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Le 23192 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Mi s’incartano
le parole
indispettite
per le frasi
che sferraglio
su di loro.
Nel dir
che cosa sarebbe
stato di me
se ti avessi
avuta?
No
non ne dichiarerei
le pene
che mi raccontavano
gli alambicchi
che distillavano
le mie
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| e la luna stasera sorge silenziosa e bianca
come quella camicia che avevi steso giorni fa al sole
silente come la notte che al nord ci avvolge
fredda e blu, come i jeans appena comprati
(non ti scorgo dietro l'angolo, eppur ti attendo)
bacia le
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| Confusi tra frammenti di luce
come stravaganze antiche
nascondete le insidie
sulle mappe smarrite
dei nostri occhi.
La ricerca è il percorso
tra confusi enigmi
e, barbagli di chiarore
per non perdersi,
per non arrendersi
solo per
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| Solchi sul mio volto
tortuose strade consumate
senza rammarico
perdendo l'innocenza di bimbo
poi ancora avanti.
Da tanto cerco
il filo della vita
quel capo
che Arianna pose.
Ma ormai grande
ancora navigo per il mondo
tra la nebbia
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Ti attenderò
a due passi dal fiume
dove l’ombra non ha toccato l’aria
e le foglie sono ancora vive
Tu arriverai
nelle ultime ore di luce
signora della luna che danza
ogni goccia della pioggia
Il bosco non sembra accorgersi
delle
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| T’osservo
mentre apri la porta al vento
così che insieme all’onda
suoni diventino.
Cogliere vorrei
la tua voglia d’amare,
muto fiore
attecchito
sulle crepe di roccia.
Sfumature uniche
sul tuo viso
da raggi al sorgere
e nuvole al
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| d'un passo, d'un salto e d'uno sbadiglio
s'appropinqua al di là dell'atteso: l'inatteso!
del toto solo in parte, attento a centellesimare
(dimmi un volto di più, una vocale)
nero e arancio il sapore dell'improvviso
d'un
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Lasciato il cuore
su di un lenzuolo
riporto d'autopsia
che sta inventando
per me solo...
io nemico invadente
più mi percepisco
smarriti ripari di una volta
irraggiungibili alle membra
che non resta che il pianto
al cospetto della
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l'assenza della luce
trascina il mio pensiero
nei bassifondi dell'intimo
frugando dentro alle miserie
dell'orgoglio nefasto
brividi di luce
s'innalzano a te
madre addolorata
sublime foglia
caduta troppo in fretta
nell'autunno
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Quando l'orizzonte si tinge d'oro
e tra i floridi alberi si spengono
avvampanti le lacrime del sole...
le sue labbra diventano dolore.
Appaiono mentre perdura la quiete;
nella penombra dove batte il cuore,
ravvivano con un lieve
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Desideri incomprimibili che saturano il pensiero
una lava densa di plutonio grezzo
istanze primordiali con voci spettinate
giochi di ruolo scombinati
pezzi di vita passati al frullatore
formano pietanze dal sapore improbabile,
ma vero.
Se anche
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E’ tornato:
sole dentro le case
immobili,
sole dentro il muovere
dei cuori;
la città spreca i suoi giorni
chiamando luci ed ombre
allungate come dita ad afferrare
uomini e cose;
il silenzio delle piazze
è solo ricordo di agonie
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Non giungerò più ai forti irti di terra
lassù a ruminar dalle foglie cadute
dove il gheppio scala gli alti cementi
e solo in alto tende al pianto di pioggia
il lauto pasto del suo dolce pellegrino
Sarò mesto avvolto di
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Mai inoltrerò il cuore
al cospetto
di un cielo senza stelle
nel vento gelido...
mormora il silenzio
spunta un misero colore
porta vita amara
e tra le dita graffia
eccola sabbia arriva
è vuota appartenenza
torneremo
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Oltre il cancello della vita
nella dimensione dell’eterno sentire
comprenderemo l’enorme fardello
che sulle esili spalle abbiamo dovuto portare
e comprenderemo
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Grigior
bagnato da nuvole piangenti,
scende sulla terra
bruciata dagli eventi,
non un volo di gabbiano
nell'immensità del cielo,
né eco di voci
onde seduce,
inquina respiro
aria cupa.
