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Le 23187 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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racchiusi il soffio del crepuscolo
nelle mani giunte accanto ai vespri
della sera imminente
le ombre della sera presero posto
alla luce schiusa dalle grazie di Dio
tutto intorno v'era un silenzio irreale
i passeri che volavano in cielo
smisero di
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Quando poesia impegnata
non è
solo sfogo di frammenti
sfaccettature d'istanti impollinati
petunie viola e palline da rimbalzo.
Campane assordanti come
voci di suore squillanti declamanti
che emettono fatture
con abilità di
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| Amaro fiore
illumina la stanza
e fragranze inonda
d'irraggiungibili pensieri equidistanti
l'universo...
smarrimento è
dolce indifferenza
che cattura nuovamente
e l'anima sorprende
nel riposo meritato
tra i petali
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| Esiste la casa dei gatti
scansata dagli uccelli
temuta dai topolini
fuggita dai ramarri
è abitata dai miagolii
d'amore in certe notti
piene di combattimenti.
Esiste la casa dei gatti
con ospiti solo felini
nelle scorrerie bravi
ai
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| E' tornato a splendere il sole
brillano come oro i tetti delle case
sbucano improvvise le viole
dalle crepe nere dei muri,
sventolano bandiere colorate
dalle umide finestre spalancate,
con occhi ridenti e maliziosi
si risvegliano i vicoli
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Respiri arte, altro non è di tuo interesse,
raccogli i fiori di quel vario e sfuggente mondo
da coltivar dentro l'anima tua trasparente e pura,
poi li consegni qual frutto dai più desiderato.
Dipingi il tempo nella sua lunga corsa a
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Pagu |
21/04/2016 08:04 | 1549 |
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La luce aveva già scolpito
gli spazi della tua terra
ed il vento tremava piano
il calore di ogni roccia
Note di una nuova stagione
dischiusa nei germogli d'oro
a ridare un nome ai mattini
senza radice fatta promessa
Il sentiero
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Eri vento di libeccio e di maestrale,
eri rupe che scendeva verso Rive
abbracciate dall'assolato Raggio
e baciate dall'Onda Mediterranea.
Eri pelle bagnata dal Mare,
e toccata dall'Oceano d'argento.
aperte alle finestre dell'immenso.
Vela
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| Storie d'amore e di morte s'odono
lungo le mura di Toledo
Toledo la misteriosa si specchia senza pudore
nel lento scorrere del Tago
che accoglie sospiri di stelle e ricordi di sole
In alto, sul colle, fremono in lamenti d'abbandono
le catene
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Sentì un'ostile tentazione
uno stimolo visivo
alle pendici di un riflesso
dove l'orizzonte muta
si allunga e si stende
pigramente sull'argine
premendo contro la cattedrale d'inchiostro
che si fece liquida nel cielo
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il resto è silenzio
in un ampio fiume
dove i futuri amanti
pargono divisi
le sorti loro
in un sogno di mezza estate
stanotte ho sognato lei
l'allodola fiorita di maggio
nei suoi colori la poesia
sono messaggeri
del divino amor
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Correvano ad una ad una,
frenetiche e assetate dal tempo,
seguivano segugie e in silenzio
quella via per noi sempre uguale.
Scandivano ritmando il passato
ciclo dell'eterno presente,
in fila veloci e in affanno
nel futuro disperso del
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udii il corvo gracchiare
e il silenzio della valle
mi riempi di sgomento
la voce nel vento
come una lama
perforò l'anima
la sera calò improvvisa
udii il rintocco di una campana
lontana come un lamento
nel buio inaspriva i
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Ingannano memorie peluche
incastonati a sentimenti bruciati
dentro lunghe attese,
hanno lo sguardo di chi brama
una carezza, la finta dolcezza
che impari a mente
quasi a spiegare l’apparente
crudeltà del cuore gelato
nel silenzio di
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sulle sponde del tuo cielo
mi sono seduto ed ho guardato
la costellazione di stelle luminose
rimembrando la dolcezza che scese
su di noi nei giorni di marzo
il rumore dei cento passi
percorse il mio cuore nelle tue vie
immaginando mondi
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Cosmateschi
confini di erbe dove
dipinge la primavera
vestono
di abiti stropicciati addosso
e piedi dentro dense maree.
