle parole volate via con una folata, soffiate)
che ne dici delle
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| Freddo vento e lacrime cristalline
investono l’aria al calar della sera
e lentamente scivolano tra le foglie gocce di tristezza.
Pesante è il passo
tra il sibilo del vento,
tra la nebbia che fitta scende dentro l’anima.
Luci si accendono
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| Crescevano rigogliosi i sogni
e del tuo vagare si sentivano ancora i battiti
da lì a poco.
Il cartello sulla porta recitava "Bienvenue"
ma qualcuno non se ne rese conto
e senza colpo ferire scagliò le sue
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| Quando il giorno nasce
il canto del gallo spande,
si ode pure a valle
e, ancora più distante.
Nel color turchese
la gemma vive lieta
del verde graduato
che la mattina allieta.
E, il mare in un’onda
che invade la costa
innamorata di
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| l’autunno ormai è passato
ed è arrivato il freddo inverno,
soprattutto dentro al cuore
con tanto gelo e tanto freddo,
nel silenzio che uccide.
Come onda del mare
cancella castelli di sabbia,
avvolti dentro un sogno,
e sommerge
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| Un'ala di ricordo che s'estende
mi ha riportato in volo al mio paese
che sotto l'Appennino si distende,
modesto, mite, senza mai pretese.
Grande malinconia però mi prende
nel veder le speranze disattese,
l'immagine di adesso non mi
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| Il vento il sole la pioggia
Il fiume che scorre
Le pale nell'acqua nel vento
Il mulino la macina
Energia movimento.
L'aereo la nave che salpa
il treno in cui mi addormento
energia movimento.
Mentre il treno trascina le notti
e sbuca
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Vento impetuoso
strappa ultime foglie,
vorticano leggere
sulle strade senza fine,
vetusto paesaggio,
ammalia sguardo,
sveglia mente distratta
dal mistero del mitico passaggio.
Strade di ieri svelan segreto,
batte cuor
allo scorrere del
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23195 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6151 al n° 6180.
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