Nulla scorgo al di là della
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E poi siamo noi
ultimo retaggio d’ossa
di ciò che fu ceneri al vento
muri anneriti d’una casa diroccata.
I nomi sono opzioni dell’essere
essenzialità senza documenti
come apolidi nati nei campi in degrado
tra asfodeli rosa pallido e
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il tuo volteggiare Nina
nelle stanze viola della memoria
-dicevi il reale non è fatuo
apparire o entrare nello specchio
dell’essenza evocando
palpiti di luce
di un tempo senza tempo
noi dal celeste palpito
dicevi- qui siamo
affratellati nel
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Ho un manto, dove cullo il sorriso
che esce allo scoperto dal mio viso
e, senza un lamento
spande lucente nel cielo terso.
Non esiste scappatoia,
il sorriso non è noia,
allargato e gratuito
dona grazia al tondo viso
e, se scarno a volte
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Tra ciottoli muschiati
scorre l’acqua nel fiume,
così come la vita
scorre ogni momento,
sotto pioggia
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La vita cammina
assetata di sole
aduna i spenti colori,
li trascina con sé
spesso.
La vita espone
la sua arte
tra cerchi argentei dei fiori
si veste di fragranza profonda
si fa abitare
e raccontare le sue meraviglie
si filtrano a
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mi strugge il pensarti altrove
dove l'orizzonte si veste
di nostalgia
e dove non sento più
il tuo cuore dentro al mio petto
che a poco poco morirà
bevvi il calice del fato
nascosto ai miei curiosi sguardi
ed urlai a gran
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| alla fine mentre guardi il vetro in cui sei chiusa,
ti appare il mondo così giusto, così bello
ma lontano, lontano quel mondo che ti protegge
lontano quel luogo in cui nascesti, che ti appartiene
(non c'è verità
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| Non aver timore di amare
lo dice il cuore
ad alta voce!
Urla pure contro il silenzio contorto del giorno.
Strilla pure contro la lontananza
che non ci accomuna
al contrario, ci distanzia.
Viva l’ingordigia di tenerezza
e, dona sempre una
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Volgiti ora
ragazzo dagli occhi di vento,
universo tra i capelli,
è cupo
è dolce
il tuo lamento.
Ascolta bussare le ombre
e brancola tremante
tra le tue onde,
miti arruginiti e anime lacerate
incontrerai.
Divora ogni pensiero,
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Lasciarsi andare
fermando istanti
a piacere
e saltare a piedi pari
sul promesso orizzonte
delle mille vette
che non nascondono
mai il sole...
ci si troverà assieme
contando passi
che han figliato
il miracolo di vita
e se
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La luce del giorno affievolisce i sogni
rinnega il cuore al silenzio, opaco,
scruta la mente al desiderio andato,
si perde dietro un pallido tramonto
il giorno accartocciato dietro i dì,
sospesi al vivere, attendono la sera.
Volge al
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Davanti al caminetto in pietra
ricordo di giorni consumati...
è crepitio di legni
e di fiamma che divora.
Silenzio irreale
giochi di luce calda
di sogni liberati
di bianchi destrieri cavalcati
attorno al fuoco che strega.
Pensieri
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S'avventa l'impetuoso
sugli abeti tremanti,
tutt'intorno ondeggiano
salici verdi,
la pioggia tamburella
sui vetri.
Resto lì a fissare il vuoto
e lo sguardo smarrisce nell'oblio,
mentre il suono dell'acqua
s'allontana.
Intanto il
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C'era pure un poeta batterista
dipingeva le sue parole in musica
con groove suonava in un assolo il batticuore
vivace battito mai stanco
torrente che scorreva via
verso un mare forse l'infinito.
La batteria suona meglio in compagnia
ma come
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Nell’immenso di questa mescolanza
rimembranze di giorni chiassosi
allontano, pensieri, quelli colorati di scuro
anelati nella solitudine di questo stato di suggestione
apro gli occhi in questo barlume di luce
silenziosa e mesta,
in ginocchio
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23192 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5671 al n° 5700.
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