Ali di papavero petali
amanti avidi di luce
su amene voci e fruscii
di seta senti,
il loro profumo
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Nera danza di nuvole (sovviene),
e neve, vento e neve,
bruciori al labbro e neve in abbondanza.
La soluzione non è l'ablazione
poi il nulla squilla nella muta stanza.
Ma guardale - mi dico -
l'umili viole e le primule ardite
hanno
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| se cade il sole nel riflesso del fango
non si sentono grida, nessun corteo
a volte piange solitario il sole
si nasconde dietro il bagliore
(che la facciata dev’essere bella, senza crepe)
c’è una pozzanghera davanti casa
si riempie
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Non esistono miserie in natura.
Un semplice gioco di luci
infiamma.
Riporta memorie ancestrali:
visioni, palpiti.
Atmosfere che si
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Non voglio stupire
con le mie parole
ma solo respirare
la notte ed il buio
Niente da chiedere
a questa luna fragile
che mi ha portato via
ogni cosa col tramonto
Non provo rimpianto
per il fuoco nero
che mi faceva bruciare
nel gelo del
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Un pensiero sopraggiunge a battere forte i tacchi
uno più uno fa tre quando il cuore
non si vergogna di riempire quel contenitore
dove trovano spazio mille illusioni
di quel mondo imprevedibile
baracche e burattini attirano a sé sguardi
freddo
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Sussurra il mare
voce soffusa
colori cangianti
bianco che copre l'azzurro
ma solo un istante
riaffiora il candore.
Altero s'insidia
il profumo delle grandi occasioni
prelude al crepuscolo.
Notte magica
a tinte speciali
che l'anima cinge.
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Non s'apre finestra
sulle mura di pietra
e non respira i riflessi
quel vetro di polvere
Come la memoria
che non ritorna
al bacio di un alba
Quando è solo umido
il frammento d'antico
sulle silenziose pareti
Eppure il soffio
fa
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| accompagnano un samovar, le tue mani calme
versano del tè, riscaldano l'aria
abbracciano il mondo
(potrei dirti di guardare più a fondo)
ti giri sui tuoi passi e vai, capo riverso e mani in tasca
dall'altro lato qualcuno ti osserva,
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S'affida, il petalo al vento
sotto il ciliegio, un manto erboso
un altro punto ancora, e lo spazio
qui stride, e s'allieta di gioia
leggera, l'anima quieta
segue, due ali di porpora e miele
fin su alla cima, a sfiorare le nubi
Vertigine di
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L’alba di una stella può durare all’infinito
o lenta sciogliersi come luce di candela,
oppure perdersi
nel nero
d’un cielo vuoto,
dipende dallo stato d’animo di chi anela
ad orizzonti luminosi
per tutta la vita
o di chi si consuma
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E’ finita la notte:
una notte sorpresa di luna,
cremosa,
nitida e volgare di astri e falene
inizio e fine di un sogno circolare.
Provo a riprendere i miei pensieri.
animali vaganti per ubriachi e donnine,
liberi e bradi al pascolo abusivo
di
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Dove tu sei
non scende mai la notte
E fugge l'aurora
nel riflesso silenzioso
Cullando ora il nido
ora un ramo di ciliegio
Come un abbraccio
in fondo al cuore
germoglia presto il sole
Passo dopo passo
a rincorrere la luce
lungo la
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| Ti sono molto grato, grazie ancora! ...
Ti vedo, e caldo infine appare il il sole
mentre vagavo mesto e sconsolato:
ché in troppe cose c’era stato inciampo!
Non mi appartieni, ed ora andrai lontano,
ti ho vista, e questo il cuor già
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| Le mie coordinate
le puoi trovare
in baule dove
troverai
resti di vita masticata
e gettata via.
Resti d’amori
vissuti
nei pezzi
di un puzzle
che non s’incastra
Resti
di una gioventù
persa inseguendo
lei e la sua
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| perplessi siano le orme lasciate
sulla battigia umida dallo scroscio
delle onde che si frastagliavano
sulla pelle ancora bianca
e respiravo il mare teneramente
l'innocenza s'é perduta dentro ai sogni
di quando fanciulli
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23187 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5521 al n° 5550.
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