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Le 23188 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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bianca luna
sciolta
in sporchi occhi
sottoveste
di tessuto damascato
visione mediterranea
riflessa
dentro storie del passato
seguita sulla fila
dalla pioggia pesante
pedalando verso cestini
ignobili destini
perspicace
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| Busco dentro de los días
presente meridiano
de un futuro encimado
.
movimiento comentado
colgando los contrastes
en está perenne vigilia
.
extremo de tu extremo
en punto suspensivo
con mi extremo
.
Y éstas taciturnas
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| c'è una penna bic sul tavolo
cappuccio blu, penna a sfera punta fine
ce la litigavamo spesso nei giorni di rimbalzo
(la notte non era ancora scesa)
eravamo avvolte di colore
di sorrisi e tutt'intorno i nostri libri
t'ha toccato un angelo
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Il Dio della Poesia
ha un cielo da mostrarvi
le nuvole del vostro mondo
mai sussurrate ad alcuno
Il silenzio oscuro
che le ombre nascondono
sulla pelle e fra i capelli
tenuti vivi da una carezza
Ed i nuovi colori dell’alba
nata da una notte
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D'acqua sfonda, il cielo
la quiete,
lungo i canali e le sterpaglie
s'ingrossa, il rivo muto.
E chi fugge, dal suo tormento
s'incammina su per la via
affrettati mia sera, che dal silenzio
vaghi, immune al cielo,
verso l'angolo e
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Primavera è arrivata col suo sole
che inonda il campo, il prato, la collina,
iniziano a sbocciare le viole
e respiriamo un'aria dolce, fina.
E' un cinguettar d'uccelli la mattina
e la stagione questo ed altro suole
provocarci nel cuore,
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| nubi di ombre si dileguano nel tempo
e tu somigli a un gioco d'ombre
la mia anima si dilegua in te
e le tue illusioni sono fantasmi
che giocano con le ombre
e io mi perdo nella tua ombra
e la tua ombra mi appare luminosa
come il giorno che
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Si diffondono
e dal centro
infuocati i raggi
è l'esteriorità
che esplorano...
prima cedere
e poi avanzare
intrisa che è la mente
di umane virtù
e ancora mai
svanire al nulla
se contraddistinse l'idea
quel
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Tumultuosi e imbrunendo avanzavano
i fronti, afoni frassini urlavano
d'inverno l'avvento; tra pruni
e sterpi spenti
s'imbucavano merli; sul mandorlo
un freddo nido, reso visibile
dal morto fogliame, tremava
visibilmente.
Le ieratiche guglie
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| Oppressa da un senso di solitudine
una bigia nuvola veleggiava senza premura alcuna
alta, priva di un domani di pioggia
dimentica del vento che con astuto fiato
le mormorava promesse di mare
Picaresco cammino l'attendeva là, dalla
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Scorre intorno al mondo
nel suo incessante timbro
voci, battiti, vibrazioni
d'un linguaggio puro nel creare il tutto.
Nell'ideale movimento
dove niente c'appartiene
varca muri del pensiero
porta lontano restando ferme
anime oscillanti al
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Convivo ormai coi miei fantasmi a notte
quando il silenzio incombe nelle stanze,
parlo con questi amici tante volte
ed affrontiamo quieti ogni argomento.
Da assai tempo mi vengono a trovare,
da quando giovinetto ancor speravo
in un futuro
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Navigare,
sotto la luce lunare
ritmata
dalla sinfonia astrale
in questa notte invernale.
Cantare,
nella brezza glaciale
alimentata
da ali che nel volare
una farfalla continua ad agitare.
Una poesia,
sulle labbra ancora amare
scroscia nel
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le ombre si spengono
al calar delle ninfee
che si fanno largo
nello stagno assonato da tempo
e tutto intorno il silenzio spoglia
il nostro amore delicato
Le brume sembianze
di ombre lontane
è solo un caro ricordo
l'acqua cheta respira
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| È foro d'Aurora ad allargare
il cuore a ricercare speranza.
È l'esistenza, tutta, non la scrittura
è muscoli e sangue non fiati di parole.
Che nesso ha lo star insieme
senza amore.
Abbandona ogni cosa
rimane
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Vorrei parlarti ancora
di questa soffice camicia
che veste tutta la malinconia .
Vorrei dirti tante cose
come un cielo potente d’azzurro
quando inclina il capo al mare .
Vorrei vedere le mani dell’alba
che rimesta la brezza ai pianori,
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Dalla terrazza la città
sfumati colori
attorno a quella rocca
finestre tutt'intorno
dirette verso il mare
eterne sentinelle
esclusiva cornice amo
da sempre
ma niente è scontato.
Ogni giorno
una scoperta nuova
allo svegliar
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Vedo un vermiglio tramonto stasera,
esso è attorniato da nuvole d'oro
che parlan solo di pace e d'amore,
e nel cuore c'è gioia.
Ma, se poi, al di là di quelle nubi
sollevo lo sguardo solo un momento,
son nembi di fuoco e
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Sentir tra le nuvole
il vibrar dei venti
che trascinano
con corde impetuose
temporali scroscianti.
Sfogliar rismi
di pensieri incupiti,
nelle giornate grigie
inumidite dal gocciolar
di un'incessante pioggia.
Parole che scivolano
sulla terra
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Parole impregnate di vuoto
girano per i corridoi
mai dome.
Girandole di sbadigli
festeggiano il fastidioso far niente.
Gli occhi scrutano gli orologi
per accertare il passaggio
dei minuti e le mani s’affaticano
a strofinarsi per
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Pochi avanzi di fatica opposto all'incontro
dove piano s'allenta la morsa degli esili pistoni
rantoli che nessuno ascolta se non i pochi
alati in cerca di prede in lotta per la fuga
Quando arranca lento dalle gambe il calore
è allora che
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| se tu
di fianco morissi
dell'attimo tuo ultimo
avrei sentito il rimorso
d'averti dettato lacrime
versato parole
voltato le spalle
sorriso al diniego
spuntato il dolore
pianto il rosario
sgranato il limone
acceso il lume del
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Sacri e infiniti sogni
in punta di piedi
smosse le nobiltà del giorno
volteggiano oltre mondo
serpeggiano
al nostro piacimento
esprimono
e le fantasticherie
risvegliano...
tanto il torpore
trema la voce
nel riconoscere
ma il
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E già...
sembra giusto storcer il naso,
tra distese addormentate
di rifiuti intossicati,
nella melma ai campi rom
o che infanga i rifugiati,
dentro umide corsie
di derelitti in ospedale,
o tra i giganteschi topi
nell’eterna
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Sospesa tra cielo e terra mi lascio andare,
tra spiritualità e materiale, le mie emozioni,
non si ritraggono, si lasciano carezzare.
Si acuiscono sensi, persi in labirinti di vetro
e specchi, ritraggono immagini appannate
in sussurri
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Una carezza scordata sull'ombra di desideri
lasciati alla cecità della notte,
piccole dita paffute intrise di miele appiccicate ai ricordi,
cosmico riso di foglie nascenti.
E quei rami che si fanno verdi nel mattino invitando il sole
e si
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Mi s’incartano
le parole
indispettite
per le frasi
che sferraglio
su di loro.
Nel dir
che cosa sarebbe
stato di me
se ti avessi
avuta?
No
non ne dichiarerei
le pene
che mi raccontavano
gli alambicchi
che distillavano
le mie
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| e la luna stasera sorge silenziosa e bianca
come quella camicia che avevi steso giorni fa al sole
silente come la notte che al nord ci avvolge
fredda e blu, come i jeans appena comprati
(non ti scorgo dietro l'angolo, eppur ti attendo)
bacia le
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| Confusi tra frammenti di luce
come stravaganze antiche
nascondete le insidie
sulle mappe smarrite
dei nostri occhi.
La ricerca è il percorso
tra confusi enigmi
e, barbagli di chiarore
per non perdersi,
per non arrendersi
solo per
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| Solchi sul mio volto
tortuose strade consumate
senza rammarico
perdendo l'innocenza di bimbo
poi ancora avanti.
Da tanto cerco
il filo della vita
quel capo
che Arianna pose.
Ma ormai grande
ancora navigo per il mondo
tra la nebbia
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Ti attenderò
a due passi dal fiume
dove l’ombra non ha toccato l’aria
e le foglie sono ancora vive
Tu arriverai
nelle ultime ore di luce
signora della luna che danza
ogni goccia della pioggia
Il bosco non sembra accorgersi
delle
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23188 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5641 al n° 5670.
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